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Frammentato, discontinuo e spesso caotico. Queste tre parole basterebbero per descrivere tutto il film, nella sua forma e nei suoi contenuti.
Un brutto film, quindi, potremmo concludere. L’inciampo di un grande regista che ha visto i suoi giorni migliori e che adesso si diverte a lasciarsi andare, a liberare i suoi istinti più anarchici e personali, senza riuscire, però, ad arrivare ad un risultato significativo.
Oppure no. Oppure Megalopolis, un brutto film, non lo è manco per niente. Difficile? Sì. Pesante? A tratti. Caotico? È la sua natura. Brutto? Mai. È un film per tutti? Purtroppo no.
Recensione di: Simone Medas
Conduzione di: Federica Peri
Regia: Simone Medas
Montaggio: Simone Medas