Donne per strada fra paure e realtà

[@WesaChannel]

0:00 La vignetta controversa 8:50 Un'altra vignetta 12:50 Risposta a un commento Questo giovedì (domani) alle 20 siamo in diretta per soli abbonati Vez. La replica integrale della diretta di due ore, con la chat originale salvata e senza pubblicità, è in anteprima per gli abbonati di WesaChannel. La potete trovare qui: kzbin.infoKV0zqSbM9qM?feature=share Nei prossimi giorni verrà pubblicata per tutti (ma senza la chat).

[@giorgioxtx]

Domani alle 15 scappo da questo caldo infernale e cerco riparo in quel di Courmayeur in Valle d'Aosta😢 Per chiunque volesse trovare refrigerio dall'11 al 17 è il benvenuto Abbiamo 2 camere matrimoniali libere 😊PARIGI 2024 In mezzo a uno tsunami cosí ti vien voglia di lasciarti andare. Se qualsiasi cosa provi a fare, quelli di là trovan sempre la maniera di frapporre una mano, un piede, un’anca, una coscia, un gomito tra il pavimento e la tua schiacciata, a un certo punto ti fai portar via. O ti arrendi, o ti perdi, ubriacato da tutti quei prodigi. Quanti accidenti di giapponesi c’erano in quegli 81 metri quadri? E quanti cavolo di Yamamoto? Ti sembrava di vederci doppio, quadruplo. E in più eri impallinato dalle loro battute. Che quei demoni tiravano a mille e non sbagliavano mai. Qualsiasi squadra al mondo sarebbe stata trascinata via. Non i nostri. Nel post precedente ho messo Simo Giannelli, con gli occhi lucidi, in battuta sui loro match ball del terzo set. Un attimo prima di morire Quel suo ace resterà per sempre nella storia della pallavolo italiana. Speriamo in quella dello sport italiano, se capite cosa intendo Poi c’è molto altro. Che il Giappone avrebbe potuto essere questo il mio amico e collega Davide Romani lo diceva da mesi. Smentito dal girone, e poi puntualmente ottimo profeta nel momento per noi peggiore Fefè De Giorgi lo sapeva più di tutti. E lo sapeva ogni lettore che stamattina avesse letto la Gazzetta. Dove, riportando le parole del ct, Elisabetta Esposito ha scritto: “Il Giappone ha un libero straordinario che fa delle cose fuori dal normale. Noi dobbiamo essere bravi ad avere pazienza, che non significa aspettare, significa accettare la situazione” Ecco, i nostri sono stati stupefacenti, per come hanno accettato la bravura dei loro avversari. Per come sono andati oltre gli errori commessi. Per come non si sono incolpati l’un l’altro. Se ho avuto fiducia fino in fondo è stato per due palloni nella fase finale di secondo set, quando ancora mi stavo illudendo di poter andare sull’1-1. Due alzate NON precise di Giannelli, tutte e due per Lavia “Lo schiacciatore non commenta le alzate, le risolve”, diceva - e dice - Julio Velasco Lavia le aveva risolte, e lì per lì sembrava che non fosse servito a nulla. E invece è anche per quello che siamo rimasti vivi. È la pallavolo, è la vita, direbbe Al Pacino se ogni maledetta domenica avesse fatto l’allenatore di pallavolo invece che di football È l’insegnamento di questa che è stata una delle partite di pallavolo più belle di sempre In cui una squadra italiana è stata capace di non farsi spazzar via, come sarebbe successo a qualsiasi altra squadra. E come a regola avrebbe dovuto capitare a un gruppo di ragazzi giovanissimi Che invece sono stati duri come il granito. E lo sono stati perché in panchina hanno un gigante Che non solo aveva già visto questa partita, come avete letto sulla Gazzetta Ma perché è un riferimento Perché è un adulto. Non c’entra l’età. Per come interpreta il suo ruolo con autorevolezza senza autoritarismi. Con competenza. Con sicurezza trasmettendo sicurezza. Che è poi esattamente quello per cui dopo il Mondiale vinto lo aveva ringraziato il presidente, Sergio Mattarella. Che magari di pallavolo non ci capisce molto, ma di uomini e di vIta sí. Tutti, in qualsiasi ambito, avremmo bisogno di girarci verso la panchina e di trovarci un Ferdinando De Giorgi Non è un’altra ragione di cui andare fieri, oltre alla vittoria. È LA ragione per cui la vittoria l’abbiamo trovata, in quel modo disperato, esaltante, inimmaginabile. Se serve il passaggio basta dirmelo entro le 15 di domani Domani alle 15 scappo da questo caldo infernale e cerco riparo in quel di Courmayeur in Valle d'Aosta Per chiunque volesse trovare refrigerio dall'11 al 17 è il benvenuto Abbiamo 2 camere matrimoniali libere Se serve il passaggio basta dirmelo entro le 15 di domani Domani alle 15 scappo da questo caldo infernale e cerco riparo in quel di Courmayeur in Valle d'Aosta Per chiunque volesse trovare refrigerio dall'11 al 17 è il benvenuto Abbiamo 2 camere matrimoniali libere Se serve il passaggio basta dirmelo entro le 15 di domani Domani alle 15 scappo da questo caldo infernale e cerco riparo in quel di Courmayeur in Valle d'Aosta Per chiunque volesse trovare refrigerio dall'11 al 17 è il benvenuto Abbiamo 2 camere matrimoniali libere 😢😢 5:25 😊😮 Se serve il passaggio basta dirmelo entro le 15 di domani [phone]😅 5:25 😊

[@riccardomariani9648]

Da quando ho scoperto che le donne ritengono più sicuro l'orso, per farle sentire più sicure quando camminano sul marciapiede da sole di notte assumo la posizione dell'amato plantigrade; per farla sentire ancora più al sicuro mi metto anche ad imitare la risata dell'orso più simpatico di tutti (Yogi) e cerco di avvicinarmi il più velocemente possibile a lei per proteggerla da eventuali malintenzionati.

[@riccardodellorto4267]

EHEHEHEBUBU EHEHEHEBUBU 🏃‍♂️🏃‍♂️🏃‍♂️🏃‍♂️

[@anto3071985]

"Aveva una paura morbosa di essere ferito e tutto lo feriva." Emil Cioran, Fascinazione delle cenere

[@dusk6159]

Sì c'è anche quello ma questa volta è tutto concreto e reale, e anzi il potriarketoh è quello che protegge e previene omicidi qui, altroché temi come il cambiare le lettere nelle parole e alfabeto e tutto. Solo che uno, che è l'italiano eroico magari pure dei centri sociali e con certe posizioni ed idee che in aggiunta a prescindere da ogni idea è buono realmente ed è con i piedi per terra e protegge una ragazza che sta venendo scippata e aggredita da un immigrato, legge e fa anche tutto quanto, l'altro, ovvero il gruppo di maranza nordafricani, questo non lo fa. Fra l'altro il secondo soggetto arriva a flotte e con costanti esplosioni demografiche in terra d'origine. Con uno si ragiona e tanto non era lui l'obiettivo e il tizio tossico e maschilista (e adesso quel ragazzo riposa in pace, un ragazzo che era un vero eroe, e se non sbaglio erano pure in due ovviamente disarmati con pure il suo amico ferito nell'intervenire), l'altro no e non si riesce neanche a fargli un discorso senza violenza e legge del più forte.

