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• J.Luis Borges, L'Aleph...
L'archetipo mitico del monstrum metà uomo e metà bestia è tra i piu diffusi in diverse aree culturali e in diverse epoche. E' presente anche in ambito greco antico, basti pensare ai centauri ,ai satiri e , appunto, al Minotauro. Questo mito nasce probabilmente in ambiente greco -miceneo e documenta e celebra la fine della dominazione minoico-cretese sul mar Egeo e l'avvento della supremazia greca e, con essa,di una religione olimpica e uranica ,che subentra a quella ctonia e totemica, popolata di mostri e figure animalesche.
Questi gli elementi essenziali del mito:Minosse, figlio di Zeus che ha posseduto Europa, trasformata in vacca,diviene sovrano di Creta ,dopo la morte del suo re Asterione,a discapito dei fratelli, insieme ai quali era stato adottato dallo stesso re.Riesce a prevalere nella successione , grazie all'aiuto di Poseidone che gli invia un magnifico toro bianco ,segno della benevolenza divina, per consentirgli di rivendicare il suo diritto al trono,col patto però che sacrificherà quel toro a lui.Divenuto re, Minosse , abbagliato dalla bellezza dell'animale , decide di tenerselo e sacrificarne un altro di minor pregio. Poseidone, per vendicarsi dell'oltraggio ,fa innamorare la moglie di Minosse, Pasifae, figlia del dio Sole, del toro bianco. Tanto la donna è divorata dalla passione che arriva a farsi costruire da Dedalo, l'architetto alla corte di Minosse, una vacca di legno all'interno della quale è posseduta dal toro. Da tale innaturale connubio nasce appunto il Minotauro, mostro con la testa di toro e il corpo umano, che viene relegato da Minosse nel Labirinto, palazzo costruito da Dedalo, da cui è impossibile uscire per la intricatezza dei corridoi e delle sale che lo compongono. In seguito un altro figlio di Minosse, Androgeo, viene ucciso ad Atene e Minosse impone alla città un tributo di sangue. Ogni anno (o ogni nove anni) saranno inviati a Creta sette giovani e sette fanciulle da dare in pasto al feroce Minotauro. Sarà l'eroe atenieseTeseo, entrato nel Labirinto confuso tra i giovani , ad uccidere il Minotauro grazie ad un travestimento.Riuscirà poi ad uscire dalla intricatissima prigione con il filo che gli ha dato Arianna, altra figlia di Minosse, innamoratasi di lui.
Quali che siano le varianti del mito ,costante nell'immaginario collettivo è la percezione del Minotauro come un mostro feroce e assetato di sangue Se per lungo tempo gli autori che hanno ripreso tale mito hanno sempre accentuato l'aspetto ferino e terribile del minotauro , Borges nel 1949 ( La casa di Asterione) e Dürrenmatt nel 1985 ( Minotaurus), sfruttando,in modi diversi, le molteplici potenzialità espressive del mito, ne hanno proposto interpretazioni inedite e straniate .
Qui si propone la lettura della versione di Dürrenmatt, sulla cui modernità e capacità evocativa si lascia giudicare il paziente ascoltatore.
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