Metto a BIOLOGICO i MIEI TERRENI

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👉🏻 Farmer, oggi voglio parlarvi di qualcosa di molto interessante! Un video più "parlato" del solito ma che vuole spiegare passo dopo passo perché ho deciso di intraprendere il percorso del biologico!
Mi piacerebbe creare una discussione FORMATIVA nei commenti per capire e far capire a tutti cosa comporta questa strada!
Questo è un percorso che ci accompagnerà nel tempo e che voglio intraprendere con voi grazie alla collaborazione di Ismea! Fatemi sapere cosa ne penate con un commento!
Video in collaborazione con ISMEA
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[@lafattoriadicasabianca8083]

Ciao a tutti, noi siamo una piccola farm in Salento, ancora agli inizi nonostante siano già passati cinque anni da quando era solo un'idea... Ci siamo informati per la conversione al biologico e come ho già letto tra i commenti, purtroppo per un "piccolo" non conviene assolutamente a meno che non si consorzi con altri piccoli produttori per spalmare i costi della certificazione. Ci sarebbero dei premi potenzialmente richiedibili che sono praticamente aiuti dall'altro (europei), ma, ma, come mi ha sottolineato l'agronomo, sono rilasciati in base alla grandezza dell'azienda! Ciovvero, le aziende più grandi si accaparrano gli aiuti per convertire BIO. I piccoli devono sborsare di tasca propria nel 90% dei casi. Inoltre, ogni coltura ha il suo prezzo per la certificazione, es. orticole 700euro ad ettaro, seminativo 200 ecc ecc (esempio, i costi magari sono diversi da regione a regione) all'anno. E DEVI convertire TUTTA l'azienda, non puoi fare una ripartizione che includa entrambe le tecniche colturali (BIO e convenzionale) salvo che le particelle in causa siano separate da apposita recinzione o -credo - anche da uno spazio che le separi per evitare contaminazione. Altra bella notizia, se i prodotti li devi vendere (!) per poi trasformarli o se devi trasformarli, serve un'ulteriore certificazione. Con un relativo altro costo da caricarsi. Queste sono le informazione (seppur confuse e poco tecniche, quindi non mi prendete alla lettera e consultate un agronomo) che abbiamo ricevuto al momento noi. Scoraggianti ma non abbastanza da farci mollare. Purtroppo il Biologico Certificato è anche una scelta di marketing. Partecipare a questo cerchio può, come dice Matt avere pro e contro, e molto dipende dalla tipologia di clientela e dalla tipologia di vendita che avete. Noi al momento optiamo per il coltivare senza chimica e secondo i principi della permacultura, inspirati dalla biodinamica e dalla rigenerativa cerchiamo di produrre usando il buon senso ed ascoltando la natura. Cercheremo di trasmettere la nostra filosofia a chi ci conoscerà, spero sia l'arma migliore per partire. Ciao a tuttiii!

[@albertoavesani2329]

Concordo.

[@canaleYouTubeasperger]

La scelta migliore che potessi fare bravo ti auguro una buona fortuna per la tua impresa un abbraccio di cuore

[@biggim9924]

Per come siamo messi in Italia credo che il biologico subirà un grosso calo,perché la gente non ce la fa più a tirare avanti.... Figuriamoci se comprano biologico... Purtroppo

[@maurizioagostini5032]

Mi sa che hai ragione.

[@gianlucap2687]

Hai descritto una triste realtà

[@riccardosacchetti]

Si, la situazione non è facile. C'è un però. Noi, siamo in due, compriamo tendenzialmente prodotti di qualità. Biologici o no. Per "no" intendo che non hanno la certificazione ma, tendenzialmente, sono coltivati o nello stesso modo o, comunque, con tecniche tendenzialmente naturali. Anche perché la certificazione ha un costo. La differenza, tra noi e i miei colleghi che puntano su quantità e non qualità, è che loro, in media, ci lasciano la differenza in spesa in farmacia. Tra bruciori di stomaco, mal di testa, acciacchi vari. Ovviamente rimanendo nel range di età il più possibile simile al nostro. Insomma, spendi di più subito ma tendenzialmente meno dopo.

[@faustonardone8127]

Con il biologico faremo la fame tutti, potrà essere utile a livello amatoriale ma per la grande produzione è solo illusione

[@enric051287]

Non dire così. La produzione a livello quantitativo è molto simile. Certo hai il grosso svantaggio di non poter intervenire con sistemici in caso di malattie,ma la produzione è simile. Certo non puoi fare monocoltura intensiva....

