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Perché sono così importanti i frammenti di vasi a decorazione geometrica, tanto da dare addirittura nome all'intero primo periodo di formazione dell'arte greca? Sono molteplici le testimonianze che ci forniscono: informazioni utili per datare i reperti, localizzare i siti, capire i rapporti e gli scambi culturali intercorsi tra le poleis e il resto del mondo. Risultano interessanti anche per ricostruire quella che doveva essere la vita quotidiana di quei giorni, la società greca delle origini, la religione praticata. E non ultima, perché queste testimonianze astratte ci introducono all'idea della bellezza greca, sempre rivolta all'ordine, alla perfezione, all'equilibrio e a un ritmo quasi musicale, che forse solo la geometria, con i suoi motivi regolari non derivati dalla natura, poteva assicurare.
(L'episodio raccontato da Plinio il vecchio nella Storia naturale, libro XXXV mi è stato suggerito dalla lettura dell'interessantissimo libro Figure, di Riccardo Falcinelli, Einaudi).
00:00 Introduzione (astrazione, ripetizione, ritmo, misura, regole, scienza)
01:57 Protogene e Apelle (Rodi, IV sec a.C.), Plinio il Vecchio
7:45 La polis (XI-IX sec a.C.)
15:06 La produzione fittile
18:16 Come si distinguono i vasi?
21:10 I primi esempi
22:02 I vasi funerari
23:48 Le decorazioni geometriche (le svastiche)
25:35 L'anfora del lamento funebre (del Dipylon, 760-750 a.C.)
33:10 Barnett Newman