LA SCUOLA IN ITALIA E NON SOLO

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[@rebaensi]

La scuola è ''vittima'' dell'arretratezza culturale, non fornisce una formazione adeguata a quelle che potrebbero essere le sfide delle generazioni future. Per il discorso dei professori sono pienamente d'accordo con te, indipendentemente dall'affinità dello studente nei confronti della materia, il modo con il quale il prof ti introduce gli insegnamenti ti aiuta moltissimo ad interessarti (o sopportare) la materia.

[@Falconero1987]

Per fortuna ci sono molti professori che sono ben consapevoli di questo loro "potere"!

[@gianfrancopugliese9907]

Posso dire da studente che il maggior numero di professori incontrati nella mia vita mi hanno dato la sensazione di far quel lavoro per il cosiddetto "posto fisso" davvero pochi mi hanno trasmesso la sensazione di amore in quello che insegnavano

[@MC-fe3qc]

Purtroppo sono molto pessimista riguardo la scuola. È fatta su misura per prepararti alla vita d’ufficio: alzarsi presto la mattina, fare cose che spesso non si capiscono o che non piacciono, sopportare i compagni/colleghi, imparare ad avere a che fare con professori e capi che possono essere brave persone ma anche gente a cui un po’ d’autorità ha dato alla testa, in cui le materie pratiche o tecniche guai, sono per i morti di fame, vita sedentaria in cui lo sport è visto come una perdita di tempo... ormai la realtà del lavoro non è più così, o almeno non dovrebbe esserlo, se sei una persona più autonoma e creativa vieni ostacolato in tutti i modi, a scuola come nel lavoro, che sono lo specchio della società.

[@Falconero1987]

Riflessione interessante che tendo a condividere almeno per quella che è stata la mia personale esperienza: ho spesso avuto la percezione che non mi si stesse preparando a qualcosa di concreto, ma a qualcosa di puramente teorico. E lo smarrimento di molti, oltre al sottoscritto, al momento della fine della scuola dovrebbe far riflettere.

[@MC-fe3qc]

@@Falconero1987 Ciao Falco, questo è ciò che mi è stato insegnato all'università nei miei corsi di formazione da insegnante. La scuola è un compromesso tra il bagaglio culturale che si vuole insegnare agli studenti e la necessità di fornire loro un pezzo di carta omologato valido per l'università o il lavoro. Poi c'è la "forma" della scuola, che quella è arbitraria: perché iniziare la scuola alle otto e non alle dieci, per esempio? Perché i banchi allineati con un professore che dirige il lavoro e non un'alternativa? Non è una scelta didattica, ma è dettata dal fatto che questo sarà il mondo del lavoro che aspetta i ragazzi (o lo sarebbe stato) e dagli orari lavorativi dei genitori, che devono essere messi in condizione di lavorare e che senza la scuola spesso non saprebbero dove lasciare i figli.

[@polpetta292]

Martina è bello andare a scuola e stare assieme ai compagni, perché parli di sopportazione?

[@MC-fe3qc]

@@polpetta292 Quando hai culo sì, esattamente come sul lavoro: ci sono persone con cui è fantastico lavorare e possono anche diventare amiche, o viceversa, dipende dal caso. Immagino dalla risposta che tu sia molto giovane e a scuola di solito si formano le prime amicizie, è giusto così, anzi è la parte più bella

[@polpetta292]

@@MC-fe3qc sono al quinto anno di liceo, ho una bella classe e adoro metà dei miei prof. Tra l'altro uno di loro è stato colui che ha fatto nascere il mio desiderio per chimica e biologia in prima e ora in quinta so che andrò a Medicina (Faccio un classico, ho degli ottimi voti, la mia media totale si aggira attorno all'8, ma nonostante ciò ho anche una vita sociale, come anche i miei compagni)

[@erostrevisiol9318]

Ciao Davide, la scuola in Italia ha molti problemi. Fino alle medie imparavo e mi divertivo. Poi alle superiori (ho fatto un professionale 5 anni) l’INFERNO, sembrava stare in prigione, non c’era comunità. Razzismo e bullismo che ho subito peró mi ha formato. L’unica cosa che la scuola mi ha insegnato è sopravvivere con le persone ignoranti e sapere che sono meglio di loro perché so cosa significa RISPETTO. Questo peró non mi ha permesso di provare emozioni positive durante la scuola che potevano permettermi di avere voglia di imparare cosa che quando ho iniziato a lavorare in Fabbrica ho risvegliato e adesso diciamo sono nelle condizioni di essere una persona dalla mente aperta e leale, spero solo che la mia esperienza aiuti le persone che ne hanno bisogno. Grande Davide ti seguo sempre 👍

[@khanarchiloco2043]

Le professionali sono un fallimento. Scuole fatte soltanto per formare i "figli" del Popolo. Il PCI ha appoggiato tutte quelle riforme perché volevano dare un minimo di cultura, ma è stato un fallimento. Il problema è che come ogni sistema scolastico classista (quantomeno il nostro è un sistema pubblico che permette almeno sulla carta di muoverti come preferisci e di avere una buona formazione culturale). Non è un caso che il percorso su cui si puntava di più è elementari-medie e liceo (Classico o Scientifico), dove esci con una formazione più completa

[@Luka--_--]

Stesso punto di vista tuo, mi mancava parecchio "il fare" la pratica. Tipo scienze, solo sui libri, 10 Min e l'interesse scemava, invece ginnastica ne facevamo più ore alla settimana e il prof si ingegnava parecchio, lancio del peso, corsa, salto in alto, palla avvelenata, attrezzi vari e pallavolo con tanto di squadra. Comunque questo modo di fare scuola era già vecchio ai nostri tempi, oggi ci andrebbe qualcosa più in stile college americano (senza dormitori) o quello inglese che da quanto hai detto è molto simile. Alla fine quello che cambia sono i ministri dell'istruzione, ma la scuola è sempre uguale purtroppo. ; )

[@antoniograssia6039]

Io quest'anno sto facendo la 3ª media e a fine anno dovró fare il famigerato e tanto temuto esame. Dalle elementari ad oggi ho cambiato decine tra maestre e prof e ti posso assicurare che a malapena 5 tra loro mi hanno segnato e insegnato qualcosa di importante. Dopo aver sentito le tue parole mi sono reso conto che effettivamente il nostro modo di vedere e di vivere la scuola è antiquariato e soprattutto disorganizzato. Nelle scuole inglesi hanno un laboratorio per materia, invece nella mia se hai un banco con 4 gambe sei fortunato, inoltre a parer mio manca - oltre alla concezione pratica delle materie- uno vera e proprio formazione sulla vita. Molti ragazzi escono dalle scuole superiori con ottimi voti e poi non sanno tenere un colloquio oppure relazionarsi col mondo in generale (e ve lo dice un ragazzo empatico), cosa che in realtà dovrebbe essere insegnata ed assimilata nelle scuole, magari introducendo materie come la psicologia o perché no delle vere e proprie ore dove è possibile chiacchiere di qualsiasi cosa. Con questo non intendo dire che la scuola italiana sia da buttare, anzi, peró credo che andrebbe rispolverata.

[@sergiob9810]

Come è andata bro?

[@filippobombelli8321]

Io credo che ci dovrebbe essere anche una maggiore selezione dei professori: la scuola italiana è un posto di lavoro per adulti, non un posto di formazione di giovani

[@MC-fe3qc]

Bingo!

[@mattiadellamico888]

A scuola ormai contano più le valutazioni che i concetti.Molti ragazzi non comprendono l’inutilità dello studiare a memoria, perché oscurati dall’ossessione del buon voto.Inoltre alcuni studenti non hanno chiaro il percorso che vorranno intraprendere per via della vaghezza delle lezioni e, come hai detto tu, del poco stimolo nei confronti dei giovani.

[@alessandropartexano9596]

Penso che questo video dovrebbe essere fatto vedere in più scuole possibili, anche solo per far riflettere qualcuno. Ottimo lavoro Davide, come sempre

[@killuahxh3425]

La scuola è gravemente indietro coi tempi, è terribile. è proprio sbagliata e inadeguata all'attualità (solo il fatto di dover rimanere seduti ore e ore su delle sedie di legno che ti spaccano la schiena). Bisognerebbe sperimentare nuovi metodi di apprendimento meno statici, più tecnologia, più pratica etc etc. Ai professori interessa solo entrare in aula, fare il loro compitino, programmarsi le verifiche e tornare a casa con lo stipendio (non gli interessa insegnare e far capire le cose, infatti vengono assunti solo per il loro titolo di studio, non per la loro voglia, capacità o passione di insegnare). La scuola è solo un frustrante studia e prendi il voto, studia e prendi il voto, studia e prendi il voto. Piattezza totale. Perdita di tempo che non aiuta nel futuro mondo del lavoro o nella crescita. è troppo raro trovare professori che hanno intenzione di formarti in modo positivo. Dato che nel tuo canale siamo a tema: quanto sarebbe bello se per studiare storia venisse sfruttata la realtà virtuale immedesimandosi nel periodo storico e "viverlo" (altro che leggere e ripetere, leggere e ripetere)? E poi concordo con te, imbarazzante come viene trattato lo sport, proprio tremendo e scandaloso. La scuola dovrebbe essere un piacere, dovrebbe scuotere la mente, non rimanere un noioso e fastidioso compitino di routine.