[@michelinfariel6443]

La mosca olearia ad esempio come la combatti?La peronospera nelle viti

[@francescofarina2113]

Mangiare sano nel rispetto del ambiente e di noi stessi

[@blazeangel91]

Matt parla anche di quali sono gli enti certificatori e di come i prodotti ottengono le certificazioni....per quanto riguarda l'oliveto hai fatto benissimo, ottieni una remunerazione maggiore senza stravolgere la gestione che gia stai applicando

[@emanuelemengalli9429]

Ottima decisione. Minore quantità a favore della qualità del prodotto. Questo dovrebbe essere un valore fondante comune di tutti gli agricoltori oggi. Ci sono troppi sprechi !!

[@michelab.7039]

Ciao Matt! ottimo direi! Bravissimo

[@simoneravazza5451]

Matt ma perchè non provi anche solo su una parte dei terreni a fare agricoltura rigenerativa? È ben diversa dal biologico certificato, e credo che sia una strada estremamente promettente. Io sto ottenendo ottimi risultati nel mio fazzoletto di terra, oltre le aspettative, con molto meno lavoro rispetto alla coltivazione convenzionale. Se non ne hai mai sentito parlare ti consiglio le conferenze di Gabe Brown (purtroppo se ne trovano solo in inglese) e di informarti sul metodo Ruth Stout per le zone coltivate a orticole. Ne varrà la pena ✌️

[@albertoavesani2329]

Penso che il "biologico" è stato utile per iniziare un percorso verso una agricoltura sostenibile, di relativamente semplice applicazione e controllo. Si concretizza però solo sulla prescrizione di prodotti ammessi e non ammessi trascurando di fatto gli aspetti di biodiversità e sostenibilità. Trovo che per una piccola azienda sia preferibile puntare a metodi più completi che puntino a una gestione complessivamente più sostenibile anche derogando sull'uso di alcuni prodotti e puntando sulla fiducia tra produttore e consumatore.

[@matteobroggi4923]

Per esperienza il biologico è una finta nella maggior parte delle aziende. Inoltre sottolineo che un prodotto biologico non è di qualità superiore e non è nemmeno sostenibile.

[@lucadanesini3985]

Ciao Matteo. La situazione ambientale e climatica mi sembra molto compromessa e grave. Come la rana che finisce bollita nell'acqua che si scalda a poco a poco, secondo Noam Chomsky, l'umanità si sta abituando alla fine del pianeta e non ha la forza di reagire. Per cui ben venga la tua scelta biologica, non per seguire un bieco profitto economico ma per aiutare questo malandato pianeta. Se riesci complimenti. Buona lotta di cambiamento!! Ciao Luca

[@giuant80]

avevo il biologico ma poi lo ho dismesso perchè è solo un costo. nella mia zona nessuno è disposto a comprare a prezzi più alti perchè faccio il biologico... ora ho tutto biologico ma non certificato per non pagare nulla. chi viene da me a comprare vede con mano quello che produco e come lo produco e si fidano che è biologico anche se è sempre un problema vendere i miei prodotti perchè molti li confrontano con prodotti di massa. tipo il mio olio a 7 euro extra vergine lo confrontano col carapelli a 2.50 euro e fanno storie sul prezzo... il biologico è produrre animali e prodotti agricoli utilizzando materiali che non persistono nell'ambiente negli alimenti e che non interferiscono con l'ecosistema i microorganismi e gli insetti inquinando l'ambiente e l'ecosistema... devo precisare che io non uso il rame ma solo in modo molto limitato in inverno per la bolla del pesco e fino a giugno per il vigneto... anche se è consentito in bio non è per niente bio e prossimamente lo devo sostituire del tutto... è una stronzata quello di non usare prodotti geneticamente modificati perchè tutto è ogm, ogni cosa che mangi deriva da una mutazione e di conseguenza non ha senso escluderne alcuni. quella definizione e solo giuridica e non biologica.. comunque in italia non si vendono piantine e semi ogm quindi non è un problema... sui semi che si comprano per legge deve essere indicato se sono ogm ma ho controllato in alcuni vivai della zona e nessuno li ha ogm... avere la certificazione biologica in italia non serve se non a se stesso... questo perchè i controlli che fanno per il biologico sono solo tra una 60-ina di prodotti vietati in agricoltura in europa quando ne esistono nel mondo più di 2000 prodotti vietati in europa che all'estero si usano tranquillamente e che se li usi in italia non li trovano perchè non li cercano e lo stesso accade alle dogane quando fanno i controlli per i prodotti che si importano... ps: una buona pianta d'ulivo produce 30-100kg di olive....

