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Governo cibernetico e management algoritmico con Luca Paltrinieri, Valeria Pinto, Salvatore Prinzi
Governo cibernetico e management algoritmico
Ciclo seminariale dell’Osservatorio sui saperi umanistici dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno - CNR
Ciclo di seminari
Martedì 28 maggio alle ore 15 presso la Biblioteca dell’ISPF a Porta di massa, si è tenuto il terzo e ultimo incontro del ciclo “Pensare nell’era del dato”. Questa volta saranno nostri ospiti Valeria Pinto, professoressa di Filosofia Teoretica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, che si è occupata di analisi genealogica dei sistemi di organizzazione della conoscenza, di valutazione, di tecnologie dell’evidenza e ultimamente di cibernetica e formazione; e Luca Paltrinieri, dall’Università di Rennes, che si occupa di filosofia delle organizzazioni, epistemologia delle scienze umane e sociali, filosofia del lavoro. A introdurre e moderare, Salvatore Prinzi, ricercatore dell’ISPF.
In questo incontro che conclude il nostro ciclo abbiamo affrontato la questione del lavoro. Una filosofia politica del lavoro deve infatti fare i conti, all’inizio del XXI secolo, con due tipi di discorsi apparentemente distanti. Da una parte una profezia di automatizzazione integrale, secondo la quale il lavoro umano sarà rimpiazzato dalla macchina (e oggi, più specificamente, dall’intelligenza artificiale): ormai il valore non sarebbe tanto creato dal lavoro umano, come lo pensavano gli economisti classici, ma estratto dagli enormi giacimenti di dati generati dalla società digitale. Dall’altra parte, però, abbiamo un discorso che mette l’accento sull’umano come risorsa, sul capitale umano come unica e vera fonte del valore, e sull’educazione come chiave di volta dell’economia del XXI secolo. Com’è possibile che due discorsi contradditori possano coesistere? Sulla base di quali evidenze comuni due profezie simmetriche e opposte possono mantenersi?
In questo incontro abbiamo ricostruito brevemente la complessità storica di questi due discorsi.