[@samunerdrum5978]

Io urlo "donneeee, sono tranquillooo, vengo in paceee" e si spostano loro.

[@polentataragnarok]

Io invece eseguo dei poderosi rutti per avvertire della mia presenza, la maggior parte delle persone si ferma a guardare e mi lascia passare, ogni tanto qualcuno ride

[@Freinkie]

in che senso "vengo" ?

[@BlackSwan_ita]

AHHHHH, STUPRATOREEEE, ASSASSINOOOOOO, HAI UN PENE PER CASO?!?!?! SEI RESPONSABILE ANCHE TU (non so bene di cosa)​@@Freinkie

[@anonimo6603]

@@BlackSwan_ita sono xe/xem, tranquilla. Aspetta... la Murgia ha detto che "tranquilla" è patriarcale...

[@lauracipo]

😂

[@dabpias5558]

Proporrei una stellina luminosa sul petto con scritto 'non sono un molestatore', da un'idea originale di un famoso esponente del '900, rivisitata.

[@pollopolleria2194]

Una mattina di 40 anni fa stavo camminando per strada quando vidi una ragazza che passeggiava sul marciapiede nella mia stessa direzione, poco più avanti. Avrei potuto cambiare strada, ma invece ho deciso di sfoggiare le mie abilità di velocista per impressionarla: mi rimbocco le maniche, inarco la schiena mettendomi in posa da corridore poco prima del fischio d'inizio di una gara olimpionica e quando sento il vento accarezzarmi le gote inizio la mia fatica. Parto con uno scatto rapido che mi porta oltre quel tombino da cui fa capolino un topo morto, dribblo tra i cocci di vetro rotti di una bottiglia di birra scadente finita in terra e dopo pochi secondi mi ritrovo a qualche centimetro di distanza dalla pulzella, che continua il suo percorso ignara delle mie imprese atletiche. Decido dunque di farmi notare con un'ultima azione; porto i palmi alle cosce e con un gesto le schiaffeggio lievemente, non per tastarne i muscoli o per preparazione atletica, ma come gesto apotropaico volto a benedire il mio prossimo successo: piego gli arti inferiori in un gesto fulmineo e con un balzo felino eseguo una traiettoria ad arco nel cielo che mi fa atterrare qualche metro davanti la tipa. Questa, incredula nell'aver assistito ad un tizio piombarle davanti dal cielo, rimane pietrificata per un istante per poi offrirmi un Kinder Bueno, segno della riuscita del mio spettacolino. Mangio lo snack di gusto, nel mentre la ragazza si avvicina e mi dice che anche lei un giorno vorrebbe diventare una persona di successo come me, al che le chiedo quale fosse il suo sogno e lei risponde di voler diventare una cantante. Sorpreso dalle sue ambizioni, la tranquillizzo dicendole che se crede nei suoi sogni e se si allenasse facendo dribbling tra i cocci di bottiglia per strada riuscirebbe sicuramente a realizzare la sua aspirazione. Commossa dalle mie parole, la ragazza socchiude gli occhi in lacrime e singhiozza qualche parola di ringraziamento, ma quando li riapre io sono già sparito dopo essermi arrampicato su un grattacielo ed essere fuggito via facendo parkour tra i tetti della metropoli, un'uscita di scena degna di un vero eroe. Non ho mai più rivisto quella ragazza, ma da quel che so è riuscita a coronare il suo sogno di divenire cantante, si chiama Taylor Swift e i suoi concerti sono i più affollati del mondo. Quel giorno le mie parole le sono state utili, quel giorno le mie parole hanno contribuito ad accendere la stella del successo che sarebbe comparsa di lì a qualche anno nel mondo della musica...

[@ingridprestopino6441]

Voglio essere mòna come te. Per questo andrò a cercare una strada con i cocci rotti. Grazie maestro.

[@alessandrobetti3351]

tutto molto bello, ma forse quella era la _mamma_ di Taylor Swift

[@sindaco710]

Ammetto di averlo fatto a volte ma è seriamente ridicolo: a questo punto mi aspetto che i Napoletani vadano da ogni persona con un orologio con cui interagiscono con le mani dietro la schiena.

[@GabralFromWavesTower]

va beh ma come diceva wesa esistono i contesti: se ti trovi in un quartiere pericoloso a tarda notte e magari sei particolarmente di fretta ci può tranquillamente stare, ma anche se davanti a te c'è un uomo. Il problema di questi post è che partono da un caso particolare in cui sarebbe buon senso a una generalizzazione totale senza motivo, solo per cavalcare una sensazione di vittimismo/paranoia che coinvolge molto emotivamente e fa tante views. Non è diverso da rete 4 che fa servizi sugli immigrati.

[@Nulrom]

Così andrebbe fatto.

[@hausvondrachen]

Genio.

[@pksymon9344]

per essere sicuro, faccio il verso dell'orso...

[@Inarimiko]

Attivamente faccio paura alla gente mettendomi in T pose mentre corro verso di loro per manifestare la mia dominanza del marciapiede. IL MARCIAPIEDE È MIO.

[@Gabrix98Lmr]

Io invece appena vedo qualcuno mi prodigo in una Naruto run sui tetti delle macchine

[@anonimo6603]

...sarebbe da rifare lo stesso meme, ma parlando dei posti sugli autobus e mettendoci un bianco e un nero. "Dai, mi siedo in fondo, non mi costa nulla."

[@ARB451]

Normalmente mi faccio il problema perché riesco a capire il disagio di camminare vicino a sconosciuti alle 2/3 di notte in una strada altrimenti deserta. Una volta però mi è successo di decidere di cambiare marciapiede proprio un attimo prima che anche la ragazza di fronte decidesse di attraversare. Più che un tentativo di tranquillizzare è diventata una conferma di pericolo. Non attraverserò mai più! -Giag

[@Ale_HASZK_11]

E poi che è successo?

[@riccardoronchi5386]

Ci si dovrà confrontare con una incapacità di relazionarsi col mondo sempre più accentuata

[@ilmelangolo]

terrificante

[@robertocamus5996]

Esattamente. Ormai, nella maggior parte dei contesti e degli ambienti, non è affatto frequente riuscire a scambiare due chiacchiere con una tipa X; figuriamoci avere un suo contatto, uscirci insieme, passare una serata in intimità. Complessi e paranoia, uniti talvolta a una certa dose di misandria, dominano la scena; ovviamente non mi riferisco al 90% delle donne, fortunatamente ne esistono tante che hanno una capacità logica-cognitiva adeguatamente funzionante.

[@dusk6159]

Non potremo, noi sottospecie di tizi sotto Wanna Marchi siamo stati già salutati e abbiamo già piste intorno fatte da tutti gli altri continenti e regimi. Ma poi non facciamo neanche la metà di singoli paesi africani o del Bangladesh, dove vogliamo andare, anche senza metterci in ridicolo e bruciarci i soldi per esempio in tema industria macchine endotermiche nel voluto cambio con le elettriche.

[@melk5351]

Io quando vedo una ragazza la sera la molesto verbalmente per segnalare la mia presenza e legittimare la sua paura

[@hexgraphica]

@@melk5351 per rispondere alla domanda su che cos'è una donna

[@anonimo6603]

Fischiare alla donna è il modo più veloce per segnalare la propria presenza.