[@warco176]

Mi dispiace della tua esperienza negativa con la scuola. Posso solo dirti che non tutti i professori sono come li hai descritti tu (e te lo dico perché sono uno di loro!) e che non è assolutamente vero che vengano assunti per il titolo di studio. Quest’ultima ipotesi riguarda solo le supplenze brevi, quando il titolare di cattedra è assente e, da ex supplente, in genere il supplente si dà da fare. Purtroppo ovunque ci sono persone capaci e persone meno capaci, ma affermare che agli insegnanti non interessi insegnare è errato

[@vincenzolamberti5658]

@@warco176 Dipende magari a te si ma ci sono molti professori a cui non gli importa insegnare.

[@warco176]

@@vincenzolamberti5658 capisco perfettamente, e potrei anche fare esempi concreti, ma, a causa di di esperienze negative, non è giusto dire che tutti gli insegnanti siano così e che entrino in ruolo grazie al solo titolo di studio: ci vuole l’abilitazione all’insegnamento, vincere un concorso, fare un anno di prova con verifiche ed esame finale!

[@killuahxh3425]

@@warco176 quasi tutti non hanno interesse sono pochi quelli come te e quelli che ho avuto. Sul fatto che i professori vengano presi senza test sulla loro capacità di insegnare e di far capire agli altri quello che sanno non si discute. Proprio per questo almeno il 70% dei professori non sa svolgere il proprio lavoro. E ci sono tantissime persone giovani capaci etc. che vengono ignorate. A tantissimi professori non interessa insegnare, sono annoiati dalla loro carriera che si ripete da decenni e stufi di farlo. Hanno solo interesse ad avere abbastanza voti in modo da poter ricevere lo stipendio in pace. Il concetto di scuola è tutto sbagliato ed inadatto al presente (mi fa venire in mente l'assurdità dell'ancient regime dopo la rivoluzione francese, stesso paradosso). Da rottamare.

[@francescoannunziata9702]

Sembra che tu abbia letto la mia mente e il mio pensiero riguardante la scuola. Condivido in pieno il 100% di quello che hai scritto.

[@lucasdancs]

Ritengo che il metodo scolastico sia uno dei peggiori sistemi per arrichirsi la propria cultura. Il sistema è vecchio e va rinnovato e modernizzato. Tra le cose che mi hanno fatto bene è la socializzazione con le persone, vere amicizie, esperienze e professori che vogliono suscitare interesse nelle materie.

[@alessiobenvenuto5159]

Tutto quello che so oggi, non l'ho imparato a scuola. Basta questo per descrivere il sistema scolastico italiano.

[@giochidimetal4830]

Complimenti Falco, per questo tuo video/analisi sulla scuola, veramente ben spiegato, che va a trattare e sviscerare quelli che sono i nodi fondamentali da tenere in considerazione parlando dell'argomento. Interessante anche aver messo a confronto l'esperienza italiana con quella Inglese... Mi è piaciuto in particolar modo rendermi conto del fatto che effettivamente se cambi aula ad ogni materia, cambi anche approccio e quindi puoi renderti meglio conto, cosa sei personalmente più portato a fare nella tua vita. Spero davvero che sia d'aiuto a quei ragazzi che in questo momento hanno da effettuare delle scelte in merito, non sai quanto bene possa fargli la tua divulgazione! Unica cosa su cui devo dissentire con te (purtroppo per esperienza!) è l'esame di maturità. Questo può svolgersi quasi come una formalità, oppure può diventare l'incubo peggiore della tua vita, che si manifesterà con cadenza randomica nei tuoi sonni da lì all eternità! Purtroppo o per fortuna, dipende moltissimo dai PROFESSORI che la sorte deciderà di farti capitare, ovvero dal modo in cui si rapportano con gli studenti, dalla loro volontà di volerti insegnare qualcosa, dal loro senso di respinsabilità, dalla loro etica, il loro rispetto ecc.. Ti dico solo una cosa: sono stato bocciato alla maturità. Voto 57/100. Ti dico una seconda cosa: eravamo partiti in prima con una classe di 32 elementi, arrivammo in quinta poco più della metà, e bocciammo alla maturità in 3 di quella classe rimanente. Uno sterminio! Buona parte dei prof. che avevo (e che erano proprio quelli delle materie d'indirizzo, quindi i più influenti sul giudizio di promozione o meno) avevano un modo di rapportarsi a dir poco agghiacciante. Uno in particolare dava sempre del lei, ma allo stesso tempo ti offendeva, se non capivi qualcosa ti urlava in faccia che eri un cesso e ti derideva davanti a tutti, era sempre incazzato nero, ci godeva a mettere contro gli alunni più bravi da quelli più in difficoltà, faceva favoritismi con le fanciulle più graziose, quando lo incontravi fuori dall'aula se non eri un alunno di suo gradimento non ti risalutava nemmeno... Con un mostro così credimi, che per uno come me che non si è mai piegato alle persone disumane, era impossibile poterla spuntare..e infatti feci il botto, per colpa prevalmentemente sua. In parte era stata colpa anche mia che negli ultimi mesi in particolare, avevo completamente smesso di studiare, ma perche non riuscivo a concentrarmi e a sopportare di aver a che fare con un mostro del genere! L' anno dopo, il mostro fu trasferito in altre classi (poveri loro!), così io rifeci la maturità per la seconda volta (ragazzi, voi non potete aver idea di cosa voglia dire psicologicamente il pensiero di affrontare una seconda maturità nella vita!!!) portandomi a casa un dignitoso (ma non eccelso) 74/100. Mi andò bene, mi sarebbe andato bene anche un 60 pur di uscire da quel manicomio! E purtroppo poi ti accorgi che certe situazioni ti vanno a condizionare la vita per sempre... Avrei potuto continuare a studiare, ma con un trauma del genere ciò non fu possibile...anzi...ancora oggi mi domando come abbia fatto a sopportare quell'inferno e a uscirne in qualche modo vivo! Comunque, mio consiglio che posso dare a tutti i ragazzi che magari possono oggi trovarsi in difficoltà: se avete a che fare con un professore come ho avuto io, mettetevi tutti d'accordo tra alunni, informate i vostri genitori e cercate in maniera quanto più collettiva possibile, di segnalare il fatto ai dirigenti scolastici. Non subite in silenzio! Se invece vedete che nessuno dei vostei compagni vi segue, non fate battaglie solitare, altrimenti è la fine, valutate l'idea di cambiare voi scuola. Scusate per lo sfogo, ma questo argomento mi pesa come un macigno sullo stomaco, ancora oggi come allora, spero non capiti a nessuno di vivere una cosa del genere!

[@matteoventurelli1292]

Il problema del sistema scolastico è che ormai troppo spesso gli studenti non sono più considerati come persone, ma come voti. Una volta "inquadrato" dal professore non potrai più cambiare (o farlo con molta difficoltà) il tuo status e verrai sempre trattato come quel voto. La parte umana viene ormai trascurata dagli insegnanti e anche se ci continuano a ripetere "Voi non siete il voto", la realtà dei fatti è diversa.

[@micheletrotta2787]

Quanto sono vere queste parole

[@davide3077]

Io ho l'esame di maturità quest'anno, AIUTO

[@unapersona6439]

Siamo tutti con te

[@lucagarrucciu3582]

Io pure e sono un 99, speriamo bene😂

[@simonecosmai3544]

Siamo in due

[@_diegobianchi_]

Mi aggrego al gruppo 😂

[@francescodm1572]

Sara facile, è uguale a quello dell'anno scorso. L'anno scorso sono uscito da un istituto tecnico. Non sarà rosa e fiori, però è molto più semplice rispetto agli esami precedenti. Sono stato 1 ora e 20 dentro l'aula, però non ci saranno gli scritti. Oltre questo buona fortuna.

[@UnBellissimoFusto]

Anche l'università italiana fa acqua da tutte le parti. Le lauree umanistiche forniscono una preparazione antiquata e sono anni che gli esponenti del mondo del lavoro non fanno che ripetere che è l'università a doversi adattare al mondo professionale e non il contrario, ma a quanto pare il MIUR ha di meglio da fare ( anche se non si è capito cosa...). Per fare un esempio, nella stragrande maggioranza dei paesi dell'UE hanno capito da anni che il naturale sbocco del corso di laurea in Giurisprudenza non è solo l'alternativa "Avvocato o Candidato per un concorso" in quanto la conoscenza del diritto piò aprire molte porte e che è indispensabile rendere il programma un misto equilibrato di materie sia giuridiche che economiche. In Italia invece tutto il contrario: sebbene il mercato del lavoro sia saturo di nuovi avvocati il programma continua ad essere la stessa minestra obsoleta dedita a formare una figura che ad oggi è condannata a rimanere disoccupata. Ma quand'è che questo paese si sveglia?

