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Parte del documentario della serie "Di là dal fiume e tra gli alberi" girata sul lago di Pilato da Luigi Maria Perotti.
(da wikipedia)
Il lago di Pilato è un lago montano d'altura sul monte Vettore, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini (quota di 1.941 m s.l.m).
Nella tradizione il lago è considerato un luogo misterioso, magico e demoniaco. Prende infatti il suo nome da una leggenda secondo la quale nelle sue acque sarebbe finito il corpo di Ponzio Pilato, il quale venne giustiziato per ordine dell'imperatore Tito Vespasiano per non aver impedito la crocifissione di Gesù, e fu in seguito caricato su un carro trainato da due bufali che da Roma lo trasportarono fino ai Monti Sibillini e si gettarono infine nel lago.
Modifiche recenti del racconto vorrebbero che i bufali si gettarono dall'affilata cresta della Cima del Redentore, dove ancora sarebbero visibili le rotate del carro.
A partire dal XIII secolo almeno, il lago era luogo di ritrovo di negromanti che vi salivano a consacrare libri di magia ai demoni che ne abitavano le acque. Ogni volta che qualcuno evocava gli spiriti maligni del lago si scatenavano violente tempeste che distruggevano i raccolti della zona, e tale era l'afflusso di questi negromanti da costringere le autorità politiche e religiose del tempo a proibirne l'accesso e a far porre una forca, all'inizio della valle, come monito; intorno al bacino furono alzati muri a secco al fine di evitare il raggiungimento delle sue acque. Antoine de La Sale racconta che per visitare il lago nel 1420 gli fu necessario richiedere un salvacondotto alle autorità della città di Norcia, in quanto chi venisse sorpreso presso il lago senza autorizzazione avrebbe perfino rischiato la vita.
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