FOTOGRAFARE NON MI DIVERTE PIU'

[@andreasalvogrimaldi4407]

Dopo praticamente 25 anni di passione fotografica posso dire di aver chiuso questo lungo capitolo. un bel giorno, non molto lontano da oggi, mi sono semplicemente svegliato senza piu' alcun interesse per la fotografia, questo non per i mezzi super evoluti che ormai la fotografia la fanno bella anche senza bisogno di fotografo, ma per l'inutilità e la stupidità di andare in giro come un demente a fotografare persone, momenti ecc. Ero uno street photographer e spesso e volentieri girovagavo per la città cercando sguardi, attimi, momenti ebbene... dopo tutti questi anni ho finalmente realizzato (parlo per me stesso ovviamente) che tutto questo è fine a se stesso e non mi interessa piu'. Ho una Hasselblad X2D acquistata prima di Natale che terrò ma che userò per fotografare i momenti ed i ricordi della mia famiglia e basta, andare in giro come un mentecatto per la città facendo scatti a persone e/o cose per poi postarle sui social e avendo speso mgliaia di euro in attrezzatura è una cosa che non ha alcun senso per me.

[@fabioinserra9981]

Una riflessione molto profonda e dove purtroppo molti di noi si riconosceranno. . Dopo il periodo pandemia, è cambiato tutto. Non so bene perché, ancora non ne comprendo bene la motivazione, però prima mi sentivo meglio ed avevo più voglia appunto di vivere e fotografare per raccontare. Una riflessione su cui mediterò a lungo. Grazie mille.

[@niklamanna4793]

Ciao Damiano, io sono uno di quelli che hanno perso interesse per la fotografia, non perché non mi piace fotografare, ma non mi interessa più la post produzione, pensare che all'inizio, mi entusiasma molto, oggi mi deprime, comunque, se devo dire la verità, oggi l'unica soluzione per me, è passare alla reflex, vecchie digitali, ma molto affascinante, grazie, come sempre, secondo me, hai studiato psicologia. Buona visione a tutti.

[@giulianogiribuola3243]

Una delle più interessanti riflessioni fotografiche degli ultimi tempi. Grazie della condivisione c'è molto "materiale" su cui riflettere...

[@aganpe6797]

Ancora una volta totalmente d'accordo. Ancora una volta BRAVO. Grazie.

[@massimomaghini620]

È un autentico spaccato reale" del post COVID" sia sul piano psicologico che sociologico. Spero che arrivino al di là delle riflessioni anche spunti idee nuove per i pantofolai e si smetta di seguire sempre e solo il marketing. Occorre certamente uscire, passeggiare, rilassarsi. Complimenti Damiano hai fatto centro l'eccesso tecnologico prima o poi ti annienta.

[@riccardocoelatirama]

Concordo su tutto. Io esco sempre più spesso con macchine analogiche senza automatismi. Sia chiaro che non faccio ne fotografia sportiva ne lavori che devo portare a casa a tutti i costi. Passeggiate in montagna con lo zaino pieno di "ferri vecchi e obiettivi che parlano da soli" :) . Mi diverto come un bambino. Poi a casa sviluppo e stampo con mille mascherature a mano e mi diverto ancor di più. Una sera a settimana mi confronto e discuto di fotografia con i membri del fotoclub che frequento. Si parla di autori famosi, foto proprie e si pianificano le attività. Mostre, gite ecc. P.s quasi mai al fotoclub si parla di attrezzatura. Fortunatamente:)

[@valeriogalantini]

Grande! La camera oscura è curativa: si sta lontano da schermi digitali che dopo poco ti friggono gli occhi, si valutano gli interventi con calma e lentezza e "ci si arrangia" senza slider, correzioni digitali o altre menate del genere! Posso chiedere che fotoclub frequenti?

[@fabiusangel]

Grande Damiano, come sempre hai toccato un'argomento sensibile, ma questa volta anche molto personale. Farebbe bene a tutti chiederci perché scattiamo foto: per collezionare like sui social o per altri motivi? Quali? Per me, che mi avvicino alla fotografia con un'approccio "classico" (con mezzo digitale), quello che è importante è l'esperienza: uscire, esplorare, osservare, curiosare... La foto (quando c'è) è la conseguenza naturale dell'esperienza stessa, di quel momento. L'emozione (più che divertimento) del fotografare è inseparabile dall' esperienza stessa, da quel significato indecifrabile che rimane impresso nei pixel e che continua a vibrare in noi. Solo quando stampi la foto e magari la regali (o la vendi) ti ritorna indietro tutta l'energia che ci hai messo. Ci sono delle foto che ho stampato, che ho appeso in casa e che sembrano parlarmi come creature viventi. Fotografare per fotografare o per passione tecnologica è senza senso ed alienante, meglio la Playstation piuttosto...

[@SuperMassara]

Pienamente d'accordo in tutto. Un piccolo contributo....provate a coprire il monitor dove controllate gli scatti appena fatti e togliete ( nell'impostazione della fotocamera , in manuale, di solito si può fare....) La previsualizzazione dell'esposizione . Sarà come fotografare in analogico. A parte il numero quasi illimitato di scatti.....

[@GiuseppeSalvatore51]

Tutto vero, in specie per quelli della mia età che hanno iniziato a fotografare con la reflex dove la piu evoluta tecnologia era l'eposimetro con la lancetta che si muoveva su e giu'e l'obbiettivo il 50 mm tutto manuale, adesso non si trae piu' nessun divertimento. L'unica cosa a cui oggi non saprei piu rinunciare è la post produzione, non sarei piu disposto a portare il rullino a far sviluppare al laboratorio. Allora si sviluppava il Be N ma per il colore attrezzarsi costava molto. Se dovessero mettere sul mercato un marchingenio che desse la possibilità di poter sviluppare a casa il rullino un po come si fa con photoshop tornerei subito all'analogico.

[@marcoscorbatti2623]

Complimenti per la riflessione, mi permetto di aggiungere che non è necessario viaggiare per scattare fotografie, dipende tutto dalla disposizione d'animo con cui attraversiamo la vita: sono convinto che non si possa essere fotografo a comando perché l'occhio del fotografo è sempre in azione e sempre pronto a cogliere intorno a sé un qualcosa, un particolare, una luce, un'ombra, una situazione, un 'architettura degna di essere fotografata. Qualche tempo fa mi sono imbattuto in una frase da un libro di Brooks Atkinson del 1951 in cui non parlava proprio benissimo dei fotografi in cui comunque mi riconosco totalmente: "Il pregio della fotocamera non sta nel suo potere di trasformare il fotografo in un artista, ma nel dargli lo stimolo di continuare a guardare". Per quanto riguarda la complessità delle funzioni delle moderne macchine fotografiche, basta usarle per quello che serve, persino in modalità totalmente manuale 🙂

[@giuliop.cacciari9689]

Per mantenere la mente attiva cerco di uscire dalla zona di comfort. uso fotocamere digitali con mirini ottici e focali fisse, anche misure non standard.

