Documentario "I martiri di Sutri", di Dino Sanna

Documentario "I martiri di Sutri", di Dino Sanna - Rai3, novembre 1993

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Күн бұрын

Documentario realizzato da Dino Sanna, giornalista di Rai3 Regione Sardegna, e andato in onda nel novembre del 1993 a commemorazione del 50° anniversario della strage nazista del 17 novembre 1943 in cui furono trucidati 17 giovani avieri sardi e un ragazzo capranichese, Salvatore Alessi.

Пікірлер: 4

@carlosotgiu7793 3 жыл бұрын

Sono nipote di uno dei caduti di questa tragedia, Mario Meloni, fratello maggiore di mia nonna materna ucciso a soli 19 anni. Ho scoperto con grandissimo piacere questo video anche qui su youtube. La mia famiglia collaborò attivamente con il giornalista Dino Sanna, aiutandolo nelle sue ricerche per realizzare questo documentario, l'unico peraltro finora realizzato dalla Rai su questa strage per tanti così poco conosciuta. Rinaldo Zuddas, unico superstite, nel documentario cita espressamente il suo compagno "Meloni" come uno dei primi che caddero sotto il fuoco delle mitragliatrici tedesche. Il nome di mio zio tuttavia rimase ufficialmente "ignoto" proprio fino alla realizzazione di questo documentario, grazie al quale infatti è stato possibile mettere anche il nome di mio zio nel monumento commemorativo presente nel cimitero di Sutri. Mi auguro che questo eccidio, che si colloca in un momento storico molto particolare ovvero nel periodo immediatamente successivo all'armistizio dell'8 settembre '43, venga raccontato dalla Rai anche attraverso i canali tematici come Rai Storia. Si tratta certamente di un fatto storicamente emblematico della situazione caotica in cui si ritrovarono i militari italiani dopo l'armistizio e che condusse alla morte questi giovani sardi che nulla avevano fatto per essere rastrellati e poi fucilati in località Montefosco.

@pilougiuseppe4461 3 жыл бұрын

Grazie per il documentario é la prima volta che lo vedo mi chiamo giuseppe in ricordo di Canu Giuseppe che era cugino di mio padre

@rosalbadeangelis5136 6 жыл бұрын

Un popolo senza memoria non è un popolo. In tanti hanno pagato con la loro vita per garantire a tutti noi la libertà. Credo che il nostro rispetto sia doveroso. Ia nostra riconoscenza dovuta.