I rischi della cancel culture e del politicamente corretto

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Күн бұрын

Пікірлер: 83
@una__momo
@una__momo Жыл бұрын
4:03 Non solo nel Medioevo: possiamo risalire fino all'antica Grecia e ai suoi poemi, in cui vigeva il "καλός καὶ ἀγαθός", ovvero il concetto di "bello e buono", secondo il quale, come avete detto voi nel video, alla bellezza esteriore corrispondeva una bellezza interiore. Infatti gli eroi omerici, per esempio, erano tutti estremamente belli e valorosi.
@ElettraPierelli-ei6so
@ElettraPierelli-ei6so 10 ай бұрын
Beh anche Achille era raccontato come un figo da paura, ma non era buono!
@DeppriTv
@DeppriTv Жыл бұрын
Sta cosa ha preso una piega brutta se non agghiacciante per il futuro .
@giovannivacirca
@giovannivacirca Жыл бұрын
Emh "brutta" non si può scrivere... 😂
@mementomori6018
@mementomori6018 Жыл бұрын
​@@giovannivacirca Perché è una parola al femminile e non di genere neutro o perché è un termine offensivo nei confronti dei diversamente attraenti?
@danilocotronei2523
@danilocotronei2523 Жыл бұрын
Churchill disse queste parole "Quando il presente giudica il passato perde il futuro" .
@russell16021982
@russell16021982 Жыл бұрын
PS. Il film Demolition Man con Stallone aveva previsto tutto quello che sta accadendo
@cleme6811
@cleme6811 Жыл бұрын
Verissimo
@ivanzoccoli8045
@ivanzoccoli8045 Жыл бұрын
I due film profetici. Demolition man e Idiocarcy.
@Paciux
@Paciux Жыл бұрын
ci avevo pensato più di un anno fa a quanto fu profetico Demolition Man; il punto che il film è ambientato nel 2032, e siamo gia messi così adesso nel '23, quindi se andrà ancora avanti sta cosa, quando arriveremo nel '32 sarà peggio di come descritto nella pellicola...
@danilocotronei2523
@danilocotronei2523 Жыл бұрын
@@ivanzoccoli8045 non dimenticarti di 1984 di Orwell
@francescodallapiccola392
@francescodallapiccola392 Жыл бұрын
Mi piace molto il concetto di educare e non censurare. Sono pienamente d'accordo con il dovedre di lasciare ciò che è stato fatto come testimonianza dei mille errori commessi per gingere ad un risultato. Proprio come per imparare a correre si deve cadere.
@riccardobellelli4015
@riccardobellelli4015 Жыл бұрын
Cancel culture: lo dice la parola, cancellazione della cultura, quella cultura che invece dovrebbe essere la base per la crescita e la consapevolezza. La storia dovrebbe insegnare, invece la cancellano e la modificano. Ma la colpa è di quelli che davanti ad una minoranza di rumorosi esaltati gli asseconda anziché fare spallucce e ignorarli
@gre534
@gre534 Жыл бұрын
In realtà è la cultura della cancellazione, però concordo che cancelli la cultura e la storicità delle storie
@soulnoyz8514
@soulnoyz8514 Жыл бұрын
Finalmente qualcuno ha il coraggio di dirlo..
@bilocta
@bilocta Жыл бұрын
Sì, ma ce ne sono molti altri di pensatori con questa idea. Pensatori progressisti, intendo. Questo canale non è l'unico. Forse ti sembra un caso eccezionale perché ti vedi spesso circondato da progressisti rumorosi con idee insensate, ma è solo una percentuale che fa rumore e non è la totalità. Si può essere per il politicamente corretto, ma essere contro la cancel culture e il woke, ed è una cosa comune. Per il resto, condivido che è meglio esprimerlo in pubblico, in questi casi.
