Questo è il video migliore che ho visto del Dott. Colaianni.
@farfalla1628 жыл бұрын
Facciamo il bene, e si prende ciò che viene. Il progetto si realizza tramite la pausa: la volontà ( il controllo e il bisogno di certezza) deve sciogliersi come il guscio di un seme per incontrare quello che è nell'ambiente favorevole alla sua realizzazione. Affidarsi alla vita ci permette di tornare al presente: se mi concentro sul bene, realizzerò il bene...mettendo in atto la parte arcaica. A differenza del seme, l'uomo è un dio perché con l'intelligenza può valutare e scegliere non trascurando l'incertezza del futuro.
@fabiomirax6 жыл бұрын
Bellissimo
@ymorimac2 жыл бұрын
In questo video riprendo un po' il discorso che abbiamo fatto che non si possono servire due padroni. E del fatto che alla base di questa frase c'è un presupposto che riguarda i processi cognitivi e soprattutto come i nostri processi cognitivi posso consentirci di raggiungere i nostro obiettivi in modo sicuro. Quindi è come se Gesù a differenza dei farisei che dicevano che io debbo fare il bene per evitare il male e non si rendevano conto delle critiche che Gesù gli faceva e che cioè lui diceva voi cercate un bene parziale. Quindi rischiate di fare il male. E dato che non capivano ad un certo punto gli disse che l'unico risultato che potete avere con questo modo di fare è di essere dei sepolcri imbiancati. Cioè dall'esterno siete puliti e per bene ma siete morti dentro. In effetti la tentazione forte dell'uomo è quello di rendere permanente qualcosa che è bene evitando permanentemente il male. E Gesù dice fare una cosa di questo genere non è consentita alla nostra mente. Ma noi possiamo raggiungere il bene ma lo possiamo raggiungere solo se teniamo conto che la nostra mente è fatta di due processi uno che valuta e l'altro che fa. Ed ecco un'altra frase significativa del Vangelo che nasce da questo presupposto. Nella prima pagina del Vangelo di San Giovanni, Giovanni apre così "Il Verbo era presso Dio, Il Verbo era Dio, e il Verbo si è fatto carne". Il Verbo si è fatto carne è la parte più significativa. Questa frase da quale presupposto parte? E' come se Giovanni avesse perfettamente capito il messaggio di Gesù. E soprattutto il messaggio che non si possono servire due padroni, che la destra non deve sapere cosa fa la sinistra e soprattutto alcune parabole del Vangelo dove Gesù dice "Guardate il seme di senape, perché possa diventare pianta si deve disfare". E un'altra ancora più significativa per certi versi "Guardate il seminatore dopo che ha seminato se ne sta in casa, non torna sul campo a vedere se nascono le piantine se no potrebbe rovinare sia il terreno che le piante". Quindi si semina e poi si sta ad aspettare. Inoltre questa frase si fonda sull'altra indicazione di Gesù che dice che "Quando si chiede si deve chiedere come quando si bussa ad una porta, si bussa e si aspetta". Si desidera una cosa e poi si sta lì pronti a prendere quello che la vita ci da. Quello che viene. Perché noi non possiamo servire due padroni. La vita ci da mille occasioni per fare il bene, ci sono un sacco di persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Facciamo il bene. Ma nel fare il bene non voltiamoci indietro, non lo facciamo per evitare il male o per apparire buoni e santi, non lo facciamo per uno scopo, facciamo il bene e basta. E poi si prende ciò che viene. Perché la nostra mente non può servire due padroni. Non per qualche altra ragione strana. Ma semplicemente perché i nostri processi cognitivi sono così. Ed ora esaminiamo questa frase di Giovanni. Che infondo è la sintesi di quello che Giovanni aveva capito di tutte le indicazioni di Gesù che la nostra mente non può servire due padroni, che quando si chiede una cosa bisogna aspettare, che il fatto che un seme perché possa diventare pianta si deve disfare. E che non si può dopo aver seminato andare sul campo a vedere che succede. Quindi bisogna aspettare. Verbum caro fattu mest. Il Verbo si è fatto carne. Che cos'è il Verbo? Che cos'è la Parola? La Parola è il pensiero. E il pensiero può essere un progetto, un disegni di qualcosa. Ma questa Parola deve diventare carne. Cioè deve diventare res, cosa. Questo passaggio dalla progettazione della funzione valutativa alla realizzazione, cioè questa incarnazione passa che cosa? Tramite la pausa. Cioè la funzione valutativa smette di volere e a quel punto il progetto come fa un seme che si disfa e passa nella terra, interagisce con la terra e la terra da forma a quel disegno che era in quel seme. Quindi il nostro progetto che è un fatto della funzione valutativa di noi deve passare alla parte arcaica. Si deve fare