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Leggere per il proprio piacere
Perché resta tanto importante l’atto della lettura? Anzitutto leggere bene significa imparare a scrivere bene: è l’atto propedeutico e necessario all’espressione formale di sé stessi. E poi leggere aiuta a mantenersi vivi: oggi sentiamo l’esigenza di riscoprire la lettura, di tornare a godere genuinamente di un testo. Per fare questo bisogna compiere un passo indietro, regredire a uno stadio in cui non si ha più paura della grande letteratura. Dovremmo tornare ad essere quello che Virginia Woolf chiamava «common reader», un lettore comune. Un lettore, cioè, curioso e indipendente, che legge «per suo proprio piacere», per l’«istinto di creare da sé». Leggere, sosteneva ancora Woolf nel suo illuminante saggio su Come dobbiamo leggere un libro?, diventa così il requisito imprescindibile per «esercitare le nostre facoltà creative».
Leggere per necessità
Ci sono testi che entrano di forza nella nostra vita: si tratta dei cosiddetti testi d'uso, cioè usati per scopi pratici, come informare, esprimere giudizi, persuadere ecc. Questi testi - giornali, libri di scuola, letture di approfondimento, saggi - offrono contenuti di idee ed esempi di scrittura. Da tutto ciò che si legge deriva il sapere che va a costituire l'enciclopedia personale, quel patrimonio di idee, che è frutto dello studio, dell'osservazione della realtà, degli stimoli offerti dalla cultura. Per acquisire questi contenuti è necessario vivere nel mondo, attenti a ciò che accade oggi ed è accaduto ieri, con una particolare attenzione per il passato, perché proprio nel passato si trovano le radici del presente e, quanto più ampia e retrospettiva è la visuale di chi scrive, tanto più forte è lo spessore della sua scrittura.
A lezione di scrittura dai grandi autori
Proprio negli anni più dirompenti e freschi della loro formazione, gli studenti del biennio vengono a contatto con autori che sembrano tanto distanti e tanto slegati dalla loro esperienza di vita. Invece, non appena si comincia a leggerli e a scoprirli, riflettendo non solo sui meccanismi narratologici ma anche sulla ricchezza culturale e inventiva dei loro testi, si comprende quanto questi grandi autori abbiano da dirci e da insegnarci. Si pensi a un genere labile e fascinoso come quello fantastico: perché rinunciare a imparare a scrivere della dimensione onirica da un maestro come Franz Kafka? L’importante è tornare a misurarsi empaticamente con il testo, rimanendo disponibili a un tuffo ad occhi aperti nell’immaginazione letteraria.
Una scrittura eccellente come "espressione di un animo grande"
Nei nostri manuali diamo una serie di precetti su saper leggere e comporre i testi pragmatici. Ma ci sono altre due strade percorribili, oltre a quella delle regole. Una è la strada dell'imitazione, per cui, una volta individuato un testo di valore, si cerca di seguirne l'esempio. La seconda è quella che potremmo denominare "della libertà creativa", che non è frutto di regole ma della capacità di concepire grandi pensieri e di pathos, cioè di "ispirazione" supportata da contenuti di spessore. La compresenza di contenuti profondi e ispirazione genera uno stato di grazia che può consentire di creare un testo di alto livello, un testo che è tale non perché vi sono applicate le regole della scrittura, ma perché esprime la grandezza d'animo dell'autore.
Il webinar sarà inoltre un’occasione speciale per scoprire la nuova Antologia 2024 Tutto nei testi firmata da Eva Cantarella, Giulio Guidorizzi, Angelo Roncoroni e Beatrice Galli direttamente dalla voce di uno degli autori!
Relatori
Matteo Billeri si è laureato in Letteratura italiana all’Università di Firenze e ha conseguito un dottorato negli Stati Uniti. Si occupa di editoria scolastica di ambito umanistico, dedicandosi tra l'altro, anche in sede progettuale, alla metodologia Writing and Reading Workshop, che ha avuto modo di studiare e approfondire nel contesto di origine.
Laureato in lettere classiche, Angelo Roncoroni è stato dapprima ricercatore nell’Istituto di Letteratura latina nell’Università di Pavia, poi professore a contratto di Lingua e letteratura latina e di Composizione italiana nell’Università IULM di Milano e docente ordinario di latino e greco nei licei. Ha pubblicato studi di letteratura latina tardoantica e ha lavorato ad antologie di classici latini e greci, manuali scolastici di letteratura latina, lingua latina e letteratura italiana, con particolare riguardo alla scrittura.