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Il movimento liturgico || Le clip del prof

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Bella, prof!

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Күн бұрын

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Пікірлер: 27
@mariadegasperi-fg8uo
@mariadegasperi-fg8uo 3 ай бұрын
Grazie Prof sempre interessante
@flaviarusso5792
@flaviarusso5792 2 ай бұрын
Grazie prof!❤
@luciatibaldo8713
@luciatibaldo8713 3 ай бұрын
Grazie prof, sono nata nel 1948, perciò sono cresciuta a pane e messe in latino che sarà stato senz' altro ricco di mistero, ma una noia infinita e ,intorno a me, donne adulte che durante la messa biascicavano il rosario. Durante diverse vacanze nelle isole greche ho frequentato la messa di rito ortodosso dove il senso del mistero è, a mio parere, esasperato perché tutto avviene dietro l' iconostasi e i fedeli stanno due ore in piedi senza quasi pronunciare parola. Confesso che li ho molto ammirati ma non invidiati. Bisogna dire che durante queste messe il coro, quasi sempre maschile, fa venire i brividi per la bellezza dei canti. Comunque viva la messa in lingua parlata!
@Miguelitofalzon
@Miguelitofalzon 3 ай бұрын
Grazie ❤
@Pippi22.
@Pippi22. 3 ай бұрын
grazie ♥️
@Roberta2110
@Roberta2110 3 ай бұрын
Grazie Prof.
@marinabottigliero4086
@marinabottigliero4086 3 ай бұрын
❤️grazie ❤️
@manoelpachecodefreitas9268
@manoelpachecodefreitas9268 3 ай бұрын
Obrigado!
@freshotto
@freshotto 3 ай бұрын
Prof, posso chiederle che ne pensa del Cammino Neocatecumenale riguardo alla liturgia?
@tinosm42
@tinosm42 3 ай бұрын
lex orandi lex credendi.
@antonellatognaccini6355
@antonellatognaccini6355 2 ай бұрын
Ora però c'è un abuso
@stefanorocca442
@stefanorocca442 3 ай бұрын
Gentile prof , vorrei fare alcune considerazioni su questo tema legate alla mia esperienza personale . La messa non e' un cinema e non e' un teatro perche' il pubblico non e' spettatore ma partecipe . Anche al cinema non si e' mentalmente passivi , ma io credo che la messa assomigli ad uno spettacolo ! Nello spettacolo c'e' un presentatore , ci sono varie espressioni come canti , letture , testimonianze ecc , e il pubblico partecipa spesso allo spettacolo e non e' semplicemente spettatore . Un'altra caratteristica dello spettacolo e' di non fare un discorso compiuto ma di lanciare dei messaggi , provocare delle riflessioni , portare la vita e la attualita' dentro lo spettacolo stesso . Naturalmente i contenuti dello spettacolo sono i piu' diversi e questo naturalmente fa la differenza ! Abito in una citta' , Piacenza, dove credo vada a messa il 15% della popolazione ; io stesso non frequento la messa da anni pur continuando a considerarmi credente e ad interessarmi di tematiche religiose . Ma questo "spettacolo" non mi dava niente , ci andavo perche' mi sentivo in obbligo ma credo niente di piu' . Quindi mi chiedo e ti chiedo : ma la riforma liturgica del concilio ha veramente reso la messa piu' comprensibile ? La questione della lingua e' relativa : i miei nonni non avevano studiato ma tutte le sere recitavano il rosario in latino . La preghiera e' talmente ripetitiva che il significato delle parole lo comprendevano anche se non conoscevano il latino , diciamo che non conoscevano la grammatica . Un po' la stessa cosa , anche se e' un po' piu' complessa , credo che valesse per la messa . Ma e' tutto il linguaggio simbolico che resta incomprensibile a molti ! Intendiamoci , non sono certamente un sostenitore della messa in latino , dico solo che forse questo non e' il problema essenziale , anche se ha la sua importanza ! Ormai la messa in latino e' diventato un argomento di divisione : i progressisti non la vogliono mentre i conservatori la vogliono ! Direi che piu' che ricercare l'unita' a tutti i costi si potrebbe cominciare con l'accettare questa divisione come naturale ; in fondo essere progressisti o conservatori fa parte della nostra cultura ! Appartengo sicuramente ai "progressisti" , ma noto che oggi i "conservatori" sono molto numerosi . La maggior parte dei video che si trovano e' fatta da conservatori . Non sono semplicemente dei nostalgici ma proprio una forza ben preparata che vorrebbe la chiesa come era prima del Concilio . Da ragazzo pensavo che il mio parroco fosse conservatore perche' ricordava i tempi passati , in realta' non lo era assolutamente e oggi sarebbe sicuramente con papa Francesco : la sua era una semplice nostalgia di quando era giovane . I "conservatori" di oggi sono una cosa diversa ! E i progressisti ? Sono molto pochi perche' negli anni scorsi la Chiesa li ha persi tutti ! Ti ho fatto qualche riflessione , grazie sempre per i tuoi video ! Stefano Rocca Piacenza