carne. E' la parte arcaica di noi, la nostra mente animale che è connessa col corpo che realizza quel progetto. Se rimane a livello di mente valutativa quel progetto e noi stiamo a farci le cosiddette pippe mentali. Noi facciamo così e se poi lì? e se poi la?. Noi non realizziamo nulla. Questa condizione del pensare eccessivamente prima e del voler partire solo quando si è sicuri. I greci ce l'avevano raccontato con un altro mito fantastico. Prometeo. il padre degli uomini per giunta siccome si era preoccupato eccessivamente della condizione degli uomini e aveva rubato il fuoco a Efesto, venne punito da Giove come? Lo attacco alla roccia del Caucaso immobilizzato e gli faceva rodere il fegato dall'aquila di giorno e il fegato gli rinasceva di notte e l'aquila glielo mangiava di giorno. Che vuol dire questa rappresentazione? Vedi i greci passano un concetto difficile che riguarda noi da una testa ad un'altra non dicendoglielo ma facendone una rappresentazione. Prometeo, il nome dice Colui che pensa prima. E' come dire se pensi troppo prima l'unico risultato che hai è di immobilizzarti e roderti semplicemente il fegato. E il Verbo non diventa carne, non diventa res. Non si realizza. Quindi che cosa si deve fare? Si deve fare solo quello che ci consente di fare la nostra mente, servire un solo padrone. E allora che si fa? Io dico questo, questo è il verbo, poi Signore sia fatta la tua Volontà. E bene con questa frase di affidarci a Dio, noi stranamente riusciamo a fare il passaggio dalla funzione valutativa alla funzione arcaica la quale realizza tutto quello che va realizzato.
@ymorimac2 жыл бұрын
Quando Mosè dice agli ebrei, e glielo dice ancora adesso, "Se voi non ottenete quello che volete vuol dire che dovete andare al tempio, fare penitenza e capire dove avete sbagliato". E gli indicava anche più o meno dove avevano sbagliato. Cioè che avevano posto limiti a Dio. E dove gli avevano posti i limiti a Dio? In fondo una preghiera è una psicoterapia di massa straordinaria che consente il passaggio del progetto dalla parte valutativa alla parte arcaica. Bene dove potevano aver sbagliato? Era scientifico per Mosè questo. Se non hai ottenuto quello che volevi e dovevi ottenere perché la macchina mentale è questa e non è altra. Funziona così e se la fai e la guidi per bene ottieni con certezza le cose. Se non l'ottieni dato che è una macchina perfetta, vuol dire che hai sbagliato a guidarla. Vai al tempio e cerca di capire dove hai sbagliato a guidare questa macchina. Hai sicuramente sbagliato a guidare questa macchina quando hai detto Signore voglio questo, questo è il Verbum, questo è il progetto. Poi Signore sia fatta la tua volontà. Io mi affido a te. Tu sei il mio scudo. Se nel dire io mi affido a te, tu sei il mio scudo, ho una piccola riserva mentale in cui dico mi debbo da da fa, perché non è detto che Dio me lo fa. E chi me lo dice che avverrà così? Oppure semplicemente dico Dio però non ti azzarda a fare come ti pare. Devi fare quello che dico io. Beh se faccio questo non avviene il passaggio del Verbum o del progetto dalla funzione valutativa alla funzione arcaica. Perché di fatto non la sto mettendo in ipoattività. Vediamo l'effetto di questa preghiera su di noi. "Signore sia fatta la tua volontà, io mi affido a te, tu sei il mio scudo". E credo fermamente a questo. Bene. La mia funzione valutativa sta ancora a volere volere una cosa? No, sono tornato al presente. E' come quando si bussa ad una porta e si aspetta. Quindi a quel punto la parte arcaica fa. E la parte arcaica ha una memoria indiziaria che viene stranamente focalizzata dalla direzione della mia mente valutativa. Cioè io debbo realizzare quel progetto. La mia parte arcaica metterà a fuoco solo ciò che serve per realizzare quel progetto. Quindi la religione non è una stupidata. Non è un inganno. E' una scienza dell'Io. Usa, conoscendo perfettamente la difficoltà di comunicazione di travaso di un concetto che è un risultato di una mia esperienza nella testa di un'altra persona che ha altre esperienze. E quindi ci vado cauto. Cerco di creare esperienze tali che lo potrebbero portare da solo, perché solo da solo può arrivare a quel concetto. E se non ci arriva da solo, il concetto che gli offro come informazione, da un orecchio entra e da un orecchio esce. Tutto lì. Quindi nel momento in cui ho l'intenzione di travasare un concetto che riguarda noi stessi, i nostri processi cognitivi debbo essere molto attento a usare rappresentazioni efficaci. Quindi cosa vediamo allora in questo Vangelo? Cosa vediamo nella religione? Perché le religioni sono nate e hanno accompagnato l'uomo fin dalla nascita? Perché tutto