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L’ ACDRG, ricorda Manfredo Giffone e Landolfo Toraldo di Francia. La serata ha avuto inizio con la proiezione del filmato a colori ”Viaggio Antico” di Manfredo Giffone, girato nel 1953 nella Piana di Gioia Tauro dove si narra la storia d’amore di una giovane Francesca Lipari, una zingara girovaga, ed un giovane locale Pino Policriti.
Sono felice di poter vedere e commentare con voi in anteprima il documentario di Manfredo Giffone con il testo di Landolfo Toraldo di Francia, Viaggio Antico, girato nel 1953. Di Landolfo Toraldo di Francia proprio ieri abbiamo presentato il volume appena pubblicato con tutte le poesie a Tropea. Era presente il fratello di Manfredo, l’architetto Luigi Giffone che, durante il suo intervento, ha fatto un cenno ai due documentari, Viaggio Antico e Profili sul Tirreno. Profili sul Tirreno, che è stato girato nel ’54, è stato più volte presentato a Tropea, si trova facilmente su KZbin ed è la più antica testimonianza video della città, con immagini che ancora in quegli anni potevano darci un’idea di come apparisse nei primi anni del Novecento, mentre, come sapete, in questi ultimi anni tutto è mutato. Entrambi i documentari hanno una bellissima fotografia, sono girati con maestria e le sequenze di pesca subacquea di Profili sul Tirreno sono all’avanguardia per quei tempi. Manfredo Giffone è stato un apprezzato documentarista che operava a Cinecittà e aveva molte amicizie e collaborazioni con i migliori nomi del cinema italiano di quegli anni, che è poi il migliore, se si pensa alla stagione del Neorealismo. La fotografia di Manfredo con Fellini parla dei consensi che riceveva presso i grandi cineasti. Manfredo creò e produsse i due documentari a breve distanza l’uno dall’altro: il primo, Viaggio Antico, è del 1953 e, per la prima volta, grazie all’opera meritoria dell’amico Vincenzo Guerrisi, viene qui proiettato, dopo circa settant’anni questa sera. Il documentario è a colori e, come avrete modo di apprezzare, alcune immagini ricordano i dipinti e i bozzetti del grande Antonio Cannata, pittore di Polistena di grandissimo valore; un artista che negli anni Trenta ebbe un successo enorme (alcuni suoi quadri vennero acquistati dalla Casa Reale e da Mussolini per la sede di ministeri a Roma) e che tuttora è apprezzato dai collezionisti. A casa abbiamo diverse sue opere che mio Nonno acquistò proprio negli anni Trenta durante una mostra a Roma. Alcuni quadri credo siano conservati nella sede del Comune, mentre Polistena ha intitolato a lui una via cittadina. Viaggio Antico narra la vicenda forse un po’ ingenua di due giovani innamorati e si svolge nella campagna della Piana, tra feste campestri e fiere di bestiame. La vita agreste è illustrata dal documentario attraverso bozzetti e immagini di rara qualità cinematografica e da un testo delicato, ma efficace e evocativo. La fotografia è perfetta e dimostra una padronanza di Manfredo della macchina da presa veramente eccezionale. Manfredo era davvero un ragazzo prodigio e lo era anche Landolfo, che lui volle autore dei testi di entrambi i documentari. La prima visione fu data al cinema teatro Eliseo a Roma ed ebbe fra il pubblico numerosi personaggi del cinema italiano di quel tempo. Tra i presentatori ci fu Raf Vallone, che apprezzò tantissimo sia Profili sul Tirreno sia Viaggio Antico. La possibilità di poter vedere questa sera il documentario e la mostra fotografica ci dona una rara occasione per una conoscenza approfondita del nostro territorio e della storia locale che, come sappiamo, è la pietra miliare per la costruzione della grande Storia con la “esse” maiuscola. Manfredo era un artista poliedrico e, prima che la malattia ne fermasse ancor giovane l’attività, dette grandi prove del suo ingegno nella Regia, nella Fotografia e nella Scultura, come possiamo vedere anche dall’opera qui presentata e restaurata dall’amico Guerrisi che ritrae la protagonista del documentario Viaggio Antico. Io ho conosciuto personalmente il protagonista, Pino Policriti, perché suo fratello, l’ingegner Fortunato, sposò a Reggio Calabria nel 1968 mia cugina Mirella. Senza lo studio e il lavoro di appassionati come il nostro Vincenzo Guerrisi, noi non potremmo fare esperienza autentica e approfondita di questa storia locale così importante per fornire un quadro completo delle vicende e del mutare nel tempo dei nostri territori. È quindi anche per questo motivo che apprezzo particolarmente questa iniziativa e l’accolgo con gratitudine. La vicenda umana di questi due cugini e amici carissimi che ho avuto la fortuna di avere in famiglia è stata, in fondo, drammatica per la precoce morte di Landolfo nel 1962 e per la lunga malattia di Manfredo, ma le loro opere restano una luminosa testimonianza di due forti ingegni legati alla nostra terra. Ancora un sentito grazie dunque all’A.C.D. R. G. e al suo Presidente. Firmato G. L. Giorgetti Toraldo di Francia
A.C.D.R. G. (associazionecu....