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Sa Disisperada
Un canto di vecchi,
un canto di solitudine e di dolore,
un canto di emigrazione.
[Testo tradizionale di G.M. Dettori. Il canto "Sa disisperada" è uno tra i belli, ma anche più difficili, del repertorio tradizionale logudorese. Il testo, degli anni Sessanta, tocca il tema tragico dell'emigrazione.]
Fizzos mios, chi sezis a istolu Figli miei, che siete a stuolo
partidos pro suerare in terra anzena. partiti per sudare in terra altrui,
Sos cantigos bos morin'in sas venas il canto vi muore nelle vene
e pedides a d'ognunu cunsolu. ed implorate ad ognuno il conforto.
Pesadebos che rundines in bolu, Alzatevi in volo come rondini,
torrade, deo puru sò in pena. ritornate, sono in pena anch'io.
C'ha sole bellu e limpidas aeras, Qui il sole è splendido e limpido è il cielo,
ma sezis bois sas siendas veras. ma ci mancate voi che siete i veri gioielli.