La produttivita' in Italia, con Corrado Passera

[@marcomazzavillani]

Tanta tanta stima per Corrado Passera, come sempre!! Sia per la sua visione sul liceo classico, sia per la sua visione di aiutare e rinforzare le scuole paritarie, ma anche per l'importanza di industria 4.0 per premiare e indirizzare gli investimenti.

[@enricomarsili9233]

Questi dialoghi sono davvero materiale prezioso per imparare. Un embrione di scuola di formazione. Grazie.

[@CheccoVertigo]

Nessuno ha mai visto Michele Boldrin e Jen-Hsun Huang, CEO di Nvidia, nella stessa stanza 🤣

[@vabbuoo]

MANNAGGIA A TE ora non riesco più o a non vederlo

[@luca_cesa]

Un bel contributo quello di Corrado Passera. Avanti cosi.

[@giuseppebordin9337]

Grazie.

[@giuseppebordin9337]

Analisi sempre approfondita e stimolante come sempre

[@robertopelizzari1718]

live estremamente interessante, ospite pazzesco!

[@giovannisina1755]

Intervista molto interessante. Grazie dellimpegno.

[@letty95]

Apprezzo molto l' analisi di Passera.

[@PiergiorgioMarchi]

Bravo, simpatico, lucido, pacato e...capace di ammansire. Ce ne fossero come lui nella nostra classe dirigente...

[@lucacornetta7723]

Passera si conferma sempre persona di grande qualità.

[@maisenza1338]

bello, grazie. Esperienza personale. Mia madre si è svenata per mandarmi a un istituto paritario(lavorava in produzione nel settore tessile) per le elementari e medie. A mio parere mi hanno preparato molto bene per affrontare le superiori. Però devo dire che passando al pubblico alle superiori è stato impattante vedere l indisciplina che lo caratterizzava(istituto tecnico)

[@micheleral21719]

Forza 🔔 🔔

[@giovannifacci]

Per registrare questi podcast, vi posso consigliare il software Riverside. Ha le tracce audio e video separate così non avete le interruzioni se magari cade la connessione mentre uno parla

[@CLOUD-hb9dy]

Fighissima la camicia Professore 👍

[@silviatorri4307]

Interessante ciò che Corradi ha detto sul terzo settore... forse meriterebbe una approfondimento.

[@LeonardoUgoliniSANDSCULPTOR]

👍👍👍

[@marcoturra5086]

Michele grazie, ottima conversazione. C'è stato solo un aspetto che a mio parere non hai sottolineato abbastanza e che secondo me sfugge a passera: possiamo incentivare gli investimenti in tecnologia quanto vogliamo, ma finché il costo dei lavoratori che sanno usare la tecnologia, cioè quelli produttivi che hanno stipendi alti, sara 3 volte quello degli altri paesi, le aziende produttive andranno sempre via o non verranno. Correggimi se sbaglio

[@aldocolamartino2991]

Penso che non sia esattamente così. Il costo del lavoro in Cina sta quasi eguagliando quello italiano. Inoltre, visto che un dato di fatto è che le retribuzioni italiane sono al palo da anni e nettamente più basse di quelle di altri paesi, ciò contraddice la tua tesi. E poi prendi quello che accade in USA: il reddito medio di uno che sta in Mississippi, uno degli stati più poveri, ormai è più altro di quello dei tedeschi. E l'economia USA va alla grande. Dobbiamo prendere come riferimento i paesi occidentali, non compararci con paesi in via di sviluppo, secondo me.

[@marcoturra5086]

@aldocolamartino2991 non ho capito: dico che togliere progressività alle tasse sul reddito creerebbe un terreno fertile per investire in tecnologia

[@aldocolamartino2991]

@ ah no scusa, ho letto male, avevo letto che gli stipendi italiani erano il triplo di quelli di altri paesi. Pensavo che ne facessi un discorso generale mentre tu parli di alcuni lavoratori particolari. Boh, non so, il problema é abbastanza complicato. Una volta avevo confrontato la retribuzione di un software engineer in USA e di uno italiano e negli USA guadagnano cifre molto piú alte.

[@Difrisco1]

@@aldocolamartino2991 Marco non ha parlato di "guadagno" ha parlato di costo, quindi non devi guardare il netto, devi guardare quanto costa complessivamente all'azienda. Perché come sappiamo tutti in Italia il rapporto netto/lordo è molto basso

[@aldocolamartino2991]

@@Difrisco1 certo, infatti si dibatte da una vita di questo tema

[@elenamaier1337]

Mi permetto però di dire che nei paesi di lingua tedesca, nei quali vivo da moltissimi anni, la specializzazione e la canalizzazione avvengono ancora prima, verso i 12 anni.

