L'idra di Lerna, il veleno delle passioni

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Amico Colaianni

Amico Colaianni

Күн бұрын

Пікірлер
@marcosala5436
@marcosala5436 6 жыл бұрын
Grande , proff......
@biotrattamenti1.
@biotrattamenti1. 7 жыл бұрын
Grazie mille!Hai cambiato la mia vita!
@mirandaflaminio9245
@mirandaflaminio9245 7 жыл бұрын
essere consapevoli che anche nel fare il bene si puo'sbagliare,ci aiuta a perdonarci e a non portarci il mondo addosso.Le sono molto grata per cio'che dona con la sua saggezza
@merystanica145
@merystanica145 6 жыл бұрын
Grazie profesore.
@antonellasignori4169
@antonellasignori4169 9 жыл бұрын
bravo.bravo..grazie
@RobbyCbe
@RobbyCbe 6 жыл бұрын
lectio magistralis!
@mojcazvab9114
@mojcazvab9114 9 жыл бұрын
bello il finale
@ymorimac
@ymorimac 2 жыл бұрын
Con questo marchingegno creato da Iolao cui veniva cauterizzata la ferita e la testa non rinasceva, Ercole ebbe facile gioco dell'idra. Taglio una testa dopo l'altra e non rinascevano più. Ma l'idra aveva una testa immortale che era al centro di tutte le altre teste. Immagine straordinaria. Cioè se noi diciamo che l'idra rappresenta i nostri desideri, le nostre passioni e quello che vogliamo e temiamo, le nostre emozioni negative ci ha una testa immortale bhè questa testa era dorata e aveva due colori una d'oro e una d'argento. Quindi era dorata e biancastra. Che stiamo dicendo? Stiamo dicendo che alla base di queste teste e del veleno dell'idra c'è la dualità. Una testa fatta di oro e di argento. Un opposizione duale fra bene e male. Che è alla base dei nostri desideri, delle nostre passioni, delle cose che ci rovinano la vita. E fin quando non togliamo questa testa qui, fin quando non la tagliamo alla radice questa base manichea che è alla base di tutti gli altri errori, i nostri desideri, le nostre sofferenze psichiche, le nostre emozioni negative non le toglieremo mai dalla vita. Andare emozione contro emozione come quando dicono che bisogna fare un lavaggio delle emozioni. Bhè il lavaggio delle emozioni è quello che Ercole fa lavando le teste e non cauterizzandole neppure per cui rinascono. Più vado contro le emozioni e più me li ritrovo davanti. Per eliminare le nostre emozioni, per eliminare il veleno negativo della vita debbo andare alla base di tutti i mali, a una testa fatta di due colori argento e dorato. Di due cose opposte. Oro e argento sono tutte e due preziose ma sono opposte. Quando Ercole taglia questa testa che cosa fa prende la spada taglia la testa dell'idra. Quindi prende la spada di Ermes e la sotterra sotto un macigno che era come un paracarro lungo la strada che porta a Elea. Sotto una pesante roccia ai margini della strada che conduceva a Elea. Quindi la prende per i capelli e la sotterra ancora fibilante e poi squarta la carcassa di questa idra e tutte le frecce che lui aveva che gli aveva donato Apollo le intinge del sangue dell'idra e da quel momento le frecce di Ercole sono frecce terribilmente pericolose. Bastava una piccola scalfitura di una freccia di Ercole e anche un centauro che era forte e potente moriva. E infatti vedremo che quando i centauri gli andarono contro le frecce di Ercole fecero strage dei centauri e ferirono addirittura Chirone che era immortale. Pensiamo all'idra che da questa testa centrale argentea e d'oro nascono tutte le altre teste, tutte le altre passioni, tutti gli altri errori, tutto quello che è pericoloso alla vita. Cioè il primo errore è il bene contro il male. Da cui nascono tutte le altre cose. Se gli andiamo contro e ci opponiamo e tagliamo e basta l'andare contro significa semplicemente farle rinascere. Per estirparle del tutto dopo averle tagliate dobbiamo cauterizzare cioè non farle uscire il sangue. Il