[@pasangelo1]

io invece ho avuto un odio verso l italiano per colpa dei vari professori che ho avuto dalle elementari fino alla seconda media, mentre grazie ad una prof che in 5 elementare mi fece amare la storia e la porto fino ad oggi dove mi sto per laureare in Beni Culturali

[@marcolombardini296]

Ciao Falco, porto nel mio piccolo la mia esperienza. 4 anni fa sono rientrato dopo 14 anni nel mondo della scuola "dall'altra parte" (insegno matematica e scienze alle scuole medie). Io nelle ore di scienze farei molte più cose pratiche di quelle che faccio, ma è spettrale che io in 4 anni (passati in 3 istituti diversi) non abbia mai trovato un'aula di scienze degna di tale nome. Se poi ci aggiungiamo due carichi pesanti come il Covid e la didattica a distanza capisci che la situazione è difficile. Io ci metto impegno e passione per cercare di fare il possibile (la scorsa settimana in classe in terza abbiamo estratto il DNA dalla frutta, la lezione più bella dell'anno), però la scuola italiana ha tanti, tanti problemi (non hai idea della burocrazia e delle scartoffie con cui ho a che fare, giusto per citarne uno). Complimenti per il video, e scusa per il papiro 😅 PS ovviamente domani lezione sullo sbarco di Perseverance su Marte

[@maxdamageita2246]

A livello concettuale sono completamente d'accordo con te, ma a livello pratico la scuola italiana non fa, non può fare e probabilmente non farà mai quello che tu ed io pensiamo che debba fare, e ti dirò di più, a livello personale la scuola non mi ha lasciato altro che odio, per via delle ingiustizie, delle preferenze, dell'incompetenza ecc. che il 90% dei miei professori hanno dimostrato (oltre a dei compagni non proprio perfetti, però almeno al di fuori della mia classe ci sono delle persone che non sembrano uscite da uno zoo e questo è già un gran traguardo). Quest'anno mi diplomo in informatica e tutte le mie competenze in questo ambito e non solo sono derivate da studio fatto interamente da me, quello che potevamo far tutti con un po' di impegno in un anno lo abbiamo fatto in 3 anni (non ho una classe di persone con tanta voglia di fare). La scuola invece di indirizzarmi verso un percorso mi ha messo dubbi su cosa volessi fare dopo, se volessi continuare con il mio percorso oppure cambiare totalmente strada per il semplice fatto che non vedevo alcun miglioramento in me, vedo che più vado avanti e più peggioro, prima sapevo parlare un italiano perfetto, ora invece è già tanto se non sbaglio i congiuntivi sempre e comunque, prima parlavo inglese decentemente, ora invece non riesco a non balbettare e a non fermarmi per 3 quarti d'ora prima di dire una parola dopo la precedente, ma non è solo questo. Nelle mie materie ho degli ottimi professori, innegabile questo anche se non sembra da quello che sto per dire, ma sapendo quanto sono capace, o almeno a quanto dicono tutti (non è per vantarmi, semplicemente ho avuto tante fortune e tanto impegno che mi hanno portato ad avere delle conoscenze e competenze un po' più che discrete) i suddetti prof mi lasciano sempre da parte; ogni qualvolta che provo a fare domande, intervenire o proporre cose mi viene sempre risposto che non è il momento o che è una cosa troppo complessa per gli altri o ancora che non è il mio turno di parlare, questa è una cosa che ti fa percepire come perdita di tempo l'andare a scuola. Spero di essere uno dei pochi a pensarla così, ma guardandomi un po' in giro non mi sembra che ci siano molte persone che potrebbero essere in totale disaccordo con me, speriamo almeno che questo pezzo di carta sia davvero così utile :)

[@davideparis02]

Sono arrivato al quinto e posso confermare che per quanto mi riguarda le scuole italiane sono molto arretrate e poco proficue nel tempo, molti professori come tu hai detto ti portano ad odiare determinate materie e la scuola in generale.

[@natosbagliato22]

Quanto è vero quello che dici, molti miei interessi sono stati influenzati da alcuni professori che ho incontrato. Ad esempio il professore di musica che in seconda , media ci fece vedere Psyco, li mi si è aperto un mondo sul cinema che nn fosse solo l’ultimo blockbuster. Per il resto siamo sempre alle solite, il sistema scolastico italiano si basa troppo sulla nozionistica fine a se stessa, che da una parte a livello di concetti potrebbe amche insegnare di più ma c’è poco vero dialogo con il professore e paradossalmente io molte delle cose che ho imparato le ho imparate in quei discorsi extra lezione con il professore di turno. Poi ovvio, il fatto che molto spesso ci sono persone che vanno a fare questo lavoro solo perché statale e senza la minima passione fa tutto il resto.

[@veizcani5751]

questo e' il mio secondo anno in Inghilterra. Ho studiato in Italia fino alla terza superiore e poi mi sono trasferito qui. Ci sono due tipi di rami, scuola e college. La scuola qui e' simile a quella italiana in. quanto orari ma tu puoi scegliere le tue 3 materie da studiare. Il college invece e' diverso pupi farlo part-time o full-time e puoi decidere il ramo che vuoi studiare. Per esempio io sto studiando personal training e quello che studio e' incentrato intorno a questo mondo. Quando ero in Italia e stavo studiando economia allo stesso tempo dovevo studiare storia, geografia e altre materie che non mi sarebbero servite nel mondo lavorativo.

[@spazialex2341]

Credo che passare molteplici ore a studiare storia dell'arte allo scientifico sia una cosa indecente. Ma anche latino e italiano. Le cose sono così tante che gli studenti non studiano per imparare, ma per prendere la sufficienza ai compiti e stare tranquilli. Ecco il problema della scuola italiana. Perchè se per non aver imparato cos'è l'omoteleuto rischio di dover passare l'estate a casa, allora forse il problema è grosso

[@MatteoContini710]

Allo scientifico andrebbe introdotta informatica, qualcosa di economia e aumentate le ore di fisica/matematica

[@spazialex2341]

@@MatteoContini710 già. Informatica provo a studiarla da me, ma il tempo è davvero poco. La scuola ti prende troppo tempo, e trovarlo per allenarsi e coltivare le proprie passioni è impossibile

[@Matteo-yn4ve]

Io non ho MAI sopportato la scuola. Allo scientifico fai 8 ore tra latino ed italiano e solo 2 ore di scienze 😕 stando incollato ad una sedia (che poi da noi facevano una disuguaglianza basata sul sesso in maniera criminosa). Speri poi di andare a fare l'università, ma ci stanno i test di ingresso che per entrare devi essere già laureato con 3 nobel dietro. Adesso faccio Biologia e dei laboratori manco l'ombra (la Sapienza)... infatti è bellissimo fare Analisi Di Laboratorio senza neanche sapere come è fatto un laboratorio 😑. La scuola è il luogo dei sogni infranti.

[@Paki-san]

Dai commenti leggo tanti attacchi alla scuola, chissà come mai, saranno da parte di adolescenti (che quindi la vivono male) o da adulti che la scuola l'hanno abbandonata come la peste (ma ora non sanno che fare)? Falco, la scuola italiana era, fino al 2004, una delle migliori al mondo, poi, con la Gelmini e i successivi Ministri, l'hanno pezzo per pezzo smantellata, l'obiettivo è semplice, rendere le nuove generazioni automi, operai sottopagati incapaci di pensare, e i commenti lo dimostrano. Ti rispondo ai vari punti: 1) tanto dipende da chi svolge il lavoro di insegnante, in tanti usano la scuola solo per prendere uno stipendio, purtroppo; 2) Parli della scuola inglese e metti il punto sullo sport, in Italia le scuole non possono fare sport perché lo sport è gestito o dalle forze dell'ordine (Atletica, tanto per dire) o dalle Scuole sportive (tutti gli sport di squadra, o Nuoto) sai che casino ci sarebbe se le scuole italiane facessero fare sport per davvero, conosco tanti colleghi di scienze motorie impossibilitati a svolgere il proprio lavoro proprio perché le scuole sport (calcio etc) non lo permettono; 3) i Laboratori costano, i dirigenti sono diventati manager, spendono i soldi per creare operai, in teoria si dovrebbe fare Pcto (la vecchia alternanza scuola lavoro) peccato che sia stata impostata per arricchire le aziende con manodopera a costo 0; 4) non puoi paragonare la scuola di venti anni fa con quella attuale, è peggiorata tanto ma si cerca di virare verso la modernità, ma se dici serve più pratica, si continua con la mia teoria, creare operai zombie; 5) esiste l'orientamento, ma anche in questo caso le dirigenze le usano solo per attirare iscritti (e quindi ottenere fondi); 6) la scuola deve insegnare a pensare, e deve essere poi lo studente a scegliere la propria strada, non deve diventare un corso professionale: a te tocca essere metalmeccanico, fine. Beh, non deve essere così; 7) tanto per dire, i diplomati anglosassoni, a parità di voto, sono decisamente meno colti dei diplomati italiani, quindi la tanto schifosa scuola italiana tanto non schifo non fa; 8) in Italia a livello politico la scuola non interessa a nessuno, se non come luogo dove far soldi o pescare voti, a nessuno interessa migliorarla, a nessuno interessa stabilizzare chi ci lavora, a nessuno interessa modernizzarla, ma è più facile sputarci su senza però sapere nulla di come sia la scuola oggi (come stai facendo, Davide). 9) per tutti i maturandi, tranquilli, anche questo anno l'esame di Stato sarà una barzelletta, poi vi voglio fuori dopo a rimpiangere preparazione e studi; 10) a distanza di 6 anni, ho sempre ricevuto attestati di stima da studenti e colleghi, sarà che ci metto tutto me stesso al mattino quando entro a scuola, ma tutti questi attacchi gratuiti proprio non li accetto, se la scuola è in queste condizioni la colpa è della classe dirigente, dei genitori che coprono tanto i propri figli, e di tanti scellerati che si spacciano per docenti e poi non fanno un tubo per i loro studenti.

[@VittorioBaldini1997]

Anche l'università Italiana è vecchia alle fondamenta. Dovrebbe essere un percorso molto più personale, a fuoco, di ricerca personale su un argomento specifico che ti appassiona e che ti piace (parlo da studente di lingue che, finalmente, prenderà la laurea triennale a breve, dopo un anno e mezzo fuoricorso. Poi sicuramente farò anche la magistrale) e invece ti ritrovi di nuovo "a scuola" con dei prof che ti guardano dall'alto delle loro cattedre, giudicandoti sempre non appena esci dal seminato ( come invece sarebbe utile fare, sperimentando un po' e trovando nuove vie di risoluzione ai problemi e nuove strade) e quindi, a mio avviso, castrando di molto la tua voglia di fare, di creare, di esplorare, ovvero di appassionarti ad un argomento o ad un settore che poi dovrebbe aprirti nuove strade a soluzioni lavorative. Spero davvero che la magistrale sia migliore, in questo senso.