[@josephgerry141]

ovvio,ciò che dici è molto condivisibile. grazie a voi ho preso un xt4,e devo dire che mi piace . poter settare facilmente per fotografare . è un piacere

[@Bonvi83]

condivido appieno tutto il ragionamento..... sempre sempre al top!!!!!!!!!!!!!

[@alanseneci3831]

Damiano un piacere ascoltarti!! questo video e' da applausi complimenti!!!

[@edobette]

"Questa cosa è bella la prima, la seconda, la terza volta...poi ti sei rotto i coglioni!" STO MORENDO!!! Sei un grande. Ho una Canon RP che di fatto uso come macchina per risultati garantiti. La uso quando so di non poter sbagliare e quindi quando devo perseguire il risultato senza se e senza ma. Per il resto ho una collezione di analogiche che rappresentano il vero divertimento per me. La regina di queste è la Yashica FX3 Super 2000 con due ottiche che più base non si può, gli ipercriticati 28 mm f/2.8 DSB e 50mm f/2 ML. Ci carico la scarsissima Fomapan 400 Action e mi ci diverto un sacco!

[@MrChanakkale]

Approvo tutta la linea. Ti dirò di più.....lo scorso anno, ad aprile, ho acquistato di seconda mano una Fuji del 2013. Me la porto fuori tutti i giorni, fa delle foto incredibili: mi diverto. Mi sono cancellato da whatsapp, non ho mai avuto facebook e instagram ho pronta una chiave USB da 16 gb da stampare . Post produzione non so cosa sia. Sarò un dinosauro ma ogni cosa che ho detto è vera. Grazie Damiano, uno dei video più importanti.....forse il più importante. Ora mi sto concentrando su una nuova ottica e forse un'altra camera. Non ho tempo per le elezioni, per le serie televisive, per amazon. Insomma.......c'è vita più avanti. Ciao Damiano.

[@aritenti3613]

Grazie Damiano, mi ha fatto bene la tua riflessione fotografica. Io sono uno di quelli che ho perso la voglia di fotografare. Dopo il Covid e un intervento chirurgico con una lunga fase di ricupero, non riesco a trovare nuovamente l'entusiasmo di uscire a fotografare.

[@gpungitore44]

Ciao Damiano tutto quello che dici. e' sacrosanta verità , io parlo per me' che mi tramando il mio hobby. dal 1958 quando mi trovavo a Milano io o cominciato. con una Ferrania. che poi con il passare degli anni. sono arrivato. alla Nikon F3. per poi comprarmi. una Leica. R 6.2 il mio hobby non tramonterà.mai fino che sono con i Piedi per Terra. Quando. o comprato la Nikon F3 ero molto soddisfatto. la sera me la mettevo sul comodino co si quando la mattina mi svegliavo. me la vedevo l. Voglio dire che tante persone di Fotografia ne capisce poco. Un saluto a te e Roberto continuate sempre cosi'. Ciao Giuseppe

[@liber_channel]

Parto dall'affermazione che ognuno vive la fotografia come meglio crede. La libertà innanzi tutto. Quello che lei chiama "processo fotografico", in sostanza, ricade nell'ambito della tecnica. Ma la tecnica, per quanto interessante, tutto sommato è un settore limitato. È vero che escono nuovi modelli, nuove ottiche, nuove funzioni, ma alla fine gli aspetti tecnici sono quelli, per quanto vasto sia l'ambito. C'è sicuramente chi si appassiona alla fotografia per gli aspetti tecnici e va benissimo così. Però la fotografia è anche storia e, soprattutto, arte! Io sono andato "un po' più in là" dell'aspetto tecnico, cercando di utilizzare le foto come mezzo per esprimermi e per crescere spiritualmente (si può fare!). Comunque, sostanzialmente, sono d'accordo con lei, per quel che conta la mia opinione, sul fatto che, ad un certo punto, sia auspicabile andare "oltre" il semplice virtuosismo tecnico. Ma questo "passo" non è per tutti.

[@giorgiocoffani-ty3ic]

Ciao Damiano Complimenti per la riflessione rispecchia la mia esperienza,ho fotografato dal 1986 fino al 2015 ho ripreso a fotografare da un anno e confesso che ho faticato un po'. Da qualche mese seguo promirorles e le riflessioni fotografiche che pubblicate mi stimolano molto. Concordo pienamente . Un grazie per tutto

[@Promirrorless]

Grazie Giorgio

[@dariocalabrese6550]

Più andavo avanti con il video, più mi ci sono rivisto. Quasi come se mi stessi spiando. Complimenti per la riflessione. Non condivido la parte relativa alla tecnologia, ma per il resto è tutto come denunci nel video. Complimenti.

[@faustoemme7451]

La fotografia come specchio dell'anima, splendida riflessione Damiano. A quando un'altra seduta?

[@gisostudio9802]

Non c'è più la magia dell'arte fotografica. La fotografia è morta, seppellita dalla stupidità di tutti.requiescat in PACEM!!! Caro Damiano dobbiamo tornare indietro per andare avanti!!!!

[@giorgioincani2950]

Credo una delle riflessioni più importanti che hai fatto soprattutto toccando un nervo scoperto mi sono immedesimato in questi anni ho rincorso tutt'altro che quello che è l'essenza della fotografia piuttosto di prendere tempi riflettere e poi scattare e Credo tutto questo dovuto anche alla vita frenetica quando avevo la mia Rollei analogica sfornavo foto bellissime ora con una digitale da 1 milione di dollari sembra tutto piatto quasi senza carattere concludo che i tuoi video le tue riflessioni facciano scattare la molla di fare sempre meglio ma anche quello di riniziare !

[@Promirrorless]

Giorgio ti ringrazio per le tue parole

[@nobbiestyles]

io ho una reflex e ottiche canon e con l'attrezzatura mi ci trovo bene. La voglia però mi è stata azzerata quando ho deciso (malauguratamente) di iscrivermi a un fotoclub. L' intenzione era quella di confrontarmi per imparare , ma ho sbattuto la faccia su un ambiente vecchio, fatto di arroganti, sprezzanti, irrispettosi e pieni di sè, che si credono dei bresson o dei capa e gli altri sono solo mer...acce da deridere e invece sono solo dei normalissimi dilettanti, alcuni dei quali pure scarsi. Se questo è l'ambientino dei fotografi hobbysti come me, lo rigetto in toto e lo lascio a persone con quelle caratteristiche "umane", molto distanti dalle mie e faccio dell'altro. Credo chiuderò anche l'account instagram .

[@pieescax9886]

Approccio sempre molto intellettuale nelle tue analisi fotografiche.

[@francescopatane525]

Condivido tutto. La seconda parte è quella che penso tocchi tutti noi. Gli ultimi anno sono stati un disastro e non credo che torneremo a vivere come prima. I social hanno solo creato rapporti finti e gente che mistifica tutta la propria vita online. La fotografia deve essere la nostra verità e la nostra storia. Hai proprio ragione cerchiamo di vivere e viaggiare insieme alla nostra fida fotocamera.