[@aldocolamartino2991]

27:09 risparmi previdenziali investiti in start up? Ohibò

[@lucabembi8331]

Forza Michele, avanti così!!!

[@leonardotirelli637]

In Brasile esiste l'ENEM che permette di valutare a livello nazionale la preparazione degli studenti. In tutto il mondo esistono tantissimi modi di valutare oggettivamente la preparazione degli studenti. Una volta che questi sistemi vengano adottati in Italia a tappeto, si capirebbe quali scuole formano e quali meno, quali scuole hanno il miglior rapporto costo/risultati, ecc. e quelle che non sono produttive o si adeguano o chiudono. Ovviamente il voto alla maturità non è adatto a questo tipo di valutazione.

[@mariachiaracappelli5217]

sono d'accordo e anche no. bisognerebbe capire come mai il vero disastro della scuola italiana sia proprio la valutazione. Ecco in Italia viene mediamente sentito come valore il cercare di appianare le differenze, le disuguaglianze di partenza. e come si fa? cercando di adattare i voti in base al contesto. è giusto? sbagliato? per certi versi è giusto e per altri sbagliatissimo. è sbagliatissimo alimentare false speranze dando voti che non si meritano. è sbagliatissimo non selezionare mai nessuno e promuovere sempre tutti. peraltro non ho mai visto crescere nessuno su una promozione immeritata, però è giusto, secondo me, tenere presente che un ragazzo brillante di scampia non ha le stesse possibilità di un ragazzo della buona borghesia milanese. forse lo sforzo va premiato, senza guardare solo il risultato finale

[@leonardotirelli637]

@@mariachiaracappelli5217 Maria, grazie della risposta, ma non sono riuscito a seguirti. Se pensi che occorra ancora appiattire per i mille motivi di sempre (e c'è un povero qui, e c'è una famiglia di borghesi che paga le ripetizioni, e c'è la mamma in carcere, c'è l'handicappato, ecc. ecc.) e quindi diamo il contentino, sono totalmente in disaccordo (anzi di più). Ovvio che tanto se un povero è ignorante per colpa di altri (in Italia poi siamo bravissimi a dare sempre la colpa alla vita ed agli altri) al muro ci cozzerá comunque, anzi, forse ci cozzerá ancora peggio perché magari credeva di essere bravo come il fortunato figlio di milionario che ha preso 60 perché aveva 10 maestri privati. Quindi riassumendo il mio pensiero: profondamente disastroso non essere estremamente selettivo e ricordando che i voti se sono in decimali vanno da 0 a 10 e non da 5 a 8. Vuoi compensare le sfortune della vita? Dagli un regalo che compensi le sfortune della vita, ma dargli il 6 politico significa fare COLLASSARE l'intero sistema dei voti italiani, come difatti è oggi, con alunni che si copiano i compiti tra di loro perché tanto avere un voto migliore di altri non serve a nulla. Ripeto che con questo sistema (ridicolo) di voti, sfido chiunque a fare una classifica delle scuole italiane che sia SERIA e che possa permettere di premiare le scuole che insegnano bene e NON PREMIARE quelle che insegnano meno bene. Sarebbe bello poi che una famiglia possa scegliere di mandare i propri figli nelle scuole migliori e non in quelle che stanno li solo per ricevere finanziamenti pubblici e pagare i docenti. Ovviamente oggi è più corretto dire "scuole che insegnano bene cose inutili", ma questo è un altro discorso. L'ENEM brasiliano, ricordando che il Brasile è terzo mondo ma ci da una pista in tantissime cose, è usato per avere diritto di accesso ad università a numero chiuso in Brasile e nel resto d'America ed anche in alcuni paesi europei con convenzione, proprio per essere un indicatore OGGETTIVO della REALE preparazione e intelligenza dell'alunno.