[@AramZero]

Ti saprò dire tra qualche anno quando mia figlia inizierà il suo percorso di studi. Scettico è dire poco!

[@gerardofimiani7917]

Personalmente penso che la scuola italiana per come è strutturato a livello formativo ritengo sia veramente scarsa, puntano a voler creare un minestrone di materie che serviranno a ben poco a livello lavorativo e formativo, che una volta terminata dimenticherai abbastanza volentieri apparte quelle poche materie che ci piacciono.

[@jonascampana8243]

Ciao Falco, io sono svizzero quest'anno faccio I 18 anni. Attualmente sto svolgendo l'apprendistato che per chi non sapesse cosa è da noi si può alternare lavoro e scuola (vado 3 giorni a lavoro e 2 a scuola). Qui la scuola dopo il lockdown dell'anno scorso non l'hanno mai più chiusa, scelta abbastanza discutibile anche perché in autunno i contagi continuavano a salire. Adesso la situazione è stabile ci sono pochi contagi. Ma sentendo dei miei amici in Italia e adesso leggendo i commenti che dicono che mancano i professori, ecc... sono quasi contento che la scuola da noi sia rimasta aperta (io che odio tantissimo la scuola 😂) detto questo un saluto dalla Svizzera falco dai che un giorno ti porto una tavoletta di cioccolato 😂😂😂🇨🇭🇨🇭

[@_mucciiii_]

Io, da studente italiano, ho solo capito che cosa NON voglio fare e che cosa NON mi serve

[@samuelepigozzo8754]

Anche io, quest'anno esco dalle superiori e l'unica cosa che so fare sono le equazioni ahaha

[@claudioconi9572]

Anche io, 5 anni di liceo mi stanno facendo capire solo cosa non voglio fare e che ho completamente sbagliato indirizzo di studi.

[@samuelepigozzo8754]

@@claudioconi9572 anche io ho fatto 2 anni di liceo, ho mollato quella scuola e ora sto facendo l'ITIS indirizzo meccatronico

[@Marcot95]

@@claudioconi9572 io frequento l'università e vi posso assicurare che è una cosa normale. Quasi tutti sbagliano la scelta del percorso di studi. Il problema è che un ragazzo di 14 anni non può avere per forza di cose un'idea su ciò che vuole fare da grande. Sarebbe compito dei genitori e dei professori capire l'attitudine di un ragazzo e indirizzarlo (la scelta finale petta comunque a lui). Negli Stati Uniti ci sono molte scuole che utilizzano delle valutazioni in grado di tracciare la personalità dei ragazzi (quindi al di fuori delle sue competenze) che sembrano funzionare. Io scelsi alle superiori l'istituto tecnico solo perchè ci andavano I miei amici delle medie, oggi mi ritrovo a studiare psicologia.

[@Marcot95]

@@cambiare_idea5374 si, mi ha sempre affascinato la mente, è la cosa più complicata che è stata creata, che utilizziamo per sopravvivere ma anche per creare opere d'arti e capolavori d'ingegneria. È così perfetta, ma così fallace, ci permette d'innamorarci ma anche di fare le peggio cazzate. Hai ragione sul fatto che è molto difficile trovare lavoro ma voglio darti un piccolo consiglio basato sulla mia esperienza e quella dei miei amici: Non scegliere una facoltà in base alla disponibilità di lavoro o a quando ti farà guadagnare. Primo, perchè ormai si può essere si uri solo con una laurea in informatica e gli stipendi sono quello che sono (a volte guadagna più un metalmeccanico che non un laureato). Secondo, fai quello che ti piace, quello che vorresti apprendere. Ho un amico che scelse una facoltà solo perchè dava più opportunità di lavoro, dopo tre anni aveva dato solo 8 esami e si era ritirato. Se scegli un percorso di studi che ti piace sfrutterai quello che si chiama "flow" ovvero farai meno fatica a studiare e otterrai più risultati. Quindi fatti queste domande: Quale materia vorrei apprendere perchè mi piace, affascina, interessa? Il lavoro che può darmi mi piace? Perchè devi mettere in conto che probabilmente dovrai fare quel lavoro per tutta la vita. Vai tranquillo, prenditi una pausa per riflettere e poi decidi

[@francescoannunziata9702]

Falco, uno dei video più belli che abbia fatto. Concordo in pieno con quello che hai detto. In Italia la scuola è eoni indietro rispetto a molte altre realtà del Mondo e tu ne hai portato un esempio lampante. Non formativa e soprattutto che non ti dà un quadro chiaro di ciò che uno vorrebbe fare da grande.

[@TheReDomenico]

Quel onesto 76 mi ha fatto morire. Gran bel video, buona domenica a tutti :D

[@marckbridges9538]

Grande Falco questi video sul sociale sono ottimi ;) Sono poco più piccolo di te falco però sono perfettamente d accordo con te e ho fatto un esperienza simile;) Porta dei video motivazionali e insegna a non arrenderti mai 💪

[@chiamamiEnzo]

La domenica mattina con Falco, appuntamento fisso 🔝

[@chibstelford6180]

Top video come al solito. Ma un bel video (magari sull'altro canale) in cui parli di Sons Of Anarchy? so che ti è piacuta molto

[@marcosciarretta3793]

Discorso intelligente e ben articolato, soprattutto perché senza tagli e montaggio. Aggiungerei una cosa che non hai datto sulla scuola italiana: l’approccio alle materie umanistiche o comunque non scientifiche è incredibilmente sterile. Prendi il libro - leggi la vita di un autore - leggi le poesie (o ancora peggio, spezzoni di romanzi presi a casaccio e completamente decontestualizzati dall’opera nel suo insieme) - leggi la critica - fine. Ora ripeti tutto all‘interrogazione. Bah. Per fortuna all’università ho avuto modo di sviluppare un senso critico e una consapevolezza.

[@the_abysswalker]

Io sono uno studente di prima liceo classico e posso dire di non star trovando grandi problemi a scuola. Ovviamente ho affrontato qualche momento no dovuto al grande carico di studio che ti costringe a stare la maggior parte della giornata sui libri... Ma alla fine non mi aspettavo nulla di diverso, avevo la consapevolezza di star iniziando un percorso difficile. Sono però molto d'accordo su un punto in particolare, infatti ora come ora, non ho la più pallida idea né degli studi universitari che vorrei affrontare né del mio futuro mondo lavorativo; questa cosa dunque mi preoccupa e non poco.

[@Yuvi_isking]

Sono in prima superiore. Settembre: mancano alcuni prof. Io: dai cè tempo. Ottobre: manca ita e storia. Io: dai arriverà. Novembre: arriva la prof. Io: finalmente. Siamo in dad, dai ce la faremo. Dicembre: fa verifica e io scrivo 3 pagine piene senza errori e dà 6. Io: prof ma se nn cè nessun errore, come fa a dare 6? Prof:dovete argomentare. Evidentemente si era capito che voleva tenere i voti bassi, alle medie in ita prendevo 9 in grammatica o 8, 8.5. Invece ai temi andava un pò meno bene, 6 6.5 7 7.5. Poi facciamo 4.5 lez. Fine vacanze, prof: ragazzi sto male, nn ci sarò per breve periodo di tempo. Noi:ok,dai recupereremo. Arriviamo fino a fine febbraio che nn abbiamo notizie di lei, abbiamo supplenti. Mi rendo conto che a tanti dei miei compagni nn frega un caxx0 poichè nn hanno voglia di studiare, nemmeno io ma mi preoccupo abbastanza. I rappresentanti di classe vabbe inutilissimi (almeno i miei, forse solo la compagna rispetto al compagno è utile). Mi rendo conto inoltre che se l anno prossimo abbiamo un prof severo siamo finiti, io cerco di ripassare qualcosa ma nn so se sia sufficiente. E io ora mi chiedo: la scuola pk nn ci dice cosa è successo, ci dicono da 3 volte ora il giorno prima che nn ci sarà la prof. Dettaglio: la prof è di matera

[@teo_4328]

Leggendo il messaggio penso che 6 sia un voto fin troppo alto.

[@Yuvi_isking]

@@teo_4328 è da 5 mesi che nn faccio ita ahah, poi alle 11 nn ho voglia di essere alberto angela ahahah

[@MatteoSchiavonShorts]

Mi sa che metterti 6 è stata una grazia che ha voluto farti

[@teo_4328]

@@Yuvi_isking Si ma la parli la lingua non serve mica farla a Scuola cristo

[@Yuvi_isking]

@@MatteoSchiavonShorts oid ocrop i maestri devono venire nei commenti a scassare? Diventiamo tutti teorici ora?

[@paolozecca98]

Professori di 60 anni che insegnano ad adolescenti come vivere in un mondo che non esiste più da 40 anni. Questo è il vero problema.

[@isidorogiordano2991]

Ciao falco stessa cosa pure io matematica e io stiamo da tutt altra parte ahahahah comunque l istruzione è importantissima per qualsiasi percorso che uno voglia intraprendere

[@luffysnake9295]

La scuola vale quanto un mozzicone di sigaretta

[@SamuelAmmar]

Una domanda Falco. Ma la materia musicale in Inghilterra viene trattata nelle scuole normali? o come in Italia solo in indirizzi specifici,come può essere un liceo musicale o un conservatorio ecc.