[@Giacomo29351]

Assolutamente condivisibile. Aggiungo che se le case fotografiche vogliono spingere sull’elettronica nelle macchine fotografiche, abbiano almeno la decenza di fornire il manuale delle istruzioni. Già’ i menu sono terribilmente complicati ma essere costretti a studiarli mentre devi scattare e’ davvero la goccia che fa traboccare il vaso. Io vorrei fotografare non uscire per sfogliare il menu. Il libretto almeno puoi studiarlo la sera con calma. Condivido anche sulla stampa, come tu sai Damiano io stampo per il gusto di stampare. Io polvere digitale non ne faccio e non ne voglio. Consiglio a tutti di stampare, in buona qualità, ogni tanto le proprie foto migliori.

[@LucioBusaPhotography]

Se tu ami la vita, ami fotografare. Bella questa. Riassume appieno il mio stato attuale, completamente immerso nella attività lavorativa (di fotografo eh!) Post produzione ormai continua di 12h al giorno dei matrimoni della stagione 2022. Non fotografo più per me che sono mesi/anni. Fotografo di più quando non ero un fotografo professionista, una bruttissima sensazione di smarrimento. Condivido anche il discorso di FARE la fotografia, tant'è che ho comprato obiettivi MF e flash manuali per assaporare il processo fotografico.

[@Manu-pi7ml]

Ciao Damiano, condivido gran parte dei tuoi argomenti. Io credo però che la fotografia stia soffrendo per... "un eccesso di fotografia". Quelli che amano una fotografia più manipolativa (nel senso con un certo grado di manipolazione degli strumenti e dei processi) farebbero meglio a rivolgersi all'analogico, come tu stesso suggerisci. Per tutti gli altri la manualità passa in secondo piano rispetto all'idea. L'esecuzione della fotografia ha ormai scarsa importanza in rapporto al progetto. Il libro, la fanzine, la mostra, il portfolio e le serie in genere, hanno molta più rilevanza della foto singola. Il concetto vince sulla forma. Della semplice foto "bella" non importa più a nessuno. Un caro saluto

[@beluga1311]

Grazie Damiano.

[@lucianoadami7231]

Condivido anche perchè fotografare per un fotoamatore è sempre piu" difficile ci vuole una laurea in ingegneria elettronica è un costo e ci vuole tempo . Fotografare sta diventando per pochi o piu" semplicemente per professionisti molti dei quali prima facevano dell"altro .

[@marcosandri3009]

Tutto vero, aggiungo anche che la qualità degli smartphone ha raggiunto livelli molto alti e è uno strumento che portiamo sempre dietro.

[@umbertopalombini7118]

Riflessione molto bella e passionale, bravissimo come sempre 😉. Non condivido però attribuire al mezzo il fatto di non divertirsi più anzi, secondo me benvenga la possibilità di poter scegliere. Tutti abbiamo il navigatore in auto, ma se sappiamo dove andare, non l accendiamo 🤷🏽‍♂️.

[@monicabaldi5946]

Tutti mi prendono in giro , perché ho ancora un cellulare coi tasti , no internet , no foto ... A me non interessa nulla , anzi ! Il cellulare mi serve per telefonare , il tablet per youtube , il navigatore per guidare , le fotocamere serie .... per fotografare ! Lascio che gli altri ridano, non mi interessa proprio !

[@nicolacutini668]

condivido, per questo sono passato alla leica M,,,

[@FabrizioDiGiovanni]

D'accordo, come sempre, su tutto. Può capitare che ti disinnamori quando trovi l'ignorante di turno che confronta la tua foto con quella fatta dal suo cellulare, con il finto sfocato. Inutile far capire all'altro che lo smartphone non è fotografare ma purtroppo lui ha il risultato pronto e, a prima vista, è meglio del tuo. Poi, quando ci sono altre persone, attira l'attenzione con la sua guerra al confronto. Al terzo "wow" dei presenti affascinati non combatti più, ti arrendi all'ignoranza e ti ritiri sconfitto consapevole che sarebbe stata comunque una battaglia persa in partenza (storia vera!). Mai farsi distrarre da conversazioni sterili!!!

[@valeriomistretta3041]

"polvere digitale" non potevi usare espressione migliore. Complimenti Damiano.

[@AlessandroC-ck6rl]

Si sicuramente c' è alla base un disagio più profondo di cui la fotografia è solo un sintomo. Rimarrei però su qualcosa di più leggero e cioè riguardo le complicanze delle fotocamere più moderne e la frustrazione che ne deriva aggiungerei che, a parte l' autofocus in certi generi, per il resto non servono assolutamente a niente. Elementi che invece servirebbero a migliorare le foto ma anche l' esperienza di scatto, sono fermi al palo da tanti anni. Anche per quello penso si ricerchi la semplicità di fotocamere meno recenti o addirittura a pellicola. Meno complicazioni per fare in sostanza le stesse foto. Laddove invece non si ricerchi il puro piacere della fotografia e dell' utilizzo della fotocamera, al contrario gli smartphone tecnologicamente avanzano. Certo la foto la fa lo smartphone (anche se ora c' è anche la modalità manuale con raw e persino uno con obiettivi ad apertura fisica variabile, e persino schermi a colori a 10 bit) ma questi automatismi semplificano parecchio a differenza dei settaggi delle fotocamere, è sufficiente premere sullo schermo per fare una bella foto. Si spegne il cervello ma è indubbio che da un punto di vista tecnico oggi una foto, specialmente a distanza ravvicinata, con forti contrasti o poca luce, la fa meglio uno smartphone che la maggior parte delle fotocamere sul mercato. Anche questo, consentitemi, è parecchio frustrante. Già sento qualcuno che dice: Epperò .. se usi il cavalletto, fai il focus stacking.. ma se no perché non un bel filtro a lastra, bilanci il bianco manualmente, con un' ottica eccellentissima (che centra che costa come un' utilitaria ?), elabori il raw con photoshop, (ma come non lo sai usare ? é necessario tra l' altro per modificare il profilo colore, da vedere su monitor costosissimo a 10 bit , perché il verdone o verde fosforescente degli alberi o la carnagione stile Simpson piacciono tanto ai produttori di fotocamere) e alla fine preghi anche tutti i santi (che non si sa mai il micromosso ma vuoi mettere il sensore da un miliardo di pixel), la foto .. stampata in formato A0 (perché sullo smartphone o sui social non vedresti comunque la differenza).. vista da vicino .. viene senz' altro meglio ! E grazie ! graziella e grazie al ... ! Quindi mi chiedo, se proprio vogliono complicare le fotocamere perché almeno non mettono una modalità automatica tipo smartphone ? Eviterebbero di perdere del tutto anche le nuove generazioni. Mentre i fotoamatori evoluti in giro con vecchie fotocamere e quelli frustrati dalla vita, senza divertimento nel fare foto, ma almeno quelle che farebbero verrebbero comunque bene.😅

[@pietroargenti8523]

Non credo sia un problema di mezzo fotografico, nell’usato si trova di tutto come dicevi, penso sia piuttosto una sensazione diffusa di già visto, già fatto, trovare un soggetto, meglio un progetto fotografico in un mondo globale di immagini diventa una sfida…

[@andreacaputo4219]

Concordo pienamente

[@antonioaguti2116]

Dipende dal genere,vai a fare sport o avifauna,poi vedrai come torni velocemente al digitale. Diverso è per ritratto o street,o generi dove si scatta meno.

