Difesa Atomica a Nord est

La dottrina militare NATO degli anni Cinquanta, durante il periodo della Guerra
fredda, prevedeva che l'Italia poteva essere invasa delle truppe del Patto di Varsavia provenienti dalla "soglia di Gorizia" o dall'Alto Adige attraverso la Val Pusteria tramite il varco di Prato alla Drava-Versciaco, e per fermare l'avanzata, oltre a difese passive con opere fortificate, si organizzò una difesa che aveva come deterrente l'artiglieria (missili e pesante) con munizionamento nucleare tattico.
Il primo ed unico test di artiglieria nucleare fu effettuato il 25 maggio 1953
nell'Area 5 del sito di test del Nevada. Il test in codice fu denominato Knothole-Shot Grable, ed era il 10° test nell'ambito dell'Operazione Upshot-Knothole: un cannone atomico da 280 mm (M65 Atomic Cannon 11,02 inch, soprannominato "Atomic Annie") sparò a 10 km di distanza una granata, lunga 1.384 mm e pesante 365 kg, che esplose a 160 m d'altezza, sprigionando un'energia di 15 kilotoni (da notare che la bomba "Little Boy" che distrusse Hiroshima aveva un'energia di 13 kilotoni).
Tra l'estate 1973 e l'estate 1975 il 3º Reggimento artiglieria Missili della 3ª Brigata missili "Aquileia" di Portogruaro viene interessato da un intenso processo di modernizzazione soprattutto per il cambio del sistema d'arma, dal MGR-1 "Honest John" al nuovo MGM-52 "Lance".
Il sito oggetto della visita è stato costruito negli anni '60 al fine di ospitare testate nucleari tattiche per l'esercito italiano MGR-1 Honest John e poi MGM-52 Lance. La base era controllata dalla 1^ Compagnia Fucilieri (Infantry Company) ITALIAN ARMY e dal 29#° Distacco artiglieria sul campo (SETAF) ESERCITO USA.
Questo sito è stato uno degli ultimi depositi speciali ad essere chiuso e poi
abbandonato tra il 1991 e il 1992 a causa del ritiro delle nuclei nucleari tattiche dall'Europa. L'esplorazione risulta interessante per capire la struttura di questa tipologia di basi, e le loro eccezionali misure di sicurezza e difesa interna, viste anche le buone condizioni di conservazione di edifici e manufatti.

[@tulliodany]

Quello che avete descritto come rimessa automezzi era in realtà il deposito dei motori del razzo che andava assemblato insieme alla testa custodita nell'area americana. Il locale da voi descritto come locale decontaminazione era in realtà il posto dove erano fatte le manutenzioni e i periodici controlli sui motori razzo e le sue componenti elettroniche. I dispositivi di irrigazione interni e gli impianti elettrici speciali erano per le eventuali perdite di propellente che poteva avvenire in caso di incidente. C'erano 4 barriere elettroniche di sicurezza intorno al deposito, tecnologia che solo oggi si affaccia al mondo civile ma di cui è stata rimossa ogni traccia.

[@LostStructures]

Infinite grazie per le informazioni, purtroppo come è facilmente intuibile non è facile avere dati precisi!

[@tulliodany]

Ci ho lavorato per anni, questo è solo uno dei due deposito speciali. Un altro è stato convertito in campo di pannelli fotovoltaici. La cosa che mi ricordo bene quando arrivavo in zona erano i cartelli con il nome del paese con la scritta "comune denuclearizzato' 😁

[@DeccaFortificazioni]

@@tulliodany Ciao ci puoi contattare per correggere le inesattezze ed avere un quadro generale migliore ? facebook.com/DeccaFortificazioniMilitari

[@alberto76329]

@@tulliodany Spettacolare la scritta

[@stefanorizzetto]

@@tulliodany E' vero "ORSAGO comune denuclearizzato" e tutti sapevamo che non era vero.

[@DogmaPromotion]

Finalmente delle esplorazioni serie e storiche, non la solita caccia ai fantasmi! Le nuove e meno nuove generazioni (mia compresa probabilmente) non hanno idea di cosa sia accaduto in passato. E' bello conoscere qualcosa che non si legge nei libri...