@soulnoyz8514
@soulnoyz8514 Жыл бұрын
@@bilocta una posizione meno "integralista" e più tranquilla la si trova nell'informazione alternativa, e come dici tu in diversi pensatori ed opinionisti prog, ma usualmente nella comunicazione "main stream" legata allo spettacolo ed all'arte pop, è rarissima una posizione così chiara e lucida rispetto ala follia della cancel colture, woke ed Lgbt+ esasperato, che per altro a mio avviso sono tutti figli di un politically correct tossico, che mira a bel altro. Per quello apprezzo e stimo il lavoro di ScreenWorld.. perché non hanno paura di prendere posizione, sia nei temi più easy, sia in quelli più politici(come in questo caso). Per altro l'arte è, anche politica. Ti dirò anch'io se interpellato lo dico in pubblico, nel mio piccolo, ma la Tv ha ancora un potere così forte di Brain washing sulla"opinione pubblica", che ben venga una posizione intellettuale divergente in più, rispetto a sto delirio.
@bilocta
@bilocta Жыл бұрын
@@soulnoyz8514, va bene!
@soulnoyz8514
@soulnoyz8514 Жыл бұрын
@@bilocta 😂 troppo?
@bilocta
@bilocta Жыл бұрын
@@soulnoyz8514, che intendi?
@animainrivolta
@animainrivolta Жыл бұрын
Su Roald Dahl niente da dire ma non è giusto equiparare la sua vicenda con quella di "Via col Vento" perché lì non è stata attuata una censura ma è stato dato un contesto. A mio avviso l'aggiunta del disclaimer non appiattisce il discorso bensì fornisce le basi per cominciarlo, la gente legge il disclaimer e si chiede "perché?" e questo stimola lo spirito critico, le parole di Dahl invece sono state cambiate, avrebbero dovuto mettere una nota per i genitori all'inizio del libro invece di modificare lo stile dell'autore.
@Frankfreaks
@Frankfreaks Жыл бұрын
D'accordissimo!
@samreds
@samreds Жыл бұрын
Super d’accordo
@mattiarotondi6373
@mattiarotondi6373 Жыл бұрын
Super d'accordo, questo a mio parere è l'unico modo per spiegare tutto ciò che c'è stato di sbagliato nel passato senza cancellare pagine di storia intere. Sbaglia sia chi ignora il problema sia chi lo censura.
@antoniopalumbo7326
@antoniopalumbo7326 Жыл бұрын
​@@Frankfreaks Quindi, secondo lei, senza l'avviso iniziale a spiegare le cose(cosa?), i fruitori di quel film avrebbero potuto pensare(anche solo per un istante)che la schiavitù è cosa buona e giusta. In poche parole: Ci prendono per scemi(ai quali bisogna spiegare tutto se no, non capiscono)ed a voi sta bene così. Ecco perché questi movimenti "buonisti, perbenisti, colorati e scorrevoli del politicamente corretto" hanno gioco facile. P.S. Siamo proprio sicuri che la schiavitù sia finita?... ma questo è tutto un altro discorso.
@giovannisuccurro3561
@giovannisuccurro3561 Жыл бұрын
"I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisI" GKC Bravissima, condivido appieno!