[@francescopuglisi1]

Io credo che in tutto ci voglia misura. Avvolte facendo queste riflessioni si rischia di cadere nel fondamentalismo. Chi non pratica la foto come lavoro deve prendersi la libertà di farlo come più gli aggrada. Già il lavoro di tutti i giorni ci infligge frustrazioni che dobbiamo sopportare, nostro malgrado, perché portare avanti una famiglia è la cosa più importante di tutte. L'hobby, secondo me, va preso con leggerezza. Non occorre che ognuno di noi diventi il fotografo più bravo del mondo. Se la tecnologia ci aiuta a migliorare le nostre foto, ben venga. Sennò, se l'unico scopo rimane sempre quello di dimostrare agli altri e a noi stessi quanto siamo capaci, tanto vale buttare le fotocamere e comprare tele e pennelli. Scusate il mio sfogo controcorrente, ma sembra che oggi sia obbligatorio eccellere in tutto. Viva la mediocrità e trovo che l'approccio di Omar Gonzales sia un ottimo viatico per chi vuole occuparsi di fotografia senza autoflagellarsi per i risultati non raggiunti.

[@dottorcarlone]

Concordo su tutta la linea

[@chiccouncini2782]

A me non diverte essere considerato fotografo alla pari dei fotoritocchisti. Chi ritocca le foto e le pubblica senza dichiarare di averle ritoccate, é nella migliore delle definizioni "sleale". Questa "slealtà" fa passare la voglia di fotografare.

[@giuseppecherubini7881]

l'uso eccessivo di automatismi ammazza la fotografia

[@AngeloGabelli]

Ma siamo sicuri che il fotoamatore sia così evoluto ? Le fotocamere non sono mica dei farmaci salvavita. Bisogna comperare lo strumento giusto per la propria passione. Se lo strumento è sovradimensionato basta configurarlo opportunamente. Mi sa che il fotoamatore "evoluto" si fa troppe pippe mentali. 😁

[@massimodinelli9841]

Mentre lo sviluppo tecnologico tende naturalmente ad uniformare il risultato la vera fotografia pretende l esprimere se stessi quindi a mio modo di vedere c è un conflitto d interessi in campo: da un lato esistono i padroni del mondo e quindi anche del mercato che hanno interesse a massificare standardizzare cioè controllare le masse fornendo loro strumenti ed intenti che siano utili ai loro fini di controllo totale e dall altro esiste l istinto del proprio io che spinge affinché venga espresso. Ogni arte nasce da questo desiderio di affermare se stessi e la propria soggettività e quindi la fotografia vera non è esente da ciò. Come possiamo continuare ad esprimere noi stessi pur essendo soppiantato in ogni ambito dalla tecnologia presente e sopratutto futura? Credo che il nodo da, sciogliere sia tutto qui.

[@nightowl660]

PERFETTO. DA STANDING OVATION !!! Condivido ogni parola, è esattamente come dici, e purtroppo vale anche per me, hai fatto un perfetto riassunto della "noia fotografica virtuale" in cui questa bellissima passione si è trasformata, il tuo video me lo salvo e ne faccio "verbo divino". Amo questa cosa stupenda fin da quando ero adolescente (mentre ora, da qualche giorno, mi ritrovo con 7 decenni sulla gobba), ho iniziato con un'Agfa Isorapid, poi una stupenda Voigtlander Vitoret senza esposimetro... e via via fino alla prima reflex che fu la gloriosa Asahi Pentax Spotmatic... e poi fino ad oggi con l'attuale mirrorless ben corredata: ma come dici tu, nel mio caso anche per via dell'età... la voglia e il godimento nel fotografare non sono più quelli, come tu dici troppe funzioni tecnologiche alla fine diventano controproducenti e sono molto spesso inutili, e troppo complesse, ai fini di ottenere una bella immagine: senza contare che ti costringono a viaggiare praticamente con il voluminoso libretto di istruzioni in tasca... a meno di non possedere una memoria di ferro per accedervi nel menù e usarle a memoria, e magari ogni morte di Papa. La tua riflessione è davvero qualcosa di raro e prezioso nel mondo odierno della fotografia, va al di là della pura materia tecnologica per abbracciare idealmente e umanamente ciò che DOVREBBE essere il vero spirito fotografico, il vero fuoco che si accende quando fin da ragazzino cominci ad essere attratto irresistibilmente da questa meravigliosa passione: e che talvolta diventa noia proprio per i motivi che tu hai messo in evidenza così bene. Un abbraccio sincero Damiano, e un grande grazie per il tuo esemplare approfondimento!

[@aganpe6797]

Anch'io ho iniziato molti anni fa, circa quarantotto, e condivido le Sue considerazioni al 100%.

[@AndreaVerzola]

Sono molto d’accordo, penso che la metafora sia quella del viaggio, che l’importante non è la metà ma il viaggio, stessa cosa con la fotografia, se il percorso per ottenere la fotografia diventa sempre più banale ci sarà sempre interesse

[@davide_arduini]

Da un po' di anni ho deciso di lavorarci e da quando ho le Fuji XT non ho più cercato altro. Amo la tecnologia, ma secondo me le digitali hanno troppo, tranne ciò che serve realmente. A me basterebbe che investissero sul sensore e la resa dei colori, un po' come nell'analogico, dove investivano nella produzione delle pellicole. Penso che molti si stanchino proprio perché distratti da mille funzioni, e anche perché hanno ormai una visione distorta della fotografia, causata dai social e tutto quello che si è creato in questi anni.

[@giusepperiello]

Sogno da sempre una Nikon FM digitale uguale a quella a pellicola, senza nessun automatismo con le tre lucette per l'esposizione e l'immagine spezzata. Unica concessione non potendo cambiare la pellicola la scelta del formato tra raw, jpeg o tiff e la scelta degli iso, e poi basta

[@antoniotofanelli324]

Concordo anch'io su tutto Damiano...troppa tecnica e poche idee...tanti fotografi e pochi autori...il sistema sta' già implodendo...in Italia poi la cultura è hai minimi storici si parla solo di politica, calcio e pandemie...