sangue veniva dalla testa centrale e fin quando non interrompiamo il collegamento con la parte bene male, le nostre passioni rinascono è inutile fare i bravi o essere bravi, comportarsi eticamente nel modo corretto opponendosi al male perché il male rinascerà da qualche altra parte. Per estirpare questa cosa bisogna effettivamente togliere di mezzo questo senso di giustizia che come diceva Gesù nel Vangelo degli scribi e dei farisei. Un etica in cui si sceglie il bene per evitar il male. Che è alla base di tutti gli altri errori. Compreso l'errore di andare contro le nostre emozioni e i nostri pensieri perché non sono etici, non sono degni di noi come abbiamo visto nelle ossessioni. Stranamente questo mito ci dice in modo diverso che alla base dell'ossessione c'è questo dualismo del bene che cerca di evitare il male e che il rimedio che la persona ossessiva usa è quella iniziale di Ercole di fracassare la testa del pensiero negativo e quello li ritorna da un'altra parte. Posso anche andare contro il mio pensiero negativo che non voglio che non è degno di me ma devo cauterizzare perché non mi rinasca da un'altra parte. Ma per risolvere totalmente la situazione devo toccare il cuore della faccenda, debbo insegnare ad un ossessivo a puntare verso il bene ed essere disposto a pagare un prezzo. E' come dire io faccio il bene pur sapendo di poter fare il male. Perché mettere la carcassa sotto un masso della strada che porta a Elea? Se noi vogliamo andare ad Elea, cioè se vogliamo fare il bene questa dualità la dobbiamo mettere sotto un masso quindi sotto i margini di una strada che porta a Elea cioè verso un obiettivo. Cioè io faccio il bene e poi se faccio anche del male starò a vedere. Io voglio il bene e lascio che la vita mi punisca anche. Io voglio le benedizioni e lascio le persone libere di odiarmi. Io voglio il bene e lascio che la vita faccia il suo corso. Questa è la strada di Elea. E per percorrerla devo mettere ai margini di questa strada questa dualità. Debbo usare un solo padrone. Non posso usarli tutti e due.
@ymorimac
@ymorimac 2 жыл бұрын
Sempre rimanendo sul tema della resistenza al cambiamento mi spingo di nuovo verso il passato, il mito. Riprendo il racconto di Eracle, Ercole che deve avvicinarsi ed essere degno diventare la gloria di una figura femminile altissima come quella di Giunone. La seconda fatica che Ercole è costretto a fare e che l'impavido Euristeo gli assegna è quella di andare ad uccidere l'idra di Lerna. Lerna era una palude che non si sapeva bene quanto fosse profonda ed è un luogo che si trova accanto al mare, vicino a un monte coperto di platani, c'è un templio di Afrodite, un templio di Dioniso salvatore, il fiume Amimone che ha sette sorgenti. I numeri nel mondo antico hanno un significato. E si celebrano vicino a questo bosco sacro fatto di platani i misteri di Demetra e di Dioniso che va alla ricerca di sua madre Semele. Questo fertile e sacro distretto fu un tempo terrorizzato dall'idra che aveva la sua tana sotto un platano presso la settumplice sorgente del fiume Amimone. E' uno scenario sacro. Ci sono templi sacri. Si celebrano i misteri di Demetra e si celebrano i misteri di Dioniso. E' come dire in questo luogo straordinario ci sono uomini che fanno dei percorsi spirituali che li porteranno alla libertà. E' un accostamento molto particolare fra questa seconda fatica di Ercole e i misteri di Dioniso e i misteri di Demetra. Per giunta questa idra, questo serpente che ha un corpo di cane e teste di serpente e chi dice avesse 7-8-9 teste a seconda delle tradizioni. Ed era talmente velenoso che semplicemente l'odore che emanava dalle bocche di queste teste poteva avvelenare una persona. Atena aveva ben meditato in quale modo Ercole