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Ecco le corsie ciclabili, novità del Codice della Strada
Il Comune di Belluno ha imboccato la via con decisione: le «corsie ciclabili» (che non sono «piste ciclabili»), previste dal Codice della Strada dall'anno scorso, stanno cominciando a comparire in diverse zone del capoluogo. Sono fasce di rispetto per i ciclisti, dove però possono "entrare" anche le auto, se necessario per la circolazione, e per questo sono delimitate da una linea tratteggiata (mentre le «piste ciclabili» hanno la striscia continua che non può essere valicata).
Ne parliamo con l'assessore all'ambiente del Comune di Belluno Alberto Simiele e lo facciamo a Nogarè, la frazione cittadina che presenta spazi di viabilità molto stretti e dove sono comparse sui lati della rotabile le due corsie ciclabili: ora le auto hanno a disposizione praticamente una sola corsia, al centro della strada, a doppio senso di circolazione, e sono necessariamente indotte a moderare la velocità tenendo conto dell'eventuale presenza di ciclisti sui lati se i veicoli si devono incrociare. Un controsenso? No: la strada è di tutti, non è delle auto, la strada è un luogo condiviso dov'è giusto offrire una particolare tutela per i fruitori più "deboli", come sono i ciclisti. D'altra parte, con questa scelta l'Italia ha fatto solo un primo passo nella direzione da anni indicata da altri Paesi del Nord Europa.
L'intervista, le riprese e il montaggio sono di Luigi Guglielmi.