DALLA REPUBBLICA:Camilleri: “Il consenso per Salvini mi ricorda quello per Mussolini nel ’37. Italia ripiombata indietro” In un'intervista a Repubblica, lo scrittore siciliano ha espresso tutta la sua preoccupazione per il clima che si respira in Italia, in particolare rispetto al tema dei migranti
@jeanvaljean2136 Жыл бұрын
Salve Valentine… ti scrivo dal futuro. Salvini è ridotto male oggigiorno… la Lega ha il 5% dei consensi mentre la Meloni ne perde a profusione ogni giorno che governa (si fa per dire). Dormi pure sonni tranquilli
@valentinomorfeo5 жыл бұрын
DALLA REPUBBLICA:“Non voglio fare paragoni ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini. Ed è un brutto consenso perché fa venire alla luce il lato peggiore degli italiani, quello che abbiamo sempre nascosto”. In un’intervista rilasciata a Repubblica, Andrea Camilleri espone tutte le sue preoccupazioni per il clima che si respira in questo momento in Italia, a suo parere non così dissimile da quello che caratterizzò il periodo in cui il regime fascista varò le leggi razziali.
@valentinomorfeo5 жыл бұрын
DALLA REPUBBLICA:Le analogie con il fascismo riguardano “prima di tutto il razzismo. Noi ci siamo riparati dietro l’ immagine stereotipata di ‘italiani brava gente’, ma non è sempre stato così, specie nell’Africa Orientale. Ricordo ancora le scritte che mi accoglievano a Torino negli anni Sessanta quando andavo a lavorare nella sede Rai: “Non si affittano case ai meridionali”. Per Camilleri questo rigurgito fascista deriva dalla falsa convinzione di aver chiuso i conti con il nostro passato: “Subito dopo la Liberazione il grande giornalista Herbert Matthews scrisse sul ‘Mercurio’ un articolo che ricordo ancora a memoria, ‘Non l’ avete ucciso’. Cari italiani - diceva - voi forse pensate che avendo appeso Mussolini per i piedi avete distrutto il fascismo. Ma il fascismo non si distrugge così: è un bacillo mutante che può prendere forme diverse. E ci vorranno decine e decine di anni prima che riusciate a liberarvi completamente dall’infezione”. “All’ epoca pensai: ma questo è pazzo! Oggi devo riconoscere che aveva visto giusto. Il virus è mutante. E noi non abbiamo voluto liberarcene fino in fondo”.la repubblica: