Lo strano parere di Tarantino su It di Stephen King

Il sorprendente punto di vista di Quentin tarantino sul capolavoro di Stephen King
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Il podcast citato nel video: open.spotify.com/show/4djlRs0...
#stephenking #quentintarantino #it

[@lorenzo7849]

Il primo libro che ho letto del Re dovrebbe essere stato Le notti Salem e anche io avevo 16-17 anni. Poi è stata la volta dell'Ombra dello Scorpione e mi sa che IT è stato il terzo. Di IT ho amato tutte le dinamiche dei personaggi adolescenti e adulti (in particolare i primi). Pennywise mi è piaciuto molto come clown, rispetto alle altre sue incarnazioni. Freddy Kruger mi ha davvero terrorizzato da ragazzo.

[@brokenstories]

Io lo adoravo, e ho avuto il piacere di condividerlo al cinema con i compagni del liceo. I film della serie erano una festa in sala.

[@EttorePersonnettaz]

Grande Flavio anche per me IT è stato il primo romanzo che ho letto (a 16 anni) del grande "RE" King (continuando poi con Ossessione, Misery, A volte ritornano....e tutti i suoi libri) e che mi ha lanciato nella lettura globale aprendomi la strada su tutta la narrativa gotica, horror, dark, fantasy 😉

[@mina_ophelia5067]

It, lho letto, di nascosto, a 13 anni e io che soffro di clownfobia ne sono rimasta traumatizzata. Ovviamente era il giudizio di una bimba, crescendo e rileggendolo più volte, mi si è aperto un modo, un interpretazione un simbolismo una paura dell'ignoto che si può materializzare. It è un film sulla società americana, e Derry ne è un fittizio cuore marcio dalle sue fondamenta, o fogne se meglio vogliamo dire. It è l'incarnazione delle paure più intrinseche di ogni essere umano e di ogni bambino. It rappresenta il "bullo" , il bullismo , problema di cui King ha vissuto a scuola da ragazzi, ma parla anche di come l'amicizia di questi bambini ti possa salvare dai tuoi stessi mostri interiori che ti trascini sempre dietro e che anche da adulti possono ricomparire. Derry è un guscioche racchiude il male, e i bambini sono gli eroi che lo vedono e si devono salvare. Chi non ama King come lettore, cosa legittima, incomprensibile per me, ma legittia, forse non ne comprende la vera essenza. King è un umanista, un fan dell'uomo e in ogni suo romanzo, l'uomo è tutto ciò che causa caos e male, non c'è nessun mostro, e gli unici mostri siamo spesso noi. La nostra vanità, la cattiveria, l'egoismo, tutto questo viene rappresentato nei suoi "horror" che per me non sono come tali, ma sono libri sociali sulla società e su come funziona dalle sue fondamenta. Ne è uno splendido esempio The Stain o Cose Preziose, ma potrei citarne tanti altri. In conclusione, io amo follemente King, da Shining ( il libro mi raccomando, non quell'opera insensata che Kubrick, da megalomane, ha rovinato, nonostante un magnifico Nickolson, un pò troppo sopra le righe a mjo avviso rispetto all'originale.), a Stagioni diverse, dove ancora l'amicizia dei bambini è la chiave per superare le avversità, al MiglioVerde, la serie di Shawshank, e cuori in Atlandite, dolcissimi e commoventi che ti strappano il cuore dal petto. Aggiungere anche la meraviglia che sono i suoi racconti brevi, e uno su tutti "Tutto è fatidico". Insomma leggete King,cercate di capirlo e immergervi nella sua mente e nel suo amore/paura per l'essere umano, e anche se non vincerà mai un nobel perchè reputato troppo" Pop", dicono che non abbia inventato nulla di nuovo, cosa che potrei contestare tranquillamente, resta un grandissimo autore, un conoscitore dell'animo umano e in cui ha fiducia , nonostante tutto l'orrore da cui ne deriva. Vi lascio con una sua frase che riassume il suo pensiero e il senso di tanti suoi romanzi "I bambini salveranno il mondo" e speriamo sia davvero così. grazie per la recensione, e scusa per la mia troppo lunga, ma parlarei per ore del Re.

[@brokenstories]

Grazie a te di questo commento. Sono stato del tuo stesso avviso e ho condiviso la tua medesima passione per King dai quindici anni ai trenta suonati. Poi, sono cambiato io, sono cambiati i miei gusti e, un po', inevitabilmente, è cambiato King. Conservo dolci ricordi di come mi faceva sentire, ma oggi non posso dire di condividere la sua visione del mondo, pur stimando immensamente la sua opera. Benvenuta sul mio canale!