[@mariachiaracappelli5217]

@@leonardotirelli637 vedi il problema scuola è complessissimo e non ci sono ricette facili. soprattutto occorre vedere il problema, per quanto possibile, sotto tutte le sfaccettature possibile. La scuola è il terreno in cui tutte le contraddizioni individuali e sociali emergono. Un problema sulla matematica c'è: è inutile, se non dannoso, far frequentare un corso di matematica ha chi non ha i prerequisiti per poterne usufruire. per risolvere questo problema si dovrebbe buttare all'aria il concetto classe, come lo intendiamo noi, e invece pensare ad una organizzazione completamente diversa. L'unica cosa in cui siamo, secondo me, più bravi degli altri è che riusciamo meglio a contenere le spinte conflittuali di origine etnico-religioso. magari non ci riusciamo completamente, ma mi sento di dire che forse ci riusciamo meglio. Questo risultato forse è anche ottenuto perchè poniamo attenzione sulla integrazione, perdendo però in efficienza didattica. e anche questo è un aspetto da vedere. dal punto di vista di costo è dannoso tenere nella stessa classe chi studierebbe insieme a chi è totalmente disinteressato. Chi vuole impegnarsi nello studio ha tutto il diritto, spesso calpestato, di sentire spiegazioni in una situazione di calma, senza essere disturbato da chi si distrae e disturba. Si tratta d'altra parte di capire perché quel ragazzo si distrae e disturba, impedendo le lezioni e ledendo il diritto allo studio dei suoi compagni di classe. e le motivazioni possono essere le più diverse. è stato inserito in un percorso che non gli corrisponde? e chi ha deciso il percorso? I genitori a volte hanno delle aspettative eccessive nei confronti del figlio e nel contempo lo proteggono quando non dovrebbero. La scuola dovrebbe essere selettiva, in maniera da poter inserire ogni ragazzo nel percorso formativo a lui più adatto. Bisognerebbe riscoprire il senso, il valore delle regole, per farlo occorre un certo grado di severità. ed è un po' difficile essere severi se il primo a voler promuovere tutti è proprio il dirigente scolastico. Inoltre quante bocciature sono poi annullate dal TAR? Già le bocciature sono rarissime, se poi vengono anche annullate che si fa? In realtà basterebbe fare una semplice indagine giornalistica- Si vanno a prendere nomi e cognomi dei ragazzi promossi dal TAR e si va a vedere a distanza di 10 anni che fine hanno fatto. Li si intervista, si racconta la loro storia. Di contro si raccontano anche le storie di chi dopo una bocciatura ha capito di aver sbagliato e si è messo a studiare con impegno e, a distanza di anni, ringrazia quella bocciatura. UFFFFFFF. il problema scuola è spinosissimo, davvero spinosissimo. In ogni caso ci sono scuole statali che, nonostante tutto, riescono a fornire ottime preparazioni. Un problema grave è la scarsa autorità degli insegnanti, che sono l'anello debole della catena. Si tratta anche di capire quali sono le priorità che le istituzioni scolastiche dovrebbero perseguire, perché se già di partenza si è in disaccordo sulle priorità non si troverà mai un accordo. Quale è la situazione adesso? ogni insegnante cerca di trovare la scuola che ha il dirigente con il quale più o meno è di base d'accordo, quella scuola verrà sceltà, in buona approssimazione, da genitori e ragazzi ai quali quella scuola piace. Così il Volta di Milano è scelto da ragazzi brillanti e genitori consapevoli che è una scuola molto impegnativa. quelli un po' meno brillanti mediamente si dirottano su altre scuole e quelli che proprio sono abbastanza una catastrofe vanno nei licei socioeconomici, che sono una truffa allo stato puro. Non conosco la situazione dei professionali, che sono proprio scuole di frontiera e sono utilissime. Io vedo una società che rischia di disgregarsi e la scuola potrebbe essere fondamentale per evitare questo rischio. Si tratta di capire come. Si tratta anche di realizzare una scuola flessibile, che sia in grado di offrire una preparazione eccellente per gli eccellenti e sappia motivare chi ha problemi. Impossibile ottenere questi diversi risultati pensando ad una classe tipo. e ovvio che ragazzi così diversi non possono essere nella stessa classe. Quello che funziona in un contesto non può essere fatto in un altro contesto, e ogni ragazzo va inserito nel contesto a lui ottimale. Il concetto del gruppo classe come noi lo intendiamo rende la nostra scuola rigidissima. Liberiamoci del concetto classe o e in matematica, per esempio, istituiamoi le classi per livello. si fa un test iniziale e ogni ragazzo è inserito nel corso a lui adatto, indipendentemente dall'età. Poi ogni due mesi c'è un test stile invalsi, identico su tutto il territorio nazionale, e c'è il rimescolamento degli alunni. Ci sono 12 o 13 anni di scuola, nessuno è mai bocciato e poi si certifica il livello raggiunto,. Se il livello è adeguato per andare all'università si va all'università, altrimenti si farà un anno integnartivo o si va in un altro percorso. adesso sono stanca e potrei scrivere per ore, senza peraltro arrivare ad una soluzione

[@leonardotirelli637]

@@mariachiaracappelli5217 Maria, capisco che hai un grosso peso sullo stomaco sul tema scuola 😉. Ovvio che ce ne sta da parlare. Io ho solo fatto un esempio specifico sulla valutazione. Nella vita veniamo valutati con severitá e senza pietá in continuazione, e l'unico momento in cui possiamo "imparare" ad interagire con questo stress è durante la scuola. In più, come sappiamo, da giovani si impara tutto molto meglio. E ciò non avviene.