@Bellaprof
@Bellaprof 3 ай бұрын
Grazie, Stefano, per il tuo commento. Personalmente credo che la stessa opposizione "progressisti" e "conservatori" sia una semplificazione, alimentata ad arte da chi fomenta divisioni nella Chiesa. Certamente esistono sia gli uni che gli altri, ma la distinzione non è così netta e non è nemmeno necessariamente da intendere come una vera divisione. Tanto per fare un esempio, il sottoscritto si ritiene progressista su alcune cose e molto conservatore su altre, per poi finire spesso etichettato in toto come uno o l'altro, secondo le preferenze retoriche del mio avversario di tastiera.
@tommasonatale1658
@tommasonatale1658 3 ай бұрын
Da regolare frequentatore della messa vetus ordo ho maturato, dopo 20 anni di novus ordo, un modo sicuramente diverso di partecipare alla messa: non mi sento affatto escluso nella messa antica semplicemente perché ti è richiesto un modo di partecipare diverso, che non è mancanza di partecipazione. La messa antica ti richiede ad esempio una partecipazione molto più fisica che verbale: inginocchiarsi alle preghiere ai piedi dell’altare, al Canone, all’Ecce Agnus Dei; chinare il capo ogni volta che si menziona il nome di Cristo durante il Vangelo o alle parole “per Dominum nostrum J. C…” o in specifici momenti del Gloria; ricevere la comunione solo in ginocchio alla balaustra; le donne che indossano il velo; e tanto altro. Tutta questa gestualità sicuramente ci rende partecipi e ha un’enorme forza di “collante” tra i fedeli. E il linguaggio dei gesti è molto più immediato, rudimentale e universale del linguaggio verbale, tant’è che se si porta un bambino di 4 anni alla messa in vetus ordo capirà probabilmente più di quanto possa capire al novus: capirà che quella cosa che accade lì su all’altare è per noi molto seria e richiede tutta la nostra riverenza e devozione, capirà cos’è il sacro. Il silenzio del canone chiama i fedeli a partecipare in modo diverso alla celebrazione: ci fa capire che abbiamo un ruolo diverso rispetto al sacerdote, poiché non consacriamo, ma questa diversità è una ricchezza perché ci invita a vivere la consacrazione immersi nella preghiera, contemplazione e adorazione personale, come se si fosse fisicamente ai piedi del Calvario dove si sta consumando il sacrificio; mentre alla messa di Paolo VI questa dimensione contemplativa e intima è totalmente persa nella preghiera eucaristica perché l’orecchio ti è bombardato. P.S.: no, non celebriamo anche noi laici, neanche nella messa di Paolo VI. Non abbiamo l’ordine sacro quindi non possiamo agire in persona Christi. Fosse vero che celebra la comunità basterebbe che questa si raduni anche senza il sacerdote e la messa è fatta. P.P.S.: l’idea più antica, a dispetto di quale fosse la disposizione dell’altare, era che nel canone i fedeli si disponessero tutti rivolti ad Orientem, immagine della Gerusalemme celeste. Questo comportava anche che i fedeli per la disposizione geografica di alcune chiese dessero addirittura le spalle all’altare. Il tutto si risolse con l’altare in fondo all’abside e con l’oriente liturgico.
@Bellaprof
@Bellaprof 3 ай бұрын
Salto tutte le prefernze per il vetus ordo perché ho partecipato e ho celebrato migliaia di Messe nelle quali ho gustato profondamente il senso del Mistero di Cristo. Quindi ritengo la cosa soggettiva e non la contesto. Invece teologicamente il nodo della questione è questo: celebrare non coincide con l’agire “in persona Christi”, che è proprio di chi presiede la celebrazione. Il celebrare è invece un atto che coinvolge tutto il corpo Mistico di Cristo. E qui mi appello alla Sacrosantum Concilium. Se è quella che ci divide, e non la preferenza del rito, la questione è più seria.
