Italian Cold Cases - La strage di Ustica Parte 1

[@luigivalzer-gh3hj]

Innanzitutto un grande plauso al canale che in questo caso ha dimostrato la sua buona fede . Io personalmente ( sbagliando ) avevo sempre pensato a questo canale come costituito solo da DEBUNKER , o a persone assoggettate al mainstream, invece questa sera si è raccontata la verità ( che non ha niente a che vedere con le caxxate che ci hanno propinato x anni . Poi che dire , non me ne vogliano i vari Botter o Milite che fanno e raccontano quello che ammettiamolo già si conosce su via Poma , ma stasera con l intervento di Alessandro Gavazza a parer mio il miglior conoscitore della vicenda Ustica ( consiglio a tutti il suo libro ) si è trattata la vicenda ripeto col più grande conoscitore del dramma di Ustica . Spero in seguito il canale possa continuare a dare voce anche ai non allineati . Rinnovo i miei complimenti

[@alessandrobatisti1987]

Troppo buono :) C'è non allineato e non allineato. Alessandro su Ustica è un Signor non allineato. (a mio parere)

[@luigivalzer-gh3hj]

@@alessandrobatisti1987 si hai ragione , anzi scusami perché è ovvio che su Ustica ci sia più materiale , per chi ha voglia e conoscenze nel tirare fuori novità, sono coinvolti diversi paesi , servizi segreti etc... mentre su via poma c'è sicuramente meno materiale nuovo da far conoscere , ammiro come la tua compostezza e i tuoi modi sempre garbati ciao

[@raffaeleservillo930]

Che male ci sarebbe ad essere un debunker??? È una attività scientifica, che ha come suo capostipite Karl Popper, e che prelude alla demistificazione di teorie di complotto che alimentano solo mitologia e ignoranza.

[@misterbuitre1982]

Buonasera a tutti

[@cristiano469]