[@evanti4959]

Sono della tua età Falcone, se non 1 anno in più. Se ci sono generazioni che stan crescendo male, senza rispetto e valori è colpa della scuola e dei genitori, chiaramente le eccezioni ci sono. Deve essere rimessa educazione civica fin dalle elementari, perché se a un bambino si insegna il rispetto degli adulti e anziani se ne ricorderá in futuro questo sempre avendo genitori Veri attenti al proprio figlio. Il problema degli insegnanti è semplice: insegnare è un lavoro, in quanti fan bene il loro lavoro? Intendo in quanti fanno appassionare, fanno ragionare e rendere un piacere lo studio di una determinata materia? Davvero pochi. Già dalle elementari ci sono le etichettature degli alunni, il bravo e non, il sereno e indisciplinato. Dall'inizio della scuola inizia il discorso vergognoso della media voti: sei sei scarso un matematica ma con il pagellino d'oro avrai il voto alto nella materia in cui sei scarso. Meccanismo automatico e non meritocratico soprattutto per quegli alunni che magari faticano ad avere un 6, ma che si impegnano un minimo: due alunni diversi trattati diversamente. Il sistema scolastico non è al passo con i tempi ne sono un esempio i pesanti e diffusi fenomeni di bullismo e, decisamente peggio cyberbullismo, che possono portare a eventi disastrosi. In tutto questo la scuola non fa nulla, anzi professori e direttori di scuole fan di tutto per scaricare le responsabilità altrove. Non si fa mai abbastanza, ma il minimo sindacale. Il problema non è fare studiare 20 libri con tanti compiti a casa, ma piuttosto cercare di coinvolgere gli alunni nell'imparare una materia, dalle medie cercare di fare ragionare i ragazzini. Ciò non avviene, basta vedere la storia: viene raccontata dai libri, con omissioni evidenti senza un minimo di spirito critico. La situazione peggiora drasticamente all'università: si è in un mondo nuovo senza nessuna linea guida. All'università mi è capitato di vedere docenti uguali a professori e professoresse: fare le lezioni e stop in quel concetto di lavoro estremo già citato. Le mancanze, la debolezza del sistema scolastico si fà ancora più importante a fine università: sei di nuovo solo nel mondo del lavoro. Un mondo in cui non funzionano le basi con gli uffici di collocamento di dubbia utilità. Mi spiace dirlo, ma il pessimo esempio ci viene dato dai nostri ministri dell'istruzione: chiacchiere. In Europa il sistema scolastico italiano occupa le ultime posizioni. Mi spiace dirlo, ma bisognerebbe prendere esempio dalle scuole Giapponesi e inglesi: già da piccoli c'è competizione, chi si ritrova voti buoni può accedere a quei migliori college e università della nazione... Chi non studia, fa fatica ad avere voti da 6 meglio prepararlo e introdurlo nel mondo del lavoro. Una selezione naturale, ma con i giusti strumenti si sarebbe l'opportunità a tutti di lavorare. Questa selezione naturale estremizzata in Giappone non la trovo giusta ma nemmeno sbagliata. Se ci fosse un sistema del genere già dalle superiori ci sarebbero classi con pochi elementi, e sono strasicuro che il corpo docente lavorerebbe e insegnerebbe decisamente meglio. In Italia siamo e saremo schiavi delle nostre tradizioni, del non voler cambiare in meglio. Concludo questo papiro con una triste osservazione:le migliori università sono quelle private e spesso va avanti chi si ritrova una eccellente base economica che garantisce standard di insegnamentl elevatiper il proprio figlia o figlio. Non cambierà nulla nel nostro paese, basta vedere le strutture fatiscenti delle nostre scuole

[@TheNikoluss]

Bellissimo video Falco! Ho finito il liceo da poco ma faccio un appunto : nelle scuole italiane studiamo troppo il passato. In quinta superiore ti ritrovi a parlare ancora delle guerre mondiali.. Mancano le basi per preparare gli alunni al futuro e alla vita fuori da quella scuola!

[@micheletrotta2787]

Parole sante!

[@polpetta292]

Dici che si dovrebbe smettere di studiare la seconda guerra mondiale

[@astra_stellare_]

la scuola viene presa in considerazione diversamente da persona a persona e la scuola italiana spesso non so come descriverla certe volte ahahaha

[@iamandrea3790]

Aspettavo questo video con ansia...torno dopo per un commentino😜😊

[@norwayice4247]

Ti dirò la mia: sto frequentando la prima liceo e posso garantirti che è vero, se 1 professore ci mette passione, a quasi tutta la classe quella materia se non piacerà almeno non la odieranno o avranno più voglia di studiarla

[@jacopoleidi1770]

3:38 Latino, quel maledetto latino.....

[@danieleoresta]

Da piccolo nelle elementari il mio approccio alla scuola fu segnata da alcune piccole angherie fatte dalla mia maestra,per lei la mia ortografia era orrenda e per questo motivo fui allocato con il mio banco in un angolo della stanza con le spalle rivolte agli altri,capirete bene gli insulti che ogni giorno ricevevo dai compagni di scuola.Alle medie un altro fatto analogo con il prof di arte e disegno.A questo punto l’unica scelta per me fu trovare una via piú veloce nell’entrare nel mondo del lavoro,a casa si parlava dell’alberghiero e decisi di intraprendere la via della cucina. Mi dissero questo é un settore che non fallirá mai ,adesso a distanza di quasi 30 anni di lavoro per colpa di questa pandemia mi ritrovo disoccupato,senza aiuto da chi ha deciso cosa é meglio per te e gli altri trovandomi a non sapere come il mese prossimo alle porte riusciró a pagare l’affitto. Ma guarda un pó com’é la vita

[@micheletrotta2787]

Non disperare, prima o poi la situazione migliorerà 💪🏼

[@Stickman_47]

Mah, ti dico che io in tre anni di medie e cinque anni di superiori non ho mai fatto un esperimento di chimica o fisica e non sono mai andato di conseguenza in laboratorio. Purtroppo durante i tre anni di medie incontrai i professori di francese e di musica che erano veramente scontrosi e non trasmettevano quella passione che un professore dovrebbe trasmettere nella sua materia, cosicché mi hanno fatto odiare quelle due materie. Quando andai alle superiori mi trovai di fronte un mix di professori compresi tra nuovo e vecchio cioè c’erano metà professori che erano abituati al modello dello scorso secolo di studio e professori invece più giovani che avevano un altro approccio più moderno. A causa di questo la mia classe riguardo alle materie latino e fisica non imparò quasi nulla i primi due anni. Durante il terzo anno però il professore di latino viene sostituito con uno più giovane che si rese subito conto della disastrosa situazione della mia classe, e decise di ricominciare da capo tutto il programma, in un quadrimestre rifammo tutto quello che non avevamo fatto in primo in secondo superiore. Purtroppo i problemi non finirono qui in quarto ci toccò un professore di fisica che non sapeva esprimersi a parole in modo chiaro e quindi fisica fu un disastro anche lì. Grazie a Dio In quinto alla nostra classe vennero assegnati in tutte le materie professori giovani e molto capaci. Io mi ricordo che il professore di fisica ci metteva così tanta passione a spiegare la sua materia Che io finì per amare la fisica del quinto (si fa la relatività). Nonostante gli argomenti difficili di fisica il nostro professore riuscì a spiegarcela in una maniera impeccabile che sembrava non stesse spiegando la relatività ma qualcosa di molto molto semplice, ci fu però anche un altro professore che mi colpì in maniera molto positiva, ovvero il professore di italiano, ogni volta che parlava nelle sue lezioni era un piacere ascoltarlo, Anche perché riusciva a capire al volo quando la classe aveva bisogno di una pausa dalla lezione e quindi smorzava la situazione con battute, commenti. E io mi ricordo che quel professore a causa del suo carisma mi fece amare e capire appieno anche il Buon Giacomo Leopardi (era il mio autore odiato) che non riuscivo mai a capirlo, anche perché sul mio libro di italiano (anche per farvi capire quanto era scritto benissimo il nostro libro di italiano) si erano dimenticati di Leopardi.

[@lippysim216]

per farvi capire quanto sia importante un prof.. io ho cambiato in 5 anni fra medie e superiori ( ora sto in 2 superiore liceo scientifico) una cosa come 9 prof di inglese. Di queste 9 non c'é ne MEZZA che non mi ha fatto dire " Oh no ora c'é inglese lo odio" . Dico solo che la mia prof attuale é un qualcosa di imbarazzante, manca 3 lezioni su 4, quando c'é non si fa inglese e si parla di altro e interroga su cose che non facciamo in classe ma ci dice tipo" ascoltate il dialogo e domani vi interrogo sopra". Inoltre lei (quando é presente) parla in italiano quindi il listening 0. Dico solo che ieri é venuta l'ennesima supplente ed é stata la 1 volta che ho detto" WAU" parlava in inglese ma trasmette gioia e passione per la materia da tutti i pori, abbiamo analizzato un dialogo stupidissimo ma che ha rivelato un sacco di parole che neanche conoscevo ed é stata forse la lezione piu bella di inglese fatta ad ora.. pazzesco

[@Gabry18_]

Da giovanissimo ancora in classe, mi considero fortunato ad avere una professoressa di educazione fisica che "ci tiene" al nostro corpo, infatti non ci fa mai fare teoria in classe. Ci da degli esercizi da fare a casa per mantenersi durante il weekend, e lo trovo molto utile per chi non fa sport vari. Un saluto 😉🦅♥️

[@giovanni6338]

