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Sandro ci mise tre anni, fra difficoltà quasi inenarrabili e lungaggini pratiche estenuanti. Ma alla fine ci riuscì: quella nave militare ancorata a Pola, doveva diventare il suo sogno. E così fu.
La storia del 410 Ristorante Atipico (è il nome attuale), ha dell'incredibile.
E' realizzato su un'imbarcazione croata costruita prima della Seconda guerra mondiale per trasportare mezzi pesanti e cingolati, ma che poi, dopo il 1955, venne trasformata in chiatta commerciale e quindi in ristorante all'aperto nel porto di Pola.
Fu lì che, nel 1983, Sandro la vide e se ne innamorò. Non vide una barca, vide un'idea che desiderò find a subito far attecchire a Legnago, nella pianura veronese.
L'avventura partì così. Impiego tre anni, dal '94 al '97, per portarla fino in terra veronese, attraversando l'alto Adriatico e la laguna fino a risalire l'Adige.
E' facile immaginare i problemi che avrà incontrato: i diversi livelli dell'acqua, il gioco delle maree, i ponti bassi lungo il fiume... ma alla fine il suo sogno lo realizzò: fece attraccare la nave e aprì il suo ristorante, che divenne ben presto molto famoso.
Poi Sandro scomparve, ma il battello era destinato ad avere una nuova vita grazie alla famiglia Antoniazzi, legnaghesi, che videro nella nave un'opportunità per concretizzare tante idee e diversi valori. In primis, veicolare il territorio con i suoi sapori, che oggi sono in gran parte quelli dell'azienda agricola, dove producono carne, frutta e verdura.
E il loro stile è quello di proporre la tradizione rivisitata (non stravolta), presentata cioè con tecniche di cottura moderne, accostamenti con sapori nuovi e presentazioni eleganti.
Una nuova sfida, dunque, nella quale gli Antoniazzi si sono gettati a capofitto nonostante la sventura del Covid (acquistarono proprio poco prima dell'inizio della pandemia).
Ora l'avventura riparte col vento in poppa...
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