La più antica e celebre istituzione medica del mondo occidentale, è stata la manifestazione culturale e scientifica più rilevante dell’intero Medioevo. Vanto della città di Salerno nel mondo, è considerata, da molti, come l’antesignana delle odierne Università. Le origini della Scuola Medica Salernitana sono antichissime e si perdono nella leggenda. Si racconta che un pellegrino greco di nome Pontus si fosse fermato nella città di Salerno e avesse trovato rifugio per la notte sotto gli archi dell'antico acquedotto. Scoppiò un temporale e un altro viandante malandato si riparò nello stesso luogo, si trattava del latino Salernus; costui era ferito e il greco, dapprima sospettoso, si avvicinò per osservare da vicino le medicazioni che il latino praticava alla sua ferita. Nel frattempo erano giunti altri due viandanti, l'ebreo Elinus e l'arabo Abdela. Anch'essi si dimostrarono interessati alla ferita e alla fine si scoprì che tutti e quattro si occupavano di medicina. Decisero allora di creare un sodalizio e di dare vita a una scuola dove le loro conoscenze potessero essere raccolte e divulgate. La "Scuola" si fondava sulla sintesi della tradizione greco-latina completata da nozioni provenienti dalle culture araba ed ebraica. Essa rappresenta un momento fondamentale nella storia della medicina per le innovazioni che introduce nel metodo e nell'impostazione della profilassi. L'approccio era basato fondamentalmente sulla pratica e sull'esperienza che ne derivava, aprendo così la strada al metodo empirico e alla cultura della prevenzione. Le origini della scuola risalgono al IX-X secolo, quando a Salerno vi erano accanto a dotti maestri di diritto, anche quelli che curavano il corpo e la salute. Con il Duca Longobardo Arechi che nel 774 si radicò nella sua reggia a Salerno, la scuola medica salernitana iniziò ad essere un polo di riferimento in tutto il mondo e numerose personalità venivano appositamente in città per farsi curare dai medici Salernitani. La posizione geografica ebbe sicuramente un ruolo fondamentale nella crescita della Scuola, non a caso Salerno, situata al centro del mediterraneo, permetteva numerosi scambi culturali con il mondo arabo. Dal mare arrivavano sia i libri su cui studiavano i medici salernitani sia numerosi medici del mondo arabo, tra i quali Costantino l’Africano che visse nella città per diversi anni e tradusse dall’arabo molti testi di medicina. In questo periodo la “Scuola” di Salerno cresce e si sviluppa fino a raggiungere il massimo del suo splendore. Giungevano alla Schola Salerni persone provenienti da tutta Europa, sia ammalati che speravano di essere guariti, sia studenti che volevano apprendere l’arte della medicina. Il prestigio dei medici di Salerno è largamente testimoniato dalle cronache dell’epoca e dai numerosi manoscritti conservati nelle maggiori biblioteche europee. Nel 1231 l’imperatore Federico II, lo Stupor Mundi, nella sua Costituzione di Melfi stabilì che solo la Scuola Medica Salernitana poteva rilasciare i diplomi per praticare la medicina. Nel 1280 Carlo II d’Angiò approvò il primo statuto in cui la Scuola veniva riconosciuta come Studium generale in medicina. Gli insegnamenti della Scuola hanno avuto grande diffusione grazie al suo trattato Regimen Sanitatis Salernitanum. Scritto in versi, in modo da poter essere ricordato facilmente, contiene rimedi e consigli per preservare la salute uniformando la condotta di vita ai ritmi naturali del proprio ambiente e del proprio organismo: dieta, passeggiate, riposo e moderazione. Le materie d'insegnamento nella Scuola medica salernitana sono a noi note attraverso uno speciale statuto. I docenti della scuola distinguevano la medicina in teoria e pratica. La prima dava gli insegnamenti necessari per conoscere le strutture del corpo, le parti che lo compongono, le loro qualità, la seconda dettava i mezzi per conservare la salute e per combattere le malattie. A difesa degli interessi professionali vi era il Collegio Medico, un corpo accademico indipendente della Scuola che aveva lo scopo di sottoporre gli scolari che avevano compiuto gli anni di studio richiesti a un rigoroso esame per ottenere il privilegio dottorale, non solo per esercitare la medicina ma anche per insegnare. Il giuramento rappresentava la più alta concezione morale della funzione del medico, il quale giurava di porgere il suo aiuto al povero senza chiedere nulla e nello stesso tempo era una sublime affermazione dinanzi a Dio e agli uomini di serbare una vita onesta e severità di costumi. Numerosi furono i medici e i maestri della medicina, tra cui moltissime donne, che fecero onore alla Scuola Medica Salernitana nel Mondo. Le loro teorie e i loro metodi e insegnamenti si diffusero ovunque. Gli studenti venivano da ogni parte perché la scuola era molto rinomata e prestigiosa. Con la nascita dell’Università di Napoli, e di a,tre università più giovani in Europa e in Italia, la “Scuola” cominciò a perdere via via importanza. Fu soppressa il 29 novembre 1811 da Gioacchino Murat in occasione della riorganizzazione dell’istruzione pubblica nel Regno di Napoli. Ma questa importante storia, nell’Hippocratica Civitas dove confluì la cultura araba, normanna, ebraica e latina, in una sintesi di civiltà e tolleranza ispirate al progresso della scienza, non poteva concludersi e infatti nel 2005 è stata riaperta la prestigiosa facoltà di Medicina dell’Università di Salerno che sta sfornando numerosi e validi medici. In conclusione, la Summa dell’insegnamento salernitano, può essere racchiusa, nei versi che suggeriscono un tipo di vita igienica e tranquilla: “…se vuoi star bene, se vuoi vivere sano, scaccia i gravi pensieri, l’adirarti ritieni dannoso. Bevi poco, mangia sobriamente; non ti sia inutile l’alzarti dopo pranzo; fuggi il sonno del meriggio; non trattenere l’urina, né comprimere a lungo il ventre; se questi precetti fedelmente osserverai, tu lungo tempo vivrai. Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l’animo lieto, la quiete e la moderata dieta…”
@DemoneKill2 жыл бұрын
Bellissimo video, correggo solo che l'istituto, si, fu soppresso ma solo formalmente da Murat nel 1811, poiché sostanzialmente le attività d'insegnamento continuarono fino al 1861 dove si ebbe la soppressione definitiva e sostanziale con incameramento dei beni da parte del nuovo stato italiano con il Decreto Imbriani del 1861.
@sauvageaux2 жыл бұрын
❤
@annagasiorowska7396 Жыл бұрын
Allora perche!?? Ai preso mio simile diploma post maturita’ di’igienista de ntale di Krakowian ?!,