Beati voi io ho una vecchia cicciona 😂

[@Gabry18_]

@@giovanni6338 🤣

[@khanarchiloco2043]

Il sistema scolastico italiano per quanto criticabile per certi limiti resta uno dei migliori al mondo assieme a quello tedesco. La scuola italiana è infatti criticata perché più teorica che pratica (non da ridurre in diatriba tra materie umanistiche e scientifiche, anzi), ma in realtà alla lunga questo ha dei vantaggi anche in termini "scientifici"-tecnici. Gli ingegneri italiani sono tra i più ricercati proprio perché avendo una robusta teoria sono capaci di adattarsi alle situazioni, ai cambi di produzione (materiali, beni di produzione) e con aggiornamenti di breve durata perché non sono ipersettorializzati. Fino quantomeno alla laurea il sistema italiano è superiore a molti alti più quotati, è dal dottorato in poi che è meglio una formazione estera (così mi han sempre consigliato, inoltre avendo avuto esperienze con studenti stranieri, studenti italiani che han studiato fin dalle superiori all'estero o all'università posso dire che spesso chi proviene da fuori ha lacune teoriche enormi perché già iperspecializzati). Inoltre qual è lo scopo della scuola? La formazione dell'uomo, del cittadino pienamente cosciente e consapevole del suo ruolo sociale e quindi politico nella società (ecco perché ho sempre preferito i licei, non è un caso poi che la classe dirigente italiana fino a poco tempo fa si formava nei licei classici). In questo senso la scuola italiana è seria, seppur abbia centinaia di problemi strutturali. Inoltre quasi tutti i commentatori qua hanno vissuto la scuola italiana dagli anni Novanta/Duemila in poi, quindi nel momento in cui le riforme scolastiche hanno distrutto la scuola e l'università pubblica (di massa dopo il 1968/69), il tutto con l'idea di copiare il modello anglosassone ed andando a cerca di produrre lavoratori più che cittadini, aumentando il classismo della scuola italiana, problema sempre esistito in quanto la società italiana è come in ogni paese liberal-capitalista classista. L'inizio è con la riforma Berlinguer della scuola (1999/2000) e poi proseguita con quella della Moratti (forse la peggiore, dove c'era un recupero delle scuole d'avviamento al lavoro (anticipando l'alternanza scuola-lavoro), andando perciò a sottolineare il carattere classista della società italiana: le scuole buone formavano la classe dirigente (Licei, tendenzialmente e storicamente frequentati dalla borghesia cittadina), mentre le altre scuole più che formare il cittadino dovevano formare un buon lavoratore (Professionali). Classista perché chi nasce in determinati contesti avrà maggiori difficoltà nell'intraprendere un certo tipo di percorso di studi, se nasci in un quartiere sottoproletario italiano in che ambiente culturale ti muovi? Qual è l'ambiente con cui interagisci e che quindi forma te come persona? Nessuno è "realmente" libero, siamo ciò che abbiamo vissuto e qualcuno scriveva che i "geni non cadono dal cielo" ma vengono formati. Poi questo non significa che essere poveri significa essere ignoranti, su questo Bourdieu dà una mano (alle classi sociali intese come in Marx, che attenzione non denotano in sé e per sé se uno è povero o ricco ma riguardano la proprietà o meno, aggiunge un carattere sociale e culturale). Certo, come detto il problema è a monte e questa differenziazione nel percorso di studi è pesante: i licei preparano benissimo, le professionali no. In mezzo i tecnici, che appunto avevano lo scopo di formare il personale tecnico (operai specializzati ad esempio). Storicamente questo aveva anche senso: il PCi infatti ha appoggiato l'istituzione delle professionali, questo perché in un paese in cui esisteva ancora un certo tasso di analfabetismo e l'idea era dare di strumenti critici minimi a tutti i cittadini e ai figli dei lavoratori. Il problema è la svalutazione poi della cultura in Italia, connessa alla pauperizzazione della società e della politica (non esistono più i partiti di massa, prima avevi la DC o il PCI che educavano, formavano assieme alla scuola). Su questo aspetto poi si aggiunge un'altra cosa che fa sì che il modello italiano sia preferibile agli altri: la scuola è pubblica e universale. Se nella pratica è classista (ma perché lo è la società, perché non partiamo tutti dalla stessa posizione), nella teoria tutti possono ottenere sulla carta il meglio che l'istruzione italiana può dare (i licei, un tempo i Tecnici preparavano benissimo anche perché andavano ad insegnare ottimi docenti che essendo anche "politici" volevano dare più chiavi di lettura e di comprensione ai figli della classe operaia). Questo si può dire nel Regno Unito? O negli Usa? Negli Usa andare in una scuola pubblica a parte rari casi significa finire in un paese arretrato. Poi sì, nel Regno Unito puoi andare nell'Eton College, ma credo che pochi se lo possano permettere e solo i figli della nobiltà e della grande borghesia possono andare tranquillamente. A questi poi si aggiungono i "borsisti", magari quelli che non tanto ricchi sono molto bravi e riescono in qualche modo ad accedere ad un'ottima istruzione (ma ripeto, sono individualità che mica smentiscono il problema sociale e culturale, il legame tra contesto e formazione e quindi scelte). Agli altri gli scarti e di nuovo la scuola non diventa più luogo di cultura e di formazione ma se addirittura va bene luogo di apprendimento di un mestiere. Pardon per questo wall of text.

[@danielecardi3719]

Falco io nella mia scuola mi sposto di aula in aula anche se quest’anno non si può. Non solo la mia scuola ha aderito a questo progetto ma anche altre

[@TheOblivionerGaming]

quanta verità Falco, una scuola retrograda la nostra che vergogna...

[@ILVENDICATORE45]

La mia esperienza scolastica e' stata un incubo causa problemi personali e professori incompetenti e privi di empatia, agendo da bulli.

[@mariorossi1227]

Big Falco. Davide numero uno.

[@maggiorekusanagi2198]

Non l’ho mai considerata come un qualcosa di stimolante, un po’ perché costantemente vittima di bullismo un po’ perché i professori ti facevano andare via la voglia, molti di loro non erano adeguati, altri non ne avevano voglia, altri ancora li trovavo alquanto maleducati, persino con persone che non se lo meritavano manco.

[@claudioantonetti9367]

Ottimo discorso.... Io l'unico "orientamento" al futuro l'ho avuto gli ultimi mesi della terza media e devo dire che davvero non bastano per capire cosa si vuole fare nella vita. Io scelsi l'artistico, salvo poi cambiare in corso d'opera per un indirizzo tecnico ( informatica) più affine ai miei interessi. Abbandonato purtroppo anch'esso per problemi di bullismo.... Ora a 40 anni suonati e senza un lavoro che si possa definire STABILE mi ritrovo a desiderare di fare formazione e continuare in qualche modo ciò che abbandonai anni fa. Invidio davvero tanto i giovani che sono a scuola ora perché hanno molti più stimoli e più possibilità per fare ciò che si desidera.

[@geloz00]

Non è assolutamente vero il fatto che noi giovani d'oggi abbiamo stimoli, anzi se mai il contrario... comunque condivido il fatto che il tempo per l'orientamento alle medie è poco

[@domenicociampalini170]

L'università non è tanto meglio, ansi molto spesso i professori non trasmettono nulla per non parlare che quando li vedi sembrano quasi costretti a fare lezione, in più hanno l' empatia di un sasso.😅

[@gianfrancopugliese9907]

Concordo in pieno

[@warco176]

Ti ringrazio per la tua condivisione Davide, e premetto che sono un docente di liceo. La questione delle attività pomeridiane è interessante, ma in Italia non si può, credo, attuare perché si deve avere tempo per studiare: imporre attività è sempre visto negativamente. A mio avviso, si è trovata una mediazione con il credito scolastico (che servirà alla maturità) per le attività agonistiche così da non avere obblighi, ma riconoscere il merito di chi pratica sport. Ho sempre amato, inoltre, l’idea di avere l’aula personale con la rotazione degli alunni perché si potrebbero preparare meglio le lezioni e i materiali da consultare, ma in Italia sarebbe rischioso: se durante gli spostamenti un alunno scivolasse e, cadendo, si facesse male sarebbero guai seri per la scuola! In ultimo, la scuola italiana, parlo dei licei, è molto formativa perché pretende moltissima “astrazione” (studio molto teorico e poco pratico) perché l’obiettivo è la conoscenza teorica utile per proseguire all’università: se so la teoria, la metto in pratica, ma se so solo la pratica, difficilmente arriverò alla teoria. Comunque, ciò dipende dal singolo docente: io devo preparare alla teoria grammaticale e letteraria per la mia materia, ma ciò non mi impedisce di usare esempi pratici (film, serie tv e, perché no, videogiochi e youtuber) per far apprendere meglio, si spera.

[@MC-fe3qc]

Sull’astrazione,mi permetto di dissentire. Premetto di essere una persona molto contemplativa e creativa, quindi il modello proposto dalla scuola italiana mi andava abbastanza bene, ma penso che sull’astrazione puramente teorica si calchi un po’ troppo la mano; guai a voler mettere in pratica qualcosa, anche in materie che magari ne beneficerebbero, come chimica, fisica o le lingue straniere, che vengono insegnate con gli stessi metodi del greco e del latino. In certi casi, è proprio la pratica che supporta una migliore comprensione della teoria: chi sa fare sa capire, insomma. Anche materie come la filosofia si presterebbero alla discussione e al dialogo, che però spesso e volentieri non avvengono, si fa storia della filosofia. Inoltre il fatto che arte o musica pratiche vengano relegate alle medie, con la tradizione che l’Italia ha, è francamente scandaloso.

