Рет қаралды 27,998
👉 Lo direste mai che questa è un’auto ibrida e pure a batterie? Eppure si, doppio motore, ma quando l’ibrido è made in Ferrari, devi aspettarti sempre qualcosa di straordinario.
👉 La 296 GTB è il primo sei cilindri stradale nella storia della Ferrari con 830 CV per un’auto che pesa in tutto 1470 chili.
👉 Non esiste un’auto con una meccanica di questo genere che pesi così poco. Il che porta in Casa Ferrari un altro record: 221 cavalli per litro di potenza specifica, 1,77 kg per cavallo.
👉 Alla Ferrari non sono fissati con il consumo di carburante, anche se le emissioni naturamente sono importanti. Diciamo che l’aggiunta di 167 cavalli di motore elettrico fra il V6 e il cambio ha due ragioni alzare le prestazioni ad un livello incredibile ma anche, perché no, aggiornare e avvicinare il prodotto Ferrari al mondo dell’elettrico facendo un passo in piu rispetto alla SF90.
👉 La 296 GTB in realtà è anche un’auto elettrica, visto che ha una batteria da 7,45 kWh nel pianale che si ricarica da questa presa esterna e questo le permette di muoversi in modo del tutto silenzioso per circa 25 km.
👉 Il sound è una via di mezzo fra un V12 e qualcosa che non ho mai sentito prima, specialmente quando comincia a girare in alto. Sappiate che dal termico arrivano 663 CV a 8.000 giri ma che il motore si lascia tranquillamente “maltrattare” fino a 8.500.
👉 A questi giri non si può più parlare di “rumore” ma di un accordo fra bocche di aspirazione, scarichi di acciaio speciale, ordine di scoppio del sestetto qui dietro e coinvolgimento fisico che ti lascia interdetto.
👉 Non so se l’avete notato, ma oltre al manettino, c’è anche l’e-manettino.
Un selettore che ha quattro posizioni: eDrive per spegnere il termico e andare in elettrico.
👉 Hybrid ovvero, la modalità di base, termico ed elettrico tutti accesi e pronti all’uso, decide il computer di bordo se usare l’uno o l’altro, il tutto ovviamente in un ottica di guida normale che bada alle prestazioni, sì, ma anche all’efficienza.
👉 Performance: qui entriamo in un mondo un po’ particolare dove l’energia del termico è pronta a scatenarsi ma si accumula anche nella batteria, per averla sempre pronta in caso di richiesta di tutti gli 830 CV di potenza massima.
👉 Qualify: e qui vabbè, entriamo nell’iperuranio e in barba alle leggi della fisica (scherzo, ovviamente, quelle ci sono anche per una Ferrari) diamo il via libera alle cambiate a fulmine e ad un divertimento che per essere provato appieno ha bisogno di spazi, tempi e cervello.
👉 Per sentirsi ancora più padroni dell’assetto c’è sempre il Manettino classico, quello dei controlli dinamici, ancora più raffinato di prima.
👉 La cosa forse più bella di tutte è l’integrazione perfetta con cui il termico e l’elettrico si sposano senza lasciare minimamente spazio al turbo lag. Spinta continua anche in quei transitori dove le turbine non rendono al massimo.
👉 0-100 in 2,9 secondi, oramai questo è un tempo che tende quasi allo zero assoluto, visto che si fa in seconda, e ci sono altre sei marce da mettere, quello che deve farvi riflettere, e che colpisce anche me, è lo 0-200 in 7,3 secondi.
👉 Senza dimenticare i 330 all’ora di velocità massima. E se devo attaccarmi ai freni, beh, qui sotto il pedale, compreso anche il recupero di energia che va alla batteria, c’è ben più di 1 g di decelerazione. Sembra addirittura che più vai forte, più frena.
👉 Per i nerd della tecnica: 107 metri di spazio d’arresto a 200 all’ora. Per fare un paragone, una 911 GT3 RS è attorno ai 124 metri.
👉 È compatta, lunga solo 457 cm e molto bassa, 1 metro e 19 qui sul tetto. A proposito del tetto, naturalmente come molte Ferrari berlinette a motore centrale del passato, anche la 296 ha una sua versione spider, la GTS appena presentata.
👉 Questa banda nera è lo spoiler attivo che si solleva quanto è necessario aumentare il carico verticale, la downforce, addiritura 350 kg a 250 all’ora nella versione Assetto Fiorano.
Davanti non c’è aerodinamica attiva, perché è la forma del paraurti a convogliare l’aria necessaria a scivolare nel sottoscocca e dare il giusto raffrescamento alle parti elettriche.
👉 Come sulle monoposto da gara la disposizione è a “vassoio del te” o “tea tray”, che lascia libero parecchio spazio in mezzo ai radiatori, generando un flusso d’aria che spinge l’avantreno verso il basso.
👉 Però voglio dire un’ultima cosa: Ferrari fa tutte auto meravigliose, ma nella 296 c’è qualcosa di più: è un modello di totale rottura con il passato, anche se dal passato ha preso molto per lo stile e i piccoli dettagli.
👉 Potevano fare una 488 ancora più evoluta, una F8 Super Pompata, sarebbe stato meno complicato e le avrebbero vendute lo stesso. Invece, con un’inventiva e un coraggio che è tipicamente made in Maranello, hanno buttato il mazzo all’aria e ricominciato da capo. Non c’è un altra berlinetta a motore centrale che le si avvicini, per ora, ma forse per sempre.