[@matteogaleotti2017]

Damiano, analisi impeccabile. Da 90 minuti di applausi. Io fotografo sia per lavoro (collaboro stabilmente con un matrimonialista) che per passione personale. Ho 45 anni ed ho iniziato a circa 17/18 per passione trasmessa da mio padre. Qualche anno fa stava venendo meno la voglia di scattare per piacere personale al di là degli scatti che faccio per lavoro. Ho risolto così: per piacere personale oggi scatto al 90% in analogico, con le mie FM2 ed F3, e chiaramente sviluppo in casa. Mi sono accorto che stavo perdendo la capacità di previsualizzare uno scatto a causa della frenesia di scatto. Il buttarmi nuovamente sull'analogico (mezzo con cui iniziai anni fa) mi ha dato nuovi stimoli, e soprattutto ha riacceso quella parte del cervello che la comodità del digitale aveva un po' anestetizzato.

[@salvomonaco1977]

Sono molto più d'accordo sulla parte finale del discorso che hai fatto, piuttosto che su quella iniziale. Coloro che hanno perduto la passione di fotografare si erano semplicemente innamorati della fotocamera. Per alimentare la passione, poi, hanno cambiato una fotocamera all'anno, sempre più tecnologica. Poi si sono stufati, ovviamente. Il motivo è che, imparata un pò, di tecnica, arrivati alla macchina pro, passato l'entusiasmo per il mezzo, non si sa cosa fotografare. Hanno aggirato l'ostacolo con una nuova attrezzatura, ma dopo poco torna il problema. C'è poco da rimproverare ai produttori, finchè possiamo settare la fotocamera completamente in manuale in 10 secondi. Poco da rimproverare anche ai social, perchè non si può pretendere di avere soddisfazione da un pubblico distratto e disomogeneo. La Fotografia la fa chi si guarda intorno con la curiosità del fotografo, e riesce a vedere la realtà quotidiana su un piano differente dagli altri, per trovare l'umorismo, la bellezza, o il dramma del vivere. Come pittori senza un soggetto da dipingere, ce la prendiamo con i pennelli.

[@dinolorenzi1138]

Il trucco per non stufarsi, secondo me, è fare ciò che piace a sé stessi non quello che piace agli altri. In pratica seguire l'istinto e il proprio stile.

[@TheKontikiWorld]

Una riflessione vorrei dire quasi emozionante. Però vorrei lanciare un'ulteriore spunto se non una quasi provocazione, su cui fare un pensiero: non credi che una parte di "colpa" per questa rincorsa all'attrezzatura ipertecnologica e ammazza-emozioni, sia anche merito dei mille-mila youtubers e blogger che fanno a gara per recensire l'ultimissimo ritrovato tecnologico senza del quale non si può assolutamente vivere ?

[@fabioegomet7280]

È tutto condivisibile ma secondo me il colpo di grazia l'ha dato la postproduzione: il momento dello scatto non è più il momento centrale della fotografia ma solo la prima prima tappa di un processo che porta ad un prodotto finale talvolta molto diverso dallo scatto iniziale. Degradare questo momento vuol dire mettere in secondo piano il rapporto con l'ambiente, l'osservazione, lo studio della luce, il rapporto tra primo piano e sfondo, la perfezione delle ombre... E tutta quella magia che c'è nello scattare.

[@tornado5824]

Concordo sulla argomento, io ho una vita molto impegnata però cerco sempre di strappare un momento per fare foto pure in giardino con i figli o mi allontano quella mezz'ora in un picnic solo io e la mia reflex, e sottolinei il fatto che faccio parte di un circolo abbastanza conosciuto e che periodicamente facciano corsi ed uscite fotografiche didattiche o per divertirsi in ultimo ma non per imortanza acquisto solo vintage digitale nn vado dietro alle mirror perché il brand che sono fedele da anni con il passaggio a mirror mi sembra che aumentando i prezzi del doppio almeno e nn offrendo una qualità doppia rispetto al passato sia convinto che siano polli da spennare tutto in nome dei soldi e vero che sono aziende ma noi non abbiamo l anello al naso

[@VespertiliKildem]

Bel video come sempre, caro Damiano, e BRAVO per aver tirato fuori l'esperienza covid, esperienza malefica che ci ha CASTRATO la fantasia e la voglia di viaggiare. Polvere digitale, me la ricorderò questa. Sempre chiaro, onesto, mai cazzaro. Ora mi hai fatto venir voglia di stampare le mie foto ahah

[@Promirrorless]

Vai stampa qualche foto!!!

[@attilioscullari]

Condivido ogni singola parola che hai detto in video Damiano, io da fotografo mi rifiuto di passare a mirrolless uso il sistema reflex da molti anni e mi trovo benissimo. Tutta questa tecnologia è a mio avviso inutile e far fare tutto all’intelligenza artificiale è un danno perché con l’andare del tempo nessuno capirà più niente di fotografia composizione e di esporre correttamente una foto. In più tutti questi super mega cellulari che stanno uscendo, ormai li sponsorizzano come macchine fotografiche ( che poi non sono) sono a mio avviso un danno aggiunto.

[@lauriale91]

Si fotografa poco perché si vive poco… meditate

[@donatoantenucci268]

Buonasera Damiano. Ottimo video per una riflessione personale. Una domanda: in un prossimo futuro farà un video inerente al sistema giuridico per quanto riguarda la fotografia di strada, la street photography? Un settore della fotografia molto stimolante a cui ho dovuto rinunciare per una legislazione troppo "caotica".

[@massimobianchini1747]

Interessante richiesta.

[@giosanta2000]

S-T-A-N-D-I-N-G-O-V-A-T-I-O-N "se fotografiamo poco e perché stiamo vivendo poco"... questa me la segno. Grande!

[@sergioquadri2196]

Santo cielo mi hai letto nel pensiero. Sono un foto amatore boomer. Dopo oltre un lustro ero approdato alla Nikon Z 7II con un bel parco ottiche sempre Z… poi tutto una noia. E allora ho venduto tutto e mi sono preso una Laica M-P con due Summilux un 35 e un 50 del 1983. E mi sono ripreso il mio amore per la fotografia. E stampo. Stampo piccoli e grandi formati ed ogni sei mesi faccio un foto libro del meglio dei miei scatti. Hai preso in pieno. Ottima riflessione. Grazie mille

[@robertobrondi8493]

La passione per la fotografia non passa se ci si concentra sulla creatività,magari prendendo ispirazione da autori che ci piacciono magari spostando l'asticella sempre più in alto.La fotografia deve essere sopratutto studio e progettazione.

[@robertoambrosi9876]

Forse si tratta di selezione naturale Molti si avvicinano alla fotografia e non tutti sviluppano una vera passione, stancandosi presto. Sono d'accordo sul fatto che i social hanno purtroppo un'influenza negativa. Per quanto riguarda l'evoluzione tecnologica penso invece che l'attrezzatura sia solo uno strumento, se non ci sono le idee, se non c'è un progetto, non si va da nessuna parte, questo era anche ai tempi del Kodachrome 64. Non è tanto lo strumento ma chi lo utilizza. Sicuramente associare la fotografia ad una passione fa la differenza.