[@warco176]

@@MC-fe3qc mi dispiace per la tua esperienza. L’insegnamento dipende dalla scuola come istituzione, ma anche dal singolo docente e mi dispiace che il rapporto non ti soddisfi. Quando possibile, io cerco il dialogo e il dibattito, ma a volte mi risulta impossibile in classi passive, magari di 30 alunni, e con alunni che non ne hanno voglia. In questi casi, rimango sul libro, lezione frontale e assegnazione compiti.

[@MC-fe3qc]

@@warco176 Sono pienamente consapevole che la riuscita di una lezione non dipenda solo dal docente ma anche da altri fattori. Alcuni ragazzi non vengono raggiunti neanche dalla migliore lezione del mondo, per fattori esterni a volte nemmeno dipendenti dalla loro volontà. È un dato di fatto. Da insegnante attualmente ancora in formazione ho accettato il compromesso di questa professione: fare quello che puoi, con quello che hai e con quello che puoi. È una cosa che da studente è difficile da capire, quasi impossibile, perché I problemi della scuola italiana però prescindono anche dal singolo docente, sono strutturali. Ora vivo e studio in Germania e mi sono trovata a contatto con logiche diverse, a volte peggiori, a volte migliori, ma ho visto coi miei occhi come certe materie possano essere insegnante meglio e come i metodi per favorire la partecipazione degli alunni esistano. A volte è anche solo saper dimostrare affetto nei loro confronti, o al contrario fastidio e indifferenza, che fa la differenza. È un equilibrio delicato e fragile e ogni giorno è diverso. Però io ho fatto tedesco a scuola per anni e anni, con ottimi voti, e per impararlo come si deve, a parlarlo e ad usarlo, ho dovuto comunque sborsare migliaia di euro di tasca mia per pagare corsi esterni, com’è possibile? Questo è sintomatico di qualcosa che, a livello sistemico, si è rotto. ...o del mio scarso talento linguistico. :D

[@warco176]

@@MC-fe3qc da docente, sono pienamente d’accordo col compromesso che descrivi. Da studente, purtroppo ho sperimentato anche io docenti discutibili nel loro lavoro, purtroppo capita. Però, nel mio piccolo, ho accettato sia le cose positive che le negative che mi hanno portato a essere l’insegnante che sono. Oggi vi sono corsi di recupero a scuola e altre attività in modo tale da ridurre la necessità di lezioni private. Certo è che se una classe fosse formata da massimo 15 alunni, si lavorerebbe divinamente!

[@MC-fe3qc]

@@warco176 Io ho avuto sia professori che mi hanno veramente cambiato la vita, credendo in me quando nessun altro adulto sembrava pronto a farlo, sia visto altri a cui non sarebbe mai dovuto essere permesso di entrare in un’aula scolastica. Ho avuto colleghi nel mio tirocinio per cui unico l’sentimento che provo è rancore. Spero solo che, quando le difficoltà del mestiere minacceranno di farmi diventare come loro, avrò la lucidità di fare un passo indietro e cercarmi un altro lavoro... certo, se le condizioni continueranno ad essere queste, con classi di 30 elementi in cui si fatica a girare tra i banchi, sarà difficile rimanere lucidi e volenterosi fino alla pensione. Poi c’è questa crisi in corso che ha cambiato tutte le carte in tavola e mi chiedo quali conseguenze porterà per il mondo della scuola e la socializzazione giovanile, a livello mondiale. Dubito che si tornerà mai indietro. Qual è la situazione in Italia?

[@vort3x894]

Alla fine è colpa di noi studenti... Se siamo uniti noi possiamo cambiare le cose

[@vort3x894]

@Francesco Verna purtroppo è vero

[@B.C.C.I.D.B.2]

Il problema è questo ,magari tutto dicono di sì per dire e poi alla fine non l'ho fanno come ad esempio i miei compagni quando c'è un giorno pesante magari di fare assenza di massa , ma alla fine ci vanno

[@fabioprevidi]

ho letto scuola+Italia e dopo una mega risata scusa Falco ma ho chiuso il video altrimenti commentavo in modo troppo maleducato questo argomento :)

[@aetoro-ae992]

Nei paesi dell'ex urss la scuola era pure così, si cambiava classe si dava più valore allo sport ecc.

[@federicotacchi3855]

Quanto hai ragione, sono in 5 liceo scientifico e non ho la minima idea di cosa mi piace fare e che facoltà scegliere

[@Marcot95]

Non hai nessun campo che ti interessa? Non hai nessun lavoro che ti piacerebbe fare?

[@frntr9090]

5:47 io non la ritengo però per niente una cosa giusta, dato che spesso per lo sport più che l'allenamento è la predisposizione a fare la differenza

[@giovannibellio3622]

Falco un prossimo argomento potrebbe essere fare un lavoro che ti piace e fa stare bene con un guadagno normale, oppure fare un lavoro che ti stressa e non ti rende felice ma ti fa guadagnare di più?Mi piacerebbe sapere la tua..

[@mariodellevedove6340]

Io quest'anno ho l'esame di terza media e oltre al fatto che non si è ancora capito un cazzo oggi posso dare una vera esperienza io ho sempre avuto buoni professori soprattutto in storia (che oggi adoro e studio con tanta passione e mi interesso anche di altro ) ho sempre avuto la media del 8/9 poi è arrivato quest'anno nei compiti in dad ho mantenuto questa media poi siamo ritornati a scuola e ho vissuto l'inferno 5 compiti/interrogazioni al giorno per la prima volta ho preso un insufficienza e al massimo ho preso 7 nelle pagelle ho avuto 2 6 e tutti 7 perché quelli lì hanno considerato praticamente solo i voti a scuola

[@halilichristian2647]

ti do il mio di punto di vista, in poche parole ora che hai detto che da ormai 15 anni non vai a scuola, quella italiana è rimasta sempre la stessa, è ancora all’antica e non da nessuna stimolazione

[@J-i-n7]

La scuola è un mio grande rammarico,perché non è mai stata stimolante,ne alle elementari,ne alle medie e ancor peggio alle superiori. Se fosse piu simile alle scuole americane o inglesi sarebbe piu stimolante e di conseguenza formerebbe meglio tutti

[@dony.kun0247]

Grazie Falco, veramente bel video. Il problema più grande come hai detto tu, sono la questione che si investisce veramente poco nella scuola, ormai considerata un'istituzione di "nicchia", lasciata in balia di persone incompetente e dubbiamente preparate. Io vivo in un piccolo paese, e di conseguenza ho potuto scegliere solo tra i due istituti presenti, ovvero uno Scientifico e un'istituto turistico(non potevo spostarmi perché non me lo posso permettere),ma il problema più grande è questo, una volta arrivato e iniziato il percorso delle superiori, ho notato quanto tutto fosse retrogrado e problematico. Docenti che a livello di preparazione, sufficiente ,non provavano e provano a darti qualcosa, si notava come erano scocciati nell'insegnare, alcuni docenti nativi del mio paese addirittura facevano preferenze ai miei compagni di "famiglia importante".....Io ho perso tutta la voglia in questi anni,ma in quest'ultimo mi sono riacceso poichè non potevo permettere che gente simile ti può abbattere,e quindi grazie all'aiuto dei miei genitori e della mia ragazza,sto correndo più che posso per farmi valere. Detto questo ti stimo molto e sono veramente felice di far parte di questa community!!! P.s.In bocca a lupo a tutti i maturandi di quest'anno,sono anche io uno di voi heheeheh

[@Boatengmar3]

Gran bel discorso! Il modello inglese/americano è molto interessante, però il concetto più importante è quello sull'effetto Pigmalione.. probabilmente non conosci il nome di questo effetto, tuttavia si tratta semplicemente della capacità di un professore d'influenzare inconsciamente il rendimento dei propri studenti semplicemente in base alle proprie idee.. esempio, io credo che un ragazzo sia dotato ed un altro no, quindi sarò portato ad aiutare molto più spesso il primo che il secondo solo per questa mia idea, senza neanche che io me ne accorga. Così facendo il primo ragazzo diventerà si più bravo del secondo, ma solamente perché l'ho aiutato di più dell'altro. Pensa al professore che ti ha aiutato più degli altri perché ti credeva più capace.. oppure i prof di matematica che non credevano in te!! Dovremmo cercare di ridurre al minimo questo bias per poter poter sfruttare al meglio le potenzialità di tutti!!

[@Matteo2554bbbbb]

Secondo me la scuola andrebbe completamente rifondata perché alcune cose non hanno senso....Io faccio il 3 anno dello scientifico e mi chiedo perché facciamo lo stesso numero di ore di latino e di fisica, mi chiedo a cosa ci serve la letteratura inglese (forse solo a togliere tempo alla grammatica) e mi chiedo perché non facciamo nemmeno 1 ora di informatica.... insomma secondo me ci sono materie che tolgono spazio ad altre molto più importanti

[@rudolph0320]

Guarda, io faccio un ITIS, con indirizzo meccanico, sono al 4°anno e faccio 5 ore di letteratura e 2 ore di laboratorio meccanico

[@micheletrotta2787]

Stessa cosa io. Sono al quinto anno del classico e mi chiedo perché debba fare tutte queste ore a settimana di latino e greco e nemmeno una di informatica. Il mondo si sta (quasi) totalmente digitalizzando e la mia scuola no. I miei compagni non sanno nemmeno cosa sia un cavo ethernet, rendiamoci conto..

