Giovanni Brizzi Imperium: alle radici dell’impero La Storia in Piazza 2017 - Palazzo Ducale Genova
Пікірлер: 37
@atspy45903 ай бұрын
Colpisce il fatto che il prof. Brizzi traduce sempre (con nostra soddisfazione) le infinite citazioni latine... è una dota innata di grande divulgatore oltre che immenso professore!
@user-en6mg4gz5l4 ай бұрын
Il professor Brizzi nutre la mente come pochi.
@angelotoscano15455 жыл бұрын
A bocca aperta per 48 minuti e 51 secondi
@marcelloranieri87012 күн бұрын
Lezione semplicemente straordinaria
@liberoferrari62114 жыл бұрын
Una delle descrizioni-illustrazioni-racconto più grandiose mai ascoltate: minuzioso nei particolari fondamentali e puntuale anche nelle visioni d'insieme che offre. Sicuramente un sapiente ma uno storico d'eccezione nella presentazione e nell'elaborazione di quanto lungamente studiato.
@giovannimalanchini17617 ай бұрын
Grazie per la messa a disposizione.
@FabrizioPettoello3 жыл бұрын
Straordinario come sempre
@prometeodivino54683 жыл бұрын
Grazie per la splendida lezione di storia romana Professore
@pushlooop4 жыл бұрын
Di fronte a intellettuali di questo livello, è un onore essere italiani
@eugenolo5 жыл бұрын
Fantastico
@giorgiocalefato84582 жыл бұрын
Immenso, complimenti.
@raulcesari4115 Жыл бұрын
E' vero che Roma non conobbe "leggi razziali", ma noi da Roma dobbiamo apprendere non solo l'immenso patrimonio positivo, ma anche quella parte negativa che ne causo' la catastrofe, cosi da non ripetere l'errore.. Un altro fattore dirimente sta nel fatto che la Repubblica accoglieva certamente i vinti, ma solo nelle loro classi dirigenti, o Aristocrazie le quale, per chi ha una conoscenza anche elementare di cose del genere, erano in maggior parte indoeuropee, e non solo in Europa, ma anche in Medioriente e in nord-Africa. Quindi nessun cambio etnico profondo. La tragedia iniziò con l'estensione imperiale della cittadinanza a tutti. La Repubblica era aristocratica, l'Impero era democratico. Questo comportò in pochi decenni la distruzione dei fondamenti (i "valori") della romanità.
@francescoguarguagli6 ай бұрын
Definire l'impero come "democratico" mi pare una distorsione della realtà abbastanza evidente, sia che si intende la democrazia antica ateniese sia la nostra moderna, con la dinastia degli Antonini è evidente l'accentramento del potere nelle mani degli imperatori, i periodi successivi gli imperatori, soprattutto nel terzo secolo d.c. erano generali, soldatacci, spesso non romani d'origine (se ha senso definire qualcuno romano d'origine) integrati nell'impero con la leva militare, le tradizione romane si sarebbero a prescindere disperse con la continua espansione e amalgamazione dei popoli sotto Roma.
@raulcesari41156 ай бұрын
@@francescoguarguagli L'Impero è una creazione dei "popolari" nella lotta vittoriosa condotta contro il patriziato (gli "ottimati"). Che si sia concluso tutto in tirannia, questo è il processo logico della democrazia in ogni tempo. La democrazia ateniese visse i suoi decennio più importanti con il "principato" di Pericle (L. Canfora). Nel caos inevitabile, mentre tutto crollava e i diversi organismi statali si dissolvevamo, non rimase altre che l'esercito: ultima forma che resiste alla dissoluzione, quindi l'unica che poteva prendere il potere (ieri come oggi. E vedremo anche questo). Per definire la democrazia non è necessario ricorrere alle elezioni, dove masse del tutto insignificanti e impotenti sporcano solo un povero pezzo di carta. Augusto all'inizio mantenne per sé unicamente il potere del Tribunato, l'unico che ormai dava un potere reale, e quando divenne "Imperator", svuotò tutto e tutti di ogni autorità arrogandola tutta alla sua persona. E questa è democrazia radicalmente applicata. In quel tempo "romani autentici non ce n'erano più. Secoli di "manumissione" avevano infarcito l'Urbe di Liberti provenienti da tutti i trivi del pianeta. Secondo Montesquieu in quei giorni "imperiali" si una popolazione di circa un milione, i liberti ammontavano a 700 mila. Era questo ormai il "popolo romano"!