[@alfredodallacort7187]

Condivido tutto, c'è troppo di tutto....siamo bombardati dal consumismo. La gente non ha più riferimenti. Per fortuna che nella fotografia ci siete voi che portate cultura. Posso chiedere se esiste una macchina fotografica digitale (senza reparto video) fatta come di deve..... ? Grazie

[@UmbertoUderzo]

Condivido la riflessione però forse c'è anche qualcos'altro. Una volta quando riuscivi a produrre una bella fotografia era per via delle tue competenze, sensibilità, abilità nello sviluppo e nella stampa e quant'altro. Ora è vero che un appassionato di fotografia si può prendere una bella analogica, magari un medio formato dove ogni singolo scatto ti costa pure una bella cifra e te lo devi ponderare bene eccetera. Però quando hai il "prodotto finito", perdonami il termine, il fatto che sei stato tu ad essere bravo-a-produrla-da-zero al giorno d'oggi è meno facilmente riconosciuto perché solo una persona con un determinato livello di esperienza (tra le quali non mi annovero, o solo in minima parte) è in grado di apprezzare il risultato del lavoro. Per molte persone la stampa potrebbe arrivare anche da uno scatto con una super automatica con intelligenza artificiale e via dicendo. Premesso questo, forse viene a mancare un po' del narcisismo del fotografo (perdonatemi il termine) che vede riconosciuto il proprio sforzo. Sicuramente non tutti necessitano di vedere riconosciuto dagli altri il proprio sforzo, molti traggono una intima soddisfazione dal loro lavoro anche senza la condivisione. Però è una idea che mi è passata in mente mentre ti ascoltavo. Dal canto mio mi rendo perfettamente conto di usare ormai più un computer che una fotocamera, la mia impostazione tecnica me lo fa preferire alle analogiche perché una gran parte del mio piacere lo trovo nella post produzione, che pure non è certo a livello della camera oscura. E mi rendo conto di tanto in tanto, parlando con amici che usano l'analogico, di perdermi qualche cosa di importante ma evanescente, ma questa cosa non riesce a farmi scattare dentro il bisogno di tornare alle origini (che pure ho vissuto anche se come semi analfabeta nel campo). Forse, tutto sommato, non sono così tanto appassionato di fotografia.

[@francescaliccardi]

un po' riduttivo secondo me dire che gli automatismi spengono la passione o meglio il divertimento, su questo punto ci sarebbe da discutere un po', e lo dico da persona che ama ancora moltissimo le reflex e parlo di quelle " moderne" tipo la Canon 5D classica, la prima uscita, che amo amo amo follemente. E per quanto pesi rispetto alle mie Fuji varie la X100 e la X-Pro2 viene fuori con me se ho (ed è questo il punto cruciale che hai toccato) uno scopo non troppo generale, voglio dire se esco con un progetto o vado in un posto che amo o solo fuori (tanto la porta lo zaino)...viene fuori la 5D perché è piacevole, perché è tutta lì, perché ha poche pippe e perché ti fa impegnare. E quando poi a casa guardi foto (su un monitor decente) ti ripaga degli sforzi. Ti ripaga completamente. Bravo Damiano, per questo video, come sempre! :)

[@giuseppevella4368]

Complimenti. Ottima riflessione. Credo che sia associabile al pensiero di H. H. Nasse che riporto in forma integrale: " In principle one should not turn the ranking in the significance of the elements in a picture on its head and raise small technical artefacts to the rank of the most important part. In many pictures the main subject is the deciding moment. But in the beauty of calmly composed pictures it can already mean the step towards perfection. And here everyone can have their own yard-sticks." ( stampando le foto....). Grazie.

[@eos7173]

Ciao Damiano, sono praticamente d' accordo su tutto quello che hai detto, ma forse il problema più grande è la vita, questa nuova società che anche se moltissimi non lo hanno capito, non è più la stessa di prima, è cambiata ed è cambiata in peggio.

[@danieleschipa4461]

"Fotoamatori non più appassionati, colpa delle ultime fotocamere digitali....." No assolutamente, anche una modernissima mirrorless può essere usata come una 35mm a pellicola, ovvero totalmente in manuale, ovvero usando un esposimetro, ovvero PENSANDO a priori la foto, progettarla, cercarla, non centra niente l' attrezzatura che abbiamo nelle mani, con il "non mi diverte più", nessuno vieta l' appassionato a sedersi davanti al PC e sviluppare il RAW senza l' uso dell' AI, ovvero con le proprie mani, come si faceva in camera oscura, nessuno vieta l'appassionato di scegliersi una carta e stamparsela a casa con le proprie mani....è una scusa vera e propria quella di incolpare il DIGITALE della mancanza di stimoli. "In analogico quando prendevi un Hasselblad, se non sapevi fotografare....." Anche quì sono in disaccordo, in analogico quando prendevi una Hasselbld eri un professionista o un ricco (magari annoiato) appassionato che mostra la sua dorata Hasselblad anniversario, "Gli automatismi fanno passare la passione....". Non concordo, quelli come me negli anni 70/80 cominciavano con le Yashica FX3 e si proveniva da primordiali punta e scatta, magari automatiche in tutto e per tutto, mica questa automatiche ci hanno fatto passare la passione? Anzi, spesso per rimanere leggeri e spensierati le usavamo nelle gite fuori porta. "Vabbè se fa tutto la macchina che gusto ho?......." Fa tutto la macchina se gli lasciamo fare tutto, una modernissima digitale può essere usata come una Hasselblad, ovvero totalmente in manuale, anche nel mettere a fuoco, nessuno ci impedisce di accenderla e di NON premere il tasto menù fregandocene delle complicanze, nessuno ci obbliga a usare l' eye-focus. Spesso esco con la mia Zenza o con una delle mie 35mm, belle affascinanti e piene di "vintage", ma "impedite" in tante cose che le digitali spesso mi fanno fare con facilità. Gli stimoli mancano solo perchè oggi abbiamo tutto, e quando hai tutto, tutto diventa noioso. Concordo con te sulla "condivisione nei social" e per tutto il resto.

[@sveissnzpaper1317]

Ma come si fa a dire che la FOTOGRAFIA non ti piace più ??? Come dice Damiano, se proprio ti passa per la testa una cosa del genere, acquista un attrezzatura vintage è questa ti farà sicuramente innamorare o ri-innamorare. Questo pensiero può balenare nel cervello di qualche neofita, o giovincello alle prime armi , con un corpo macchina di nuova generazione, che giustamente, gli ha fatto perdere del tempo a studiare ;) . Io ho avuto la fortuna di conoscere, un oltre settantenne, che mi ha venduto un obiettivo vintage è da lì siamo diventati amici ... che fortuna averlo conosciuto, una persona non innamorata della fotografia ... di più. Mi ha spiegato di tutto, un tecnico che acquista oggetti fotografici non funzionanti è li sistema, ed ammetto che lui mi ha trasmesso una piccola parte della sua saggezza ... RISULTATO una delle due fotocamere la porto sempre con me, ovunque quasi come le mutande.

