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Ospite di Orazio Ardizzone, ho parlato Giustizia, riforma del CSM, del caso Di Matteo-Bonafede, della digitalizzazione del processo penale e del problema delle carceri italiane, con un parallelismo di quello che succede nel Regno Unito.
In studio con noi Eugenio Saitta, Portavoce alla Camera dei Deputati per il MoVimento 5 Stelle. Nato a Catania il 9 maggio 1988, Saitta ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Catania nel 2016. Molto attivo nel sociale a Scordia, è stato tra i fondatori della locale sede del MoVimento 5 Stelle. Alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Paternò, sostenuto dal Movimento 5 Stelle.
Dal 21 giugno 2018 fa anche parte della Commissione Giustizia, lavorando gomito a gomito con il ministro Alfonso Bonafede, di recente al centro di una serie di querelle: dalle scarcerazioni di boss e detenuti di alta sicurezza, decise a seguito delle rivolte nei penitenziari nate a causa dell’emergenza sanitaria Coronavirus, alle polemiche relative alla scelta di affidare la direzione del Dap a Francesco Basentini al posto del magistrato antimafia Nino Di Matteo. Quest'ultimo ha accusato il Guardasigilli di aver nominato Basentini dopo le proteste dei boss contro il magistrato antimafia. Bonafede ha replicato ritenendo l’affermazione “infamante”.
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