potesse uccidere l'idra. L'intervento di un Dio in un mito antico ha un grosso significato. Un Dio nel mondo antico è una potenzialità della mente. In altri termini vuol dire che Ercole usa l'intelligenza per trovare un modo per uccidere quest'idra. Ed usa l'intelligenza tecnica stranamente. E quando egli giunse a Lerna sul suo cocchio guidato da Iolao che era il suo cugino gli indico la tana del mostro. E' come dire la capacità di osservazione di Ercole lo mette nella condizione di capire dov'era la tana di quel mostro. Dietro consiglio sempre della dea Atena, quindi della sua intelligenza Ercole costrinse l'idra a uscire dalla tana tempestandola di frecce infuocate. E poi trattenne il fiato per non respirare il puzzo dell'idra ed essere avvelenato. L'idra si avvolse intorno ai suoi piedi nel tentativo di buttarlo a terra invano Ercole si accanì con la clava contro quest'idra. Non appena gli riusciva di spaccare la testa dell'idra subito ne rinasceva due o tre per sostituirla. E mentre stava ancora combattendo Era che aveva addestrato quest'idra contro Ercole, ci aveva puntato molto per distruggere Ercole. Vedendo che poteva essere un po' in difficoltà Era mando un grosso granchio per mordere e per distrarre Ercole. Ercole appena vede questo granchio gli da una pedata e lo schiaccia. Era dispiaciuta per la morte del granchio lo pone in cielo e quindi diventa la costellazione del Cancro. La caratteristica di quest'idra è che se gli spacco la testa queste ricrescono. E' un po' come nelle ossessioni, non voglio pensare a qualcosa e più ci penso più mi rivengono in mente più non mi abbandonano. Che significato ha quest'idra? Che progresso deve fare Ercole per diventare degno di Era? Cosa deve vincere? Bhè l'idra può rappresentare effettivamente i nostro desideri che più gli combattiamo reprimendoli, più non gli vogliamo, più gli andiamo contro, più andiamo contro le nostre passioni, più non vogliamo certe passioni che riteniamo immonde perché riteniamo non degne di noi e più stranamente ci ricrescono, più non gli togliamo di mezzo. Quindi Ercole prima usa la clava ma queste ricrescono poi usa il falcetto di Ermes ma anche lì taglia una testa e ne ricrescono altre. A questo punto Ercole che non doveva chiedere aiuto ma chiede aiuto a Iolao il quale brucia una parte di bosco e con un tizzone, delle fascine ardenti tutte le volte che d'ora in poi che Ercole taglia una testa dell'idra, Iolao cauterizza la ferita in modo che il sangue non esca. Perché usciva il sangue da questo collo e nascevano altre teste. Quindi cauterizzando la ferita il sangue non esce e le teste non si riproducono. Per cui una dopo l'altra Ercole taglio tutte le teste. Se vediamo nell'idra il mondo dei nostri desideri, delle nostre passioni e soprattutto dei nostri pensieri che non vogliamo o delle passioni che non desideriamo che pensiamo siano pericolose e vogliamo eliminare e le vogliamo dominare. Ma non è un immagine straordinaria del fatto che più non voglio un emozione negativa più me la creo. Più non voglio una passione e più la faccio crescere. Più vado contro più in qualche modo mi nasce dentro di me dentro la mia vita proprio quello che non voglio. L'idra in questo caso rappresenta molto quello che potrebbe capitare a chi segue quella regola della new age del pensare positivo. Più cerco di pensare positivo più crescono le teste dell'idra velenosissime. Perché quest'idra è velenosa? Perché le passioni, i desideri negativi ci avvelenano la vita. Le emozioni negative ci avvelenano la vita, ci disturbano seriamente la nostra vita. Ci fanno morire. E' talmente velenosa che il semplice fiato che esce dalla bocca di questi serpenti può avvelenarmi.
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