[@vikzero2284]

Ah, quindi a livello logico anche io che sono un immigrato (alto, grosso, con tatuaggi e con la barba) dovrei spostarmi dal marciapiede in cui cammina un vecchietto o un ragazzino perché magari questi hanno paura di essere derubati/picchiati? E se da una parte ho una ragazza e dall'altra un vecchietto dove vado? Decido tra quali dei due avrà meno paura di me? Sto in mezzo alla strada o torno direttamente indietro a casa? 😅.

[@Zetec-]

Una maglietta o un cartello con su scritto che non sei un molestatore

[@riccardomichelotto1634]

È incredibile come le femministe non riescono a capire che applicano gli stessi ragionamenti discriminatori nei confronti degli uomini che giustamente criticano alle destre nei confronti degli immigrati

[@BlackSwan_ita]

Si, ma non funge mica da garanzia. Tutti gli uomini sono potenziali assassini o stupratori. Tutti noi, nessuno escluso 😓​@@Zetec-

[@hexgraphica]

@@Zetec- un cartellino all'orecchio

[@pneumas7]

Devi inginocchiarti e chiedere scusa di esistere, schiocchino

[@ariannadaniele2879]

Credo che in un contesto di strada isolata in cui ci sono solo due persone e una ha un significativo vantaggio fisico sull'altra, sia apprezzabile che la persona più forte abbia la cortesia di tenere un po' di distanza. Però è anche vero il discorso che si rischia che, convincendosi che questa sia l'etichetta standard, si aumenti ancor di più la tensione nel momento in cui qualcuno non lo fa per qualsiasi motivo. Al di là di questo specifico caso vorrei dire che è vero che l'attivismo femminista "del terrore" fa molto male alle donne, ma credo che la maggior parte del terrore venga inculcato dai genitori. La maggior parte delle mie amiche e io stessa viviamo una sorta di semi reclusione in cui non ci viene concesso di fare molte cose da sole o, se insistiamo per volerle fare, i nostri genitori danno di matto perchè "li facciamo stare in pensiero". E non mi riferisco a quando avevamo 14 anni, ma anche quando ne avevamo 18 e anche adesso a 25. Se non siamo da sole, ma con un'amica, siamo comunque due ragazze "da sole". Ho dovuto convincere una mia amica che non doveva avere paura a guidare da sola in una strada interurbana, una addirittura era stata convinta che fosse pericoloso raggiungere a piedi un centro commericale che richiedeva l'attraversmento di una strada con delle strisce pedonali. Sono dovuta andare a vedere un film che non mi interessava perchè una mia amica lo voleva vedere e il cinema era un posto troppo pericolo per una ragazza da sola. Insomma l'attivismo "del terrore" arriva a delle persone che sono già state terrorizzate e convinte di esser incapaci di far fronte ad alcunchè, sicuramente peggiora il quadro, però i genitori ipercontrollanti gettano le fondamenta.

[@alessiodaini7907]

mi trovo spaventosamente d'accordo: educhiamo le donne alla paura, come se fossero degli eterni neonati che possono cascare dalle braccia della mamma.

[@dariovaleri7648]

Ciao. Un esperienza personale. Lavoravo in un ristorante a Malta. Ovviamente il lavoro finiva piuttosto tardi la sera ( più o meno l'una) Dal ristorante dove lavoravo al mio appartamento sono circa dieci minuti di camminata. Quella sera una ragazza camminava una ventina di metri davanti a me. Mi sono reso conto indossasse delle ciabatte per via del classico rumore della camminata quando indossi quel tipo di calzature. Quando ha svoltato un angolo della strada ho compreso dal suono della camminata che avesse iniziato a correre e l unico motivo per cui avesse senso quella corsa è che lei avesse avuto paura di me. Io personalmente ritengo che sia impossibile evitare qualunque situazione che possa creare agitazione ( indipendentemente che gli altri siano uomini o donne ) ma mi sono reso conto che le giovanissime vivono con la paura di essere aggredite. E se mi trovo in una situazione simile a quella di quella sera con delle ragazzine la mia tendenza è lasciare parecchi metri tra me e loro

[@Treiw_Elia]

La cosa che mi fa strano sentendo Wesa ma anche molti uomini cisgender, è che pensate che siano le ragazze giovani e basta ad avere paura di camminare la sera da sole. La mia esperienza non fa statistica, ci mancherebbe, ma non conosco nessuna donna (ma proprio nessuna) a prescindere dall'età che si senta tranquilla. Mia madre e le sue amiche, per dire, girano con le chiavi tra le nocche. La mia città è pure abbastanza tranquilla. Mi sembrate tutti scesi dalla montagna del sapone. Detto ciò, sei molto gentile ad avere un occhio di riguardo.

[@dariovaleri7648]

@@Treiw_Elia Parlando con le mie amiche, colleghe, cugine ecc.... a me sembra proprio evidente un salto generazionale sul modo di comportarsi. E soprattutto donne sopra i quaranta sono molto dure non solo critiche nei confronti delle ragazze di diciotto e vent'anni. Non sono affatto comprensive. Mentre le mie nipoti tendenzialmente sono molto condizionabili da eventi di cronaca

[@andreaguidoni3731]

Io sono un uomo ma ho paura anche io a camminare di notte per strada.

[@antoniodirocca6202]

@@Treiw_Elia ci sta avere un occhio di riguardo (cioè tenere un minimo di distanza) ma ci sta altrettando non porsi minimamente il problema.

[@bellamyism]

​@@Treiw_Elia questa paura è dovuta anche alla criminalizzazione continua degli uomini, una propaganda molto simile a quella che l' estrema destra fa con gli immigrati e infatti spesso le persone hanno una paura immotivata anche di loro

[@hexgraphica]

È risaputo che i criminali non cambierebbero mai e poi mai marciapiede

[@lucamarrocu1679]

Mi hai fatto ridere più del dovuto, ora mi metto dietro il tuo marciapiede, tiè🖕

[@MatteoCarbone_83]

Il problema è che questa epidemia di paronoia non è correlata con la realtà. I reati sono in diminuzione da decenni, compresi quelli contro le donne. La nostra società è incredibilmente più sicura di quella in cui sono cresciuti i nostri genitori.

[@Mrpanzonebontempone]

@@MatteoCarbone_83 verissimo. Ma l allarmismo dei giornali e rilanciato dai social (spesso a fini poliitici) da l impressione che siano in aumento.

[@Laura-iw6sx]

Io non ho mai avuto paura di camminare la notte da sola, ma da quando sono stata in Giappone ho capito cosa significa realmente il vivere senza tensione e senza la costante vigile attenzione. Non mi riferisco solo alle aggressioni, ma anche alla paura dei furti.

[@orfeoassiti6669]

Uguale, io ho vissuto in Giappone per qualche mese (Osaka e Kyoto) e non ho mai avuto il pensiero di “lì dopo una certa ora non ci posso passare”, oppure “meglio se mi tengo lo zaino davanti mentre cammino” o pensieri simili. Mai una singola volta. Per carità, non è affatto il paese del Bengodi dove tutto è idilliaco e perfetto, ma come esperienza personale (di un uomo alto 1.90cm di 90kg) non ho mai avuto la necessità di essere cauto. Vivere senza nemmeno il pensiero del pericolo è veramente una sensazione bellissima, solo il Giappone me l’ha fatta provare letteralmente ovunque andassi. Una volta mi persi a Nikkō e non avevo più un autobus per tornare indietro e un signore che gestiva un negozietto di ramen, vedendomi disperato, si è offerto di accompagnarmi a casa in auto o di ospitarmi a casa sua, nonostante fossi un completo sconosciuto. Tantissime persone che ho incontrato lì mi hanno sempre aiutato anche con piccoli gesti che ancora oggi mi rimangono nel cuore.

