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video di qam
Diamante ... (Live in Verona)
Respirerò
l’odore dei granai
e pace per chi ci sarò
e per i fornai
pioggia sarò
e pioggia tu sarai
i miei occhi si chiariranno
e fioriranno i nevai.
Impareremo a camminare
per mano insieme a camminare
domenica.
Aspetterò che aprano i vinai
più grande ti sembrerò
e tu più grande sarai
nuove distanze
ci riavvicineranno
dall’alto di un cielo, Diamante,
i nostri occhi vedranno.
Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
per mano insieme soldati e spose.
Domenica, Domenica
Fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
passare in pace soldati e spose.
“Delmo, Delmo vin a’ cà…”
La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neo mogli e neo mariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono", e il sostegno che gli dà la nonna chiamandolo, invitandolo a ricominciare insieme: "Delmo,Delmo, vin'a cà.."