@raulcesari41156 ай бұрын
@@francescoguarguagli L'Impero è una creazione dei "popolari" nella lotta vittoriosa condotta contro il patriziato (gli "ottimati"). Che si sia concluso tutto in tirannia, questo è il processo logico della democrazia in ogni tempo. La democrazia ateniese visse i suoi decennio più importanti con il "principato" di Pericle (L. Canfora). Nel caos inevitabile, mentre tutto crollava e i diversi organismi statali si dissolvevamo, non rimase altre che l'esercito: ultima forma che resiste alla dissoluzione, quindi l'unica che poteva prendere il potere (ieri come oggi. E vedremo anche questo). Per definire la democrazia non è necessario ricorrere alle elezioni, dove masse del tutto insignificanti e impotenti sporcano solo un povero pezzo di carta. Augusto all'inizio mantenne per sé unicamente il potere del Tribunato, l'unico che ormai dava un potere reale, e quando divenne "Imperator", svuotò tutto e tutti di ogni autorità arrogandola tutta alla sua persona. E questa è democrazia radicalmente applicata. In quel tempo "romani autentici non ce n'erano più. Secoli di "manumissione" avevano infarcito l'Urbe di Liberti provenienti da tutti i trivi del pianeta. Secondo Montesquieu in quei giorni "imperiali" si una popolazione di circa un milione, i liberti ammontavano a 700 mila. Era questo ormai il "popolo romano".
@raulcesari41156 ай бұрын
@@francescoguarguagli L'Impero è una creazione dei "popolari" nella lotta vittoriosa condotta contro il patriziato (gli "ottimati"). Che si sia concluso tutto in tirannia, questo è il processo logico della democrazia in ogni tempo. La democrazia ateniese visse i suoi decennio più importanti con il "principato" di Pericle (L. Canfora). Nel caos inevitabile, mentre tutto crollava e i diversi organismi statali si dissolvevamo, non rimase che l'esercito: ultima forma che resiste alla dissoluzione, quindi l'unica che poteva prendere il potere (ieri come oggi. E vedremo anche questo). Per definire la democrazia non è necessario ricorrere alle elezioni, dove masse del tutto insignificanti e impotenti sporcano solo un povero pezzo di carta. Augusto all'inizio mantenne per sé unicamente il potere del Tribunato, l'unico che ormai dava un potere reale, e quando divenne "Imperator", svuotò tutto e tutti di ogni autorità arrogandola alla sua persona. E questa è democrazia radicalmente applicata. In quel tempo "romani autentici non ce n'erano più. Secoli di "manumissione" avevano infarcito l'Urbe di Liberti provenienti da tutti gli angoli del pianeta. Secondo Montesquieu in quei giorni "imperiali", su una popolazione di circa un milione, i liberti ammontavano a 700 mila. Era questo ormai il "popolo romano"!
@raulcesari41156 ай бұрын
@@francescoguarguagli Mi dispiace, mi hanno cancellato la risposta. Non so chi né perché.
@aniketosaniketos81266 ай бұрын
Immenso.
@Yakee.5 жыл бұрын
Perla !!!
@TezChanneJJ2 жыл бұрын
Liberate l’ara pacis. Comunque io la storia del nome della divinità rivelato non l’ho capito, chi me lo spiega?
@Faustobellissimo3 ай бұрын
"Le Signorie e i Comuni non contano niente"??? what???
@viaprenestina38942 жыл бұрын
si incomincia subito con una tirata anti-fascista d' obbligo.
@giorgiodelorenzi77144 жыл бұрын
Non é mai esistito un imperatore ebreo , africano o di etnia non “ Bianca” .
@agneseracheli35664 жыл бұрын
certo! Settimio Severo di Leptis Magna (attualmente in Libia) che aveva sposato Giulia Domna, siriana
@roccopolimena52074 жыл бұрын
Esistito anche un imperatore arabo.
@calibardo3 жыл бұрын
Filippo l'Arabo
@calibardo3 жыл бұрын
anche Macrino era berbero
@francocasu72783 жыл бұрын
non esistono riferimenti al colore della pelle ma solo all'essere Romani...anche se nati in provincia...che sempre Roma era