@darock567
@darock567 Жыл бұрын
I diritti delle persone, purché non diventino prevaricazione sugli altri,sono sacrosanti,bisogna ricordare il passato,non cancellarlo, perché cancellare,porta a ripeterlo,educare,e accettare,le diversità,culturali,religiose,sessuali,etc... attenzione nuovamente, però,a che queste,non diventino un pretesto,per la sopraffazione. La cancel culture, è l'oblio della storia umana,che va conosciuta nel bene o nel male,in ogni suo ambito,è il nostro retaggio,sta a noi prenderne il meglio e farlo germogliare. Una tabula rasa,serve solamente,a creare menti deboli,forse curiose,ma comunque influenzabili, perché prive di un contraltare,un retroterra culturale per controbattere alcunché. Abbattere sì,ma le differenze ideologiche,le stupide differenziazioni sociali,le distanze volute da classisti,sessisti e religiosi,che rasentano il fanatismo. Ricordiamo che ci sono nazioni,in cui essere diversi,vuole dire morire. E soprattutto,l'accettazione sociale,dopo tanti anni di gogna,di vergogna,di amarezze...la parità di genere,o sessuale,non vuole dire una superiorità,consegnata e assodata,verso chi non ha mai esercitato sopraffazione,verso gli altri,dove vogliono ribaltare il tavolo,e dimostrare che chi invece è etero,è sbagliato,che il diverso è bello,è forte,è completezza,bene,sono contento per loro,ma questa non si chiama giustizia,ma vendetta,verso un mondo retrogrado,che sta cambiando,e che li sta accogliendo,come figli,quali sono. Quello,che sarà più difficile da accettare,sarà la tanto vituperata mentalità del "vernacolesco",del bonario modo di fare caratteristico di alcune zone,di definire in modi culturali,alcuni stati dell'essere... E colpevolizzare con anche denunce,le persone,che con una cultura retrò,senza alcuna intenzione di usare la parola,descrittiva di questa condizione,in maniera offensiva,verso altri,ma in tono scherzoso,verso amici o parenti,e così venire denunciati, perché si è usato un termine "aulico",appartenente al dialetto,e con terminologia non strettamente legata,alla stessa condizione dell'essere umano, perché in questo caso,non generano empatia,ma odio e rancore. Faccio un esempio semplice. Io sono di Bologna. La parola Busone,indica lo stato di sessualità omosessuale,come Busona, è la prostituta,ma nel dialetto diciamo becero,grezzo,semplificato,sono quasi benevoli,amichevoli,anche perché assumono altri significati secondari,la prima parola,è anche l'equivalente di fortunato. Anche perché ci sono parole invece offensive,per indicare,in maniera molto meno amichevole,gli stessi soggetti. Quindi soprattutto,tra le persone,che hanno già una certa età,e di cui queste parole,fanno parte integrante del proprio vocabolario,azzopparle,e ferire così,la cultura popolare a cui appartengono,non provoca sicuramente simpatia. Quindi attenzione,a farsi degli amici,ci vuole tempo,a farsi dei nemici,basta un attimo
@Malkeis
@Malkeis Жыл бұрын
Grazie! Questo video è una manna dal cielo! La cancel culture sta,ed ha fatto,danni ingenti al nostro patrimonio culturale globale.
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
Di preciso che danni ha fatto?
@Malkeis
@Malkeis Жыл бұрын
@@emanuelerauco una delle più recenti è togliere il penultimo capitolo della saga di paperon de paperoni di Don Rosa.
@mauraserena4521
@mauraserena4521 Жыл бұрын
Per rispetto ad ogni opera, criticarla anche duramente ma non puoi riscriverla, il passato è passato e dovrebbe insegnarci qualcosa, anche a non ripetere gli stessi errori. Più che cultura della cancellazione è nichilismo puro: non sono in grado di creare allora distruggeró tutto! Ma avete visto a che razza di pazzi è stata affidata la revisione dei libri, la nuova Santa Inquisizione.
@ismaele3981
@ismaele3981 Жыл бұрын
Personalmente, ritengo comprensibile che la disney abbia inserito quei disclaimer prima di alcuni film. Comprendo il motivo che li ha spinti, non avere beghe con alcuni esaltati...ciò detto, non approvo la mossa in toto. Mi spiego peggio e prendo un cartone differente da Dumbo: gli aristogatti. Anche prima di questo cartone è stato apposto il cartello. Perché ad un certo punto vengono mostrati gatti di diversa provenienza/razza che suonano assieme. Ora, la banda di Scat Gat è composta da personaggi che parlano con accenti peculiari e sono state scelte razze di gatto che rispecchiassero la differente provenienza (ad esempio, il siamese per il contesto asiatico, e il soriano per un italo-francese/italiano). C'è sempre da tener a mente una cosa fondamentale, quando si guarda ad un cartone: il pubblico di riferimento. Al di là dell'epoca di produzione, non saranno solo gli adulti a leggere il cartone, ma anche i bambini. Questi riescono facilmente a capire molti aspetti, ma è chiaro che per rendere immediatamente riconoscibili le caratteristiche di un certo personaggio, queste devono essere esplicite. Nel doppiaggio originale, Romeo è irlandese, e ciò lo connota subito come un personaggio randagio, abituato a vivere per strada ma anche positivo e dotato di buon cuore e di umorismo. Secondariamente, guardiamo ai gatti: sono una banda che suona assieme. Gli aristogatti è uscito nel 1970, all'inizio della fase di distensione dei rapporti Urss-Usa, ma con la guerra del Vietnam ancora in corso. Eppure, il salto ideologico rispetto ad un cartone della metà degli anni 50 come Lilli e il vagabondo (dove i due siamesi sono melliflui e perfidi), è enorme. Ne gli aristogatti, felini di diversa provenienza amano riunirsi assieme e suonare. È questo il messaggio più importante che si dovrebbe dare al pubblico più giovane e gli aristogatti ci riesce benissimo senza bisogno dei famosi cartelli ad inizio pellicola: come nato nel 93, ho sempre trovato simpaticissima quella banda di gatti e non li ho mai ritenuti razzisti, e mai lo farò.