[@dinobeltrame5448]

La tua riflessione supera le frontiere attuali del concepire il vivere odierno dell'immagine fotografico. Parli con cuore, intelligenza, tecnica difficilmente riscontrabile tra i "guru "della fotografia attuale. Grazie di cuore, non smettere mai di essere un punto di riferimento per le nuove generazioni. Con profonda stima. Un fotoamatore dal 1960.

[@Promirrorless]

Dino le tue parole mi commuovono ti ringrazio di cuore

[@giana54]

Grazie Damiano, ho visionato questo tuo intervento su sollecito di un amico del mio Foto Club (!!!) e l'ho trovato molto interessante. Io fotografo da più di 50 anni a livello amatoriale, da quasi vent'anni sono passato al digitale approfondendo sempre più la mia passione ma, lo confesso, stampando sempre meno in quanto mi sono accontentato di presentare i miei lavori in rete! Ultimamente mi è capitato di dover presentare un mio servizio a un gruppo di amici fotografi facendo stampare (da tempo non ho più una camera oscura!) una quarantina di immagini in 20x30; ebbene è stata un'esperienza bellissima che mi ha anche incoraggiato ad iscrivermi, appunto, a un Foto Club. Un solo appunto sulla questione "automatismi che fanno perdere l'entusiasmo". Fotografo solo con Fuji, perlopiù eventi: grazie al cielo ci sono gli automatismi! In certi momenti è importante potersi concentrare sui soggetti e su quanto succede senza doversi preoccupare dell'esposizione e della messa a fuoco (oltretutto con gli anni la vista non migliora!). Comunque un argomento interessantissimo! Buon lavoro!

[@stefanoboccioli5464]

Avevo già riflettuto sul tema che sollevi. E' comune ad altri campi simili. Sicuramente i primi ad essere tagliati fuori sono i "narcisisti" della fotografia. Quelli che grazie alle proprie capacità in passato erano una minoranza in grado di realizzare immagini che si facevano ammirare. In grado di strappare gli "Wow!". Oggi questa terra di mezzo ha il fiato sul collo anche di principianti che grazie a mille automatismi riescono, senza competenza alcuna, a ralizzare scatti apprezzabitli. Molto più difficile sbagliare. Un buon cellulare fa chiedere a molti se vale la pena investire in macchiana fotografica ed obiettivi. Sono appassionato di astrofotografia: un tempo gli wow! erano 10 oggi sono 10.000. I narcisisti hanno vita difficile. Ma credo che il vero fotografo sia quello per il quale fotografare voglia dire comunicare e si vede. Per questi la tecnologia ha reso più facile realizzare esattamente cosa hanno da comunicare. Per questi il divertimento è aumentato.

[@superdino72]

Quindi viva gli smartphone..., anche se la qualità è scarsa..., alla faccia dei costruttori di fotocamere..., conta solo l'immagine

[@claus85]

Spunto molto interessante, ma vorrei aggiungere un altro aspetto che nel mio caso (sono un ritrattista) sta contribuendo molto al calo di interesse nell'attività del fotografare: sembra che oggi le persone abbiano la fobia, il terrore di farsi fotografare. Può sembrare paradossale, ma in un mondo in cui, ciascuno di noi ha almeno 1000 immagini di se stesso pubblicate sui social, in balia di praticamente chiunque, mi trovo spesso a discutere per strada con persone che anche soltanto ritengono (non essendolo) essere state incluse in una mia fotografia. Perchè mi fotografi, che fai, che ci devi fare con la mia foto? Questo in passato non avveniva, lo ricordo bene. Molte persone erano consenzienti nel farsi fotografare, a volte te lo chiedevano loro stesse, nella maggior parte dei casi, rendendosi conto di entrare in una tua foto, abbozzavano un sorriso. Non dico che tutti debbano essere felici di essere ritratti, magari contro la loro volontà, ma da qui un atteggiamento ostile largamente diffuso nei confronti di chi gira con una macchina fotografica, c'è del controsenso vista l'epoca in cui siamo tutti, costantemente ritratti, quello si a nostra insaputa, da milioni di smartphone direttamente connessi al web

[@gabbo2332]

Porca txxxa assolutamente d’accordo in tutto e per tutto con te!!!! Mamma mia questo video lo metterei in mondovisione il sabato sera alle 7! Oramai sia sta svalutando la fotografia talmente tanto che presto non varrà più niente! Io sono tra quei fotoamatori delusi.. ma felice di godermi la mia hasselblad è la mia Rolleiflex.. poche foto, pensate, godute.. sviluppate e stampate e alcune pure incorniciate! Quanta soddisfazione!! Video bellissimo immenso complimenti! Polvere digitale!

[@giuseppemacri4795]

Si purtroppo secondo me il mondo degli appassionati rispetto a una volta è cambiato e non di poco. Io ho 46 anni e 40anni fa giocavo e fotografavo con yashica e contax e studiavo successivamente più avanti i libri di ansel Adams, il negativo la stampa etc… sono passato per mamiya 645 di 3 generazioni ho usato rollei 3,5 e 2,8 hasselblad e anche altre perché papà era fotografo, ma comunque a seconda dei periodi ricordo sempre che c’era bisogno di studiare qualsiasi progetto per realizzare risultati, non trovo limitante studiare il menù di una mirrorless…! Forse gli pseudo amatori oggi sono troppi, e a differenza di una volta vedono il risultato mentre riprendono la scena del loro scatto. Forse ora sono troppi e meno appagati

[@maurilioguerini3311]

Come non essere d'accordo fotografo da oramai 60 anni ed ho impiegato più di 10 anni per passare al digitale Da quasi un anno sono arrivato ad una Sigma sd4H, che io chiamo la macchina a pellicola digitale La prima cosa che mi è piaciuta quando me l'hanno fatta provare è che non ha la funzione Automatico.... al massimo ha il Program Fotografare per me è sinonimo di "riflessione" per fare uno scatto basta un millesimo di secondo ma per prepararlo a volte servono anni...

[@stefanorossi8246]

Attrezzatura con pochi “automatismi” è possibilmente, non usarli... Con dietro un progetto fotografico.

[@umbertolepore174]

Secondo me, i vari produttori dovrebbero ingegnerizzare per loro macchine future, dei corpi più essenziali a livello di comandi fisici, aggiungendo però un interruttore con blocco, in stile autovetture, che vada a modificare totalmente il software di gestione della macchina. Intendo dire che il menù e i vari optional elettronici, vanno via via esclusi o attivati in base all': impostazione scelta, farei ad esempio Total manual, normal auto e super tec, in modo che ognuno posso scegliere l'impostazione via via sempre più o meno essenziale, più o meno complicazioni e più o meno aiuti dalla macchina. Finirebbe che ognuno sceglierebbe la impostazione che più gli piace inizialmente e non andrebbe più a modificarla. In questo modo però ognuno avrebbe la libertà di cucirsi la propria macchina addosso.

