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"Visse" appena quindici, dopo la scoperta con "Diceria dell'untore", lo scrittore Gesualdo Bufalino che, molto tardi, a 61 anni dopo una vita di docente schivo e riservato, fece irruzione nella narrativa e nella letteratura italiana. Un fenomeno letterario ed un grande esempio per la ricchezza linguistica, la pienezza del messaggio, la straordinaria ampiezza del suo orizzonte culturale e artistico, tra romanzi, saggi, poesie, aforismi, antologie, traduzioni, oltre all'amore e alla passione per il cinema e per la musica. Oggi, ventidue anni dopo la morte cosa ci rimane di tanto patrimonio? Incontro con Giuseppe Traina, docente di letteratura italiana dell'Università di Catania, sede di Ragusa.