[@mina_ophelia5067]

@@brokenstories garzie! sono pienamente d'accordo, e. sono felice di aver trovatomil tuo canale dove poter parlare delle mie più grandi passioni che sono la letteratura e anche il cinema, quindi grazie anche per i tuoi modi educati, mai giudicati o supponenti come capita spesso di sentire in giro di "critici" senza arte ne parte che si mettono su un piedistallo e se la pensi diversamente da loro ti bloccano. complimenti.

[@brokenstories]

Spesso la cosa migliore di Broken Stories sono i commenti. Sono molto orgoglioso del livello di questa community.

[@danielmanfroi4797]

I film gli ho visti,e il libro quasi finito,stupendo e super appassionato di King,il libro è almeno 10 passi più avanti rispetto i film giustamente.Ma comunque sia quello del 90 che quello del 2017 e 2019 film molto belli.

[@TheMist81]

Ciao, sono di torino anche io, classe 1981, con il 45 mi facevo la strada del pino che miportava da chieri in piazza vittorio e poi si girava in via po, al tempo la tappa era la you too videogames oramai estinta, vendeva giochi di importazione, negozio quasi unico. Parlando in topic: Beh... il cuore delle due saghe è ovviamente condiviso... MA l'opera di King è ben più di un soggetto nato per far uralre i ragazzini in sala... IT di King è intriso di influenze tolkeniane, Lovecraftiane.. fuse nella ambientazione feticcio di King, quella di Stand by me.. è come paragonare un cosplayer di Saruman a Crhistopher Lee.. non me ne voglia Tarantino, e non me ne voglia neanche il buon Krueger ma io credo che continuare a mettere Pennywise sulla stessa linea di Jason, Freddy e Micheal lo riduca a un clichè da slasher movies.... Pennywise è con ben altri mostri che dovrebbe essere messo a confronto, parlo di Yog Sototh, Chtulhu, Dagon e compagnia... le sue origini sono bene oltre l'umano, si parla di orrore cosmico, chi ha letto il libro sa bene che come le creature sovrannaturali di Tolkien IT non muore mai realmente, perchè di fatto non è nemmeno identificabile come essere vivente, è appunto una sorta di divinità cosmica maligna. Detto questo, sono un fan molto più accanito di Lovecraft che non di King, amo molte sue opere ma assolutamente non la maggioranza. PS: come te, anche io ho apprezzato il primo film di muschietti, e il secondo l'ho proprio odiato, battutine stupide ogni 10 secondi, decontestualizzazioni continue, invenzioni dozzinali... pessimo.

[@lorenzomusso91eidolon]

Analogie ce ne sono, ma penso semplicemente perché alcuni archetipi e/o idee di trama funzionano tutti allo stesso modo. Nel mondo dell'horror le analogie possono essere molteplici, se uno si mette a scavare... non levo nulla a Craven o qualunque altro maestro dell'horror, cinematografico o no, così come non levo nulla a Tarantino in veste di critico di King ed a King in veste di critico cinematografico, ma ciò che ha fatto King nel corso della sua lunga, prolifica e dorata carriera è qualcosa di più che creare personaggi spaventosi e storie paurose dove le vittime, prevedibilmente, sono bambini o ragazzi; King ha dato vita ad un vero e proprio universo horror, un universo parallelo, peraltro. A volte, se chiudo gli occhi, quando tengo la mia copia ormai consunta di It o di un capitolo della Torre Nera, mi sembra di sentire quel mondo pulsare dentro me, di avvertire uno squarcio nello spazio-tempo, di veder sbucare una qualche misteriosa creatura o un vortice di luce vorticante che presumibilmente prenderà la forma di una mia paura. Questo è King, un creatore di universi che è stato, è e verrà trasposto anche per via del fatto che i suoi racconti sono al tempo stesso assurdi e realistici, inquietanti eppure magnetici, affascinanti. Il suo è un mondo oscuro di Lovecraftiano DNA, e una volta che lo scopri, farà sempre parte di te.

