"I CALANTI" Splendida interpretazione "A TABBACCARA"

"I CALANTI" STORIA
Il Gruppo Musicale Di Pizziche E Tarane Del Salento "I CALANTI" nasce nel 1998 ad Ugento (Lecce da un'innata passione per il "tamburreddhru" da parte di cinque giovani discendenti dai Colitti, famiglia Ugentina dalle antiche tradizioni musicali legate a questo caratteristico aspetto della cultura contadina del basso Salento.
il Gruppo si propone di riscoprire antichi suoni e melodie tramandati da padre in figlio, da generazione in generazione, con lo stesso amore e lo stesso entusiasmo di un tempo, utilizzando oggi come allora, gli antichi strumenti nati da mani artigiane e costruiti con materiali poveri e, su tutti, il caratteristico tamburello.
LO SPETTACOLO
Il loro spettacolo è composto da tutto ciò che la terra del basso Salento può offrire e dalle antiche tradizioni musicali.
Propone la tipica danza di corteggiamento, i canti di lavoro, i canti d'amore, gli stornelli, le pizziche tradizionali come "Santu Paulu", "Cent'anni sale", "Te sira" e continua con la ricerca dei canti del passato, grazie al contributo degli anziani. Il loro proposito è di strasmettere al pubblico la passione e l'amore verso le tradizioni musicali Salentine tramandate da padre in figlio, da generazione in generazione, per non dimenticare le loro radici.

[@ilariotrinchera9367]

grazie terra nostra e grazie a chi la canta

[@Fabiomit]

il mio pensiero commosso va ai nostri nonni e alla gente antica, pensando a cio che hanno passato, ai sacrifici che hanno vissuto, e grazie x questo sconfinato patrimonio culturale che ci hanno lasciato...Non perdiamolo e non ROVINIAMOLO! Core de sta terra

[@ginogervasi2734]

complimenti....

[@arancioo]

Naturalmente conosco i fatti di Tricase del 1935, dove sono nato io, e ti dirò di più, ho lavorato il tabacco fino a pochi anni fa, dalla mattina alla sera per tanti anni d'estate, quando tutto il mondo andava in vacanza ...... . Mia madre andava "allu magazzinu" e per questo mi sono fatto aiutare, ti ringrazio, per capire tutte le parole. Se hai voglia di mandarmi le altre due strofe te ne sarei molto grato. Ciao salentina

[@lucianavillella226]

Luciano viene

[@arancioo]

si mi hai aiutato e ti dirò che al magazzino c'era "a mescia" ossia la responsabile che aveva la fiducia del padrone, figura impopolare, una specie di crumiro; era una operaia, come tutte, ma aveva la fiducia "du patrunu" e controllava "tutte e fimmene", le quali doveva sottostare senza perder nessun attimo per riposarsi tirando il fiato. Queste cose me le raccontava mia madre e altre donne che lavoravano nel "magazzinu". Se hai curiosità di approfondire le varie fasi della lavorazio

[@arancioo]

sono leccese purosangue ma non riesco a capire le parole di questa canzone. Le musiche sono le nostre ma le parole inconprensibili. Mi piacerebbe capirne il significato. Grazie

[@ilariotrinchera9367]

grazie terra nostra e grazie a chi la canta

[@antoniopaiano5100]

e bella