[@LostStructures]

Grazie! La pensiamo allo stesso modo, non riusciamo a farci appassionare dai fantasmi :D

[@stonics71]

Confermo tutte le precisazioni di Pasquale. All’interno del sito Algol ho trascorso la quasi totalità dei giorni di leva, conosco ogni luogo di quella “polveriera” e averla vista in quelle condizioni un po’ mi dispiace. Ero un Caporal Maggiore Fuciliere Assaltatore della 1° Compagnia Fucilieri sca 7/91 con sede all’ ormai ex-caserma di Codognè. All’interno del deposito, ho svolto servizi di guardia nel settore Italiano ma anche nel settore Nato in collaborazione con gli efficientissimi soldati USA. Ho alloggiato nelle camere ora fatiscenti del corpo di guardia Nato e prestato servizio di guardia lungo tutto il perimetro “blindato” all’interno delle due recinzioni che dal video mi accorgo sono state completamente rimosse e sulle due torri di controllo. Ero di servizio con il mio FAL, disteso sul terreno circostante, anche nel giorno in cui due potenti elicotteri CH-47 portarono via le armi nucleari. Complimenti a Lost Structures per il meraviglioso video realizzato che tra le altre cose, mi ha permesso di visitare luoghi all’epoca impenetrabili e cioè l’interno dei due depositi interrati dove erano alloggiate le armi nato. Queste zone erano interdette a noi “semplici” militari di guardia.

[@remobrisot8249]

Io abito a Gaiarine e si intuiva che all’interno della base c’era qualcosa di grosso. Poi è caduto il segreto e chi sapeva ha parlato...

[@LostStructures]

La ringraziamo per le preziose informazioni.

[@carlofilippi5901]

Nicola, io quel giorno ero capoposto settore italiano. 5/91.

[@stonics71]

@@carlofilippi5901 Ciao Carlo, non mi ricordo di te... di dove sei?

[@carlofilippi5901]

Padova. Neanch'io mi ricordo di te. Quando hai iniaziato a montare di guardia?

[@enricobortolotti3190]

I vostri video sono favolosi. Straordinariamente interessanti. Complimenti 👏🏼👏🏼👏🏼

[@ingegneredentro]

Fantastici, mi avete fatto sentire per un attimo in uno di quei (nostri) vecchi videogames sulla guerra fredda! Complimenti, siete stati perfetti, e quante informazioni siete riusciti a reperire su questo posto! Tanti cari auguri, al prossimo video con l'anno nuovo!

[@LostStructures]

Grazie, ricambiamo gli auguri!

[@GiulianoBenetti]

Sei il numero 1 per questi video!!! Bravo

[@LostStructures]

Grazie!

[@francescotravi6615]

Bellissimo video e con analisi di dettagli sia strutturali di layout generale che specifici davvero interessanti. Complimenti !

[@LostStructures]

Grazie mille!

[@gkugno]

Bravi e complimenti per la descrizione dettagliata delle strutture e della mappatura 👍

[@LostStructures]

Grazie!

[@giorgio6028]

Grazie del video che ho visto solo oggi. In una polveriera praticamente la gemella di quella del video( in provincia di Treviso) ci ho quasi un anno come sottufficiale e purtroppo avete detto alcune inesattezze. Comunque complimenti sempre dei bei servizi.

[@paolovismara763]

ESTREMAMENTE INTERESSANTE ED AFFASCINANTE.

[@gabrymir-channel]

Complimenti per questa interessante esplorazione....siete grandi !

[@LostStructures]

Grazie!

[@user-gt2er7wl8b]

Gran bel video stupendo molto interessante

[@remobrisot8249]

