E tu le conoscevi queste tecniche per sfruttare le diverse esposizioni in modo diverso dal normale HDR? Fammelo sapere nei commenti! ;)
@pepper...11 күн бұрын
Hai peggiorato la situazione! kzbin.info/www/bejne/a6PGan6bmJeGjtU Magico!!!
@graphicsforsocialmedia11 күн бұрын
@ Il titolo è volutamente provocatorio. Non faccio un vero hdr, sfrutto le varie esposizioni in modo creativo, donando un aspetto che rispecchia la mia visione artistica. Bello il video che mi hai linkato, meno il risultato finale, almeno per me.
@astheworld200710 күн бұрын
Ciao Gianluca, proponi sempre contenuti di grande qualità e che offrono spunti di riflessione e modalità alternative di post produrre, gestisco anche io le multiesposizioni manualmente ma proverò questa tua soluzione. A proposito della gestione delle maschere io mi trovo molto bene con il TM panel di Gaspare Silverii, tu cosa ne pensi?
@graphicsforsocialmedia10 күн бұрын
Ciao, grazie mille del commento. Per il plugin TM panel molto buono, perfetto per le maschere di luminosità. L'unica pecca è l'essere meno popolare di lumenzia o tk8 che hanno dietro una community più grossa (perciò più materiale/video dedicati). Per il resto utilissimo per ciò che propone di fare ;)
@astheworld20079 күн бұрын
@@graphicsforsocialmedia è proprio vero, effettivamente è parecchio meno diffuso di quelli citati (di recente ho acquistato anche le TK9 e le sto provando). Col TM panel mi trovo bene proprio per le selezioni in base alla tonalità, peraltro perfezionate ad ogni versione; certo niente che non si possa fare con Photoshop base però queste ti risparmiano diversi passaggi. Grazie per la risposta!
@graphicsforsocialmedia9 күн бұрын
@ figurati, grazie a te!
@alexanedda396011 күн бұрын
Bello, e sicuramente più facile da replicare rispetto a un'alternativa proposta da Marco Diodato (un video di 12 anni fa) che si destreggia con le tecniche di Margulis. Grazie Gianluca per questa nuova perla
@graphicsforsocialmedia11 күн бұрын
12 anni fa iniziavo la mia avventura in PS praticamente, se lo trovi questo video giramelo che sono curioso! Grazie Alex 😊
@alexanedda396011 күн бұрын
@@graphicsforsocialmedia pensa che io 12 anni fa suonavo i campanelli per passatempo😂 Il video è questo (ce l'ho tra i preferiti) kzbin.info/www/bejne/a6PGan6bmJeGjtU
@graphicsforsocialmedia11 күн бұрын
Hai fatto passi avanti allora, grande Alex 😂😂😂
@alexanedda396011 күн бұрын
@@graphicsforsocialmedia infatti.. da qualche anno sono passato ai citofoni 😂
@pepper...11 күн бұрын
@@alexanedda3960 Ho guardato il video in questione. Marco Diodato grande !!!
@andreaperini74886 күн бұрын
Grazie di aver condiviso questa tecnica. Sono sempre sufficienti 3 foto come nell'esempio o in situazioni di elevato contrasto è meglio lavorare con braketing di 5 o 7 foto? E se si, in che modo le ordiniamo nei livelli su PS? Grazie
@graphicsforsocialmedia6 күн бұрын
Ciao Andrea, grazie a te per la domanda! La scelta tra 3, 5 o 7 foto dipende sempre dal contrasto della scena. In situazioni di contrasto moderato, 3 esposizioni (sottoesposta, corretta e sovraesposta) sono generalmente sufficienti per coprire l'intera gamma dinamica. Tuttavia, in condizioni di elevato contrasto, come tramonti o scene con luci intense e ombre profonde, è consigliabile utilizzare 5 o 7 esposizioni per catturare maggiori dettagli sia nelle aree estremamente scure che in quelle luminose. Questo approccio consente di ottenere transizioni più fluide tra i toni, soprattutto quando si scatta con incrementi di esposizione più piccoli, come ±1/3 EV. Se scegli di usare Photoshop manualmente per fondere queste esposizioni, l’ordine dei livelli gioca un ruolo fondamentale. Puoi partire con la foto sottoesposta come base (livello più basso) perché questa preserva meglio le alte luci. Da qui, costruisci l’immagine posizionando progressivamente sopra i livelli con esposizioni più chiare, utilizzando maschere di livello per rivelare solo le aree necessarie, come ombre o mezzitoni. In alternativa, puoi utilizzare lo scatto correttamente esposto come base: questa scelta è più intuitiva e bilanciata, ma potrebbe richiedere un po’ più di attenzione per gestire i dettagli delle alte luci. Entrambi gli approcci funzionano, ma se la scena ha un contrasto molto elevato, partire dalla sottoesposta come base garantisce una gestione migliore delle luci più intense. Al contrario, per scene a contrasto moderato, partire dalla foto correttamente esposta può rendere il flusso più semplice e veloce. Spero di aver chiarito i tuoi dubbi! 😊
@El_Gato_Mato8 күн бұрын
Ciao Gianluca, intanto bellissima maglietta. Poi, video bello tosto che offre un sacco di spunti interessanti. Devo dire che pur essendo un approccio ben diverso, trovo che nelle ultime versioni l'HDR di Camera Raw sia migliorato moltissimo. A parer tuo esiste un software che faccia un lavoro ancora migliore? Poi, ho apprezzato molto il punto sulla psicologia della foto. O meglio, sulla psicologia dell'osservatore. Sovente siamo concentrati verso la spasmodica ricerca del dettaglio, quando invece, come hai dimostrato, less is more. Infine, notavo che durante l'apertura dei file RAW, hai usato il profilo P3 invece che il classico Adobe RGB 1998. Questo comporta qualche vantaggio? Grazie mille per tutto. Buon lavoro.
