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L’abbraccio - Orazio viene a dormire tutte le sere / in una panchina del mio giardino, / protetto da una coperta di cartone. // Tutte le mattine gli porto un panino / e un bicchiere di caffè. / Lui mangia, beve / e se ne va senza dire nulla. / Per due mesi non l’ho più visto, / poi l’ho incontrato in via San Felice / che trascinava due fagotti di stracci. / Quando mi ha visto si è fermato, / ha fatto la mossa di abbracciarmi / ma poi non ne ha avuto il coraggio / e, dopo un attimo, ha detto “grazie”, / si è toccato il petto ed è svanito. // È stato un abbraccio mancato / ma, fra i tanti abbracci di tante persone, / quello è un abbraccio che non dimenticherò mai.