[@pancakemarta]

Eppure il Giappone è uno di quei paesi in cui hanno dovuto introdurre treni con vagoni esclusivamente per le donne per combattere le molestie. Secondo me è in gran parte una questione di percezione dei rischi e dei pericoli, che dipende da innumerevoli fattori ed è spesso falsata negli individui - di entrambi i generi ovviamente, non solo in noi donne.

[@antoniodirocca6202]

ma il Giappone non è un paese a forte rischio molestie? Forse più per le ragazze locali?

[@Laura-iw6sx]

@@antoniodirocca6202 Io ho viaggiato da sola per un mese, mai successo nulla. Sono anche andata in discoteca, ma non ho dato confidenza agli ubriachi sversi 😅 Diciamo che sono un popolo timido e rispettoso che non invadono lo spazio altrui!

[@kaladbolg7126]

@@antoniodirocca6202a voglia se lo è. E ci sono zone intere di km nelle metropoli dove già alle 18 si evita di passare. Così come ci sono strade limitrofe alle fermate in cui bavosi non aspettano altro di approcciare.

[@CamilloMusmeci]

Se invece dovessi incontrarlo io un malintenzionato, da uomo quale sono, potrò sicuramente sfoggiare le mie abilità nel combattimento corpo a corpo.

[@riccardodellorto4267]

Oppure usi la tecnica segreta dei Joestar

[@Kazak182]

Immaginate la vignetta ma invece dell'uomo bianco c'è un uomo nero. Questo semplice esercizio fa capire tutto.

[@alessiodaini7907]

sono sorpreso che ci siano così poche persone ad averlo pensato

[@mircogirlando1983]

mi viene in mente una sera con un mio amico, passa una ragazza e lui ad alta voce: "madonna quanta bellezza" lei, continuando a camminare ma con un dolce sorriso: "grazie" e lui: "guarda che parlavo di me"

[@casuz]

Paradossalmente se incontrando una ragazza io (che non ho cattive intenzioni) passo dal lato opposto della strada, non aumento la sua sicurezza, ma la riduco. Perchè se questa dovesse incontrare qualcuno che invece ha cattive intenzioni io, che avrei potuto prestare aiuto, sono dall'altra parte della strada.

[@mrsnezbit2219]

C'è una bella paranoia in giro, l altra sera ho accostato in auto e salutato quella che credevo essere una mia amica, ho detto solo: "ciao Miriam!" Con il sorriso. La tipa che non era la Miriam ha iniziato a correre come una forsennata, nella stessa direzione della mia auto tra l'altro che magari non è la mossa più furba, ha scavalcato una recinzione credo di uno sconosciuto ed è scomparsa nel buio. Mah

[@frenkman7]

hahaha

[@matteobosio114]

Comunque ribadisco che questo post è decisamente la rielaborazione di una gag di Daniele Tinti

[@oikkarok2]

E se nell'altro marciapiede c'è un'altra ragazza che cammina? Che si fa?😂

[@hexgraphica]

Si va sul marciapiede della più mascolina

[@santiagocingolani2455]

8:30

[@stefanocaronti]

Balla nudo in mezzo alla strada

[@anonimo6603]

Che comunque si sta ignorando la transfobia di fondo: che ne sappiamo noi se si identificano come donne?

[@spacebard7447]

Paradosso del gatto imburrato

[@annamariacoviello2671]

Quando la persona avverte un senso d'ansia in situazioni quotidiane, forse dovrebbe valutare se la propria percezione del rischio sia proporzionata al rischio reale. Poi la persona può anche adottare strategie per sentirsi più protetta, a seconda del contesto, ma è chiaro che quando questi comportamenti diventano disfunzionali, forse è il caso di fare un po' di autoanalisi. Ma mai e poi mai si può pensare di far fare ad altre persone dei comportamenti per le nostre ansie. Certo, si potrebbe sensibilizzare su alcune cose (tipo cat calling), ma fare la morale sul semplice camminare mi pare estremamente pretenzioso.

[@alessiodaini7907]

beh, se d'altronde oggi diciamo che la donna è sempre poverina e vittima, le si sta dando ragione qualsiasi cosa faccia e non imparerà ad assumersi le sue responsabilità, quindi anche di farsi aiutare da un professionista della salute mentale.

[@pengdust]

Normalmente io cerco di avvicinarmi camminando/correndo fino a raggiungerla per dirle che non deve preoccuparsi, ma di solito la reazione è una fuga a gambe levate...

[@pengdust]

A quel punto le urlo di fermarsi, ma non funziona, anzi...

[@NDV99]

Ammetto di aver avuto la sensazione d’essere seguito alle 2/3 di notte da persone che facevano la mia stessa strada (abitavo in una via appartata senza grande passeggio e c’erano stati casi di aggressioni nei mesi precedenti) ma so al mio stesso tempo di aver potuto spaventare qualcuno. La colpa sicuramente non é di qualcuno che non cambia marciapiede. Comprendo la paura di certe persone e non la trovo irrazionale ma non credo che la soluzione possa arrivare dal basso.

[@eryberto87]

Uomo cambia marciapiede per non suscitare paura. Una seconda donna nell'altro marciapiede pensa "E questo cosa vuole, mica avrà cambiato marciapiede per aggredirmi?"

[@SimonPetrikov2000]

Amo il male e amo l'ingiustizia

[@elenab.7273]

Bellissimo 🔥🏹 grazie

[@robertocamus5996]

Allucinante il grado di paranoia raggiunto negli ultimi 10 anni. Un giorno, ho chiesto un'informazione a un' idiota che,, mentre fuggiva, diceva "Non lo so!", con fare spaventato, manco avesse visto il mostro della laguna nera... Ah, via trafficata, di giorno. Continuerò a camminare dove ritengo opportuno, anche a pochi metri di distanza da una donna; ma pensa te se devo attraversare la strada per il fatto che esistano malintenzionati e complessate; ho altro a cui pensare.

[@ejajafrozarb]

Ho visto gente adulta rifiutarsi di prendere la metro a Milano in pieno giorno per la paura (ovviamente non abitavano in città)

[@Treiw_Elia]

Ultimi 10 anni? Serio? Ho 36 anni, è da che ho memoria che vedo le donne aver paura di girare da sole la sera.😅

[@ubit491]

​@@Treiw_Elia Beh se poi continuano a dire loro di stare attente agli uomini in generale perché pensano solo a quello e non ti puoi fidare, che se sono state molestate é colpa loro perché uscendo tardi da sole se la sono cercata, che parlando con quello lo dovevano capire subito chi era, che quel vestito é un incentivo e sai l'uomo é uomo ecc... cosa ti aspetti poi che tutte da adulte siano tranquille la sera da sole?

[@ve_maiku]

Queste riflessioni sono sempre una boccata d'aria fresca. Sono a tanto così da fare il mio primo abbonamento ad un canale...

[@andreaguidoni3731]

Quindi adesso nn si può più andare aggiro volteggiando un'ascia senza essere considerato un pazzo?! Ecco perché l'ultima volta quando ho visto una ragazza e gli sono andato in contro urlando di stare tranquilla insieme alla mia ascia lei è scappata! 🤔

[@Blo_ck15]

Fondamentalmente, il mio diritto astratto nel non dovermi imbattere in una data situazione o condizione, non mi garantisce di non subire le conseguenze dell'imbattermi in quella data situazione o condizione. Ecco perchè esiste il buon senso.