@graphicsforsocialmedia7 күн бұрын
Grazie mille per il tuo commento e per i complimenti :) Parlando dell’HDR in Camera Raw, negli ultimi aggiornamenti ha davvero fatto passi da gigante: l’algoritmo di fusione è più preciso e nel complesso lo trovo abbastanza intuitivo per chi cerca un workflow senza spezzare troppo la post-produzione. Se invece ti senti di voler spingere ancora di più sulle caratteristiche tipiche dell’HDR, ci sono software dedicati come Photomatix o Aurora HDR, ma tutto dipende dal tipo di risultato che vuoi ottenere: c’è chi preferisce un look più naturale e chi, invece, cerca un effetto più marcato o artistico. Una cosa da sottolineare: se usi Lightroom l'interfaccia di Aurora si integra meglio di Photomatix. Condivido il tuo pensiero sulla “psicologia della foto”: a volte ci focalizziamo sui dettagli e cerchiamo la massima nitidezza, ma “less is more” è una regola che spesso dà risultati sorprendenti, lasciando spazio all’interpretazione e all’immaginazione di chi osserva. Per quanto riguarda il profilo P3, so che molti device come gli schermi Apple lo supportano molto bene e, così, in questi casi riesce a sfruttare un gamut diverso. Normalmente il dci-p3 lo si usa in ambiente video, mentre l'adobe rgb in fotografia, in realtà differiscono per lo più nella visualizzazione dei colori primari (hanno un'area simile in termini di grandezza gamut). Dunque se non devi stampare non è una differenza sostanziale, mentre se il tuo output è proprio la stampa di fotografie, rimani saldamente su Adobe RGB e non sbagli ;)
@El_Gato_Mato6 күн бұрын
@@graphicsforsocialmedia Grazie mille per la risposta super esaustiva. Sempre a mio avviso, anche l'HDR di Capture One non è affatto male. Detto ciò, veniamo al punto più importante in assoluto: Waters o Gilmour? 😁
@graphicsforsocialmedia6 күн бұрын
@@El_Gato_Mato Roger Waters ;)
@MassimoVivarelli11 күн бұрын
Ciao Gianluca, si vede che hai conoscenza e padronanza di Ps, ma sai come mi trovo bene io con il tmpanel 😄 che mi ha permesso di non sbattermi non poco. Cmq bella l'idea e bello il tuo modo di editare. Complimenti e grazie per condividerlo
@graphicsforsocialmedia11 күн бұрын
Ciao Massimo, il tmpanel è tanta roba! Non sono contro questi plugin, anzi lo uso spesso anche io! In questo video volevo solo mostrare che ci sono altri modi per editare le foto, l'importante è sapere che effetto si vuole riprodurre!