@beautifultvpresenters7780
@beautifultvpresenters7780 Жыл бұрын
Censurare è sempre e comunque sbagliato ed è anche sbagliato dire che bisogna preferire autori moderni di tendenza a quelli del passato: Dante, il nostro sommo poeta conosciuto e studiato in tutto il mondo, aveva una visione del mondo molto diversa dalla nostra e anche molto discutibile, ma non si può studiare e conoscere la cultura italiana senza conoscere Dante. Presto per seguire questa moda del politicamente corretto che viene dalla sinistra statunitense finiremo per cancellare giganti della cultura come Shakespeare, Michelangelo o Cicerone solo perchè vivevano in un mondo diverso dal nostro. La cancel culture è una moda statunitense, non attecchirà mai in Europa.
@Ares20091988
@Ares20091988 Жыл бұрын
Il punto è che non si affronta questo argomento in modo esplicito in tv o nelle sedi opportune. Prendiamo ad esempio il remake in versione film della Sirenetta che ha fatto tanto discutere... Ariel così come le sue sorelle, sono state rappresentate nel cartone con la carnagione chiara. La scelta di un'attrice di colore scuro appare come una forzatura come a dare un contentino alle persone di quel range di etnia... E a mio avviso, rimarca ancora di più questa differenza... Ultimamente la Disney sta creando storie con personaggi di svariate etnie e questo è bellissimo perché il mondo è bello proprio per la sua varietà di colori e diversità, ma perché cambiare il passato? Allora se facessero il remake della Principessa e il ranocchio, per coerenza, dovrebbero prendere un attrice con caratteristiche diverse, magari slave proprio per rendere tutti protagonisti di qualcosa... Oppure ultimamente i personaggi femminili sono tutte donne forti, indipendenti e poco vanitosa... Non dico che sia un male, anzi, ma ci sono tante bambine che vogliono ancora vedere le principesse con i lunghi capelli e le gonne ampie, così come ci sono bambini che vogliono sentirsi forti come Hercules... Dare spazio alla diversità, al nuovo, a nuovi temi, non deve però demonizzare tutto ciò che c'era prima e gli standard tradizionali etichettandoli come poco inclusivi, razzisti, omofobi, misogini, retrogradi... L'eccesso fa male in tutto!
@RobertoTrabalzi
@RobertoTrabalzi Жыл бұрын
Esatto, l'eccesso, il fanatismo stupido e cieco rovionano anche le cause più nobili.
@riccardogaria3044
@riccardogaria3044 Жыл бұрын
la mentalità di destra di cosiddetti personaggi (di fatto) che in pubblico finge di essere contro il politicamente corretto, in realtà lo favoriscono (dato che sono bigotti) e favoriscono pure la censura di cui fingono di esserne contro
@user-vc8on7fm2o
@user-vc8on7fm2o Жыл бұрын
Dahl nel libro "Gli Sporcelli " dice che una persona di animo buono, anche se non attraente fisicamente , sarà sempre bella. È la cattiveria che deforma il volto, secondo lui.