[@mariachiaracappelli5217]

@@leonardotirelli637 e sono anche d'accordo. la valutazione più oggettiva che esiste sono i test invalsi. Quasi tutte domande a crocette, lselezionate a caso tra una rosa di domande, le stesse su tutto il territorio nazionale. Il voto entra a far parte del curriculum. La valutazione, sotto questo punto di vista, è il vero vulnus della scuola italiana. A parità di prove si può ottenere un voto bellissimo, se il resto della classe è scarso, oppure prendere un vito insufficiente se si è in una classe di livello altissimo. La cosa è programmatica. è proprio scritto nero su bianco che si debba fare così. Ci si deve adeguare al livello della classe. Ho esposto le ragioni a favore che sono a sostegno di questa prassi. Ovviamente il prezzo che si paga è avere votazioni finali, come minimo, discutibili. Vediamo ora il vero problema. Il vero problema è che si rischia di non offrire una istruzione di qualità a quel ragazzo estremamente promettente che ha avuto la sfortuna di essere inserito in un contesto sfavorevole, perché se è inserito in una classe di livello basso i suoi voti saranno eccellenti, ma il suo livello di preparazione sarà comunque scarso. Come se ne esce? secondo liberarsi una volta per tutte del totem classe, come lo intendiamo noi, potrebbe consentire di ovviare a questo problema senza perdere troppo in termini di risultati che la scuola italiana, con tutti i suoi limiti, è riuscita a conseguire. Il più importante tra tutti un notevole grado di integrazione tra studenti molto diversi per origine etnica, religiosa, sociale ed economica. classi per livello in matematica in particolare consentirebbero a chi ha buone capacità di coltivarle al meglio e a chi è rimasto indietro di fare comunque dei progressi, senza pretendere che capisca argomenti che non è in grado di capire

[@jacopomecagni3109]

Commento a proposito della proposta sulle cooperative di privati che gestiscono scuole: nel mio paese (comune di 2000 abitanti nell’Appennino emiliano) alcune ragazze con titolo da educatrici hanno formato una cooperativa con la quale gestiscono un asilo. Risultato: funziona perché i prezzi sono più bassi (accessibili per una famiglia del ceto medio basso) rispetto ad altri nelle vicinanze e famiglie di altri comuni limitrofi portano lì i bambini….

[@massimofavaro7344]

Il fatto che una famiglia porti i bambini in un asilo perché costa meno non implica che lo stesso sia buono o migliore di un altro che costa di più.

[@tommasobonvicini7114]

@@massimofavaro7344a certe famiglie immagino non interessi tanto la qualità dell'asilo quanto allocare i pargoli in un luogo a basso costo per poter riprendere a lavorare, specialmente se il reddito familiare è basso già in partenza. C'è anche questo tema: l'Italia è un paese che fa pochi figli, e talvolta chi li fa non se li potrebbe nemmeno "permettere" (economicamente parlando) come si deve.

[@aldocolamartino2991]

Mi ricordo che Passera era stato incaricato della mitologica spending review, anzi no, non incaricato, era proprio lui il ministro dello sviluppo economico

[@MicheleBoldrin]

Ti ricordi male, chiacchierone.

[@aldocolamartino2991]

@@MicheleBoldrin guarda che ti sbagli tu, Michele, basta che tu faccia una ricerca sul web e vedrai che ho ragione. Ti cito un titlolo tratto da Informazione punto it "SPENDING REVIEW, PASSERA: SI POSSONO RECUPERARE OLTRE 100 MILIARDI" opure Sky TG 24 "Passera: "Adesso ridurre i costi inutili".

[@lallero31]

@@aldocolamartino2991 sei a favore dei costi inutili?

[@aldocolamartino2991]

@@lallero31 Prego? E da cosa trarresti questa conclusione?

[@jacker478]

Up!

[@orfeopezzotti]

Mio commento tattico

[@filofilo9695]

drin drin!