@AlessioC97x10 күн бұрын
Sono molto sorpreso, non avevo mai visto questo workflow per l’HDR che mi sembra davvero molto avanzato. Il senso di profondità che hai ricreato è davvero stupendo! Unica cosa che mi chiedevo, rispetto anche alla questione che ha posto l’altro utente sui bit… La mia fotocamera, che non è vecchia anzi, è nuova e anche piuttosto costosa, scatta a massimo 10bit. Poi, gli schermi generalmente trasmettono in 8bit. Quindi sinceramente non mi è molto chiaro questo discorso dei 16bit e addirittura 32bit… Stiamo parlando della profondità del colore giusto? Che senso ha lavorare a 32bit foto a 8 o 10 bit che non hanno assolutamente quelle tonalità così specifiche e che comunque a prescindere non si potrebbero riprodurre sugli schermi? Sto andando un po’ in confusione su questa cosa…
@graphicsforsocialmedia10 күн бұрын
Ciao Alessio, Mi fa piacere che il risultato finale ti sia piaciuto! Adesso èprto con il pippone delle 7 di mattina XD Prima di tutto è normale fare confusione quando si parla di bit, perché i numeri “8/10/12/14/16/32…” spesso si riferiscono a cose diverse (profondità di colore del sensore, formati di salvataggio, canali di elaborazione, display, ecc.). 1. Profondità del sensore e dei file RAW La tua fotocamera (che sia 10 bit o 14 bit) in realtà cattura i dati con una certa profondità (spesso 12 o 14 bit reali per i file RAW in ambito fotografico). Il numero “10 bit” che vedi potrebbe riferirsi a video (log a 10 bit ) o a una particolare specifica del processore d’immagine. Ma per le foto RAW, la profondità effettiva di solito è più alta (es. 12 o 14 bit). Alcune macchine “dichiarano” 10 bit per il flusso video HDR ma, quando fotografi in RAW, potresti avere un depth maggiore (12-14 bit). Dipende dal modello. Io per esempio ho 14bit per il file raw della mia fuji XT3 2. Lavorare a 16 bit in Photoshop: perché? Margine di manovra: Quando apri un RAW (12-14 bit) e lo porti a 16 bit in Photoshop, stai essenzialmente dando allo spazio di lavoro un “cuscinetto” di precisione. Le operazioni di contrasto, bilanciamento, schiarita/scurita, ecc. verranno fatte con calcoli più precisi, riducendo il rischio di banding (le famose strisce nelle sfumature) o clipping dei colori. Non significa “vedere” 16 bit: È un fatto di calcolo interno. Alla fine, quando visualizzi su uno schermo a 8 bit o 10 bit, avrai comunque un output limitato, ma i passaggi di post-produzione saranno più puliti. 3. 32 bit: quando si usa davvero? 32 bit si usa nei veri workflow HDR (quelli destinati a TV/monitor HDR), o quando si uniscono scatti in un file a gamma dinamica estesa. In un contesto strettamente fotografico, è più raro lavorare interamente a 32 bit. Spesso si fa una fusione temporanea a 32 bit per avere tutta l’informazione, poi si converte in 16 bit per rifinire l’immagine. Esempio: Merge to HDR Pro di Photoshop, che crea un file 32 bit unendo più scatti; successivamente, si fa il tono-mapping e si torna a 16 bit per la post-produzione finale. 4. Ma se il monitor è 8 bit? La maggior parte dei monitor in commercio sono 8 bit reali (qualcuno 8+FRC, che simula 10 bit), mentre i monitor HDR di fascia alta possono essere 10 o 12 bit. Lavorare in 16 bit (o 32 bit) nel software non si fa perché tu vedi effettivamente 16/32 bit a monitor, ma per mantenere la massima qualità nei calcoli di editing. Solo alla fine, l’immagine viene adattata al tuo dispositivo di output (stampa, web, monitor, ecc.). Per riassumere: il sensore della fotocamera potrebbe acquisire più profondità di colore di quanto pensi (spesso 12 o 14 bit in RAW). 16 bit in Photoshop serve a evitare problemi di posterizzazione o banding quando fai correzioni spinte (curve, maschere complesse, fusione di esposizioni). 32 bit è davvero “High Dynamic Range” in senso tecnico. Per molte foto standard, a volte è un passaggio intermedio più che uno step obbligato. In pratica, anche se le foto saranno visualizzate su un monitor a 8 bit, lavorare in 16 bit rimane vantaggioso per l’editing. La maggior parte dei fotografi professionisti post-produce in 16 bit proprio per questa ragione ed è alla fine il miglior compromesso qualità/peso per gestire i dati delle immagini, in 32 non avrebbe senso se non in casi specifici. Spero che adesso sia un po’ più chiaro come funziona la storia dei bit! :)
@AlessioC97x10 күн бұрын
@ Si grazie davvero! Come mi aspettavo e come avevo capito già da tempo, le tue competenze non si fermano affatto alla “grafica per i social media” o all’IA, ma hai un bagaglio di conoscenze e competenze davvero molto ampio. Molte delle tecniche che hai mostrato soprattutto in questi ultimi giorni non le avevo mai viste neanche nei canali americani. È una cosa molto apprezzabile, perché in molti possono “arrangiare” ad usare Photoshop o Canva che sia, ma in pochi hanno le competenze e la visione artistica per ottenere risultati di alto livello. Grazie e alla prossima!
@mattia.astorino11 күн бұрын
HDR in un documento a 16bit con istogramma in SDR 😅
@graphicsforsocialmedia11 күн бұрын
Ciao, hai perfettamente ragione sul fatto che un ‘vero HDR’ richiederebbe un workflow a 32 bit e un monitor o un output HDR. In questo video ho usato il termine ‘HDR’ in maniera più generica, riferendomi alla fusione di esposizioni per estendere la gamma dinamica in un file 16 bit, comunque destinato a un output SDR. Quindi sì, tecnicamente non è un HDR in senso stretto, ma resta un metodo efficace per recuperare dettagli da diverse esposizioni quando si lavora in fotografia tradizionale.