@simonestefani8748
@simonestefani8748 Жыл бұрын
questo video lo dovrebbero mettere a ripetizione ovunque
@anonimo6603
@anonimo6603 Жыл бұрын
Sono molto d'accordo con la conclusione, c'è il rischio di danneggiare la questione dei diritti che è la cosa più importante. Non solo, si finiscono anche per danneggiare le opere stesse in quanto si finisce per creare un pregiudizio negativo verso tutte quelle opere che finiscono per presentare all'interno degli elementi d'inclusione. Basta per esempio vedere Doctor Who. Una serie che è sempre stata molto progressista, in cui hanno inserito personaggi bisessuali (o forse pansessuali), tante donne con del carisma e forza e la serie è sempre stata apprezzata. Poi si è inserito il discorso sul politicamente corretto, si è trovato razzista il far morire un personaggio nero o omosessuale (non ricordo cosa fosse), si è inserita con una certa forza una donna come protagonista, con maglietta arcobaleno, con co-protagonisti molto inclusivi, una retcon del protagonista che nuovamente odora di inclusività e... ora, ora ci sarà un attore nero a interpretare il protagonista di Doctor Who. Magari sarà un bravissimo dottore, magari non è stato scelto per il colore della sua pelle. Ma non riesco a levarmi questo pregiudizio dalla testa dovuta dalla pessima esperienza appena passata, non riesco a non pensarne alle motivazioni. E io non sono razzista, sessista o omofobo (anche perché non sono eterosessuale), ma pensiamo invece a chi un minimo di pregiudizio c'è l'aveva anche prima, come dovrebbe prenderla? Quanto astio più generare? Quanto astio può generare la censura di prodotti che ci piacciono?
@Paul6628if
@Paul6628if Жыл бұрын
Ottimo video, bravissima! Cancellare la storia significa non avere più strumenti per decodificare il presente. È verissimo!
@russell16021982
@russell16021982 Жыл бұрын
Questa esagerazione sta ottenendo l'effetto contrario di quello che vorrebbe ottenere , almeno su di me e su coloro con cui ne ho parlato.
@galadriel6918
@galadriel6918 Жыл бұрын
Idem!
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
Cioè stai diventando razzista?
@russell16021982
@russell16021982 Жыл бұрын
@@emanuelerauco no, ho solo iniziato a camminare col passo dell'oca 😂 a parte gli scherzi, ti faccio un esempio: hai visto il trailer dell'ultimo adattamento di Peter Pan? Potrà essere anche un bel film , ma date le scelte di cast e di trama (Peter Pan indiano, trilli afroamericana, un paio di personaggi omosessuali buttati qua e la perché ci sta e in più Wendy protagonista assoluta della storia per il girl Power!) che sono una pura forzatura inclusiva del cacchio, sicuramente non lo vedrò manco sotto tortura.
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
@@russell16021982 e vabbè. In compenso i bambini di origini indiane, africane o di provenienza diversa dalla tua possono sentirsi e vedersi inclusi anche in Peter Pan. Come questo possa essere un male non lo so
@russell16021982
@russell16021982 Жыл бұрын
@@emanuelerauco non ho detto che è un male, ma che è una forzatura senza senso. Mettere , ad esempio, protagonisti di colore in periodi storici e luoghi in cui manco esistevano o erano relegati ai margini della società non serve a farli sentire inclusi, ma serve solo a prenderli per il culo col contentino datogli dai bianchi. Ci sono tanti modi di fare delle cose per accontentare le varie differenziazioni che ci sono nella società che non siano delle forzature, appunto, vedi Alien ad esempio, una protagonista donna che non risulta fuori posto. Prendi invece uno qualsiasi dei film Marvel post endgame e capisci come si fanno le cose a cacchio.
