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Memorabile, emozionante, vero, sono solo alcuni degli aggettivi che si possono utilizzare per descrivere l'intervento della senatrice a vita, Liliana Segre, al Parlamento europeo, in occasione dell'evento in commemorazione del 75° anniversario della Liberazione del Campo di Auschwitz.
"[..] La gente mi domanda perché c’è ancora l’antisemitismo e il razzismo. Io rispondo che c’è sempre stato, che prima non c’era il momento politico per poter tirar fuori l’antisimitismo e il razzismo che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito. Ma poi arrivano i momenti, i corsi e i ricorsi storici. Arrivano i momenti in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile far finta di niente". La Segre ha poi concluso con un messaggio ai suoi futuri nipoti ideali: "Mi è sembrato un dovere accettare questo invito per ricordare 'il male altrui' e per dare un semplicissimo messaggio di nonna che io vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali: spero siano in grado di fare la scelta e di essere con la loro responsabilità e la loro coscienza sempre come la farfalla gialla che vola sopra i fili spinati disegnata da una bambina di Terzin deportata in un campo di concentramento."
Dobbiamo essere grati al presidente Sergio Mattarella di aver nominato Liliana Segre senatrice a vita, perché ci rende orgogliosi di essere italiani.