[@IlFalcoBianco]

Ormai ho più ansia io quando cammino dietro alla gente che non la gente a cui cammino dietro

[@riccardodellorto4267]

Quando vai troppo piano per superare, ma troppo veloce per stare a distanza

[@thinkoutdoor5924]

Anche io lo faccio spesso, solitamente cammino più veloce e gli passo davanti per non stare dietro

[@frignano100]

In poche parole io devo diventare una pallina da ping pong e le donne sono panda

[@oikkarok2]

Se uno ti arriva da dietro silenzioso di notte e ti guarda male sfido chiunque a sentirsi tranquillo uomo o donna, non siamo tutti Mike Tyson. Perché si parla solo dell'ansia femminile? Le rapine le subiscono tutti

[@bellastoria6502]

E quindi quale sarebbe la soluzione?

[@spacebard7447]

@@bellastoria6502 deve per forza esserci una soluzione?

[@alessiodaini7907]

perché solo le donne sono vittime in questa società e lo sono qualsiasi cosa accada.

[@LucaLunardiSyntrip]

Il vero problema è che si sta evitando il problema: Se ho ansia/paura di camminare in strada con qualche uomo alle mie spalle o che ki viene incontro, non è che evitando la situazione io risolvo il mio problema. Anzi l'evitamento porterà a delle "conferme" (in cinofilia si chiamano così) che andranno a peggiorare la situazione, proprio perché avrò meno confidenza con il tipo di situazione, che, poi, quando si presenterà nuovamente causerà ancora più ansia e/o paura... Bisogna lavorare sulla paura e l'ansia... Con un cane correggerei il comportamento sbagliato, premiando quello giusto, avendo cura di accordare ed adeguare via via gli stimoli alla capacità di sopportazione del cane...

[@rockessence]

Siete riusciti a farmi uscire per la prima volta la pubblicità di UNI/PDR 125 per la parità di genere con Elena Mocchio. WoW nessuno ci era mai riuscito in un video che parlasse di questo tema, nemmeno chi era a favore di queste iniziative misandriche.

[@Ale_HASZK_11]

Ma di che stai parlando?

[@Antonio-vu6cj]

come detto da wesa, esistono i contesti. Da anni ho adottato un metodo preciso, a stento arrivo al metro e 70 per massimo 58 chili, dubito possa incutere timore fisico, tuttavia, poichè la mattina mi alleno ( corsa) ,spesso mi capita di passare in posti isolati e con pochissima luce. Che ci sia un maschio o una femmina, faccio sempre un colpo di tosse per avvertire quando c'è qualcuno di spalle. Puntualmente si girano, comprendono e alcuni fanno anche un saluto o commento scherzoso. penso sia tutto qui

[@Ale_HASZK_11]

Ma guarda te se io devo fare finta di avere la tosse per non far impanicare le persone paranoiche mavà...

[@mastro2112]

Se solo il mio esistere ti fa paura è un problema tuo : bravissimo! Non c'è altro da aggiungere

[@TheGiovannidb]

Essere aggrediti male la sera è più probabile per un uomo che per una donna (almeno secondo dati istat) ....la mia domanda è:" nonostante questo perchè io ho meno paura/complessi di una ragazza di oggi?? e perchè ho meno pretese sugli altri e non li considero tutti aggressori fino a prova contraria??" Io ritengo che parte delle loro paure e ansie siano indotte da mistificazioni misandriche che mirano a ingigantire certe questioni

[@anonimo6603]

Terrorismo giornalistico; come per l'immigrazione e la criminalità. C'è una falsa percezione del fenomeno a causa di come i giornalisti trattano la questione e in questa falsa percezione l'attivismo ci lucra.

[@ingridprestopino6441]

Perché nessuna ti ha mai fatto dog calling (sto scherzando). Comunque è questione anche di fiducia nelle proprie capacità di risposta. Io ad esempio ho una fiducia smisurata nelle mie quindi trotterellerei serena nelle peggio periferie di Caracas (probabilmente uscendone solo perché la mia seraficità implicherebbe un "chiccazzoèquesta"). Una volta ho preso un passaggio da dei tizi appena conosciuti, mi hanno mostrato un machete, io me lo son guardato con vivo interesse per l'arma. Mi hanno chiesto, "ma non hai paura?" Io "no, il tuo pastore tedesco è già mio amico, se provi a farmi qualcosa te magna" (la vera risposta è, si vede che siete dei Cojions spacconi). Quindi purtroppo capisco che le persone sane di mente possano avere paura. Io probabilmente ho più culo che sentimento con le persone. 😅 Però meno paranoie aiutano anche a reagire meglio

[@TheGiovannidb]

@@ingridprestopino6441 Complimenti per il sangue freddo. Io non ho altrettanta fiducia nelle mie capacità di risposta. Poi in situazioni di emergenza vai a sapere come reagirei

[@naki_girl]

Questo vale anche per gli omosessuali?

[@ingridprestopino6441]

Solo se hai un cartello luminoso con scritto 'gghey' poi devi toglierlo per gli uomini che sennò gli omofobi si spaventano 😂

[@riccardodellorto4267]

Solo se usano i pronomi mistici

[@marcobrai9950]

Ma se sull altro marciapiede ci sta' un altra donna con manie di persecuzione cosa dovrei fare?

[@simonedigiovanni9258]

Raramente ho sentito raggionamenti meglio espressi e sviluppati. Complimenti! Da un lato ho moltissima voglia di condividere questo video in un gruppo WA in cui questi temi vengono trattati nel modo peggio possibile. Dall'altro ho paura di leggere le risposte deliranti e di ritrovarmi a rispondere a decine di messaggi per giorni.... Quindi con molto rammarico non credo che alla fine lo farò.

[@Ale_HASZK_11]

FALLO FALLO FALLO‼️

[@LucaLunardiSyntrip]

Fallo ed esci dal gruppo 😅😂

[@alessiodaini7907]

fallo, perché sennò credono di essere nel giusto. Hanno bisogno di adulti che li educhino, perché sono bambino che devono crescere e non è mai troppo tardi per farlo.

[@akumpum]

veramente mi è capitato più di una volta di trovarmi a camminare dietro una donna e o mi sono fermato oppure cambiato lato strada. Questo mi è venuto proprio naturale visto il clima di paura che stanno instillando nelle donne ! Stanno creando un clima di paura nelle persone e di disagio, è una vera follia. Tutto questo avviene per le esagerazioni, paranoie e anche malafede intellettuale del femminismo.

[@matteo6787]

"La vita per sempre, la vita per finta Senza ammalarsi senza rimanere incinta"

[@Ale_HASZK_11]

Ma che cazzo di proverbio è...???

[@Brewce_lee]

A me a volte è capitato di cambiare strada perché poteva essere che alla ragazza che andava nella mia stessa direzione mettesse inquietudine. Più che altro perché mi metterebbe a disagio far inquietare qualcuno. Da quando ho visto questa vignetta agghiacciante, ogni volta che ci ripenso, mi chiedo tra quanti mesi la vignetta che vedremo sarà "uomo, tornando a casa a piedi la sera, per non sentirti in colpa per i delitti di altri, non interiorizzare, resta su quel marciapiede!"