@mattiabolzon26700
@mattiabolzon26700 Жыл бұрын
Oramai o non parli o non parli… Che schifo… Complimenti come sempre per il video, esaustivo e ben fatto! 👏🏻
@Gretta76
@Gretta76 Жыл бұрын
Bravi. La penso esattamente così
@christianmaffei2466
@christianmaffei2466 Жыл бұрын
Facile modo di spiegare la situazione.... Trovatemi un film o una serie, non indipendente, dove esiste un personaggio gay negativo, un cattivo omosessuale o semplicemente stronzo e\o malvagio, non lo troverete, il gay è sempre buono senza macchina puro e immacolato, non sono rappresentati come esseri umani, decisamente poco inclusivo vi pare?
@lorenzoghilardini595
@lorenzoghilardini595 Жыл бұрын
Irreversible di Gaspar Noè (anche se è un film decisamente poco commerciale, quindi non credo valga molto).
@christianmaffei2466
@christianmaffei2466 Жыл бұрын
@@lorenzoghilardini595 infatti non vale...... (😝)....anche io ne ho visti tantissimi di film dove effettivamente ci sono, ma sono tutto decisamente poco mainstream o addirittura underground
@anonimo6603
@anonimo6603 Жыл бұрын
Dahmer. Anche vero che hanno dovuto pescare una storia vera per averlo, oltre al fatto che la comunità lgbtq+ ha fatto casino per il fatto che ci abbiano messo il loro tag sopra a quella serie.
@chiedimisesonofelice1990
@chiedimisesonofelice1990 Жыл бұрын
Ritorneranno i film muti
@danilocotronei2523
@danilocotronei2523 Жыл бұрын
Cosa succederà quando i nodi della cancel culture verranno al pettine?
@frederickstudio6658
@frederickstudio6658 Жыл бұрын
E dopo DAHL il prossimo è Ian Fleming!
@danilocotronei2523
@danilocotronei2523 Жыл бұрын
Spero che succeda la stessa cosa che hanno fatto con Dahl . Questi matti devono essere fermati subito, altrimenti distruggeranno secoli di storia
@renod.9904
@renod.9904 Жыл бұрын
Giah, fosse l'effetto sui bambini il vero problema...
@beetlejuice84
@beetlejuice84 Ай бұрын
Fra poco, non potrete neanche più fare questi video in cui parlate del politicamente corretto!! 🤪🤪🤪🤪manca davvero poco!
@gomitoliebambole
@gomitoliebambole Жыл бұрын
sbagliatissimo!!! censurare il passato non fa altro che rovinare le storie con cui siamo cresciuti. E non mi pare che siamo cresciuti cosi' male... o no?
@Old_Boy293
@Old_Boy293 Жыл бұрын
Sì, ottimo video. Ma tanto, nel 99% delle persone che lo vedranno si scaglieranno a priori sulla "cancel culture" (che in realtà non esiste) solo per il fatto che, a loro, dà fastidio vedere modifiche allo status quo.
@RobertoTrabalzi
@RobertoTrabalzi Жыл бұрын
A me dello statu quo non frega niente, però, giusto per fare un esempio, sebbene io anche quando ero un bambino, preferissi gli Indiani ai Cow Boys, sarei molto deluso se mi cambiassero "Le avventure di Tom Sawyer" in cui il "Cattivo" è un Pellerossa
@anonimo6603
@anonimo6603 Жыл бұрын
Beh, esiste a dire il vero. Ci sono libri che sono stati boicottati a causa dell'autore (Come quello di Woody Allen). Il fenomeno che si osserva è l'equivalente dell'autocensura, per evitare problemi (per evitare la "cancel culture") li si previene mettendo in pratica in anticipo i cambiamenti. Ricordo che "cancel culture" è qualsiasi ostracismo nella quale qualcuno o qualcosa diventa oggetto di proteste, anche esclusivamente online sui social network. Proteste, un continuo lamentarsi, che mi pare la cosa più caratteristica del nostro periodo storico e non solo sulle tematiche dell'inclusione. (Non solo su questioni di sinistra.) Il problema è così diffuso che nemmeno lo si considera più tale, non si considera più la "cancel culture" un problema tanto ci siamo abituati a questo.