Il "Site Algol " del Palù di Orsago ospitava: le rampe mobili di lancio per missili Lance, i vettori, le testate convenzionali (a grappolo) sotto custodia della Fanteria d'Arresto aggregata al Terzo Gruppo Artiglieria Missili (distaccamento di Codognè). All' interno del perimetro esisteva un secondo perimetro sotto sorveglianza americana nel quale erano custodite le testate nucleari. Alcuni carabinieri alloggiati entro il sito completavano il meccanismo di difesa. Compito della base era la sola custodia degli armamenti: in caso di allarme, le rampe mobili si disperdevano nel territorio ognuna con la sezione di artiglieri addetti più una squadra di fanteria per la difesa. Al personale italiano era affiancato un soldato americano che possedeva le chiavi per abilitare la testata nucleare. In condizioni normali comunque almeno una rampa mobile era fuori dalla base, ufficialmente in esercitazione ma in pratica pronta a reagire ad un imprevisto attacco dal fronte orientale. Il fronte orientale era vigilato in pianura dalla Fanteria d'Arresto mentre la parte montana era presidiato dagli Alpini d'Arresto. Queste truppe presidiavano 3 ordini di difesa articolati in bunker (postazioni PCO, M, P in pianura) e fortificazioni in caverna (Vallo Alpino in montagna) e avevano il compito di fermare/rallentare un eventuale attacco del Patto di Varsavia in coordinamento con gli altri reparti meccanizzati e corazzati (in pianura) e con le altre truppe alpine in montagna. Qualora queste cedessero, compito del sito di Orsago ( insieme a quello gemello di Fossalta Maggiore) era quello di "sigillare" il confine con un deserto nucleare (infatti le fortificazioni fisse della Fanteria e degli Alpini d'Arresto erano dotati di filtri NBC). Le forniture dei missili alle rampe erano assicurati da carri trasporto missili (ogni veicolo ospitava 2 missili) che trasportavano i missili dal sito alle rampe mobili. Esaurito l'armamento custodito nel sito erano i depositi arretrati veronesi che rifornivano il fronte. I fanti che presidiavano il sito ALGOL montavano di guardia con elmetto, maschera NBC, fucile FAL con 4 caricatori da 20 colpi e bombe a mano e chiunque si avvicinasse alla base era diffidato dall'impianto di diffusione sonoro esterno.

[@LostStructures]

Grazie per questo interessantissimo contributo. Eravamo quasi certi che nel capannone erano custoditi i mezzi lanciatori, altrimenti non si spiegava la doppia recinzione. Adesso finalmente è tutto più chiaro.

[@remobrisot8249]

Quello che ho scritto è supportato da una testimonianza diretta (ex sottufficiale) , da quanto appreso durante il servizio militare prestato presso la F. d’Arr. integrato da Wikipedia

[@remobrisot8249]

Dimenticavo: mi è stato riferito che la potenza della testata nucleare era dell'ordine di quella sganciata a Hiroshima. L'Esercito Italiano gestiva il solo vettore e per ogni località del territorio era individuata una piazzola per la quale erano già predisposti i dati da inserire in base all'obiettivo prescelto. Ogni anno in Sardegna, il Terzo Gruppo Missili di Oderzo con il Distaccamento di Codogné si recava al poligono di tiro. Veniva predisposto un missile con testata inerte ma dotata di transponder per rilevarne il tracciato. Veniva inibita la navigazione sul Tirreno e vi veniva sistema una boa-bersaglio. Al lanciatore venivano fornite le coordinate della boa. Il lanciatore doveva eseguire i calcoli della traiettoria che venivano caricati sul vettore. Il missile veniva lanciato e con il radar se ne controllava l'esattezza del lancio. A 100km l'errore era di 100m!

[@4622201]

@@remobrisot8249 è inesatto quello che dici: i Lance potevano montare una testata nucleare W70 realizzata dai Laboratori Lawrence a Livermore in California , ed aveva una potenza regolabile da un operatore prima del lancio che spaziava da 1 a 100 Kt (Hiroshima fu circa 15Kt) . Era stata studiata appositamente per fermare eventuali truppe corazzate del Patto di Varsavia che in caso di invasione risultavano in numero maggiore di quelle NATO (proporzione di 1 a 4). Fecero anche una testata modificata denominata W70-3 cosiddetta a radiazione intensificata (volgarmente detta " ai neutroni") che grazie alle radiazioni ionizzanti poteva "stendere" un numero consistente di fanteria e truppe corazzate provenienti da Est. Queste testate sarebbero state utilizzate se la fanteria d'arresto e gli alpini d'arresto non fossero riusciti a fermare l'invasione.

[@putinladro6851]

Bellissimo reportage

[@LostStructures]

Grazie!

[@tiziostanco]

Video strepitoso, grazie per la condivisione

[@LostStructures]

Grazie!

[@massimilianolax5021]

Complimenti per la testimonianza!!

[@marcovellucci1077]

Ma è vicino Cordovano? Non riesco a trovare

[@LostStructures]

Grazie!

[@tulliodany]

Negli ultimi anni l'elettronica del programmatore di volo fu aggiornata con l'aggiunta di una scheda ausiliaria digitale con chip della Intel, tecnologia che solo dopo una decina di anni fu resa disponibile in campo civile a causa dei costi elevati. Solo nel 91 furono cambiati tutti i cablaggi nella sezione posteriore a causa di possibili bruciature dei cablaggi dovuti all'alta temperatura.