[@robertorossi9312]

Prima che tu dicessi "Freddy Kruger" ho detto "Freddy Kruger" (ok, non posso dimostrarlo). A mio parere, parlando di "villain" (e quindi senza stare a distinguere tra libri e film) sia It che FK mettono in scena un "rito di passaggio" : FK dall'adolescenza alla giovinezza, It dall'infanzia all'adolescenza. Il mostro "uccide" l'età precedente e consente la nascita di quella nuova. E' un tratto caratteristico dell'uomo in quanto tale che troviamo in tutti i luoghi e in tutte le epoche da (ne cito due tra miriadi) i Sigg. Cooger e Dark del Popolo dell'Autunno al Pescecane di Pinocchio che mangia il burattino perchè poi possa nascere l'essere umano. Sia Craven che King hanno calato questo archetipo nella provincia americana e hanno quindi creato una "mitologia" in un paese che ne è perennemente affamato e che poi è rimbalzata da noi perchè è anche universale. Anche se ci sono differenze tra i due villain (non mi dilungo su esse) altro trait d'union è il sogno e/o l'immaginazione. In entrambi i casi - anche se poi entrano in gioco fattori diversi tipici di ciascuna delle due storie - la facoltà immaginifico - creativa è decisiva nella lotta al mostro. In tutti e due i casi il mostro viene combattuto sul suo terreno attraverso (anche) l'uso del sogno e/o il mantenimento della facoltà fantastica dell'infanzia che non viene negata o rimossa dall'inviduo "desto" o "che cresce" , ma fatta propria da tale individuo, a completamento dello stesso. Poi entrano in gioco altri fattori, ma già temo di aver sbrodolato un po'.

[@brokenstories]

Acuto e accurato come sempre. Ti ringrazio.

[@michelebaratt8403]

Mi permetto: è nightmare 3 i guerrieri del sogno(1987) che riprende molti elementi di IT, uscito l' anno prima. Il Freddy Krueger di nightmare 3 è più simile a Pennywise di quanto non lo fosse nei primi 2 film della serie. Non a caso uno degli sceneggiatori di nightmare 3- i guerrieri del sogno è Frank Darabont , uno dei più noti adattatori dei romanzi di King per il grande schermo.

[@albertodalcorso2691]

Anche se ti commento tradì ho 16 anni leggendo sto libro non riesco più a pensare ad altro che a questo libro dopo averli finito avevi rivoglia di rileggere tutto di nuovo

[@brokenstories]

Guarda, ti capisco benissimo.

[@demiszampelli9548]

Non lo so, a me sembrano due storie diverse e con un raggio d'azione differente. Non vorrei dire cazzate, ma quello di It è una sorta di male primordiale, un male antico, che si nutre della paura dei bambini, una paura forte e totale, per provocare danni diretti a tutta la comunità. La storia di Nightmare mi pare più una sorta di metafora, un messaggio non tanto criptato tipo le colpe dei padri ricadono sui figli; l'ambito qui è più circoscritto, il mostro può agire solo sui ragazzi e solo negli incubi. Le due figure si possono accostare, ma la valenza mi pare diversa.

[@brokenstories]

Certo, sono diverse, ma non si può negare che vi siano alcune corrispondenze.

[@vivaiomate8329]

Che poi Nightmare è molto più inconsistente di IT. Uccide nei sogni, ma anche fuori...

[@alessandrobarucca4738]

Un paragone che ci sta tutto. Concordo con l''osservazione archetipica di Alessandro, il concept bambini/ragazzi contro Mostro è una leva molto forte. Ma sarò di parte, preferirei essere tormentato da IT che da Freddy !

[@brokenstories]

In fin dei conti ci hanno tormentati tutti e due.

[@raffaellacaviglia3335]

It come personaggio, parlo del romanzo, è stato probabilmente ispirato da John Wayne Gacy (chiamato anche the Killer Clown o Pogo the clown) il famoso serial killer che si vestiva anche da clown nelle feste di bambini.. ed era considerato un uomo rispettabile e persino influente in nella cittadina americana di provincia dove risiedeva (Waterloo, Iowa). È stato arrestato nel 1978 e il suo processo, come le testimonianze delle vittime sopravvissute (giovani ragazzi maschi) ha sconvolto l’America. Invece per quanto riguarda i film di It usciti dopo è’ probabile che siano stati influenzati (soprattutto il primo) dalle atmosfere buie e fumose di Nightmare, ma non come personaggio… con tutto il rispetto di Tarantino che avendo visto solo i film giustamente ha fatto una analogia peraltro interessante. Quindi è probabile che in maniera diversa sia It che Freddy Kruger siano stati in parte ispirati dal caso di John Wayne Gacy. Grazie del video, mi riconosco pienamente nella tua descrizione di quando hai iniziato a leggere King, io alla stessa tua età ho letto la prima volta It in una estate calda che ricordava l’ambientazione della famigerata estate nei Barrens😂..l’ho riletto una seconda volta a breve distanza dalla prima tanto era la mia meraviglia. Ultimamente mi sono procurata la versione in audiolibro di Casanova&Loreti (trovi delle parti anche sul canale KZbin) che è letto in maniera magistrale. Ciao, grazie ancora e un caloroso saluto a tutti i Kinghiani