@Bellaprof
@Bellaprof 3 ай бұрын
@@Spartano-x3y non vedo dove sia la riduzione. Non vedo nemmeno dove abbia banalizzato il ruolo di chi presiede la celebrazione. La centralità del sacerdote consiste esattamente nel suo ruolo. E tuttavia tutto il popolo celebra l'Eucaristia insieme a lui secondo il proprio stato. Non c'è nessuna riduzione del prete celebrante, semmai c'è una elevazione del popolo partecipante.
@Bellaprof
@Bellaprof 3 ай бұрын
Io ho mantenuto questa distinzione: c'è chi celebra (tutta la Chiesa) e chi presiede la celebrazione in quanto ministro ordinato (che la garantisce). La natura della partecipazione alla liturgia non ha niente a che fare con la democrazia. Ma soprattutto: non chieda perdono di peccati che certamente non ha commesso, perché, come vede, pratico anche io il linguaggio schietto.
@alessandrotomesani425
@alessandrotomesani425 3 ай бұрын
Mi pare che l'oggi abbia rivelato che non è servito a niente....
@gianvitopossidente
@gianvitopossidente 2 ай бұрын
Personalmente, avrei delle obiezioni: se il problema era che la gente non capiva il latino, non sarebbe bastato semplicemente tradurre il tutto nelle varie lingue? Recentemente mi è capitato qui su KZbin di vedere un video di una Divina Liturgia ortodossa di rito occidentale: di fatto si tratta delle messa "di S.Pio V" con le dovute modifiche (e.g. eliminazione del Filioque) e tradotta in inglese (si tratta di una parrocchia negli Stati Uniti). Ho pensato che se avessimo fatto qualcosa del genere sicuramente tutte le separazuoni che ci sono ora sarebbe state molte di meno. Quello che intendo io è che capisco l'esigenza della lingua corrente, capisco l'esigenza di recitare il Canone o almeno la parte anamnetica di Esso a voce alta (come ad esempio avviene nel rito bizantino dove l'anfora è recitata a bassa voce dal sacerdote ma le parole dell'Istituzione sono canatate e il popolo risponde amen; e come probabilmente avveniva in hna forma primegenia di rito romano, e ne è la prova il fatto che nella Messa dei Presantificati del Venerdì Santo l'embolismo dopo il Pater è cantato anziché recitato sommessamente), ma che senso aveva eliminare le preci ai piedi dell'altare, disteuggere l'offertorio, sopprimere il doppio confiteor, eliminare il tempo di settuagesima e l'ottava di Pentecoste et cetera? E non parlo qui di tutti gli scempî fatti poi per il cosiddetto adeguamento liturgico, perché quelli non sono mai stati richiesti dalla riforma ma solo da chi ha voluto applicarla anche oltre il dovuto. La mia personale opinione è che ci si è spinti troppo oltre le riforme effettivamente necessarie e abbiamo distrutto un rito, praticamente invariato circa settecento anni, per crearne uno ex novo che ha in comune col precedente e con gli altri riti cristiani (e.g. divine liturgie orientali) solo l'idea di fondo e ben poco altro.
@liberoferrari6211
@liberoferrari6211 2 ай бұрын
Era cambiata anche l'ecclesiologia; la storia aveva riscoperto il "più antico" del rito di san Pio V; la teologia, inoltre, intendeva farsi più sistematica e non solo apologetica o controversista. Le preci eucaristiche del messale di san Paolo VI, oltre offrire un adattamento migliore e più puntuale alle varie situazioni della celebrazione, anche accordandosi meglio alla Parola di Dio proclamata nella celebrazione, sono le più antiche che si conoscano. Tutti gli altri orpelli (questo erano diventati il manipolo, il Confiteor o doppio o singolo in quella forma, la septuagesima, sexagesima, quinquagesima, le classi del rito, e tutto quanto voglia ancora metterci) appesantivano, indiscutibilmente, lo svolgersi delle celebrazioni e dell'anno liturgico che, così com'è adesso, è assolutamente più lineare, comprensibile e vivibile quale mistero di Cristo che si svolge nel tempo. La mia personale opinione, invece, è che non ci sia stata vera formazione cristiana, tout court. Esagerazioni a parte, prima o dopo la riforma liturgica, è mancata anche l'informazione che non si è creato niente di nuovo ma ripreso il più antico, libero da tensioni storiche che avevano motivato il rito precedente.
