È che noi deandreiani ci comprendiamo al volo. E solo noi riusciamo a carpire quanto sia “divino” quello che Fabrizio comunicava con il suo dono, che noi chiamiamo banalmente “voce”. Non è una semplice voce, è l'unica frequenza soprannaturale che un orecchio mortale riesce a carpire.
@alessandrodilorenzo80806 жыл бұрын
Ho appena ascoltato Le Passanti di Brassenz, canzone meravigliosa, Fabrizio ha sempre amato le sue canzoni, i primi dischi di Brassenz gli furono regalati da suo padre Giuseppe che spesso per lavoro si recava in Francia. De Andrè Brassenz , un dono di DIO
@agostinofrau24094 жыл бұрын
Dietro questa bella canzone/poesia che ho sempre amato, c'è una storia intricata ed affascinante che penso valga la pena conoscere. Il testo di "Les passantes" è di Antoine Pol, poeta francese nato a Douai nel 1888: capitano d'artiglieria durante la prima guerra mondiale, lavoratore in una miniera di carbone dell'Alsazia poi, nel 1945 diviene presidente del Sindacato francese degli importatori di carbone. Antoine Pol, a sua volta trasse ispirazione da “À une passante” di Charles Baudelaire, pubblicata nella rivista L’Artista nel 1860 e l’anno successivo tra i Tableaux parisiens della seconda edizione di Fleurs du Mal. Antoine Pol scrive poesie ma resta nell'ombra fino al giorno in cui George Brassens, appena arrivato a Parigi nel 1942 dopo l'occupazione tedesca, non trova su una bancarella la sua raccolta "Emotions poétiques" del 1918. Costa appena mezzo franco e decide d'acquistarla benché Pol allora sia un poeta del tutto sconosciuto. Brassens s'innamora della poesia "Les passantes", ode sulle "occasioni lasciate ad aspettare" e "che non abbiamo saputo trattenere", e chiede a Pol il permesso di metterla in musica. Pol acconsente e i due fissano un appuntamento per conoscersi di lì a un mese. Ma Pol che allora aveva 85 anni muore una settimana prima del loro incontro, prima di poter consegnare a Brassens il segreto della genesi di quelle parole. Un'altra occasione perduta. Un altro rimpianto. Brassens inciderà la canzone solo trent'anni dopo inserendola nell'album 'Fernande'. Alla canzone "Les Passantes" si ispira Fabrizio De André, che la traduce e inserisce nell'album "Canzoni" del 1974. Quindi i passaggi, per arrivare a questa bella canzone poesia sono stati ben quattro: 1) Charles Baudelaire 2) Antoine Pol 3) George Brassens 4) Fabrizio De Andrè
@riccardofunicella2738 Жыл бұрын
Lo ascolto da quando ho 14 anni grazie alla mi mamma .....
@antoniomaria105712 жыл бұрын
alta matrice di stampa interiore perfetta per il mio, a confronto, vuoto espressivo. sei il me mancato. grazie FaberDivino.
@TheSamjos12 жыл бұрын
Dio mio è come la droga, non basta mai come le cose proibite come negli anni settanta, che lo ascoltavi di nascosto.Se Modugno è stato il primo trai grandi faber è stato il più grande.
@massimoriva58568 ай бұрын
Faber , ti amoooo❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
@claudia2809197112 жыл бұрын
che emozione ! grazie Andrea !
@gabrielegasparini43184 жыл бұрын
I suoi occhi il piu bel paesaggio.....silenzio!
@ciacimacaci13 жыл бұрын
il più grande
@francofabrizzi17112 жыл бұрын
Mi associo 35 anni che lo ascolto ma non ne ho mai abbastanza..avete live da scambiare ??
@sGreenWasp12 жыл бұрын
Mi priverei del corpo pur di parlare con lui oppure suonare con Hendrix.
@MessereAndrea12 жыл бұрын
Da ateo, se qualcuno mi chiedesse come secondo me è l'aspetto di un ipotetico essere superiore e divino, direi che quella entità è in Fabrizio. Ci manchi. Manchi.
@RePapero111 жыл бұрын
testi fantastici, musicalmente è uno strazio.
@alessandrocarta8526 жыл бұрын
brassens!
@g3r4match306 жыл бұрын
Ti hanno lasciato inutile pazzia vedere il fondo della malinconia .....