Ciao ragazzi, bella recensione. Il ritmo indubbiamente lento e ostico (ma non estremamente) è bilanciato dalla presenza continua di impulsi, spunti e suggestioni visive o narrative che lo rendono sempre interessante e stimolante. Forse qualche lungaggine c'è, qualche sghembatura narrativa c'è, ma rimane un'esperienza arricchente. Originali e accattivanti gli anacronismi linguistici e temporali continui. Regia indubbiamente il punto forte.
@reasonsblog27 күн бұрын
Grazie mille caro Potito! Sì, Grand Tour è certamente un'opera arricchente e originale, figlia di un grande amore per l'Asia, di una grande sensibilità, e di scelte registiche molto personali e originali
@paolomenicocci3971Ай бұрын
Ciao Federica,quindi una specie di "elogio della lentezza" cinematografico...in epoca fast,anzi very fast mi sembra un antidoto interessante alla nostra frenesia occidentale!👍 Lo andrò a vedere
@reasonsblogАй бұрын
Sí, è proprio questo uno dei sensi di questo film! Poi dicci cosa ne pensi!
@paolomenicocci3971Ай бұрын
@reasonsblog Siamo nei "paraggi" dell'ultimo film di Wenders allora almeno per questa peculiarità...
@reasonsblogАй бұрын
Si, l'associazione mentale l'abbiamo fatta anche noi. Ma questo film, se possibile, è ancora più "lento". Specie per come è costruito.
@massimoromano4452Ай бұрын
Ottima intro perché a me piacciono proprio anche i film:"non per tutti".