[@georgebises]

Mi pare che si stia demonizzando il produttore di macchine fotografiche perché ci mette a disposizione tecnologie che il mercato apprezza, addirittura chiede e perfino pretende quando il produttore x tarda a darci la tecnologia y. Però non esiste una sola macchina, per moderna ed intelligente che sia, che non ci consenta di spegnere ad uno ad uno tutti quegli automatismi ed impostare la macchina all'antica. Se vogliamo mettere a fuoco sulle fedi e lasciamo attivato l'automatismo che dà priorità agli occhi mi sembra un po' dura dare la colpa al costruttore. Allora teniamo uno dei settaggi personalizzati impostato su autofocus centrale e/o (se ci piace) triade esposimetrica manuale al quale ricorrere in qualsiasi momento. E' come lamentarci perché la nostra calcolatrice scientifica ha troppe funzioni. Sì, ma le quattro operazioni sono sempre lì e facilimente utilizzabili. A me pare piuttosto che il problema della stanchezza fotografica (anche io fotografo da cinquanta e passa anni) sia dovuta all'oceano di immagini e video che ci vengono costantemente recapitati tramite innumerevoli canali. Ciò detto, grazie Daminano per queste riflessioni.

[@maurapo]

Il processo si è spostato sullo sviluppo e la post-produzione digitale. Ma c'è anche in atto una standardizzazione della "creatività" su una quantità di scatti molto ma molto maggiore rispetto solo a 10 anni fa. Guardare tanta fotografia in cerca di insegnamenti decisivi, porta solo noia.

[@massimoborri308]

Damiano , come spesso accade ,, concordo con te .In questi giorni mi è capitato d intavolare una discussione nella quale cercavo di far capire la differenza che c'è tra un produttore di immagini ed un fotografo .L'approccio moderno alla Fotografia ci porta a produrre immagini spesso inutili .L'approccio alla Fotografia è filosofico , è un gesto intimo e irripetibile , a mio avviso , se non viene compreso questo produci immagini fini a se stesse , magari tecnicamente belle , d'impatto ma di una inutilità unica , come quasi tutto quello che viene prodotto nel campo " creativo " moderno .E' necessario rallentare e riflettere.

[@lorenzogenna]

Analisi perfetta nella quale purtroppo mi rivedo molto. Solo che a differenza del click compulsivo ad uso social io non sono disposto a scattare-tanto-per-scattare e quindi mi trovo in giganteschi periodo di nullafacenza fotografica, perché manca il contenuto o l'idea.

[@francescomantero4212]

Riflessione condivisibilissima. Forse il primo punto sull’avanzamento tecnologico potrebbe essere quello su cui si potrebbero trovare più sfumature, per esempio per alcuni ambiti fotografici, foto naturalistica, avifauna, un certo avanzamento tecnologico fa parte del godimento del risultato, perché permette di cogliere attimi e foto che non si sarebbero potuti prendere, e non ha tolto nulla dall’esperienza di essersi svegliati presto di essere andati da soli in un bosco per ore, anzi avvalora il fatto di essere riusciti ad essere stati appagati anche da una buona foto. Poi comunque qualunque sia l’avanzamento tecnologico della macchina nessuno vieta in altri ambiti, di mettere tutto su manuale togliere l’anteprima nel mirino e trovarsi più o meno nelle condizioni di una vecchia reflex, se si vuole. Dal secondo punto in poi invece è assolutamente così. Complimenti per il lavoro che fate con il vostro canale

[@adolci61]

Riflessione molto interessante ma dissento almeno in parte. Io ho fotografato per anno con una Nikon FM completamente manuale poi ad un certo punto ho dovuto smettere per motivi di tempo. Ho ripreso dopo tantissimi anni con una D500 ripartendo da foto sportive e mi si è dischiuso un mondo. A parte l'AF, continuo a fotografare in manuale ma la possibilità di sperimentare senza l'incubo dei costi e la post produzione mi hanno fatto tornare il divertimento nella fotografia. Concordo invece sul fatto che l'eccesso di tecnologia può diventare fonte di stress ma secondo me basta tornare ai vecchi tempi quando compravi un corpo e te lo tenevi a vita spendendo solo in ottiche fregandotene dei nuovi modelli.

Appena comprato una d200 con il suo ccd su cui ho montato le mie ottiche zeiss e mi sto divertendo un mondo! In tasto e:o una levetta per ogni funzione per 180€! Pazzesca!

[@mirko73.]

A tutti quelli che si stanno un po' spegnendo con la fotografia, soprattutto quella digitale, suggerisco di mettere in cima alla lista del prossimo acquisto una piccola stampante a sublimazione, io ho una Canon cp1300 con tanto di inchiostri (rulli) e carta. Spesa di circa 150 euro, ogni foto vi costerà circa 35 centesimi. La polvere digitale viene presto dimenticata, una stampa da 35 centesimi in formato 10x15 potrà anche emozionare voi e chi la vedrà anche in futuro. Io non mi sono mai emozionato davanti ad una foto a monitor. Mi ritrovo al 100% col grande Maestro Gianni Berengo Gardin quando afferma che l'archivio fotografico dovtebbe essere solo analogico. Ciao Damiano, ottima riflessione!

[@gbaldinu]

Condivido completamente la tua riflessione. Avessi più tempo libero per fare ciò che dici....

[@andrea9779]

Se uno si stanca perché è troppo semplice senza sbattimento fotografare con gli automatismi poi invece diventa stancante perché il menù è troppo complicato non capisco e contraddittorio secondo me. Sembra quasi più interessante il processo che la foto colta, grazie a quel processo che è stato semplificato

[@luciotitolo5869]

Sono d'accordo su tutta la , line. Dobbiamo riprendere a guardando, parlarci, ascoltarci e... fotografarci!

[@luigicorso3438]

Quanta verità in questo video. Mi hai fatto sentire in colpa, fotograficamente in colpa...

[@RobertoDomolo]

A proposito di stimoli viaggiando, poco prima del Covid mi ricordo che avevate organizzato un workshop fotografico nelle colline toscane poi saltato. Avete mai pensato di riproporlo?

[@fabrizio-6172]

Mi manca tanto non avere con me le mie macchine... Ho la fortuna di avere molti corpi, tra cui una magnifica dp0 ma viaggiando spesso per lavoro è davvero difficile portarle con me Molte volte pensandoci rifletto su quante siano le occasioni che perda non vendole con me. Scatto con mi miei smartphones vero ma a soddisfazione vedo il bicchiere sempre vuoto

[@fmontemagno1]

Grazie Damiano. Sono rimasto in silenzio pesando e condividendo ogni parola. Mi sono sentito meno "marziano". Mi hai confermato che sono sulla giusta strada. Grazie