Il primo lavoro da programmatore, qui qualche consiglio!

[@learnagilep]

Penso che sia importante, quando possibile, trovare un posto dove ci siano figure di esperienza per assorbire il più possibile. Sconsiglierei la consulenza esterna presso cliente esterno, per gli inizi. Poi ricordate: in questo lavoro bisogna sempre studiare cose nuove quindi iniziate a capire nel lavoro di tutti i giorni cosa potete studiare per migliorare in quanto programmatore sul lavoro.

[@MarcoKatITA]

come funzionano i task assegnati e gli orari di lavoro ?

[@Dino-91]

Grazie per i consigli

[@mrchr0no]

Ottimo contenuto!

[@horus1201]

Apprezzo il video e finalmente ne trovo uno esaustivo. Vorrei solo fare una critica se posso non a te, ma al "sistema". Il programmatore informatico dovrebbe essere un lavoro, lo è? Lo è. Quando vado persona umana normale a fare il muratore, il falegname, il barista, la qualsiasi professione non vado preparato. Per fare il muratore so che esiste il martello, ma non so come si usa. Per fare il falegname non mi presento conoscendo a memoria ogni tipo di taglio, lama, o lega dei dischi, fibra o legname. Se voglio fare il barista non mi presento con un trattato in psicologia o in chimica molecolare. Mi aspetto, di essere formato più o meno bene in quello che penso di voler fare. Qui mi pare invece che le aziende che assumano per academy, stage addirittura Junior vogliano gente che sappia già fare, con anni di esperienza da assumere invece con contratti da stagista o Junior e quindi pagati come tali. Ecco, questa è una legenda metropolitana o laffuorì c'è davvero chi pensa che tutti i programmatori o aspiranti tali, nascano con mouse in mano? No per capire, perché esco da una triennale in ingegneria informatica e non ho mai toccato codice spendendo invece molti soldi. Cosa devo fare adesso altri 3 anni di stage o competere in Academy con persone che giustamente mi fanno il chiul per esperienza? Apprezzerei una tua risposta a riguardo, credo che solo tu possa a questo punto chiarirmi le idee...

[@DevelopersLifeChannel]

Ciao! È un discorso complesso che meriterebbe un video. La risposta veloce è che metodi non tradizionali (Academy o altro) richiedono tempi di immissione al lavoro differenti. In generale quel che vedo (ma non è detto che sia la visione reale al 100% e ovunque nello stesso modo) è che un laureato in Ing o Informatica (anche triennale) in genere nella peggiore delle ipotesi parte con un breve stage (3/6 mesi) ma è molto più comune partire con un contratto di apprendistato (che è paragonabile) ad un contratto normale. Ovviamente secondo me dipende dai casi, ma sono confidente che trovi inserimenti più veloci. Detto questo, se hai dubbi scrivimi senza problemi in pvt (mi trovi su LinkedIn).

[@horus1201]

@@DevelopersLifeChannel grazie per avermi risposto Mich, non è cosa comune qui su KZbin. Tra l'altro una risposta che rischiara le nuvole e complimenti per la completezza. Mi sono già iscritto al tuo canale Ytb e Telegram, oltre che alla chat! Su LinkedIn sono iscritto ma credo di avere pochi riferimenti al momento per trovarti. Add: trovato anche lì, ma non sono uno stalker stai sereno!

[@andrearitondale]

@@horus1201 Confermo che nelle aziende in Italia è spesso così come hai descritto, per quanto riguarda l'aspettativa che hanno nei tuoi confronti. Questo aspetto, spesso mette una pressione iniziale che non aiuta il nuovo assunto, perché il clima iniziale che vive la nuova figura è tesa e non tranquilla/rilassata. Non è così ovunque ovviamente, ma nella maggior parte dei casi lo è. Un buon 90% delle aziende italiane. Quindi, trovare poi quell'azienda che ti permetta di apprendere come un falegname o un barista diventa di conseguenza più difficile, sempre che ti assumano poi. È un mestiere diverso il nostro, devi avere gran passione e imparare da solo a programmare, in università non si impara a scrivere codice. Te lo dico da ingegnere informatico magistrale.

[@horus1201]

@@andrearitondale e ti ringrazio 😃

[@graficospace5235]

Lo studio e la sperimentazione continua è la chiava, ma personalmente alcuni sviluppatori hanno quella marcia in più, il talento naturale di risolvere problemi complessi, capacità matematiche che purtroppo non possiedo e che sono difficili da colmare

[@albertodannunzio5]

Parlaci di scuola-lavoro

[@DevelopersLifeChannel]

Scuola lavoro? Spiegami meglio 🙂

[@asicilianinsweden619]

Però si dice gap non ghep! kzbin.info/www/bejne/i4CzqnqBebaoiM0