sommato hanno creato strumenti efficaci per far fare questo passaggio fra il progetto della funzione valutativa e la realizzazione da parte della funzione arcaica. Senza perdere troppo tempo a spiegare uno per uno per quale motivo se io dico voglio questo e poi me ne quasi frego e sto lì a prendere ciò che viene, la cosa accadrà. E quindi se sono non-attaccato, se sono disposto che la vita me lo possa togliere anche domani, io conserverò mia moglie che amo, io conserverò mio marito che amo, ma se non sono disposto lo perderò. E questa cosa è scientifica. Se non sono disposto perdo. Perché? Perché non permetto il passaggio dalla funzione valutativa del mio desiderio, del mio progetto alla realizzazione che solo la parte arcaica è in grado di fare. Quindi vedete come questa frase lapidaria di Giovanni. Verbum caro fattu mest. In fondo riassume come una legge universale della vita. E il Verbo era Dio, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. E' come dire che quello che accade in noi, accade già nella vita. "E noi siamo Dei". Questa è un'altra frase strana del Vangelo. Voi siete Dei. Perché siamo Dei? Qui ci può aiutare ancora una volta il mito di Prometeo. Prometeo era un titano e il racconto del mito greco dice che è stato un titano, non un Dio che ha fatto gli uomini e gli animali dalla creta. Quando fece tutti i pupazzetti degli animali ci soffiò lui sopra e gli animo. Quando arrivò al pupazzetto uomo chiamala dea Atena e ci soffiarono in due sopra. E lo animarono il titano Prometeo e la dea Atena, la dea dell'intelligenza. Che cosa ci vogliono dire i greci? Ci vogliono dire semplicemente questo che l'uomo ha quella famosa scintilla divina dentro. Cioè la mente dell'uomo ha un intelligenza di tipo concreto come quella titanica, che è simile, uguale all'intelligenza animale. La nostra mente titanica corrisponde alla nostra mente arcaica. La nostra mente divina è un po' la nostra amente valutativa capace di valutare e di scegliere. Perché la chiama divina questa funzione qui? Perché una intelligenza divina è in grado di ragionare con tre variabili. Con ciò che si vuole, con ciò che non si vuole e l'incertezza del futuro. Se si dimentica l'incertezza del futuro ecco che viene in ballo l'intelligenza titanica che sa ragionare solo sulla dualità. "Signore non ci indurre in tentazione". La nostra tentazione sta nel fatto che avendo dentro di noi il soffio di Prometeo, l'intelligenza titanica può quando si ragiona del futuro, e si ragiona in termini astratti, può far sì che dimentichiamo la terza variabile cioè l'incertezza del futuro e anche a livello di mente valutativa cominciamo a ragionare come gli animali cioè solo con due variabili. Cerchiamo disperatamente di prendere una strada, ne cerchiamo la garanzia a quella strada per sfuggire da quest'altra. Abbiamo valutato un pericolo, ci dimentichiamo che è un pericolo ipotetico non è ancora davanti agli occhi e cerchiamo, proprio perché veniamo tentati dall'intelligenza titanica, di trovare una soluzione che ci dia la garanzia del successo. La nostra mente però non è stupida e nel tentativo di fare questo scatena l'inferno emotivo dentro di noi.
@Daniele-qw2jd8 жыл бұрын
Noto che non risponde più ai suoi interlocutori, peccato, in ogni modo le faccio presente un bug nella sua teoria che pur apprezzabile è perfettibile: come concilia infatti, l'assoluto abbandono alla mente arcaica in fase esecutiva che nelle religioni corrisponde ad un'incrollabile Cristica fede, con affermazioni del tipo "se non mi riesce aggiusterò dopo" ?
@amicocolaianni53558 жыл бұрын
aggiusto dopo è come una pasword simile a signore sia fatta la tua volontà : frasi strumentali per consentire alla valutativa di andare in off, la fede o credenza sta nel credere fermamente che la mente arcaica farà ciò che le è stato chiesto di fare,,,come nella religione credenza ferma che dio farà
@Daniele-qw2jd8 жыл бұрын
Piacere di conoscerla! In realtà, la mia non era una domanda ma un'affermazione che non togliendo nulla alla validità delle sue intuizioni, evidenzia la differenza tra fede e terapeutiche frasi.. Pur essendo in gioco i medesimi fattori, converrà con me che maestri come Gesù non operavano veri e propri miracoli recitando frasi come "la va o la spacca", comprendo che queste abbiano il potere di mandare in off (per poco) quella che giustamente definisce mente arcaica, ma credo auspicabile e di primaria importanza rafforzare la propria fede con predisposizione e frasi che non sottointendano un fallimento.. Buon lavoro e complimenti, e W la Toscana.
@rodolfi-art8 жыл бұрын
Non ho capito il nesso con la creativitá. Me lo puó per cortesia spiegare?