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A cento anni dalla morte di Franz Kafka, il racconto più famoso dell’autore boemo è il punto di partenza di un’esperienza di didattica a distanza nella scuola secondaria di secondo grado che è stata illustrata nella conferenza di Federico Collaoni “La ‘Metamorfosi’ nella scuola. Un’esperienza didattica per educare alle emozioni”, l’appuntamento è stato organizzato dall’Associazione Biblioteca Austriaca con il DILL dell’Università di Udine e il Forum austriaco di cultura di Milano.
Con la repentina e profonda trasformazione del mondo nella primavera del 2020, l’umanità ha toccato con mano, in molti casi per la prima volta, il significato di espressioni quali “isolamento”, “prigionia”, “solitudine”, “alienazione”.
L’esperienza diretta di tali sensazioni è stata particolarmente forte nelle istituzioni di formazione di ogni ordine e grado, nella cui missione è centrale l’educazione alle relazioni, alla socialità e alle emozioni. Nel contesto pandemico è apparso pertanto cruciale sostenere le studentesse e gli studenti - anche mediante strategie didattiche - nell’elaborazione psicologica della nuova realtà.
In quest’ottica, i motivi fondanti del racconto kafkiano “La Metamorfosi” si sono rivelati decisivi per rispondere a una duplice sfida: da un lato fornire, con la letteratura, uno strumento di supporto per l’analisi del proprio stato d’animo e del proprio contesto di vita; dall’altro, far immergere ed immedesimare gli allievi in testi letterari percepiti normalmente come distanti dal presente.
Ha tenuto la conferenza Federico Collaoni, già docente di Lingua e traduzione tedesca all’Università degli Studi di Udine e oggi ricercatore presso l’Istituto italiano di Studi germanici di Roma e docente di Lingua tedesca per le relazioni internazionali all’Università LUMSA di Roma, che si occupa di linguistica, con particolare attenzione all’analisi della retorica e dell’argomentazione nel discorso politico e giornalistico.
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