1257- La sanguinosa rivoluzione degli schiavi di Haiti [Pillole di Storia]

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[@davidemalaspina2377]

Bella l'idea di spezzare la serie su Napoleone per la contemporanea storia di Haiti. Spero che farai altrettanto per la Louisiana.

[@antoniotorcoli5740]

Bravissimo come sempre. Aggiungo qualche dettaglio, in attesa della prossima puntata: il soprannome " Louverture" deriva dalla sua capacità, varie volte dimostrata in battaglia, di sfondare le schiere nemiche ( tecnicamente si diceva appunto fare una " ouverture" ). Una curiosità: Toussaint non solo sapeva leggere e scrivere, ma conosceva bene lo Spagnolo e discretamenre l'Inglese e se la cavava con il Latino, che usava talvolta per impressionare le sue truppe.

[@ceciliaarcari1074]

Grazie Gioele,sempre molto interessante e ben spiegato,a domani allora per il gran finale.

[@blacknotecamp1076]

Un argomento davvero interessante, l'ho portato come monografia all'esame di storia moderna.

[@jon_g5319]

Ottimo video su un argomento del quale lessi qualche libro in passato, mi hai rispolverato qualche ricordo. Se masticate l'inglese vi consiglio due libri sulla rivoluzione haitiana: "Avengers of the New World: The story of the Haitian Revolution" di Laurent Dubois e "Facing racial Revolution" di Jeremy D. Popkin

[@AlgernonMoncrieff77]

Consigliabile anche "Black Spartacus", di Sudhir Hazareenzigh.

[@fabiofiori6220]

Pillola spettacolare!!!! Davvero intrigante la storia che mi e sempre piaciuta...

[@Lensmen-wm1in]

Nel '18 sono andato in crociera ai Caraibi, li' le isole sono passate di mano parecchie volte, quasi sempre tea Francia e Gran Bretsgna, una di queste, Sant Lucia, e' passata di mano 13 volte.

[@niko8012]

Ottimo come sempre

[@LauraBerga-n8s]

Interessantissimo. Grazie Gioele! Mi pare di ricordare che Josephine Beaurnais (si scrive così?), prima moglie di Napoleone, fosse fuggita per sopravvivere alla rivolta.

[@enri7778]

Beauharnais, preso dal primo marito

[@laBibliotecadiAlessandria]

Non era di Haiti, ma di Martinica. E arrivò in Francia 10 anni prima della rivoluzione

[@LauraBerga-n8s]

@@laBibliotecadiAlessandria Grazie per il chiarimento

[@Another_opinion_]

Interessante il paragone con la spedizione in Egitto di Napoleone. Entrambe motivate da ambizioni imperiali ed economiche. Entrambe fallirono (resistenza locale e malattie). Entrambe lasciarono una forte eredità storica (nascita dell'Egittologia da una parte e movimenti anti-coloniali, anti-schiavitù dall'altra).

[@Paolo-s8p]

Sì, ma l'egittologia a qualcosa serve.

[@NINOGIANLUCA]

18:42 è un Numero gigantesco , ora che ci penso durante La rivoluzione francese è soltanto l'1% della popolazione era direttamente coinvolto, durante la rivoluzione iraniana del 1979 soltanto il 5/6 % era coinvolto, ma durante la rivoluzione ai tian il 20%? È tantissimo

[@LucaScaramuzza-cw6hp]

Molto bello e apprezzato grazie

[@passionenapoleonica]

Napoleone ammise numerosi di uomini di colore e mulatti nella Grande Armata. Voglio menzionare un reggimento famoso: il 21 floreale anno XI, vale a dire l''11 maggio 1803, a Mantova fu formato il "Battaglione dei Pionieri Neri" (Bataillon des Pionniers Noirs), un reggimento composto interamente da uomini di colore e mulatti originari delle Indie occidentali (Haiti, Giamaica e Cuba principalmente) ed ex sostenitori di Toussaint Louverture, eroe della rivoluzione haitiana. Messo al servizio del Regno di Napoli nel 1806, fu conosciuto come il 7° Reggimento di fanteria di linea "Real Africano", comandato dal generale italiano Francesco Macdonald. Nel 1812 partecipò anche alla campagna di Russia, dove si distinse nuovamente. Purtroppo il reggimento fu sciolto nel 1814 e il destino degli uomini sopravvissuti è sconosciuto.

[@AlgernonMoncrieff77]

Una storia affascinantissima, grazie! Mi metto subito a cercare letteratura in merito.

[@passionenapoleonica]

​@@AlgernonMoncrieff77 Grazie a te. Joseph Damingue (1761-1820), detto "Ercole", cubano nato all'Avana e futuro primo comandante del Bataillon des Pionniers Noirs. Cacciatore a cavallo e ufficiale della Legion d'onore, si distinse al ponte di Arcole e ad Aboukir. In particolare per le sue gesta ad Arcole Napoleone gli fece conferire una sciabola d'onore con su scritto: "Per aver rovesciato, alla testa di venticinque guide, una colonna austriaca alla Battaglia di Arcole".

[@davidemalaspina2377]

​@@passionenapoleonicaciao Non c'entra con Haiti,ma m'è venuto in mente che Simon Bolivar è contemporaneo a Napoleone. Si sono mai conosciuti? Che opinioni avevano l'un dell' altro?

[@passionenapoleonica]

​​@@davidemalaspina2377 Non mi risulta che si siano mai incontrati però probabilmente Bolívar vide Napoleone a Parigi nel 1804. Bolívar in gioventù ammirava profondamente Napoleone ma dopo la sua elevazione a imperatore lo considerò un traditore della rivoluzione e della repubblica. Nonostante questo dopo il 1815 Bolívar accolse i profughi napoleonici dall'Europa (tra cui un italiano, Carlo Maria Luigi Castelli). D'altra parte, Napoleone sicuramente sapeva di Bolívar ma non mi risulta che abbia mai parlato di lui o che lo abbia mai tenuto in considerazione. Del resto la vera ascesa del Libertador iniziò dopo la fine del dominio napoleonico sull'Europa.

[@davidemalaspina2377]

​@@passionenapoleonicaGrazie,come sempre gentilissimo

[@passionenapoleonica]

Lo zucchero bianco lo dobbiamo a Napoleone. Alla sua epoca lo zucchero più diffuso era quello di canna proveniente da Cuba e Haiti ma prima con la rivoluzione haitiana e poi con il Blocco Continentale, non fu più possibile importare lo zucchero da Cuba o dalle Antille e bisognò iniziare a fabbricarlo in Europa e così nacque lo zucchero di barbabietola.

[@massimomartinelli9601]

Attenzione però, non lo "zucchero bianco". Il fatto di definire lo zucchero integrale o semiintegrale "zucchero di canna" è un'usanza commerciale italiana, e questo dipende dal fatto che in italia si consuma prevalentemente zucchero di barbabetola, di produzione nazionale, che si consuma (almeno nel nostro paes), solo in forma raffinata, mentre quello scuro è zucchero di canna , importato dall'estero. Ma andiamo con ordine. Da secoli lo zucchero di canna può essere consumato grezzo, o più o meno raffinato, attraverso la separazione della melassa . La melassa separata dallo zucchero dai canna è stata sempre usata sia per la fabbricazione di alcolici che per l'alimentazione umana, specie per gli schiavi. Quando, dopo alcuni esperimenti già nel XVI secolo, alla fine del XVIII secolo si comincerà a produrre lo zucchero dalle barbabietole, - che poi prenderà piede in tutta Europa durante il blocco continentale napoleonico - le qualità organolettiche dello zucchero grezzo apparvero subito assolutamente inferiori a quelle dello zucchero grezzo di canna, dato il cattivo sapore della melassa dello zucchero di barbabietola, che come sottoprodotto della raffinazione è usata esclusivamente nell'alimentazione animale. Dunque lo zucchero di barbabietola viene consumato solo come zucchero bianco, tranne in paesi europei dove esistono fasce di mercato abbastanza povere da accontentarsi di uno zucchero nazionale grezzo di cattivo sapore ma molto economico (una volta da bambino ho assaggaito lo zucchero di barbabietola grezzo, puah!). Poiché l'Italia è autosufficiente fin dall'ottocento dal punto di vista della produzione dello zucchero, solo quando qualche decennio fa ha cominciato a diffondersi il gusto dello zucchero integrale o semiintegrale si è ricominciato a importare zucchero di canna, definendo così commercialmente solo quello scuro. ma se per esempio andiamo in Inghilterra, dove si consuma in grandissima prevalenza zucchero di canna, sia quello scuro che quello bianco hanno la stessa provenienza.

[@passionenapoleonica]

​@@massimomartinelli9601 Ottimo commento, molto tecnico e argomentato. Il mio commento era una semplice curiosità super semplificata sul ruolo che ebbe Napoleone nella storia dello zucchero.

[@bertassellodavide1297]

Dicono che la Nutella, in un certo senso sia il surrogato del cacao e che le prime ricette sono di necessità virtù. Ciao Passione Napoleonica.