@gianvitopossidente
@gianvitopossidente 2 ай бұрын
@@liberoferrari6211 Non saprei: non riesco a capire in che modo il manipolo appesantisca la celebrazione (a questo punto eliminiamo anche la casula/pianeta e celebriamo solo in stola) né la settuagesima (che tra l'altro esiste in tutti i riti cristiani antichi, basti pensare che i bizantini hanno addirittura un'ottuagesima, anche se non si chiama esplicitamente in questo modo). Anche sull'antichità, è vero che la Preghiera Eucaristica II è stata ripresa da un antico sacramentario (mi pare il Gelasiano, ma non vorrei dire una cosa incorretta), ma è anche vero che il canone romano è rimasto immutato più o meno dal IV secolo fino all'aggiunta del nome di S. Giuseppe da parte di Giovanni XXIII, e ci sarà un motivo se si è evoluto in quel modo: di certo non è stato scritto a tavolino a Trento, come invece sono state scritte ex novo alcune delle nuove preghiere eucaristiche. Anche perché il rito "tridentino" non è stato inventato a Trento, ma solo esteso a tutto l'Orbe, mentre prima era il rito proprio dell'Urbe, ed era anch'esso molto antico. Sulla formazione liturgica siamo d'accordo, ma questo non è comunque un buon motivo per distruggere ciò che si era spontaneamente "evoluto" e sostituirlo con qualcosa creata ex novo.
@liberoferrari6211
@liberoferrari6211 2 ай бұрын
@@gianvitopossidente Vede che la saggezza dei riformatori liturgici non ha espunto il canone Romano? Solo ne hanno aggiunto altri, non banali e non improvvisati. C'è maggior ricchezza e maggiore possibilità di comprendere più a fondo il mistero di Cristo. Il manipolo ha rappresentato la sacralizzazione o la spiritualizzazione di una nota di praticità (il fazzoletto per asciugarsi il sudore) facendolo diventare arbitrariamente emblema di status (non hanno tolto la stola, infatti). Così come il lavabo dopo la presentazione dei doni (avendo capito che l'Offertorio è altro e altrove nella celebrazione) contornandolo di belle ma fuorvianti preghiere ugualmente 'secretae'. Come se, fra vent'anni, continuando ad usare il gel per la sanificazione delle mani iniziato col covid, dovesse essere 'teologizzato' con spirituali fervorini.. ed entrare a far parte della celebrazione come rito a lei imprescindibile. Riportare le cose nella loro dimensione e recuperare l'autentico... non è una brutta cosa. Anzi aiuta.
@mirianaparentinidureghello853
@mirianaparentinidureghello853 3 ай бұрын
Tuttavia non capisco perché vietare la Messa in latino, l'accoglienza del cambiamento non potrà mai avvenire con la forza
@matteocolognesi3305
@matteocolognesi3305 3 ай бұрын
Prof, colui che ti monta i video non ti fa un buon servizio, perché ti taglia tutte le pause. Ma le pause sono naturali sia per l'oratore come per l'ascoltatore. Invece in questo modo l'attenzione dell'ascoltatore è messa in difficoltà per il flusso continuo di informazione. Inoltre la visione del video frammentario provoca un senso di ubriacatura. Qualcuna... le più lunghe... laddove c'è un'interruzione, un'esitazione, un colpo di tosse... ma così (a mio parere) è troppo.
@Roberta2110
@Roberta2110 3 ай бұрын
Non mi ritrovo d'accordo con ciò che esponi. Sai perché? Perché l'attenzione umana, così mi ha spiegato anni fa un mio insegnante che di mestiere era medico neurologo, comincia a calare dopo gli 8 minuti, per poi avere una vera e propria stasi intorno ai 20 minuti. Meglio divagare per due minuti dopo questi famosi 20..😅. Ma questi filmati sono brevi, sotto i fatidici 8. Per cui non mi trovo affatto d'accordo.
@marinabottigliero4086
@marinabottigliero4086 3 ай бұрын
❤️grazie ❤️
@marinabottigliero4086
@marinabottigliero4086 3 ай бұрын
❤️grazie ❤️
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