[@marcovellucci1077]

Bei video complimenti, sei mai stato a Sella nevea. Località cave del Predil in quei boschi ci sono i buncher degli anni 60 70.

[@LostStructures]

Grazie! Abbiamo visto qualcosa anche li, ma dobbiamo tornare per approfondire.

[@alessandrosegato4294]

Il video si riferisce alla polveriera di Orsago distaccamento della caserma di Oderzo e codogne' 2° sca 92

[@benedettoloconsole3033]

Una domanda: avete chiesto un permesso per entrare nella base o e' aperta e accessibile?

[@holsen1958]

Ex deposito "CASTOR" della Brigata missili Aquileia con base a Portogruaro, caserma Luciano Capitò, a Fossalta di Portogruaro.

[@filippomerati4220]

Video molto interessanti Ma non sarebbe meglio che indossaste dei caschi di protezione visto i luoghi che visitate?

[@inserzioniannunci2274]

wow

[@LocoToro65]

Da notare le numerose prese di corrente industriali 220 volt poste in basso.

[@massimobonfante4689]

Ho fatto il servizio di leva nell’1982 nel III Gruppo Missili di Codognè che insieme ad Oderzo (dove c’era il comando) era responsabile di questo sito e dell’altro a Gaiarine. Ci sono tre gruppi su FB di ex commilitoni dove ho postato il link al vostro video e a cui farà piacere vederlo.

[@LostStructures]

Grazie!

[@remobrisot8249]

Il sito (detto “polveriera “) di Gaiarine conteneva materiale per attrezzare campi minati

[@dorianoalbrigo6568]

ciao massimo anch'io ho fatto 11 mesi al deposito Algol ero del 5° scaglione 82 prima compagnia fucilieri terza brigata missili caserma Maset di Codogne la descrizione di Remo Brisot è eccellente si ricorda molto bene , a vedere il video è rimasto molto poco di allora i depositi dietro alla torre principale dove erano stoccate le casse di legno con le testate non esistono più . confermami se ti è possibile. cordiali saluti.

[@massimobonfante4689]

@@dorianoalbrigo6568 Ciao Doriano, ero nel 1-82 a Codognè ma ero artigliere per cui non sono mai stato ad Orsago. Solo una volta a Gaiarine per 3-4 gg come supporto ai fucilieri in una occasione particolare.

[@remobrisot8249]

doriano albrigo Io ho svolto in servizio militare (1/Sc.81) presso il 63esimo Btg. Fanteria d'Arresto "Cagliari" di stanza a S.Lorenzo Isontino (GO). Abito a 4 km in linea d'aria dall'ex SITE ALGOL e quello che ho riportato sui posts lo ho appreso ( dopo declassificazione del segreto militare) da un ex sottufficiale con incarico di lanciatore. È interessante sapere che, essendo compito della fanteria d'arresto difendere i confini presidiando tre ordini di opere fortificate (Isonzo, Torre, Tagliamento) con il compito di arrestare/rallentare una invasione da parte del Patto di Varsavia si rischiava di essere "bruciati" dalla reazione di "sigillatura nucleare del confine" da parte del Terzo Gruppo Missili. Per questo eravamo soprannominati FANTI D'ARROSTO.

[@claudiorizzo9147]

un paio di anni fa ho visto anch'io quel sito solo dall'esterno e sono rimasto impressionato dall'impianto di illuminazione del perimetro della base, a quel tempo non sapevo lo scopo del sito, bravi

[@LostStructures]

Grazie, probabilmente all'epoca il perimetro era illuminato a giorno con le lampade al sodio arancioni tipiche di queste installazioni militari.

[@marcovellucci1077]

Ma dove si trova esattamente vicino a Cordovano? Ceggia?