[@bertassellodavide1297]

​@@massimomartinelli9601 La melassa di barbabietola e ottima per fare alcolici, anche se poi, provato in Ucraina anni fa, l'amaro della bietola rimane

[@passionenapoleonica]

​@@bertassellodavide1297 Ciao Davide

[@Sklandarkal]

Bellissima pillola !

[@andreaghelardini6613]

Affascinante

[@bertassellodavide1297]

Grazie bel sunto Gioele

[@seanproductions25]

Napoleone ammise numerosi di uomini di colore e mulatti nella Grande Armata. Voglio menzionare un reggimento famoso: il 21 floreale anno XI, vale a dire l''11 maggio 1803, a Mantova fu formato il "Battaglione dei Pionieri Neri" (Bataillon des Pionniers Noirs), un reggimento composto interamente da uomini di colore e mulatti originari delle Indie occidentali (Haiti, Giamaica e Cuba principalmente) ed ex sostenitori di Toussaint Louverture, eroe della rivoluzione haitiana. Messo al servizio del Regno di Napoli nel 1806, fu conosciuto come il 7° Reggimento di fanteria di linea "Real Africano", comandato dal generale italiano Francesco Macdonald.

[@passionenapoleonica]

Racconta Alessandro Barbero ha riscritto il mio commento. Lo considero un onore.

[@roccopolimena5207]

Un film con una ambientazione simile è Queimada, con Marlon Brando.

[@benitograssi5844]

Bravo interessante

[@giuseppezagheni9479]

Una storia epica per gli schiavi, che si ribellano . Poi le cose vanno sempre alla solita maniera...Ma almeno ci hanno provato.

[@enricogrizzlerpavan]

GRAZIE CRISTINA 💪💪💪🌻👌

[@lucaabram5915]

La Rivoluzione Francese ha messo in moto dei cambiamenti fino ad allora impensabili

[@enricogrizzlerpavan]

BUON ASCOLTO A TUTTE 🌺 E A TUTTI 💪💪💪👽🖖

[@Granoinmoto78]

’È vicina a Padova, Haiti" cit.

[@grantottero4980]

Gioele, pardon, l'isola (oggi divisa tra Repubblica Dominicana ed Haiti) si chiama, sì, in spagnolo, Isla Española (evidentemente, il nome si riferisce al periodo in cui tutta quanta era possedimento dell'impero spagnolo, prima che i francesi s'impadronissero della parte che corrisponde ad Haïti di oggi), però da tanto tempo (praticamente, sin dal tempo della colonizzazione) viene chiamata più spesso col suo nome tradotto in latino. Ebbene, in latino bisognerebbe che tu la pronunciassi correttamente "Hispanìola" (con l'accento di pronuncia sulla "i"), non (*) "Hispaniòla"....

[@NightFlier999]

Che abbia ispirato il personaggio con il soprannome di Paillon interpretato da Steve McQueen?

[@gloriabarberi1292]

Mah, quello era un forzato e credo che il soprannome gli derivasse da un tatuaggio.

[@Paolo-s8p]

​​@@gloriabarberi1292 Così è riportato nell'autobiografia romanzata di Henri Charrière, da cui è tratto il film.

[@giannisprina4271]

Grazie Gioele per aver avuto la forza di dire nero! Non tutti gli uomini di sinistra ne hanno il coraggio!

[@laBibliotecadiAlessandria]

Ed è una cosa importante? Spero che gli uomini di destra abbiano qualcosa di più intelligente a cui dedicarsi invece di controllare quale termine usi per definire persone di colore

[@giannisprina4271]

​@@laBibliotecadiAlessandriaveramente era un complimento di cuore perché in un vecchio video avevi faticato a dirlo. Mi spiace averti offeso....

[@laBibliotecadiAlessandria]

Non esiste la fatica. Esiste il rispetto per i termini che alcuni preferiscono vengano usati. Se le persone di colore negli USA non amano il termine "nero", ma preferiscono altro, non costa fatica usare altri termini. Dopotutto non credo che se a noi italiani ci chiamassero "visi pallidi" o "mangiaspaghetti" saremmo così contenti

[@marcolfo100]

@@laBibliotecadiAlessandria mangiaspaghetti è un titolo ampiamente usato all'estero per definire gli italiani,anche ''suonatori di mandolino'' come i tedeschi sono chiamati ''kartoffeln''

[@laBibliotecadiAlessandria]

Francamente spero che in un video divulgativo nessuno lo usi

[@enricogrizzlerpavan]

GRAZIE GIOELE 💪💪💪👽🖖DA VENETO TI RINGRAZIO... 😹

[@matteozucca3429]

Una storia interessante su quest'isola del centro America.

[@flavioelioadriano]

Si continua bene.

