Giro in Vespa di Salerno a conclusione del Giro della Costiera Amalfitana

𝑬 𝒊𝒍 2 𝒈𝒊𝒖𝒈𝒏𝒐 𝒄𝒊 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒓𝒊𝒛𝒛𝒂𝒎𝒎𝒐 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝑺𝒂𝒍𝒆𝒓𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒓𝒊𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒏 𝑺𝒊𝒄𝒊𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒐𝒑𝒐 𝒖𝒏𝒐 𝒔𝒑𝒍𝒆𝒏𝒅𝒊𝒅𝒐 𝑮𝒊𝒓𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑪𝒐𝒔𝒕𝒊𝒆𝒓𝒂 𝑨𝒎𝒂𝒍𝒇𝒊𝒕𝒂𝒏𝒂.
𝐈𝐋 𝟐 𝐆𝐈𝐔𝐆𝐍𝐎
𝐂𝐎𝐍𝐂𝐋𝐔𝐃𝐄𝐌𝐌𝐎 𝐈𝐋 𝐆𝐈𝐑𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐈𝐄𝐑𝐀 𝐀𝐌𝐀𝐋𝐅𝐈𝐓𝐀𝐍𝐀 𝐈𝐍 𝐕𝐄𝐒𝐏𝐀
Ringraziamo il Vespa Club Barcellona Pozzo di Gotto, per essersi fatto carico con tanto impegno dell’organizzazione e della realizzazione della nona edizione di questo suo raduno vespistico nazionale.
L’esperienza è stata positiva a giudizio di tutti i partecipanti.
Lungo il viaggio di ritorno da Massa Lubrense a Salerno, lì dove eravamo sbarcati il 30 maggio, non sapevamo se accelerare, per arrivare prima a causa dell’ansia, che ti viene ogni volta che devi raggiungere un porto di imbarco entro una certa ora, o rallentare, per le emozioni che provi nel capire che anche questa esperienza se l’è inghiottita il tempo che inesorabilmente passa.
Salimmo sulla nave dopo aver fatto un giro nella città e con Liliana, Felicetta e Rocco incontrammo San Cristoforo, nella vicina Chiesa della Santissima Annunziata…
Ci diceva Rocco di aver visto una sua raffigurazione prima che entrassimo ad Amalfi…
𝘚𝘢𝘯 𝘊𝘳𝘪𝘴𝘵𝘰𝘧𝘰𝘳𝘰 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘵𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘧𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘴𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘣𝘢𝘳𝘤𝘢𝘪𝘰𝘭𝘪, 𝘱𝘦𝘭𝘭𝘦𝘨𝘳𝘪𝘯𝘪, 𝘱𝘦𝘯𝘥𝘰𝘭𝘢𝘳𝘪, 𝘷𝘪𝘢𝘯𝘥𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪, 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘪, 𝘧𝘦𝘳𝘳𝘰𝘷𝘪𝘦𝘳𝘪, 𝘢𝘶𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪. (Da Wikipedia)
Rocco ci spiegò più o meno questo, con la sua tipica competenza tipo “Enciclopedia Treccani”, ed anche altro. Quando finì, e ci girammo verso la parete di destra della Chiesa, vedemmo magicamente lì raffigurato San Cristoforo col bambino, che per “dioincidenza” ci osservava benedicente.
Andammo poco dopo al porto e tutti assieme facemmo ingresso al piano due della Caronte… Salimmo sino al piano cinque quegli infiniti gradini giallo/blu, dove attendemmo l’ora del pranzo e poi ci riposammo un po’ sulle poltrone del piano sesto.
La domenica del 2 giugno 2024 non poteva passare senza onorare l’Italia repubblicana e la sua festa istituzionale. Liliana si avventurò a farlo a cappella (la chitarra era momentaneamente nel garage e non si poteva prendere!).
Poco prima aveva cantato “Tutto è vanità” di Branduardi.
Si avvicinava man mano l’orario di arrivo, forse saremmo arrivati in anticipo… ci sperammo!
E fu così!
Francesco Urso
presidente Vespa Club Avola “Michele Piccione”