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La spalla è un’articolazione complessa, sollecitata su più fronti che può incorrere in problematiche diverse. Entra in sofferenza per via di patologie degenerative, dovute all’età, per eventi traumatici, ma anche per i cosiddetti microtraumi ripetuti.
La terapia d’elezione è sempre quella conservativa: farmaci, fisioterapia, trattamenti come infiltrazioni di acido ialuronico sono alcune delle soluzioni.
Se queste non sono sufficienti, è il caso di ricorrere alla chirurgia con tecniche differenti a seconda del problema: da un lato l’artroscopia considerata meno invasiva la cui ripresa però spesso è più lunga, dall’altra la tecnica aperta, tipica per esempio delle protesi di spalla.
La protesica merita un capitolo a sé: vi si arriva quando il dolore è forte e nessuno dei trattamenti è stato utile o efficace. Se una protesi non è per sempre, i materiali usati e le tecniche oggi permettono una ripresa ottimale delle funzionalità, un decorso post operatorio piuttosto rapido e di ricominciare a vivere ogni movimento nel giro di tre mesi dall’intervento.
Ne abbiamo parlato nel corso del nostro programma SaluteSanità con l’ortopedico e chirurgo della spalla Nicola Ivaldo della clinica Villa Igea di Acqui Terme.