Grazie è stato molto interessante , informazioni preziose e precise …..
@Trafoglieenuvole2 жыл бұрын
Luciano è davvero in gamba 😉
@SantoStasi3 жыл бұрын
Ottimo video con spiegazioni chiare e complete! Le foto e i video che accompagnano le spiegazioni sono un ottimo completamento delle varie spiegazioni! Ottimo!!! Bravo Massimo e Grazie a Luciano!!
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Grazie Santo, in effetti ho rotto le scatole a parecchia gente per avere foto e video. Luciano è un grande!
@andreazanini73273 жыл бұрын
Bel video! Spiegato bene e facile da seguire! 👍
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Grazie Andrea 🙂
@piadinerandagie52893 жыл бұрын
Complimenti a Massimo per il bel video!
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Grazie!
@fotonaturalistiche88833 жыл бұрын
Bel video Complimenti davvero molto utile
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Grazie!
@isaia19972 жыл бұрын
Video molto interessante ascoltato con piacere! Avevo una domanda, eventualmente da rivolgere a Luciano Cicognani, ma l’inizio del periodo del bramito o l’inizio della caduta dei palchi risentono del cambiamento climatico? Mi spiego meglio...essendo sempre più prolungato il caldo a fine estate e meno fredde le giornate a febbraio/marzo è plausibile che questi due periodi si spostino più in là nel tempo? O semplicemente il loro inizio dipende da ritmi circadiani legati alla componente ormonale che varia con il variare della durata del giorno e della notte? (e quindi come anticipato in relazione a testosterone e somatotropina) Un’altra domanda anche legata ai palchi, il colore del palco sotto il velluto è quindi bianco? Il marrone deriva unicamente dal tipo di corteccia su cui sfregano i palchi stessi? Grazie in anticipo
@Trafoglieenuvole2 жыл бұрын
Grazie per l'apprezzamento. Personalmente ritengo che tutte le creature siano influenzate dai cambiamenti climatici, cervi compresi. Ma non volendo dare risposte fuori posto, giro la tua domanda a Luciano 😉
@isaia19972 жыл бұрын
@@Trafoglieenuvole Grazie mille!
@lucianocicognani83632 жыл бұрын
Ciao Isaia! Alla prima domanda hai già dato la risposta da solo: sono i ritmi circadiani a determinare i cicli ormonali; direi quindi che più o meno caldo, possa determinare una maggiore o minore attività (così come il maltempo), ma ad oggi non risultano spostamenti significativi e distanti nei cicli biologici annuali, sia dei maschi, sia delle femmine. Il colore del palco sotto al velluto è quello di un osso, quindi biancastro o al più giallognolo; la caduta del velluto determina di per se una colorazione dei palchi (conseguente al sangue ed a brandelli di velluto che restano attaccati ai palchi e si seccano sopra. La colorazione definitiva viene invece determinata dai tipi di pianta su cui sfregano i palchi per pulirli ma anche e soprattutto per affilarne le punte. Grazie dei complimenti, anche a nome di Massimo; le tue ipotesi denotano comunque una preparazione non da principiante, quindi complimenti anche a te!
@isaia19972 жыл бұрын
@@lucianocicognani8363 chiedo perdono per il ritardo nel leggere la risposta ma non mi era arrivata alcuna notifica e non sono entrato a controllare! Grazie innanzitutto per la risposta esaustiva e aver eliminato questo mio dubbio, anche riguardo la colorazione del palco. Grazie anche per i complimenti, studio in una magistrale di biologia (3+2) e per poter lavorare, si spera un giorno, in questo ambito...sempre avuto la passione per questo animale e per la montagna in generale! Un saluto!
@grazianocapaccioli45293 жыл бұрын
Bel video, grazie a te e a Luciano.
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Io ho fatto davvero poco, Luciano è la Star: in materia di ungulati non si batte!
@riccardotartagni57843 жыл бұрын
Sulla popolazione stabile avrei qualche dubbio, probabilmente la caccia di selezione nella provincia di Forlì-Cesena esercitata dal 2011 ha determinato senza dubbio una diminuzione del cervo fuori dall'area protetta, situazione colta anche dai locali. All'interno del Parco probabilmente il calo è meno sensibile ma sicuramente non siamo più ai livelli di 10 anni fa. Anche l'attività di bramito è meno "concitata" probabilmente dovuto alla minor concorrenza. Video ben fatto, complimenti.