[@alessiocapitanio99]

Io penso che faccia "meglio" alle donne restare sullo stesso marciapiede, se su 10 volte che ti capita 10 volte non succede nulla magari riesci davvero ad essere tranquilla l'undicesima

[@alessiodaini7907]

magari, se fosse bastato la logica... a quest'ora non ci sarebbero post come questi

[@killbill1982]

Di quanti marciapiedi avremo bisogno? 🧐🤔

[@LeonardoGuerini]

Io le seguo e mi metto il cappuccio, così spavento eventuali aggressori 😎

[@leron2243]

Grazie di esistere, la logica finalmente ha uno spazio in mezzo ai dogmatismi delle ideologie dominanti. Nessuno fa questi discorsi e, se si permette, viene aspramente criticato da cori indignati. Perché l'ideologia deve sempre vincere sul buon senso.

[@alessandrobetti3351]

io mi sono travestito da orso

[@SantoDroni]

A me è capitato di adottare accorgimenti simili: - cambiare di marciapiede perchè c'erano persone che camminavano sullo stesso marciapiede (stretto), ma in direzione contraria allo scopo di evitare di invadere la carreggiata mentre ci incrociavamo (ovviamente facendo attenzione ad attraversare la strada); - spostarmi sullo stesso marciapiede (qualora abbastanza grande) dal lato della donna cui non aveva la borsa a tracolla (probabilmente perchè a livello di inconscio temo di essere percepito più come rapinatore che non come stu**atore).

[@albertopadovan7791]

Concordo sul fatto che non bisogna diffondere terrore per motivi ideologici, come sono d'accordo che un turista dovrebbe stare attento a non finire in quartieri malfamati, anche se mi ha fatto pena il ragazzo picchiato che avete mostrato nella live lunedì perché magari un giovane è meno consapevole del pericolo.

[@jacklantern5033]

io penserei che sta cambiando lato solo per non destare sospetti e agire in modo imprevedibile

[@jacklantern5033]

è paranoia socialmente giustificata

[@andreaguidoni3731]

Comunque anche io che sono un uomo ho paura a camminare di sera al buio.

[@benderbendingrodriguez2245]

Io faccio il clicker di the last of us e mi stanno tutt* alla larga

[@ilmelangolo]

É il Regno della Positività, l'Impero del Bene, in cui per la realtà non c'è più posto, perchè il reale è il luogo delle _impossibilità_ , di ciò che frena ed ostacola la mia volontà (che ormai pretendo infinita). Ogni limite, ogni altro è diventato pura negatività, non c'è più rapporto, perchè ogni altra dimensione è esclusa tranne il sè e i suoi desideri. Ovviamente la realtà rimane reale quindi ogni scontro con il limite (che una volta era la "normalità" e si trasformava in pratiche culturali ed etiche) genera senso di impotenza, rabbia, risentimento. Alla fine, desiderio di distruzione (e auto-distruzione). É la società del nichilismo realizzato. Ci siamo in pieno.

[@dusk6159]

Sì ma conta che solo in Occidente è così. Non è un libro, siamo quattro gatti e tutti gli altri intorno a noi fanno tutt'altro mentre ridono della nostra piccola e irrilevante scena, mica è una distopia

[@ilmelangolo]

@@dusk6159 Sono abbastanza d'accordo: riguarda quasi solo noi, il nostro contesto (in effetti è la "nostra" distopia). Però ricorda che continuiamo a spargere semi di questa id-iozia attraverso prodotti "culturali" e influenza politica. Senza contare le ancora più cogenti pratiche economiche atomizzanti. Questo sistema malato continua a volersi universale.

[@rossacavei]

Oggi ho incrociato una sul marciapiede. Mi ha visto e ha attraversato. Tutto a posto. Io mi identifico come donna, lei come uomo.

[@DeePal072]

Sinceramente, visto che sono 1,90 per 100kg, solitamente ci penso e tendo ad agire di conseguenza, ma è quasi un automatismo, come non mettersi accanto ad uno in un bagno pubblico, quando c'è un altro orinatoio libero più in là. Regole non scritte del buon vivere.

[@hambs_]

Toglierei l'ultima frase, di buon vivere c'è poco in automatismi simi

[@LorenzoGabrielli-c1z]

Siamo alla nuova inquisizione.

[@Cavpal]

A quando il chiedere scusa perchè si respira? O quale multa ci aspetterà per aver emesso flatulenza in luogo pubblico? A quando l'arresto per aver guardato le gambe ad una donna in minigonna? Qui stiamo parlando di gente che si offende per tutto e non si vergogna di nulla.

[@Sezz91AeonGamer]

questa stessa gente pretende questo tipo di accortezze da parte tua, in una situazione di pericolo per te ed il suo cane, ti lascerebbe morire pur di salvare il suo cagnolino

[@henrybonz0]

a me cambiare strada quando arrivo da dietro sembra una cosa ragionevole che infatti ho spesso fatto... anche perché spesso cammino piú veloce delle altre persone. certo non nel paesino o in zone trafficate, ma se sono in cittá grandi, di notte, con nessuno in giro, magari in quartieri meno sicuri, lo faccio spesso. Credo che il problema che voi troviate nella vignetta sia che voi ci leggiate una sorta di condanna morale a chi non lo fa?

[@dusk6159]

Ecco uno che non aveva bisogno tanto per iniziare della vignetta, uno dei tanti altri. Per fortuna pure. E ancora questa vignetta è vuoto totale, e nonostante sia giusta fra l'altro (ma tanto la cosa davvero cardine è che questa vignetta dovrebbe sì avere una donna bianca nell'Occidente dalla Merkel in poi, ma più che altro dovrebbe avere ancora di più una donna col velo oppure dell'Asia meridionale ed essere scritta in lingue opposte a quelle d'Europa, ma tanto siamo nel primo mondo quindi - l'autore della vignetta - posiamo e del terzo mondo ci interessa solo quando si ha da essere terzomondisti).

[@Alessandro-xy7js]

Ricordiamo che i molestatori invece amano annunciarsi come tali

[@ElioDeAngelis-76-]

io lo facevo già in tempi non sospetti

[@polemistico]

Mi stupisce che ci sia chi si stupisce davanti a una pratica di uso così comune

[@_P_a_o_l_o_]

Io sono uno di quelli che si spostano sull'altro marciapiede. La differenza è che non lo faccio solo con le ragazze, ma anche coi ragazzi. Avere qualcuno che ti cammina vicino di sera è stressante per tutti

[@Balecatena6403]

Non direi haha solo ai paranoici

[@Alessandro-y6l]

A te fa paranoia , non sei tutti , tu sei te stesso , non provare mai più a parlare per me paolo perché non sai neanche chi sia ,grazie 😊

[@simonegaio2122]

È stressante per chi ha bisogno di andare in analisi o per chi attraversa città del capo a piedi alle 3 di mattina.

[@hexgraphica]

Come l'app che indicava le zone sicure per le donne: non appropriarti della loro sensazione di pericolo! Sono sarcastico ma il sentimento è questo

[@aselliofacchio]

Se lo fai per te entrambi allora non vedo problemi.

