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La chiesa di San Michele in Foro è un luogo di culto cattolico di Lucca che si trova in piazza San Michele.
È situata su un rialzo di pietra delimitato da colonne marmoree collegate da pesanti catene metalliche ed è fiancheggiata da una cortina di palazzi medioevali; nella piazza è altresì presente una statua in onore di Francesco Burlamacchi.
Sempre in facciata, sotto gli archi, si aprono losanghe ricassate che accentuano la già evidente derivazione dal linguaggio pisano di Buscheto: ciò rende attendibile la tradizione che vuole Diotisalvi (autore del Battistero pisano) ideatore di questo edificio. Le decorazioni dei portali di facciata, come di quello della testata absidale sud, sono tra gli esempi più significativi della scultura lucchese della prima metà del XII secolo.
Sulla dodicesima colonna da sinistra del primo ordine nella facciata è raffigurato il volto di Ettruda, che fu badessa della chiesa in epoca longobarda.
Il paramento esterno della chiesa è scandito, nel primo ordine, da archeggiature cieche su colonne con capitelli fogliati, cui si sovrappone nell'abside una loggetta architravata,è presente il rosone.
Il campanile, è impostato sul transetto destro.
San Michele è una chiesa con pianta a croce latina fortemente influenzata dallo stile romanico pisano. La facciata è ornata con quattro ordini di logge e sormontata da una grande statua in marmo dell'arcangelo Michele, con ali a lamine metalliche, nell'atto di sconfiggere un drago con una lancia. Ai lati sono presenti due angeli. Una leggenda lucchese narra che in particolari condizioni di luce sia possibile scorgere uno scintillio verde proveniente dalla statua; esso sarebbe, sempre secondo la leggenda, uno smeraldo, incastonato in tempi antichi e mai ritrovato. Alcune fonti, perlopiù provenienti da anziani abitanti della città, confermano di aver visto il fantomatico scintillio, ma non è mai stato provato che uno smeraldo sia incastonato nell'opera, cosa tra l'altro assai improbabile.
Interno
L'interno è a tre navate, con transetto e abside semicircolare. La struttura è coperta mediante una volta a botte lunettata. Sotto l'altare ci sono le cripte.
Tra le opere d'arte conservate vanno segnalate:
la Madonna con Bambino in terracotta smaltata di Andrea della Robbia;
la Pala Magrini di Filippino Lippi rappresentante i santi Girolamo, Sebastiano, Rocco ed Elena;
altorilievo della Vergine scolpito da Raffaello da Montelupo.