[@Matteo2554bbbbb]

@@micheletrotta2787 ma comunque nella tua scuola il latino ha una relativa "importanza", ma in uno scientifico a nessuno interessa sta materia, per me dovrebbe essere facoltativa

[@tormat2013]

il latino, studiato quasi come lingua con le regole grammaticali, l'analisi grammaticale e di sintassi che viene fatta per me è inutile (si potrebbero aumentare le ore di inglese, se fatte bene ,a questo punto). Però come in italiano conoscere i testi, gli autori, i pensieri e tutte queste cose possono avere un senso scolastico (personalmente non so quale, non ne ho mai capito l'utilità, forse cultura generale o appunto filosofie di pensiero)

[@batteo3318]

La scuola è la via più semplice per crearsi un futuro,il problema è che funziona ed è organizzata abbastanza male.Vado ad un tecnico e devo dire che i migliori professori che ho avuto e che ho sono quelli che lo sono diventati dopo anni di carriera.

[@elenaballerini9865]

Falco io studio in Inghilterra e io faccio sport/attività fisica 2 ore a settimana

[@skateno4237]

Ciao falco, ho fatto sentire il video a mia moglie che mi conferma tutto anzi mi ha detto che in Inghilterra in classe c'era sempre un animale che si doveva accudire, e mi ha chiesto ma dove sei stato in Inghilterra? Lei è nata e ha vissuto a wolverhampton poi tornata in Italia nel 85

[@alex-xt4fm]

Da ex studente, e attuale universitario credo che il sistema scolastico fino alle superiori vada RIVOLUZIONATO su tutti i fronti nessuno escluso.

[@nicolaascone6211]

Da laureando in scienze motorie non posso che concordare su quanto lo sport , soprattutto nella scuola ma non solo, non sia purtroppo minimamente considerato in Italia, soprattutto come strumento di formazione

[@LadyUnforgiven]

Ho capito cosa mi piace veramente nella vita solo poco prima di prendere la laurea triennale, motivo per cui non ho continuato con la specialistica. Purtroppo i problemi economici di famiglia mi hanno fatto desistere dall'iniziare un nuovo percorso di studi. Non mi lamento, adesso lavoro, ma non sarà mai quello che amo davvero

[@stefi4743]

Ciao falco,ho 16 anni,ti dico solo che la settimana che viene ho 2 verifiche e 3 interrogazioni, e siamo a marzo

[@gogone29]

Io 2 compiti e 2 interrogazioni :-(

[@nicolograsso15]

Mi fa piacere sapere che in venti anni non è cambioato niente

[@MEHHSH]

Forse la scuola è un po' toxic.

[@shell11]

La scuola, ambiente rimasto indietro di secoli, è tossica. Finchè gli insegnanti sapranno solo insegnare (e a volte manco quello) e saranno ignoranti su tutte gli altri aspetti sociali, finchè sarà pieno di insegnanti anziani e bigotti che non conoscono il mondo attuale, finchè ci sarà un sistema di votazioni che incrementa la competizione (anche sociale) e il giudizio, finchè ci sarà un ambiente chiuso e ottocentesco che non è capace di riconosce la violenza quando la vede, finchè si dovrà stare seduti nello stessa sedia di legno per ore e ore fino a sfogarsi sfregiando il banco o infastidendo i professori, finchè il fulcro dell'apprendimento funzionerà solo con la paura di prendere un brutto voto o essere bocciati: la scuola procurerà solo danni, persone malate di depressione già nell'adolescenza (dal 2020 questa è la più diffusa malattia al mondo) e una percentuale di suicidi in età scolastica. Poi non elenchiamo i problemi minori, come l'assenza di materie fondamentali come informatica, lo sbilanciamento spropositato di ore di lavoro e studio che non permette agli studenti di dare importanza al tempo libero o alle vacanze (se con 15 libri da leggere nei licei classici, così si possono chiamare), e non vado avanti. Proprio come dice la canzone di Daniele Silvestri, per molte persone del sistema scolastico non è rimasto nessun ricordo ma solo rancore.

[@killuahxh3425]

@@shell11 in che canzone era?

[@shell11]

@@killuahxh3425 argentovivo, quella di sanremo

[@giovanni6338]

@@shell11 concordo su tutto

[@killuahxh3425]

@@shell11 ah bellissima, grazie

[@TekGaming89]

Ma del resto se uno studente ha la febbre e non sa di averla non deve salire sull’autobus. Qui ho detto tutto

[@Boatengmar3]

Ma se per il prossimo argomento parli di bullismo? Che si lega anche parzialmente a questo problema 🤔

[@Alegam]

La scuola italiana e perfetta per il 1900

[@Marcot95]

Troppi, troppissimi problemi. Falco, starei qui ore e ore a parlare dei problemi che ormai riguardano qualsiasi aspetto dell'istruzione, figlio di continui tagli, incapacità dei vertici, arretratezza dei programmi, professori non sufficientemente preparati all'insegnamento (e non aggiornati in maniera adeguata), classi pollaio, ecc... Mi limito a ringraziarti per il lavoro che fai e spero che continuerai a trattare altri argomenti. In particolare ho notato che ci sono tanti ragazzi sotto questo video e che potresti affrontare alcuni argomenti dedicati a loro. Grazie ancora

[@fra9979]

I genitori hanno dato il via al cambiamento radicale della scuola.Poi è stato un susseguirsi di situazioni che l’hanno trasformata in un “azienda”.Bisogna viverle le cose per parlare,sarebbe il caso che ne pensi?

[@paolotaormina7218]

Abbiamo i banchi a rotelle... Proiettori senza alimentatori e tante altre cose meravigliose. Ovviamente non tutte le scuole sono uguali anche tra le pubbliche. Se vuoi parlare di scuola con uno che ci sta dentro. Fammi un fischio.

[@matthiacaramello236]

Ho 17 anni, nessuna idea di cosa fare, tante scuole promettono progetti formativi, in scuole decadenti, con professori inadatti

[@PerugiaSabotage]

è tanto triste sentire parlare di scuola chi a scuola non ci mette piede da 10 anni

[@gabrieleatzori683]

Anche io sono bravo nelle materie umanistiche a differenza di quelle scientifiche, odio profondo per la matematica. Da me quando c'era educazione fisica molti si inventavano una scusa e non facevano niente e non gli veniva detto niente

[@lennesimocanaleyoutube5697]

Indipendentemente dal sistema culturale (e come hanno già accennato nei commenti) la scuola italiana sta indietro di decenni rispetto all'europa, fatto peggiorato da continui tagli e poca formazione dei professori ed insegnanti. È un casino di roba da rimettere a posto, e più passa il tempo più sarà difficile porvi rimedio

[@mattiamanneschi2198]

In generale la scuola italiana si differenzia da quella continentale/anglosassone. In Italia si guarda più alla teoria. In America/Inghilterra si predilige un approccio più pratico. Se ci si fa caso infatti le grandi scoperte dal punto di vista scientifico vengono fatte in America, ma a capo del progetto c'è 8 volte su 10 un italiano. Personalmente il problema più importante della scuola in Italia è la specializzazione delle materie. Sono a favore della differenziazione dei licei (scientifico, classico, linguistico, etc), ma il fatto che un liceo si concentri su una materia in particolare, non vuol dire che debba tralasciare le altre. Io personalmente ho fatto il linguistico e di matematica/fisica si facevano 2 ore a settimana. È inutile strutturare il liceo in questo modo e poi rendere accessibili a tutti le università. A questo punto sarebbe meglio come in francia, ovvero se scegli il diploma umanista non puoi entrare in un'università scientifica.

[@solidsnake1616]

Purtroppo è una scuola vecchia che investe poco o niente nel futuro. Servirebbero più tirocini sul “campo” per far capire davvero ai ragazzi cosa vuol dire sudare e lavorare. Utilizzare meglio il tempo a scuola e non caricare di compiti per casa. Investire in attività concrete come la cucina, sport, fotografia, ecc... come fanno in America nel doposcuola. Inserire la lingua inglese SERIAMENTE! Solo vedendo e provando in prima persona si possono capire tante cose. Ah ultima cosa nell’ora di musica abolire il flauto è uno strumento di merda!!!!

[@leonardoduranti156]

Beh che dovrei dire? Tutto quello che avrei detto l'ha già detto Falco o qualcuno nei commenti😂

[@miramarinkovic9370]

Viva la scuola di strada fuck the system ahahhaha

[@ZioMonte]

la nostra scuola è di base "classicista", non devi fare ma devi pensare. e ora via col flame

[@fenomenale]

Ma scusa ma uno che va ad un tecnico o che ne so ad un professionale dove deve usare che ne so fa un lavoro con una macchina deve pensare o deve fare

[@ZioMonte]

@@fenomenale deve pensare a come fare :D

[@MC-fe3qc]

La scuola italiana dovrebbe togliersi un po’ il palo dal didietro e smettere di considerare di serie B le materie pratiche o artistiche. Siamo il paese con più opere d’arte e monumento per metro quadrato al mondo ma l’artistico è considerato la scuola dei drogati...

[@fenomenale]

@@ZioMonte ma se io ho già tutto davanti devo solo fare

[@ZioMonte]

@@fenomenale vuoi la pappa pronta? Sei una bestia da soma?

[@coverlanddarkness4730]

Perché esiste ancora la scuola?

[@lorenzoditizio93]

Vogliono farci andare a scuola fino al 30 di giugno mentre noi finiamo il programma il mese prima, quindi che faremo sto mese in più se il programma è finito? Boh

[@vincenzopulin1139]

Purtroppo l'importanza della scuola e dello studio si capiscono sempre dopo.