[@mandragola12]

Se non sbaglio la Storia dell Cinema Horror di Eli Roth si trova in italiano su Prime Video...

[@brokenstories]

Hai ragione, a pagamento. Grazie.

[@LostBoysShow]

Mmm... Bizzarra la considerazione di Tarantino. Forse si può semplicemente dire che alcuni archetipi mostruosi funzionano con gli stessi meccanismi. E poi molti derivano dalle fiabe, dove i mostri se la prendevano quasi sempre coi bambini. OT: Tu quale trasposizione preferisci? Quella degli anni '90 o il film in due parti che hanno fatto recentemente?

[@brokenstories]

Se devo essere sincero, non vedo quella degli anni Novanta da molto tempo, troppo, forse, per confrontarla a ragion veduta, ma rammento che, eccetto il finale, l'avevo apprezzata non poco. Lo steso posso affermare del primo film di Muschietti e di alcune parti del secondo. ma in entrambi i casi il finale è da suicidio. tarantino ha una formazione pop che forse non gli rende facile leggere in trasparenza i modelli archetipici, ma io credo che la sua sia una intuizione brillante. Non avevo mai notato le molte analogie con Nightmare.

[@dedivad]

Che intendi con "età giusta" per leggerlo? Ho 21 anni e di recente ho visto il film del 2017 e devo dire che mi ha appassionato in qualche modo. Ovviamente la storia me la sono abbastanza spoilerata con il film e mi sono pure letto qualche pezzo (la scena di sesso nelle fogne ad esempio). Non leggo praticamente mai tuttavia quest'opera mi incuriosisce parecchio. Certo 1000+ pagine spaventano. Non so, considerando che forse ho superato "l'età giusta" e che conoscono a grandi linee la storia, ha senso provare a leggerlo?

[@brokenstories]

Ha senso.

[@dedivad]

@@brokenstories Grazie. Sono comunque curioso di sapere qual è secondo te "l'età giusta" e perché! Essendo un libro che richiede un certo impegno, sarebbe meglio non iniziarlo mentre si deve studiare o si hanno altri impegni, e magari aspettare di avere il tempo per leggerlo in tranquillità?

[@brokenstories]

Secondo me è un libro perfetto quando hai quindici/sedici anni, ma è un punto di vista personale, non farti condizionare e prova! @@dedivad

[@patrickdicintio7966]

Io avevo 10anni, mi sono fatto due balle così a leggere un racconto horror, dalle proporzioni di un Kafka 😮 però...mi è piaciuto, in seguito, quando ero pronto. A Tarantino piacciono poche cose e sempre quelle. È troppo di parte.

[@EmanueleGE]

A proposito di un'altra analogia: che rapporto c'è col film "I Goonies"? Sempre di quegli anni.

[@brokenstories]

perdonami, non ho capito la domanda. Che rapporto con che cosa?

[@EmanueleGE]

@@brokenstories Due storie simili. Un gruppo di ragazzini scende sottoterra e vive un'avventura straordinaria. La somiglianza non l'ho notata solo io: sulla rete qualcuno ne parla. Ma è King a tenere presente il film o i realizzatori del film a ispirarsi a King? O c'è una fonte comune?

[@arbitrogonella]

Io it L ho letto alle elementari

[@fabioalbertin8151]

Non sono per niente d'accordo con Tarantino, It è It, un'icona che rappresenta tutte le nostre paure. Anche a me ha segnato profondamente è un libro da leggere e per me l'età migliore per farlo è quella adolescenziale o adulta diciamo entro i 45 anni, più o meno come l'età dei mitici perdenti,un'opera incredibile che ti aiuta a capire molto di te,delle tue paure e di come affrontarle. NON TOCCATE IT!!!!😊

[@brokenstories]

Io il pendolo di Foucault l'ho letto un terzo di volta, da ragazzino, dopo aver divorato Il Nome della Rosa.