Ion Popa, Ombre e sfumature: La diplomazia vaticana e l'Olocausto in Romania

Intervento al convegno: New Documents from the Pontificate of Pope Pius XII presso la Pontificia Università Gregoriana del 09/11 ottobre 2023.
L'apertura delle collezioni di Pio XII ha portato alla luce nuovi documenti sulla teologia e la diplomazia vaticana, che hanno permesso di approfondire le conoscenze sull'Olocausto in generale e sugli eventi in Romania in particolare. La mia presentazione esamina alcune di queste scoperte, inserendole nel contesto di ciò che si sapeva prima. Vengono mostrati esempi di azioni utili della Santa Sede, come gli aiuti forniti ai rifugiati e ai prigionieri di guerra, o la disponibilità del 1942 da parte del Sant'Uffizio a essere più accomodante dal punto di vista teologico nei confronti degli ebrei che, essendo in pericolo, cercavano di convertirsi al cattolicesimo. Il mio lavoro esplora anche gli atteggiamenti illeciti, come gli appelli aperti del cardinale Pacelli, nel gennaio 1938, a continuare le relazioni con il gabinetto del Partito Nazionale Cristiano, fortemente antisemita, o l'udienza del luglio 1943 di Mihai Antonescu, vicepresidente del governo e vice di Ion Antonescu, sia con Papa Pio XII che con il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Luigi Maglione. Mihai Antonescu era un noto antisemita, uno dei principali responsabili politici della campagna del 1941-1942 che portò all'uccisione di circa 350.000 ebrei per mano delle autorità rumene.

[@baudecordier2878]

Ma quali ombre? Se far scampare qualche carnefice alla resa dei conti è servito a far finire prima le persecuzioni e a salvare tante vite ottimo!