[@sjw7345]

Statistiche alla mano, l’uomo é vittima di crimini violenti perpetrati da sconosciuti con una frequenza maggiore, ma visto che non é mai stato sensibilizzato (o iper sensibilizzato), non se ne preoccupa

[@Gemma-rf3jm]

L'empatia o la si ha, o non la si ha, se il mettersi nei panni degli altri non è il nostro forte, si taccia. I video alla Tweener, della serie: mamma mia signora mia, dove andremo a finire...stanno stancando. Risulta che, DA SEMPRE, è la famiglia stessa, in particolare i padri che mettono in guardia le figlie femmine da certi pericoli, salvo poi scandalizzarsi quando vengono presi alla lettera e diffidano di tutti gli uomini.

[@carlodroli9550]

A me capita a volte di ragionare così in strada e sono maschio, cioè di fare qualcosa per non sembrare minaccioso. Però se qualcuno non lo fa ci sta lo stesso e non c’è niente da rimproverare

[@bigmarsify]

Vi aspetto nella mia baita in montagna.

[@RobertoManigrasso]

Io di solito cambio stato.

[@_mac0_geeree_908]

Prenditi la piena automazione già che ci sei

[@robertocamus5996]

Io cambio direttamente Galassia. Non voglio rotture di cazzo anche negli altri Continenti.

[@MaecG_]

Io l'ho fatto un paio di volte quasi automaticamente, ovviamente in orario notturno e non c'era nessuno per strada. In un contesto dove io stesso mi guardo attorno perché non si sa mai non mi sembra una cattiva cosa, è semplicemente empatia.

[@pietrociuffi6655]

avendo visto tanta gente presa a botte letteralmente per nulla(col classico pretesto del "mi stai guardando?", ad esempio) cambio sempre marciapiede se vedo qualcuno venire dalla parte opposta...non pretendo mica che siano gli altri a cambiare marciapiede: il "problema" è mio, lo faccio io

[@TheMrPaisu]

Wesa non sei di certo l'unico a rimanere di sgomento di fronte a tutto questo disagio di vivere

[@Stepoldi]

Io indosso il giubbotto catarifrangente per rendermi più visibile

[@alifrax97]

Io vado in giro con un allert ed una sirena che ripete :"mi sto per sposare, non sono un predatore"

[@riccardodellorto4267]

Questo è quello che farebbe un predatore 🤨

[@CheliosMarco]

Mi è successo non ironicamente stamani mattina quando era fuori col cane, davanti a me avevo una ragazza, ogni tanto si girava e mi guardava, a una certa ha svoltato a destra avrei dovuto girare anche io lì in quella via (perché vivo lì) ho svoltato la via dopo facendo il giro largo perché ho pensato che questa tipa aveva paura che lo seguissi se avessi girato di li.

[@Zetec-]

A me pare assurdo sta cosa

[@hexgraphica]

"Mi stai seguendo?" "Dipende da dove abiti"

[@TheGiovannidb]

La tua è una accortezza certamente...ma non farlo non va letto ne come "aggressione" ne come maleducazione o "mascolinità tossica"

[@robertocamus5996]

E secondo me hai fatto malissimo.

[@alessiodaini7907]

hai sbagliato, dovevi pensare a te stesso e camminare. Sai basta sostituire donna con bianco razzista e tu uomo nero, per capire cosa ci sia di sbagliato.

[@sd11183]

io cambio strada perchè mi fanno paura ste pazze

[@fabior7698]

Da me non vi è problema, camminano quasi tutti in mezzo alla strada 😅.

[@alessia9328]

Bah, secondo me questa cosa è una cosa normale solo che metterci l'accento sopra così tanto (letteralmente disegnarci una vignetta sopra) rende tutto strano. Comunque io in quanto donna anche se corro non ho nessuna paura di spaventare le persone correndo verso di loro. Non ci ho letteralmente mai pensato in tutta la mia vita. Se Eugenio invece ci pensa e modifica il suo comportamento per questo significa che in qualche modo condivide parte dei sentimenti espressi nella vignetta. Dopotutto è un piccolo gesto di altruismo, in cui si pensa ai bisogni degli altri. Tipo tenere una porta aperta per qualcuno. Soltanto che disegnarci una vignetta sopra fa molto strano! It's not that big of a deal!

[@stefanobonaiuti8243]

boh io sinceramente l'ho fatto più volte, senza pensarci più di tanto. È notte, quella tipa può essere intimorita da me >mi sposto nell'altro lato della strada

[@giandomenicociccone1190]

Lo fai anche con gli uomini?

[@L_balu]

Non è un problema farlo, ovviamente! Il problema è aspettarsi che ogni uomo cambi strada al passaggio di una donna. Si confonde gentilezza, buone maniere, spiccata sensibilità con atteggiamento atteso e conseguente attacco di chi non lo fa

[@mariocarminati8414]

Ma va a caga

[@stefanobonaiuti8243]

@@mariocarminati8414 già andato

[@stefanobonaiuti8243]

@@giandomenicociccone1190 no

[@ilpastor]

Grazie per lo spunto di riflessione

[@Treiw_Elia]

Questa paura viene alimentata sin da piccole. La nonna ha istruito la madre ad aver paura di uscire da sola la sera e stessa cosa la madre alla figlia (no, non è una moda dell'ultimo periodo). Non aiuta il frequente catcalling e molestie più o meno gravi. Francamente le donne le capisco e, da quando sono percepito socialmente come uomo, voglio fare questo favore alle donne per strada (sono un ragazzo FtM). Senza colpevolizzare chi non lo fa che giustamente sta camminando per i cavoli suoi. Conosco quel tipo di educazione, conosco quelle emozioni e voglio fare un atto di gentilezza.

[@dusk6159]

Mmmmmm Non sei decisamente il bersaglio di questa vignetta e neanche avresti mai potuto essere un danno nelle strade Tu non sei il resto di miliardi di uomini che sono al mondo (ma vero mondo, in Europa ci abitiamo noi che siamo una manciata e dei milioni)

[@samuele5931]

Mai visto nessuno consigliare una cosa del genere nella vita vera. Non nego che oggi ci sia una tendenza di questo tipo ma prendere questo post e averne tutta questa paura mi par aver paura dei fantasmi. L’assenza di contesto è tipico dei post social: che siano di sinistra, di Boldrin o di destra. Nota a margine: bellissima la critica ai compagni. Colpiti e affondati. Mi piacerebbe che parlaste con lo stesso tono a Boldrin, quando si mette a fare l’ennesimo partitino di centro, quando si sbandiera scevro da ideologia (ma ce lo ricordiamo tutti sbarellare durante il covid). Credo me lo sono perso (ho molta fiducia di Weds), o forse è come la storia dell’acqua e i pesci.

[@DukeBasket18]

Non sono sicuro di essere completamente d'accordo, ma l'argomentazione più a favore della tesi presentata da quella pagina credo sia: - siccome la donna che ho davanti può potenzialmente interpretare la mia presenza dietro di lei come una minaccia, SE io uomo ho la possibilità di annullare o quantomeno mitigare questo timore senza che ne paghi un prezzo considerato eccessivo, è giusto che io lo faccia. Questa argomentazione rimane in piedi anche riducendo all'osso l'argomentazione: - se ho la possibilità di fare un gesto potenzialmente gradito a un costo irrisorio, è giusto che io lo faccia. Il punto che metterei in primo piano è dunque il costo sicuramente basso dell'azione, a fronte di un beneficio potenzialmente alto (abbassare/annullare il livello di timore di qualcun altro). Il mio è più un esercizio di ragionamento, qualcuno ha obiezioni? Ho capito male qualcosa?