[@remobrisot8249]

Lost Structures Confermo che l'illuminazione avveniva mediante lampade al sodio. Sui terreni agricoli circostanti gravavano servitù militari che vietavano la messa a dimora di colture che ostacolassero la visibilità nonché l'edificazione di qualunque struttura. Mi è stato riferito che il combustibile impiegato sui vettori LANCE non presentava particolare tossicità mentre il comburente era molto aggressivo e una sua eventuale accidentale totale fuoriuscita avrebbe creato seri problemi alla popolazione per un raggio di qualche chilometro (i ricoveri erano dotati di appositi sensori) e questo spiega perché nel periodo di attività della base, non è stata concessa alcuna licenza edilizia a distanza minore di 500m

[@remobrisot8249]

Marco Vellucci Orsago (TV) - località Palù

[@luca7069]

@@remobrisot8249 Il combustibile era dimetilidrazina asimmetrica e il comburente a base di acido nitrico (probabilmente IRFNA)...entrambe sostanze tossiche e cancerogene...però si, a livello di pericolosità istantanea l'ossidante è certamente il peggiore dei due. Il motore del Lance è peraltro molto interessante, in quanto è un design booster + sustainer, in cui il secondo motore è "contenuto" all'interno del primo...quanto meno inusuale, ma sicuramente efficace. Un altro particolare sono i getti laterali di gas nero che caratterizzavano il missile...un gas generator con una combustione molto ricca alimenta questi flussi che servivano a conferire una rotazione al missile per stabilizzarlo...nei video dei lanci di prova si vedono benissimo in azione.

[@giudaz1]

nella piantina ci sono alcuni errori di descrizione

[@alexpix919]

Si chiama sito Algol se potete correggere il titolo sara' piu' facile trovare il video per chi e' interessato al sito. Mi potete dire per favore come e' possibile visitarlo?

[@LostStructures]

Attualmente non è possibile visitarlo.

[@robertovolpato406]

Ho fatto il militare in una base uguale a quella in mezzo i campi di chiarano vicino ad Oderzo sulla parte gestita dall’esercito italiano c’era la parte di razzo , invece sulla parte americana le testate

[@Pcatu1]

Io ho servito ad Oderzo, III cp. fucilieri 7/84, la nostra polveriera era a Chiarano.

[@lorenzopizzini8376]

Complimenti per l'ennesimo interessantissimo video. Vicino a dove abito io (Bolzano) c'è un altro deposito uguale a quello del filmato.

[@LostStructures]

Grazie per i complimenti! In che condizioni è il deposito nei pressi di Bolzano?

[@lorenzopizzini8376]

Il deposito si trova a Naz Sciaves, vicino a Bressanone....il nome in codice dovrebbe essere 'Site Rigel'. Non so dirti in che condizioni sia di preciso...l'anno scorso c'erano alcune foto sul giornale e l'area era in parte abbandonata e in parte utilizzata da un'azienda. Si parlava di alta radioattività residua..... Purtroppo non sono mai andato personalmente a vederla....

[@LostStructures]

Grazie comunque!

[@tulliodany]

A Naz Sciavez erano custodite le munizioni nucleari per i cannoni

[@alberto76329]

@@lorenzopizzini8376 Il sito RIGEL fu attivato nel 66 e chiuso nel 1983 , il munizionamento nuckeare fu evaquato con elicotteri ,Dal 2010 l'area e' affidata al comune di Naz Sciaves e doveva essere destinata a verde pubblico ( da Tiziana Campagnoli "Un parco ludico nel ex base NATO " Giornale Alto Adige del 6/8/2011)i due bunker si chiamavano India e Juliette il sito era funzionale per contrastare l'invasione o dal Brennero o tramite il varco di Prato alla Drava

[@massimocarnielli5216]

Ma adesso? Da chi è coltivato dato che il terreno intorno agli edificio sembra arato. Per andare bisogna avere qualche autorizzazione?

[@stefanorizzetto]

CI hanno pure i vigneti dentro: il famoso Prosecco fluorescente, lo trovi anche al buio.

[@massimocarnielli5216]

@@stefanorizzetto 😂😂😂

[@massimocarnielli5216]

@@stefanorizzetto ma li ha comprati un privato??

[@remobrisot8249]

Massimo Carnielli sí

[@paolovismara763]

“SEMPER FIDELIS ET CLARUS”. “LA CORRETTEZZA È IL MIO ONORE. IL MIO ONORE È LA MIA FEDELTÀ”!!!!

[@tulliodany]

Perché non è più rintracciabile questo filmato sulla pagina?

[@LostStructures]

Purtroppo ci è stato chiesto di rimuovere quel video, dovrebbe essere ancora raggiungibile dal vecchio link.

[@tulliodany]

Non ha senso visto che il sistema è stato abbandonato nel 1992 e su Wikipedia c'è scritto tutto sul sistema lance

[@lorenzopes9866]

Siete a Gaiarine?

[@remobrisot8249]

lorenzo pes A Gaiarine esisteva una polveriera che custodiva mine ma è stata demolita e rasa al suolo. Al suo posto ci sono un vigneto e un deposito di distillati (!)