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
I dati riportati da Luciano Cicognani sono frutto di analisi sul campo, quindi ritengo siano piuttosto affidabili. Grazie per i complimenti, che ricambio: bello il tuo canale, mi sono appena iscritto 👌
@Trafoglieenuvole3 жыл бұрын
Ho apprezzato le tue foto e il tuo canale. Mi piacerebbe contattarti in privato, puoi scrivermi alla mail foglienuvole@yahoo.com? Grazie
@riccardotartagni57843 жыл бұрын
Rimanendo in tema demografico i dati sono riscontrabili anche nel Piano Annuale Opertivo: nella provincia di Forlì-Cesena nell 2011 i danni riconducibili al cervo liquidati alle attività agricole erano di circa 36.000 €, anno in cui aprirono la caccia di selezione, nel 2016 i danni liquidati sono stati appena 7.500 €, pari a ben un 80% in meno. Il cervo è senza dubbio diminuito e noto che la tendenza è mantenere la caccia con una quota capi piuttosto incisiva a mio modesto modo di vedere le cose. Detto questo nulla da dire il video e l'intervista sono davvero ben fatte! p.s. Ok ti scrivo in privato.
@lucianocicognani83632 жыл бұрын
Ciao Riccardo; discorso interessante il tuo, che meriterebbe approfondimenti. La valutazione della consistenza effettuata mediante analisi dei danni, non è molto affidabile, in quanto nelle aree di recente espansione, difficilmente i danni sono attribuiti correttamente (anche per una mancata o iniziale gestione). Allo stesso modo le aree occupate recentemente non vengono monitorate col censimento al bramito ... ma col sistema del conteggio a vista sul primo verde; entrambi i metodi presentano problematiche, ma il problema maggiore è che la quantificazione "ufficiale" viene data solo dal conteggio al bramito (questioni di confrontabilità nei vari comprensori dell'Acater orientale). Per aree di recente espansione e stabilizzazione, non intendo zone a frequentazione saltuaria, ma le aree nei comuni di Predappio, Meldola e Castrocaro .. dove da alcuni anni ci sono popolazioni stabili con cicli biologici completi. Anche semplicemente analizzando i dati dei maschi bramenti, nel 2011 ne sono stati contattati 235 ... nel 2020 ne risultano censiti 248, questo nonostante il mancato monitoraggio da parte del PNFC e nonostante il mancato conteggio delle aree di bassa collina che ho citato prima. Indubbiamente hai ragione sul fatto che, almeno a impressione, nel territorio del Parco sembrano in diminuzione, occorre però considerare che quando non c'erano aree riproduttive nei territori esterni, la caratteristica dell'areale "pulsante" si manifestava in modo molto evidente e la fase riproduttiva di gran parte dei cervi, si svolgeva dentro i confini del Parco. Grazie per aver creato l'occasione di questo bello scambio di opinioni
@nicolabuono8442 Жыл бұрын
Video e sito molto interessanti. Mi sono iscritto subito. Una osservazione. Nel video si parla di cervi presenti nelle Foreste Casentinesi e in altre aree dell'Italia centrale e nel Bosco della Mesola . Ma quelli della Mesola sono cervi italici ( 300 esemplari) gli unici veri ed ultimi sopravvissuti della specie .TUTTI GLI ALTRI SONO CERVI EUROPEI introdotti in italia in maniera massiccia dopo la fine della seconda guerra mondiale e che sono in grande espansione e che quindi riducono l''abitat del cervo italico. Per questa ragione e per il rischio di infezioni negli esemplari del Bosco della Mesola ( ripeto sono solo 300 ) è stata varata l' OPERAZIONE CERVO ITALICO da parte dell'Ente gestione Parco della Mesola , dei Carabinieri Forestali, del WWF dell'Università di Siena e della Riserva Naturale Regionale delle Serre ( in Calabria) e per il triennio 2023/2025 verranno spostati ogni anno 20 esemplari dal Bosco della Mesola alla Riserva Naturale Regionale delle Serre ( in Calabria). I primi 20 esemplari sono stati già spostati per questo 2023. Poi gli altri , 20 alla volta nei prossimi 2 anni . Ne hanno parlato tutti i media nazionali. Per cui i cervi del documentario purtroppo sono europei e non italici. Un caro saluto.
@Trafoglieenuvole Жыл бұрын
Grazie per le dettagliate informazioni Nicola. In effetti nel casentino i cervi sono scomparsi, per ovvi motivi, durante il periodo della seconda guerra mondiale, poi reintrodotti dal centro europa (prevalentemente Germania, in base alle mie informazioni). Comunque sono bellissimi 😉