[@santiagocingolani2455]

Ma in realtà è anche ragionevole, qui però si mette in discussione anzitutto la premessa che sia normale avere paura solo perché uno cammina ed esiste, in secondo luogo se è normale, si mette in discussione se la soluzione di cambiare marciapiede sia normale o porti a paradossi o situazioni assai più gravi di quella di partenza

[@Lollonman1]

Secondo me, facendo sti discorsi, si sottovaluta tantissimo il sottotesto che si accetta più o meno inconsciamente e che allo stesso tempo si fa permeare nella società (potenzialmente plasmandola verso il futuro). Un mondo in cui tu che torni a casa fai la strada più lunga perché quella breve sarebbe la stessa della ragazza che abita a un isolato da te é un mondo in cui tu hai accettato di poter essere una minaccia in quanto nato col pene e così tutti i tuoi simili, mentre in quella ragazza hai rafforzato quella convinzione perché di sicuro il suo pensiero non sarà "Guarda che bravo, ha fatto un gesto per tranquillizzarmi" ma invece ciò che fai passerà del tutto inosservato. Dovessero iniziare quindi a fare tutti quanti così, finiremmo con l'avere solo i malintenzionati che entrano nello spazio vitale di una donna, miliardi di uomini che si sperticano per prendere il percorso che risulti il meno minaccioso possibile e soprattutto la scomparsa dei milioni di esempi giornalieri positivi che dimostrino a una tizia spaventata dall'aver letto troppi post su Instagram che no, alla 400esima volta che tu ti sei agitata per un tizio che camminava nella tua zona di notte ma che non ti ha cagata di striscio, non sei circondata da potenziali assalitori e quella che stai vivendo non é prudenza ma paranoia. Poi, per chiudere il discorso, mi piace sempre ricordare che fino a 10 anni fa, quando in Italia si parlava molto più di razzismo, le stesse persone che scrivono questi post ti tacciavano di razzismo più o meno interiorizzato se incrociando un immigrato per strada decidevi di cambiare marciapiede e non farlo era diventato un gesto quasi di inclusione per dimostrare loro quanto fossero accetti nella nostra società. Pensa come sono cambiate le cose da allora

[@CoolDugong]

Credo che tutti la sera facciamo un minimo di attenzione a non mettere in allerta chi ci sta attorno: anche io se a mezzanotte mi trovo qualcuno che mi tallona a poca distanza, un minimo mi agito ed è normale. La vignetta è problematica (molto in sintesi) perché il suo vero intento è di fatto suggerire uno step ulteriore: ovvero che se sei uomo devi attivamente preoccuparti di comunicare che non sei una minaccia e farti carico della possibile immagine mentale che una donna potrebbe avere di te...e se non lo fai sei un po' stronzo/ sessista o peggio.

[@BlackSwan_ita]

Sono complessivamente d'accordo, ma è una accortezza che, in ogni caso, non può essere presa come un diktat. Direi, in generale, che la sera bisogna muoversi in maniera tale da non spaventare nessun passante, ecco.

[@hexgraphica]

@@Lollonman1 è il motivo per cui i centri antiviolenza che non hanno personale maschile tendono ad acuire le paure ed i traumi invece che lenirli. La tendenza è verso una società di donne auto segregate

[@FasulloFederico]

Se una donna ha paura di trovare me per strada io farò di tutto per restare sullo stesso lato del marciapiede. Perché è risaputo che le piccole esposizioni alle paure aiutano a superarle. Se stando sullo marciapiede con me non fa accadere nulla, allora la prossima volta sentirà meno ansia. Maschietti! Restate sul lato del marciapiede, lo dice la psicologia.

[@anonimo6603]

Il tutto aiutato da un sorriso inquietantemente amichevole e guardandola fissa dritta negli occhi per tutto il tempo.

[@Juli77Beudelaire]

se una persona cambia il marciapiede perché ci sono io che cammino d'avanti mi farebbe venire la paranoia che c'è qualcosa di sbagliato in me facendomi venire ansia

[@matteobringiotti3713]

Masterclass

[@maggio80]

L’unico motivo per cui cambiavo strada era quando avevo un cane di 45 kg e magari vedevo che sul mio stesso marciapiede arrivava non lo so un’anziana o un bambino con un cagnolino, per il resto se hai problemi cambia tu la strada

[@danighezzi]

Stando ai primi minuti sono più d'accordo con Eugenio, mentre Riccardo credo si spinga un po' oltre (c'è una soglia sotto la quale la cortesia secondo me fa parte del buonsenso, specialmente se si riconosce la maggiore vulnerabilità di una donna rispetto a un uomo). Per questo credo che esistano particolari situazioni in cui un uomo, non per galanteria ma per buonsenso, se ritiene di essere una fonte d'ansia verso la ragazza che lo precede, dovrebbe agire di conseguenza. Il mio suggerimento è pestare i piedi come si fa per avvertire le vipere della nostra presenza.

[@mariocarminati8414]

Ma stiamo scherzando ???? Ahahah pestare i piedi ? Per avvisare la ragazza ?Ma vaffanculo

[@sorteinfame]

Sono d'accordo. Ha parlato di pragmatismo e di leggere il contesto, ma l'idea di leggere un contesto particolare in cui una donna può sentirsi non libera di comportarsi normalmente e agire pragmaticamente non viene presa in considerazione. Nessuno dice che non si possa più camminare sul marciapiede, ma di cominciare a pensare anche in funzione delle differenze di esperienza delle persone.

[@Kairos1710]

Quindi è ritenuto buon senso prendere accorgimenti illogici per alimentare una psicosi ingiustificata? Andiamo bene

[@davidepanza1191]

Il fatto che hai metaforicamente associato le donne alle vipere mi ha steso

[@kantorghor]

Ma non c'è alcun contesto se non quello che prevede l'esistenza di un uomo e una donna sulla stessa strada. È preoccupante che le donne non riescano a capire che un uomo non è minaccioso solo perchè esiste.

[@hausvondrachen]

Il rifiuto della sofferenza è uno dei centri del sistema moderno.

[@Sezz91AeonGamer]

la soluzione che adottavo quando ero a Roma, era di guardare il telefono o parlare al telefono non cacandole di striscio. Mi è capitato alcune volte che delle ragazze sole si sono avvicinate a me che ero solo per chiedere informazioni e lì io avevo un pò d'ansia perché potevano essere delle male intenzionate che volevano truffarmi in qualche modo o accusarmi di robe che non ho fatto

[@nibiru3675]

una cosa è la paura soggettiva che una persona puo provare un atra cosa è il reale percolo che una certa situazione puo procurare,tante sono da psichatria .

[@Frikk_out]

Male male, ma male male davvero. Chi dovrebbe educare ( o avrebbe la pretesa di ) un post del genere?

[@dusk6159]

Magari anche 5-6 miliardi di persone o che, quindi utilissima (?), tutti diversamente ottemperanti di rispetto verso la donna che dimorano per coincidenza in posti diversamente asiatici e africani e diversamente stracciatori di costituzioni e diritti umani, coincidentemente sempre in Europa. Ma non lo fa e proprio neanche l'autore vuole farlo. E magari l'unica carenza fosse solo l'imbarazzo, le gote rosse e la premura pre-incontro.

[@antoniodirocca6202]

beh dai potrebbe anche essere divertente spaventare le persone semplicemente non cambiando marciapiede.