[@leonroby1]

Tutto mio

[@uberphilip6803]

Esistano installazioni simili ancora operative?

[@antbal9367]

Ghedi ed Aviano hanno le bombe nucleari presenti in Italia . Il munizionamento tattico , che variava dalla ADM a queste testate , non è più presente in Europa . Oltretutto , in base agli accordi INF sono stati eliminati missili di quella categoria .

[@remobrisot8249]

La NATO eseguiva esercitazioni periodiche congiunte. Le più note sono la DISPLAY DETERMINATION (annuale ) e la MARBLE ARC 83. Quest’ultimata, fraintesa dal Patto di Varsavia, lo aveva messo in allarme. Può essere interessante la simulazione allegata che immagina quello che purtroppo sarebbe potuto succedere... kzbin.info/www/bejne/hHOyXmRnr5yKjaM

[@antbal9367]

Nel 1983 era Able Archer , simulazione di escalation ad una guerra nucleare , con spostamento in località segrete delle autorità politiche nazionali . Quella creò i problemi .

[@remobrisot8249]

Ant Bal su Wikipedia, digitando "Able Archer 83", compare una spiegazione che è in linea con quanto affermi: ad allarmare i Sovietici non fu il movimento truppe NATO ma l'attivazione della procedura di spostamento nei centri di comando dei "decisori" politici e militari. Grazie per la puntualizzazione!

[@scottkeller311]

Oderzo?

[@LostStructures]

No, è stato scritto in qualche commento sopra.

[@alberto76329]

Il terzo gruppo missili dal 1/1/75 era dotato di Lance ma nel 1973 aveva 4 gruppi Artiglieria Missili ( Honest John e sedi a Codogne , Portogruaro , Oderzo ( III Gruppo ) e Elvas , nel 1975 il 3 gruppo artiglieria missili Volturno aveva il comando a Oderzo , (1 batteria ) dal 1983 al 1991 sempre lo stesso gruppo Volturno aveva quartier generale a Portogruaro e la prima batteria a Oderzo Quindi la risposta del sig Massimo Bonfante e' giusta

[@scottkeller311]

Io stavo a portogruaro da 1988 ad 1991, non centrovo con le armi nucleari, ero nel ruolo logistico. Sono andato ad Elvas un paio di volte...molto interessante, grazie per le video....la base a Portogruaro e abbandonato anche...magari le fatte la prossimo video li?

[@remobrisot8249]

scott keller Ho parlato con alcuni ex militari di leva della III BRIGATA MISSILI e posso affermare che il segreto riguardo l'armamento nucleare. D'altronde i militari di leva addetti al lancio erano vincolati al segreto militare con giuramento firmato... se sgarravano si trovavano a Peschiera!

[@amsterdam1666]

I siti di stoccaggio sono perfettamente conservati.

[@matteodallagiovanna3819]

che posto assurdo! misterioso ,immagino organizzare delle giocate softair all'interno di questa struttura.....tipo avete 2 ore per trovare e disinnescare le testate nucleari prima che esploda tutto! ciao a tutti buon anno

[@LostStructures]

Grazie, in effetti sarebbe un ottimo sito per il softair! Ricambiamo gli auguri!

[@matteodallagiovanna3819]

@@LostStructures Ciao, state attenti a siti che potrebbero essere contaminati da amianto.)

[@antbal9367]

Quando il Patto di Varsavia aveva oltre 30 divisioni pronte all ' uso e schierate nei pressi dei confini della Nato , con un altro centinaio , oltre a quelle che fronteggiavano la Cina , pronte ad avanzare , missili SS20 a tre testate ognuno puntati contro le città europee , l ' assurdità di questi posti scompariva di colpo ......

[@armandofuochi9554]

….. quanti soldi buttati….. grazie a voi me ne rendo conto!!!!!

[@antbal9367]

Magari se non li avessimo " buttati " a quest ' ora eravamo governati da Putin .....

[@Sebuccioct]

Ho visitato il deposito armamenti ti vizzini scalo, bunker per un certo senso simili anche se scavati sul fianco della montagna

[@a.b.320]

A me queste cose fan solo rabbia a vedere lo spreco di soldi (rubati a chi lavora con fatica) da coloro che 'comandano' per le loro paranoie da psicopatici.... senza i quali l'umanità vivrebbe in un paradiso !