[@giovannitabanelli]

🛎️🛎️🛎️🛎️🛎️🛎️🛎️

[@lucamartini9182]

Comunque, Passera che si preoccupa degli importi delle pensioni NON è da Drin Drin

[@elenamaier1337]

D'accordo sulle cooperative d'insegnamento. Che ne pensate, indipendentemente da chi li propose, dei famosi "buoni scuola" di tanti anni fa?

[@marcoboldini7180]

D’accordissimo, responsabilizzano le famiglie, creano competizione tra scuole e i risultati saranno migliori insegnanti (retribuiti in maniera migliore e con maggiore capacità che dipenda da loro)

[@albertoveccia7032]

Professoroni che non avendo mai lavorato o fatto impresa senza sussidi e finanziamenti privilegiati , non capite una minchia dei problemi dell’imprenditore piccolo e medio .

[@MicheleBoldrin]

Ti aspetto in video per illuminarci. La mail è: [e-mail]

[@mdanese0]

ct

[@mariachiaracappelli5217]

uffff detesto sentire parlare di scuola da gente che sarà almeno mezzo secolo che non mette piede dentro un'aula scolastica. Il sistema scolastico italiano è costoso e inefficiente? ma davvero? bella scoperta, davvero bella scoperta. complimenti. negli altri paesi i ragazzi con deficit psichiatrici gravi, del tipo autismo associato a grave ritardo mentale, non vanno nelle normali scuole, anche i down non vanno nelle normali scuole, e se proprio vogliamo essere drastici neanche i sordi o i ciechi. e sono un sacco di soldi che si risparmiano sugli insegnanti di sostegno. Per alcuni ragazzi, particolarmente gravi, non solo è previsto l'insegnante di sostegno, ma anche l'educatore affinché ci sia sempre qualcuno in grado di controllare. In Finlandia riescono a fare in modo che a ogni ragazzo venga propsto l'argomento che è in grado di capire con la modalità per lui ottimale. Dei geni i finlandesi. e come ci riescono? classi per livello di apprendimento. ognuno è inserito nella classe di apprendimento adatta a lui. Apprende velocemente ed in fretta? benissimo sta insieme a quelli che apprendono velocemente ed in fretta. Apprende con lentezza? va insieme a quelli che sono un po' lentini. Mica si sognano di mettere nella stessa classe ragazzi con livelli di apprendimnento disomogenei. Non sono mica matti. ma, secondo voi, in italia sarebbe possibilie una simile organizzazione? e sfido che poi adesso le scuole private riescono a fornire un servizio migliore. Nessun genitore di ragazzo down o con deficit cognitivo è disposto a spendere un solo centesimo sulla istruzione del figlio. diverso è il caso del ragazzo promettente e brillante

[@MicheleBoldrin]

Curati le ansie e le rabbiette. Poi, se hai dignita', scrivici che ti invitiamo a fare lezione.

[@Uncomicomancato]

toni a parte che sono da maleducata, a furia di inclusione a tutti i costi si formano delle classi in cui è letteralmente impossibile fare lezione. Poi non bisogna lamentarsi dell'inefficienza del sistema italiano. L'istruzione è un diritto...per chi ne vuole usufruire. Chi a scuola non vuole andarci, semplicemente non dovrebbe andarci. Troppe classi ghetto, troppe classi con gente alla quale non interessa nulla della scuola e si diverte a creare problemi a chi invece a scuola vuole andarci.

[@mariachiaracappelli5217]

@@Uncomicomancato va bene, il nostro sistema è costoso e inefficiente e più o meno potrebbe darsi che il perseguimento dell'inclusione ad ogni costo sia una delle cause. secondo me non solo è così, ma è anche una delle cause principali, ma è una mia opinione. Ci sono in effetti molte storture. se il deficit cognitivo e le patologie psichiatriche sono troppo elevate, tanto da rendere impossibile l'nterrelazione e la socializzazione, non ha il minimo senso accogliere quel ragazzo in una aula scolastica. Sarebbe meglio pensare ad altre strutture. Però diverso è il caso di un ipovedente, di un ipoudente e forse anche di un down, perché riescono a costruire relazioni affettive, emotive con i loro compagni. e infatti se di efficienza vogliamo parlare allora bisogna mettere sul piatto della bilancia anche gli aspetti positivi, Bisogna vedere gli aspetti negativi e quelli positivi, per poi vedere come migliorare quelli negativi senza perdere quelli positivi. Ecco la scuola italiana, con tutti i suoi limiti, secondo me riesce molto bene nell'integrazione. Ho fatto la commissaria di esame in un liceo artistico, circa metà degli studenti era di origine straniera. forse erano nati a Milano o venuti a Milano da piccoli, ma i loro genitori provenivano dall'Africa, dall'Asia, dal Sudamerica. Nonostante i luoghi di provenienza diversissimi, per quel che mi è parso, mi sono sembrati perfettamente integrati tra loro. Non è detto che andassero sempre d'accordo tra loro - questo è ovvio -, ma erano perfettamente integrati tra loro e credo che sia merito anche della scuola italiana. forse integrazione ed efficienza di apprendimento sono tra loro incompatibili e quindi è opportuno vedere tutto l'insieme, non solo l'efficienza didattica. comunque grazie di questo confronto