16:00 Boeing dell’Air Malta. “Stava seguendo la stessa aerovia del DC-9 per Bologna”: certamente falso. Dalle comunicazioni Terra/Bordo/Terra: 18,45 RM= Airmalta 153 buona sera, 𝐬𝐪𝐮𝐨𝐜𝐤 𝟏𝟐𝟑𝟓, è autorizzato a destinazione Malta via Red 46, punto Alfa, Upper 1 Ponza... KM153= Ricevuto 153, Red 46 Alfa - Charly - Ambra 1 Ponza Palermo e Malta Sai Alessandro dove passano quelle aerovie? Nizza, Bastia, A-1, Ponza, Palermo. Il KM153 passa nella stessa aerovia dell’IH870 nel tratto Ponza - Palermo, 430 km più a sud di quello che sostieni! E’ chiaro che da questo fatto oggettivo (e non frutto di fantasie) segue l’insussistenza della possibilità che il MiG si dovesse accodare al KM153. 23:00 “Non è vero che era consuetudine che gli aerei di Gheddafi andassero a fare manutenzione”: certamente falso. Sardu Mario (assistente al tracciatore-capo a Marsala) riferisce a Priore (v. Procura di Roma, VOL. II - FASC. 34 - PAG. 10314 - 10350): [...] SE ENTRAVA QUALCHE AEREO LIBICO, TUTTI GLI AEREI DEI PAESI NON NATO AVEVAMO DEI TELEGRAMMI SEI MESI PRIMA O TRE MESI PRIMA E C'ERANO DELLE AUTORIZZAZIONI. DIFATTI E' CAPITATO MOLTE VOLTE CHE NON ERANO AUTORIZZATI. CONTATTAVAMO IL SETTORE E CHIEDEVAMO. IL SETTORE DICEVA "PER NOI E' AUTORIZZATO", E ALLORA SI DAVA LA SIGLA ED ERA AUTORIZZATO. QUALCHE VOLTA NON ERA AUTORIZZATO. ALLORA NOI TELEFONAVAMO TRAMITE L'IO A ROMA "DIGLI A QUELL'AEREO DI TORNARE INDIETRO PERCHE' NON E' AUTORIZZATO". E TORNAVA INDIETRO. Ciò trova riscontro nella documentazione consegnata alla commissione parlamentare d’inchiesta (v. Procura di Roma, VOL. I - FASC. 145, PAG. 34870 - 34969): PER GLI AEREI *MILITARI* APPARTENENTI A PAESI DI PARTICOLARE INTERESSE O AD ALTRI PAESI [quindi non NATO, nota mia], IL RILASCIO DELL'AUTORIZZAZIONE [per il sorvolo, nota mia] ERA DI COMPETENZA DEL MINISTERO DEGLI ESTERI PREVIA AUTORIZZAZIONE TECNICO OPERATIVA DEL SIOS AERONAUTICA, TRASMESSA ANCHE ALLE RR.AA., AGLI ENTI DI CONTROLLO DEL T.A. (RIV) E AL R.O.C. INTERESSATO PER AREA. Quindi tutti i controllori (sia della D.A. che del T.A.) che per aerea d’appartenenza erano interessati dai sorvoli avevano a disposizione anche le autorizzazioni al sorvolo degli aerei militari stranieri (NATO e non NATO). Le autorizzazioni non si limitavano al solo sorvolo, ma potevano anche comprendere i cosiddetti scali tecnici, chiamati cross-servicing in ambito NATO. Questa possibilità estesa a velivoli non NATO viene riferita a Priore dall’allora comandante della base di Grosseto, col. Tacchio (v. Procura di Roma, VOL. III - FASC. 16, PAG. 3896 - 3898): SI DAVA ASSISTENZA, IL CD, CROSS-SERVICE, A VELIVOLI DI PAESI NATO. QUANDO V'ERA LA RICHIESTA DEL M.A.E. E L'AUTORIZZAZIONE DEL NOSTRO S.M. SI DAVA ASSISTENZA ANCHE A VELIVOLI DI PAESI NON-NATO. L'effettivo utilizzo degli aeroporti italiani da parte di aerei militari libici per gli "scali tecnici" è concretamente provato dalla documentazione acquisita in attuazione di uno dei tanti decreti d’acquisizione emessi dall'AG (v. Procura di Roma, VOL. I - FASC. 187 - PAG. 43009 - 43018, RAPPORTO SULL'ATTIVITA' DEL SITO A.M. DI DECIMOMANNU. ALLEGATO AL FG. 224/B/746/DIV.3^(N) DATATO 10.03.95 (UI 1291), fondo pag. 3): - 15.10.93 - ACQUISIZIONE PRESSO IL SIOS AERONAUTICA - 23^ NUCLEO DI CAGLIARI - ATTI E APPUNTI RELATIVI A RICHIESTA DI ASSISTENZA [cross-servicing, ndr] FORMULATA DA VELIVOLI MILITARI LIBICI AD AEROPORTO SUL TERRITORIO DELLO STATO. IL DECRETO HA AVUTO ESITO POSITIVO ESSENDO STATO RINVENUTO VARIO MATERIALE, RELATIVO AGLI SCALI DI VELIVOLI LIBICI ED ANCHE L'INCIVOLO OCCORSO IL 18.07.80 AL MIG LIBICO SULLA SILA. “Commissione stragi - Audizione del Giudice istruttore Rosario Priore”, 7a SEDUTA - Mercoledì 22 Gennaio 1997, pag. 200 (pag. 20 del file PDF): FRAGALA’. Lei ha acquisito nell'inchiesta sul piano giudiziario le varie dichiarazioni che l'ammiraglio Martini, capo del SISMI, ha fatto in varie interviste circa una sorta di accordo segreto che permettesse l'attraversamento dello spazio aereo italiano da parte di aerei libici, non solo su acque internazionali, ma addirittura con partenza da Banja Luka o Spalato e in direzione della Sardegna? PRIORE. Sì, 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 è 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐫𝐭𝐚𝐭𝐨. Erano dei velivoli di fabbricazione sovietica che venivano portati in Jugoslavia per varie manutenzioni. Questi velivoli preferivano attraversare lo spazio aereo italiano. Di questo abbiamo trovato anche prova in carte sequestrate presso il SIOS dell'Aeronautica, perché da quell'ufficio, da quel reparto dovevano provenire i nulla osta per l'attraversamento del nostro spazio aereo. 25:30 “A Firenze-Peretola c’è un VOR […] il faro di Peretola è spento”: fai molta confusione che porta confusione nel seguito. A Peretola c’era un radiofaro (NDB) che non era usato per la navigazione in rotta e nessuno sa niente sul suo stato di funzionamento di quella sera, in quanto è del tutto irrilevante. La radioassistenza che, invece, si usava, era il VORTAC di Firenze (VOR + TACAN), 20 nm più a nord di Peretola. Quest’apparecchiatura non era spenta, ma funzionava male, in quanto si riceveva bene solo a breve distanza (appena 30/35 nm). Bene, non sono riuscito ad andare oltre, perché le bugie superano il limite tollerabile. Fare disinformazione su fatti oggettivamente verificabili è sciocco, in quanto si viene smascherati in un batter d’occhio, col risultato che perdete di credibilità, a forza di raccontare tutte quelle frottole.