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A Urbino vengono ricordati due poeti, Egidio Mengacci (1925-2000) e Ercole Bellucci (1937-1997), che hanno segnato la cultura della seconda metà del Novecento, allievi di Carlo Bo, autori in dialogo con Paolo Volponi, operatori non docenti in università. Mengacci, poeta e narratore, gallerista (Galleria dell’Aquilone) e animatore delle iniziative culturali dirette da Carlo Bo; Bellucci, poeta e animatore editoriale (Cartolaria, Scritture & Figure, Stamperia Il Colle).
Ercole Bellucci nel 1960 con la raccolta di poesie “L’affronto della voce” è cronologicamente l’ultimo della costellazione dei poeti di Urbino presentati da Carlo Bo nella prestigiosa edizione della Scuola del Libro. Il primo poeta è stato Paolo Volponi nel 1948 con il “Ramarro”, il secondo è stato Valerio Volpini nel 1949 con le poesie ”Barbanera” e il terzo nel 1959 è staro Egidio Mengacci con la raccolta di poesie “Le carte”.
Su Ercole Bellucci venerdì 27 febbraio ore 16,30 al Circolo Acli-Centro Universitario per iniziativa dell’Unilit intervengono Sergio Pretelli (premessa), Gastone Mosci, Germana Duca Ruggeri (lettura e commento di poesie), Silvia Cuppini (Cantonate di Urbino: capolavoro Volponi-Bellucci), Raimondo Rossi (Editoria e grafica), Fulvio Palma (foto artistiche e di archivio), Oliviero Gessaroli (editoria e grafica) e Giordano Perelli (amico incisore), con Mostre dei Ritratti di Raimondo Rossi e 15 foto di Fulvio Palma e Archivio Famiglia Bellucci.
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