[@massimofavaro7344]

Il sistema scolastico italiano sarebbe costoso? In base a quali dati? Se lo compariamo con gli altri sistemi scolastici europei non mi risulta affatto

[@GianlucaReversi]

Tattico

[@vera2835]

Il prof. dice che la nuova iniziativa non è per gli 80enni. Smetterò di seguirvi!?! E pensare che come nonna ho 7 nipoti e come zia 15. Potrei influenzarli. Ma sentire continuamente che il movimento non è per vecchi....tenetevelo!

[@alessandrogaeta9343]

Il prof intende gli 80enni che vogliono solo difendere le loro pensioni a scapito delle nuove generazioni.

[@eziopail7424]

Mai alle discriminazioni sull'età, ma soltanto opposizione alle mentalità. Quelle medie generali, non quelle individuali private.

[@SimonUslengh]

E invece l'iniziativa è per tutti. E' capitato che in un incontro a Bologna si sia presentato un signore che se non aveva ottant'anni poco mancava, e ha detto di condividere il messaggio, e ha preso gli applausi in piedi da tutti i giovani presenti in sala. L'associazione è per tutti, però siccome si parla di pensioni, occorre capire che c'è una perequazione generazionale da fare, che non vincola solo gli attuali anziani rispetto gli attuali giovani, ma anche gli attuali giovani rispetto ai futuri giovani, occorre cioè mettere in sicurezza un sistema destinato a crollare in testa a tutti, nell'interesse - in realtà - di tutti. Naturalmente non esiste il minimo margine di manovra per riforme simili senza toccare i cosiddetti "diritti acquisiti". Il Drin Drin sicuramente proporrà la rinegoziazione dei diritti acquisiti, e accoglie a braccia aperte tutti quegli anziani che hanno la pazienza di ascoltare e capire il messaggio e che hanno la nobiltà d'animo di accettare di rinegoziare qualcosa che ricevono per diritto.

[@rosariomuraca9991]

No signora vera! È benvenuta. Il prof. Boldrin intendeva diversamente. Molte persone qui sopra lo hanno scritto!

[@albertocogl]

Non è per tutti gli 80enni, è per gli 80enni che hanno a cuore il futuro dei loro nipoti e che desiderano per loro un Paese migliore. Quegli 80enni sono una risorsa preziosissima che merita rispetto e che può dare molto al drindrin!

[@mattiarossetti6448]

Tattico!!!

[@Emanuele-Pu75]

Bene individuare i problemi. L’ennesima persona che li individua. Ma le soluzioni dove sono? E una volta individuate come li fate entrare nella testa della gente che poi deve votarvi?

[@MicheleBoldrin]

Sei un tipo veramente costruttivo e capace, Emanuele. Bravo, continua cosi'.

[@interseba5456]

Ah perché tu in Italia vedi qualcuno che individua i problemi giusti? A me sembra proprio di no, solo qua nel drin drin

[@paolaminissale]

Quindi lasciamo tutto com’è, secondo te? Le sfide riescono solo a chi le intraprende; gli altri, stanno a guardare.

[@bravotipo9037]

l'unica proposta scolastica sulla parità la fece roberto formigoni in lombardia e le elites, i sindacati e la magistratura l'hanno fatto fuori.

[@guidogp2020]

Oh ma i vostri amici di banca intesa che comprano BTC ?ma adesso come si fa a salire sul carro per gente come voi ???voi si che siete avanti e potete permettervi di istruire i giovani aahahhahahahahahahahahhahahahaha

[@pietrofiori8337]

C'è anche la versione in italiano?

[@tommasobonvicini7114]

Io penso di sapere cosa intendesse dire, ma per preservare la dignità dell'autore eviterò di parafrasare il contenuto.