Le campane di Calcara (BO)

Calcara di Crespellano (Valsamoggia - BO) - Chiesa Arcipretale di S.Nicolò di Bari
4 campane in Fa3 intonate in quarto maggiore:
Fa3 -23/100 = Clemente Brighenti, 1883
Sol3 -17/100 = Clemente Brighenti, 1883
La3 -30/100 = Clemente Brighenti, 1883
Do4 +7/100 = Clemente Brighenti, 1883
La chiesa di San Nicolò sorge nel piccolo centro abitato di Calcara, in un contesto residenziale a bassa densità, a margine del torrente Samoggia e prossima a due fastose ville nobiliari settecentesche. Una chiesa in questo luogo esisteva già da tempi antecedenti il XIII secolo ed è ricordata nel ‘Campione’ dei Benefici e delle Chiese di Città e Diocesi di Bologna dell’anno 1378. La chiesa attuale (costruita dal Gualandi negli anni 1923/1931) si presenta esternamente in stile neo-romanico, con un involucro tutto in mattoni a vista. Internamente l'aula si presenta molto alta, con tre navate di cui quelle laterali dalla luce ridotta, e dall'aspetto candido e leggiadro grazie alle tinte fra il paglierino e il rosa pallido e le dolci volte a vela. Due profonde cappelle laterali, la cui congiungente interseca la navata centrale in corrispondenza della cupola, rendono ambigua la lettura spaziale, suggerendo una pianta a croce greca. Dietro alla chiesa nuova, di fianco alla piccola chiesa vecchia, si alza imponente e solenne il campanile (alto 46 mt. alla croce) opera dell'Architetto Vincenzo Brighenti junior costruito tra il 1876 e il 1892. All'interno dell'elegante cella campanaria vi è posto un grosso doppio di 4 campane dal suono pieno e robusto opera del fonditore Clemente Brighenti di Bologna del 1883. Le 4 magnifiche campane sono montate su un perfetto castello in legno. Purtroppo rimangono ancora i segni di una sciagurata elettrificazione eseguita in passato su tutte e 4 le campane (le 3 campane minori vennero fortunatamente diselettrificate lasciando però la grossa motorizzata) che impediva il regolare svolgimento del suono manuale alla bolognese. La grossa di nota nominale Fa3-23, pesa 8,58 q.li ed ha un diametro di 111,1 cm. La mezzana di nota nominale Sol3-17, pesa 5,93 q.li ed ha un diametro di 98,7 cm. La mezzanella di nota nominale La3-30, pesa 4,30 q.li ed ha un diametro di 88,2 cm. La piccola di nota nominale Do4+7, pesa 2,70 q.li ed ha un diametro di 75 cm. A metà campanile, su di un castello ligneo posto in una finestra, vi è una campana di nota nominale Lab4.
Analisi: La3 435 Hz; 1/100° di semitono ÷ 1/200° di tono
Suonate:
-Doppio di processione: 3 Pezzi in scala
-Doppio: 36 Dell'Annunziata in scala e calata di Rovescio
-Doppio e Tirabasse: 24 di S.Bartolomeo e 12 Martellate tutto in scala
15 Settembre 2019, suonate in occasione della festa di S.Luigi Gonzaga
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
/ @giacomolacascia
Andrea Tescari:
/ @andreatescari4781
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
/ @nicotosstoss9060
Giorgio Chiletti:
/ @giorgiochiletti5486

[@pippero99]

uno dei capolavori dell'arte campanaria bolognese! la calata in rovescio è qualcosa che ti tocca nel profondo del cuore!

[@tommasosorrenti1503]

Concordo! Con le due grosse vicine aumenta la romba in una maniera assurda!

[@romeodonatomenchise]

Complimenti veramente bello! Bellissime campane!

[@tommasosorrenti1503]

Eh già, son magnifiche!

[@c-historia]

bellissimo!

[@giordis04]

Veramente belle, ma era meglio lasciarle a doppio sistema. Bel video!

[@rally5386]

Molto belle queste campane... Non è di vostra tradizione l'elettrificazione delle campane..in Toscana come nel resto del paese ormai ci siamo abituati all'elettrico ormai da tanto tempo..di campanili manuali ce ne sono pochi...e tutti concentrati in provincia di Lucca,dove ancora fortunatamente hanno mantenuto la tradizione...il resto tutti elettrificati e usati quotidianamente per annunciare le messe con plenum e vari angelus giornalieri...cosa che sento raramente dalle vostre parti... C'è da dire però che ho sentito soprattutto in appennino anche campane registrate su vecchi nastri ormai rovinati...a Semelano,Montespecchio e altri campanili dove hanno gli altoparlanti...ma ce ne sono altri..

[@tommasosorrenti1503]

La tradizione è il suono "a doppio", tutto il resto sono cose che non hanno nulla a che vedere con la tradizione del suono manuale delle campane...non a caso qualcuno ha definito "strumenti del diavolo" i motori, i martelli, ecc... ed io sono pienamente d'accordo con questa affermazione 😉