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Uno smeraldo incastonato in una montatura di argento lavorato: questo è il Lago d'Aviolo, splendido laghetto alpino in Val Paghera, ai piedi delle cime scintillanti di neve che compongono il massiccio dell'Adamello.
La descrizione è certamente pomposa, ma restituisce bene la sensazione che prova l'escursionista quando, dopo aver affrontato una salita breve ma intensa e non priva di qualche difficoltà tecnica, si trova al cospetto di questo specchio d'acqua.
La natura non è l'unica artefice di questa meraviglia: il lago è stato infatti generato da un modesto sbarramento artificiale per lo sfruttamento ai fini idroelettrici delle acque dei torrentelli di fusione del ghiacciaio, ampliando negli anni Trenta del secolo scorso quello che probabilmente era un piccolo bacino naturale.
Tale intervento venne eseguito nel 1935 ad opera della Società generale elettrica cisalpina (ex Società generale elettrica Adamello, e poi divenuta Edison) per alimentare la centrale elettrica di Sonico. Nel 1984 venne attivata la centrale di Edolo e contemporaneamente l'acqua fornita dal lago venne dirottata in un tunnel di derivazione che dal lago d'Aviolo porta l'acqua nella galleria di presa proveniente dal lago d'Avio (Fonte: Wikipedia).
Alle spalle del lago si trova l'incantevole Altopiano di Aviolo, solcato dai numerosi torrentelli di cui poc'anzi e dominato dalle sagome maestose delle cime dell'Adamello, tra le quali la più svettante è quella del Corno di Baitone.
Nella zona a monte dell'Altopiano si trova un piccolo osservatorio faunistico, aperto di sabato e domenica tra giugno ed agosto, in cui gli operatori faunistici del Parco dell'Adamello saranno a disposizione con binocoli e cannocchiali per consentire ai visitatori di osservare diversi animali selvatici, in particolare ungulati alpini, uccelli ed anfibi.