Il borgo scomparso riappare in Sabina: dardi, frecce e ceramiche del castello di Montefalco

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ArchaeoReporter

Күн бұрын

Пікірлер: 26

@albertobruno5599 4 ай бұрын

Complimenti per i ritrovamenti. Grazie al vostro faticoso lavoro ovviamente. ❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤

@lucca04 4 ай бұрын

Dottor Cimarosti trova sempre luoghi e testimonianze straordinarie

@ArchaeoReporter 4 ай бұрын

Molti sono così gentili da segnalarceli a redazione@archaeoreporter.com

@thewanderingsloth432 4 ай бұрын

L'archeologia pubblica è un a gran bella cosa

@ArchaeoReporter 4 ай бұрын

L'archeologia pubblica, partecipativa, condivisa - come la si voglia chiamare, - è un valore assoluto. genera amore per il territorio, interesse, posti di lavoro per professionisti. Noi ci crediamo molto.

@AnnaPereno-w1g 4 ай бұрын

Questa meravigliosa Regione non finirà mai di stupirmi,bellezze su bellezze e la storia che racconta ancora,siti che si pensava perduti riemergono con il duro lavoro degli archeologi, ma che soddisfazione quando il lavoro viene premiato così con queste meraviglie.Che dire…..fantastico!💕💕💕💕💕💕

@Gae52 3 ай бұрын

Bel servizio grazie. Notare i molti “assolutamente” da usare solo se veramente necessario, sempre in unione con si o no, se vogliamo parlare in italiano corretto senza contaminazioni dialettali…

@tommygi7505 4 ай бұрын

Ci sono stato tanti anni addietro in quella zona e vedendola pensavo proprio per una campagna di scavi, ma a volte non si sa a chi rivolgersi per un progetto cosi e si è sempre in scarsità di soldi, volontari che scavano sotto il sole e setacciano col sudore che cola non ce n'è, anche qui in Friuli ci sono dei siti interessanti che ho visitato e ritornerò in loco per una ispezione, ma io sono solo un piccolo appassionato e studioso ricercatore del medioevo. Quei pezzi di punta di ferro che si vede in mano alla Do.ssa Marina Bernardi sono tutti verrettoni e quadrelle che montate su una piccola asta di legno diventa saetta, ma saetta era anche la freccia che veniva scoccata da un'arco, l'asta di legno si preferiva farlo di nocciolo, acacia ma andava bene anche il pero lavorato a fuoco, ma un pò tutti i legni duri, si raddrizzavano i legni con un anello metallico e acqua calda e si facevano asciugare in ventilazione............. Comunque a Gubbio potete vedere le ricostruzioni perfette delle antiche balestre medievali con l'asta di ferro sotto per il rilascio della saetta.

@ArchaeoReporter 4 ай бұрын

grazie

@karmad3269 3 ай бұрын

Scavare castelli è bellissimo, restituisce moltissimo...io sono anni che aspetto due soldi per iniziarne uno che meriterebbe😢

@RenzoColameoIrlanda 4 ай бұрын

Chissa' se avranno attrezzature tecnologiche d'avanguardia. Tipo "field scan" e/o metal detector. Certo che aiuterebbero molto. Tipo in UK quando giravano "Time Team"... Grazie a tutti voi !!!🙂

@aloisiusurvinaticus2736 4 ай бұрын

Bellissimo! Era quindi un "borgo incastellato" piuttosto che un castello con un castellano che faceva riferimento ad una delle tante famiglie romane? In quella zona mi pare fossero i Cesi ed i Savelli.

@ArchaeoReporter 4 ай бұрын

La risposta le arriva più tardi da chi ha scavato !

@user-mf5bp8mr7z 4 ай бұрын

Buonasera. Il sito era un castrum bassomedievale, ovvero un villaggio fortificato cinto da mura e, in questo caso, munito di una rocca collocata nel punto sommitale dell'altura. Non sappiamo dalle fonti scritte a quale famiglia della signoria rurale è da far risalire la sua fondazione (tra XI e XII secolo). I documenti ci riportano alla proprietà dei Savelli di Palombara sicuramente nel tardo XV secolo, quando il sito era già stato abbandonato, ma non possiamo escludere che fosse appartenuto a questa famiglia anche in un momento anteriore l'abbandono.