ottima lezione, chiarissimo. trovo un filo conduttore tra Nietzsche, Sartre, Heidegger, Camus, Jung e Crowley... tutti loro sembrano dire che l'uomo deve rendersi responsabile di ciò che è, usare la propria volontà per affermare sè stesso
@pieroiiriti52922 жыл бұрын
sei stato chiarissimo, complimenti per la spiegazione
@mirkomugnano81522 жыл бұрын
Riguardo alla parte finale della spiegazione, si potrebbe paragonare Sartre a Pirandello? Comunque complimenti per la lezione👍
@h.ope.95003 жыл бұрын
Io avrei definito la coscienza come per sè in quanto all'interno di una prospettiva temporale di significato è in grado di nullificate l'in-sè come progetto che non è ancora e ha da essere per l'uomo qualcosa che poi è tutto un contenuto di coscienza appunto
@matteobergamaschi38233 жыл бұрын
Grazie per la precisazione
@h.ope.95003 жыл бұрын
@@matteobergamaschi3823 in realtà sto preparando Sartre per un esame e ho scritto più per capire se ci stessi capendo, comq grazie mille per il ripasso prezioso !
@manlioerta72212 жыл бұрын
Il per sé è assolutamente libero, perché attribuisce" senso" alle cose e può anche cambiare il senso già attribuito? Dubito molto, perché , come già aveva affermato De Saussure nel Corso di linguistica generale , è vero che noi attribuiamo il nome alle cose, ma è altrettanto vero che una comunità di parlanti nativi deve assumere quel senso se vuole capirsi. Ora, a parte il fatto che l' in- sé e il per sé è già presente nella Fenomenologia dello spirito di Hegel, il per sé può essere libero, ma siccome l'uomo è un animale politico ( vive in comunità) è libero fino ad un certo punto: se non accetta le convezioni viene escluso o si esclude dalla comunità( in questo senso è veramente libero: o è Dio o è un animale, direbbe Aristotele). In verità, il problema è che l'uomo non ha essenza, è solo esistenza, di qui la polemica con Heidegger. Ottima lezione, grazie.