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
Il fatto che nel passato si facesse non significa che sia giusto o naturale. Proprio nell'ottica della fiducia, si può fare di un personaggio bellissimo ma malvagio, perché lo capiscono a prescindere dalle semplificazioni. Il contesto dei trigger warning serve proprio a capire, indagare. Senza contesto un bambino come fa a cogliere lo spirito critico? Fingere che il corvo di Dumbo non sia la parodia dei neri secondo gli stereotipi dell'epoca, a partire dall'inquietante nome di Jim Crow, è esattamente il motivo che porta i bambini a non cogliere lo spirito critico. Su Dahl, posto che i libri e le storie di bambini vengono ritoccati da sempre per adattarli ai contesti, il cambio non ha senso, se non per permettere a Netflix (che ne possiede i diritti) un lavoro più semplice. Ma la cultura della cancellazione di fatto non funziona, è un primo tentativo di ristabilire equilibri e riscrivere canoni più corretti, ma di fatto non può cancellare, non può censurare nulla. D'altro canto però, non si può leggere un'opera del passato in cui l'antisemitismo è più che un dubbio e non dare a chi legge e quegli strumenti critici non li ha, il giusto contesto. Si può vedere Via col vento e amarlo, ma non si può negare, pur amandolo che sia un film razzista e che peggio, inventi una realtà che è aderente alle fantasie razziste del sud degli usa. Dirò di più: i trigger warning, o anche i tentativi goffi di revisione, servono a mantenere vivo un libro o un film del passato, altro che cancellarlo
@ismaele3981
@ismaele3981 Жыл бұрын
Sono concorde sul fatto che occorre fornire degli strumenti critici per comprendere una determinata epica e come venivano letti i rapporti di forza, in tal senso non sono contro il disclaimer che la disney ha posto prima di alcuni suoi film. Ciò detto, sono contrario alla revisione di un testo, perché la parola deve rimanere fedele a come l'ha intesa l'autore. Anche se, pure qui, occorre fare un distinguo: se domani prendessi in mano una copia rivista dei Promessi sposi dove Renzo è omosessuale, Don Rodrigo un protestante e don Abbondio è a favore di un illuminismo ante-litteram, allora non potrò che pensare ad un'operazione quantomeno discutibile. Non verrebbe presa l'idea di base del romanzo storico (due ragazzi che lottano contro la prepotenza di un uomo di più alto grado di lui) e trasportata in un contesto temporale o sociale differente, ma ne risulterebbe una sterile sostituzione di personaggi che, realisticamente, non avrebbero potuto agire nello stesso modo in cui operano i personaggi originali nella Lombardia del 1600. La modifica di un testo elimina la possibilità di chiedermi "perché questo testo è così? Cosa voleva comunicare l'autore? Cosa posso trarne e cosa no?" Ciò detto, sebbene i corvi di dumbo possano apparire razzisti agli occhi di un americano contemporaneo, potrebbe non essere lo stesso per altri fruitori del cartone. Non mi è mai passata per la testa un'associazione simile, e questo per almeno un punto fondamentale della trama: i corvi sono gli unici animali, a parte Timoteo, che aiutano Dumbo. Non scherniscono mai l'elefantino, ma semmai il topo per l'assurdità della storia del volo. Quando sentono delle derisioni subite da quello che è, di fatto, un bambino un pò "ritardato" (ma che possiede qualità nascoste), attuano subito una strategia per aiutarlo, che si rivela preziosa. Finisco col dire che non sono polemico e sono anzi curioso di sentire la tua replica, se ti va.