[@marilenapiccini1514]

🙌🙌🙌

[@SMAT82]

A😮😮😮i francesi invece dicevano che li avevano liberati loro 😂😂

[@cesaremuntoni5274]

😢

[@manuel96p]

Una domanda. Si parla di francesi, di schiavi, di mulatti ma nessun accenno alla popolazione locale. Non esisteva più?

[@laBibliotecadiAlessandria]

No, come dico all'inizio completamente scomparsa

[@Blastermaster01]

La storia di uno dei paesi più sfigati al mondo ed ancora oggi la sua leggenda continua...

[@marcocorsini9188]

Gioele, bravissimo!...ma, per favore, fra un video e l'altro, fa' un corso di francese...😄😉

[@gloriabarberi1292]

😂 In effetti, almeno "prince"... In francese si pronuncia "prèns".

[@NINOGIANLUCA]

10:12 E infatti verrà pubblicata anche una carta analoga per le donne poco dopo

[@NINOGIANLUCA]

5:03 Come mai i francesi esistono accordati con gli spagnoli punti di domanda non erano in guerra durante la guerra degli ottanta anni?

[@mpellecc1]

La guerra degli ottanta anni è di un secolo e mezzo prima. Spagnoli e Francesi si erano riavvicinati dopo la guerra di successione spagnola,. Gli interessi coloniali erano ovviamente contrari a quelli inglesi.

[@Paolo-s8p]

Sì, ma nel XVIII Secolo gli Stati europei cambiavano alleanze più o meno come oggi si cambia telefonino.

[@Ciao46642]

Parlerai della storia del Canada ? In particolare di come i coloni francesi andarono in Louisiana?

[@marcolfo100]

non ci andarono dal Canada

[@Paolo-s8p]

Canada e Louisiana sono due entità storiche, geografiche e geopolitiche del tutto separate e distinte. Questo vale sia per la Lousiana francese, sia per l'attuale Stato della Louisiana. L'esplorazione e successiva colonizzazione francesi mossero dal San Lorenzo e dalla Regione dei Grandi Laghi, tra la fine del XVII Secolo e l'inizio del XVIII, e scesero verso sud, lungo il Mississippi; a quell'epoca, il Canada non esisteva ancora. Si può dire che Canada e Louisiana Francese siano nati più o meno contemporaneamente verso la metà del XVIII Secolo.

[@marklevi77]

Ma ma ma.... Tuissant L'Overtour è un brano di Carlos Santana.....!

[@novecentophotos4251]

Gioele ma per caso hai un fratello che si fa chiamare Runewalker su KZbin?

[@lorenzomantero697]

Difendettero? 😊

[@lorenzomoccia1626]

Cambiate la data sulla presentazione

[@laBibliotecadiAlessandria]

1257 non è la data, ma il numero della pillola

[@lorenzomoccia2718]

@@laBibliotecadiAlessandria chiedo scusa

[@giuro7533]

perdonami se faccio sempre il rompipalle ma ad Haiti il francese lo parla solo l’amministrazione. La gente parla il creolo

[@laBibliotecadiAlessandria]

Che deriva dal francese con prestiti di lingue africane

[@giuro7533]

@@laBibliotecadiAlessandria anche l'Italiano deriva dal latino con prestiti da arabo e lingue germaniche, ma non diresti che tu parli latino e con Cesare ti verrebbe difficile portare avanti una conversazione...

[@laBibliotecadiAlessandria]

C'è una differenza ben maggiore tra l'italiano e il latino che tra il creolo di Haiti e il francese. Senza contare che, appunto, il francese rimane una delle due lingue ufficiali

[@giuro7533]

@@laBibliotecadiAlessandria sono due lingue non intelligibili: un francese non capisce il creolo se non lo studia e un parlante creolo non capisce un francese se non lo studia. A questo punto, in Brasile si parla spagnolo. Mi pare un approccio un attimo eurocentrico

[@Paolo-s8p]

​@@giuro7533 A parte il fatto che in Brasile si parla portoghese e non spagnolo, resta che la Storia, nel bene e nel male, "è" eurocentrica. Un approccio diverso sarebbe altrettanto sterile, quanto studiare la geografia prescindendo dal Meridiano di Greenwich.

[@grazianapierobon1517]

Ci sarà stato un momento in cui ad Haiti vivevano tutti bene? Dopo l'arrivo degli europei, intendo 😢

[@Paolo-s8p]

Neanche prima, se è per questo.

[@marilenapiccini1514]

Haiti una volta era una perla ora un inferno sulla terra😢😢😢😢

[@Paolo-s8p]

L'eterna favola triste dell'America non anglosassone.

[@dariooliveri2252]

Viva Toussaint