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
@@ismaele3981 il razzismo non passa solo per la demonizzazione dell’altro, ma anche - oggi soprattutto- per la caratterizzazione secondo stereotipi falsi e sorpassati (alcoolizzati, fancazzisti, giocatori d’azzardo). Sulle modifiche al testo sono d’accordo, ma sarebbero un problema se venissi mero cancellate o vietate le edizioni precedenti, che invece restano sempre lì
@antoniopalumbo7326
@antoniopalumbo7326 Жыл бұрын
​​​@@emanuelerauco Film razzista etc.etc. Con ogni rispetto: Mai lette tante irricevibilita'(mi passi il termine)tutte insieme. Il suo commento è l'esempio perfetto per cui questa gente(indefinibile con parole esistenti)sta avendo la meglio nell'imporre visioni, distorte, della realtà dei fatti. In poche parole sta ottenendo, anche grazie, a chi la pensa come lei*, la dittatura della minoranza(aggiungerei: infinitesima minoranza, per fortuna). *Ogni opera fa riferimento al periodo in cui è stata realizzata. Ergo, chiunque abbia il minimo di buon senso(certe volte basta quello, non bisogna essere per forza persone acculturate ma purtroppo è proprio quello che sta venendo, sempre più, a mancare)per capire cosa si sta vedendo/leggendo/ascoltando. Senza che ci sia bisogno di "professoroni del politicamente corretto" a spiegare cosa è giusto e cosa è sbagliato(che poi, la distinzione operata da questi soggetti, per quanto mi riguarda, vale dallo zero a scendere). Pertanto, no, non c'è bisogno di un disclaimer ad inizio di "Via col vento" che ci spieghi che la schiavitù è brutta, sporca e cattiva(lo sappiamo da noi)ed il film non è razzista ma una opera che è stata girata in un periodo lontano, quando vigevano "regole" diverse da quelle odierne(e le faccio una rivelazione: tra qualche lustro, ci saranno regole diverse da quelle odierne. Migliori o peggiori, non lo sapremo mai). ... e se proprio lo vuol sapere: Credo che per far esaltare le molte(non tutte)assurdità della nostra storia passata, bisognerebbe portarle in scena ai massimi livelli. In poche parole bisognerebbe far in modo di renderle repellenti al solo pensiero(non edulcorarle e spiegarle come fossimo tutti una massa di deficenti da imboccare per ogni cosa). P.S. Mi auguro(ed altrettanto a coloro che spingono sull'acceleratore delle assurdità in questione)che, tutta questa esasperazione, non porti, alla lunga, ad innescare l'effetto opposto. Perché, come si sa, il troppo storpia(sempre e comunque)e, per quanto mi riguarda, in questo campo "il troppo" è stato superato da un bel pezzo. Il punto finale del tutto è: La "Storia" si racconta per ciò che è stata(ci è stata tramandata), senza mistificarla e storpiarla a benificio di, dubbie ed irricevibili, ideologie moderne, supportate da una infinitesima minoranza troppo suscettibile, alla quale dovremmo rispondere(ogni volta che si indigna)con una alzata di spalle e dire: Così è se vi sta bene. Se non vi sta bene, lo stesso è così. Indignarevi quanto vi pare.
@emanuelerauco
@emanuelerauco Жыл бұрын
@@antoniopalumbo7326 Sa cos'è irricevibile? Fingere di conoscere la storia ignorandola. Già il romanzo prima, e il film poi, erano stati tacciati di razzismo dagli storici e dagli studiosi afroamericani, perché incarnavano una fantasia confederata che romanticizzava lo schiavismo, attraverso la figura di Mamie. Il razzismo è sempre stato razzismo, nel '39, nel '14 di Nascita di una nazione; il razzismo non è stato inventato oggi. Il punto è che allora voci del genere erano ignorate e tenute sotto silenzio - e il modo in cui l'attrice che interpretava Mamie venne trattata tanto dai movimenti per i diritti civili, quanto dall'Academy è emblematica - mentre oggi si fanno sentire. Possono dire stronzate, a volte, ma hanno un debito secolare per cui ogni tanto possiamo anche tacere noi. Per altro, spiegare, discutere, approfondire sono proprie le cose che tengono in vita il passato. Ma forse qui c'è qualcuno che vuole cancellarlo davvero, relegandolo all'oblio.
@danilocotronei2523
@danilocotronei2523 Жыл бұрын
@@antoniopalumbo7326 tra l'altro questa minoranza troppo rumorosa sta cercando di creare un mondo che sia un misto fra 1984 di Orwell e il film Idiocracy
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