[@enric051287]

Esatto, è un costo senza rientrata. Si qualcosa di pac ma che spendi per pagare il biologico. La certificazione se vendi solo fresco serve a poco. Io pure sto in bio, ma mi sto quasi stufando. Tante carte, tante regole e poi mentre prima il bio apparteneva ai piccoli, ora aziende enormi fanno bio (Conad per esempio). E ovviamente non si può competere.

[@giuant80]

@@enric051287 certo poi aziende grandi fanno bio per modo di dire e lo prendiamo in quel posto 2 volte

[@Theprogett]

Bravo finalmente

[@animalsandtractors]

Bravo, bel video

[@silviominconetti]

Se sei una media/grande azienda può essere economicamente vantaggioso certificarsi. Per una piccola azienda anche tre o quattrocento euro sono qualcosa che non ti serve veramente se i tuoi clienti ti conoscono già. Vale più il passaparola in questo caso... ciao

[@alessioapostoli621]

Unico motivo per il biologico il guadagno superiore. La migliore agricoltura é quella integrata con uso sostenibile dei pesticidi con un impatto ambientale più basso. Tutto il resto é fumo negli occhi

[@giuseppeschifano7797]

Nessun prodotto è biologico se l'acqua delle falde è inquinata e la pioggia è acida?

[@CrimsonCrow420]

non capisco la cosa della pioggia acida ma ok

[@franc859li]

L'acqua di pozzo viene analizzata, la pioggia è per natura acida

[@marcovenditti1739]

Ciao matt chi ti segue sa cosa usi ma chi non lo fa deve fidarsi su una tua opinione come fai a dimostrare che un ortaggio prodotto da te sia biologico

[@matteogaggioli4323]

Matt vatti a vedere Ortobioattivo a Firenze, progetto molto interessante dell’agronomo Andrea Battiata, lui si definisce un passo avanti al biologico perché oltre a non usare prodotti di sintesi non usa neanche prodotti consentiti in agricoltura biologica per la grande fertilità del suolo, molto interessante anche il sistema di vendita che ha adottato.

[@jonathanlucasborghi4642]

Io sono vicino. Vorrei andare a dare una occhiata...

[@DavideLamonica]

ottima scelta

[@flaviocoffrini458]

Come trasportatore ho trasportato verdura certificata biologica ma vista com'era di biologico aveva ben poco...troppo perfetta sembrava calibrata non so cosa pensare del biologico.

[@Draco85]

Ma guarda che se lavori bene con il biologico riesci ad ottenere prodotti di estrema qualità. Biologico non significa avere per forza mele bucherellate o ciliegie piene di vermi...🤔

[@flaviocoffrini458]

@@Draco85 ma la qualità visiva è troppo perfetta nel biologico non ci sono forme delle verdure tutte perfette e con dimensioni molto differenti di quelle che faccio io quindi...resto un restio. Sul BIOLOGICO.

[@Draco85]

Si, sicuramente è più complicato ottenere prodotti esteticamente e ripeto esteticamente perfetti ma in agricoltura biologica sono consentiti prodotti parecchio efficaci come ad esempio il verderame o portiglia bordolese ecc... che sono parecchio efficaci, probabilmente tu,come me, nel proprio orto domestico non usa nemmeno quelli.. ma chi utilizza il biologico a livello industriale ha parecchi aiuti validi.. ad esempio una azienda della mia zona che si è convertita in biologico produce molto di più di quel che vende perché deve fare una cernita delle verdure che produce perché alcune risultano esteticamente non vendibili.. non sarà tutto perfetto ma fortunatamente in Italia dal quel punto di vista i controlli sono abbastanza serrati.

[@gabriele7559]

Bisogna considerare anche che per fare biologico bisogna avere dei buoni semi resistenti a malattie e parassiti, molti sono delle nuove generazioni (di semi) e prodotti con metodi di miglioramento genetico.. per dire che comunque c è tutto uno scomparto del biologico che produce in maniera standardizzata e industriale con la differenza che si coltiva in regime biologico. Per questo si possono trovare frutti perfetto e tutti uguali

[@mrsupermegaciao]

Biologico non significa senza trattamenti.. si può comunque utilizzare rame zolfo in quantità minori...

[@LOrtodiKj]

Io personalmente Credo poco nel “Biologico “ qualsiasi prodotto che si usa nell’ orto biologico Ha comunque una percentuale di Veleno. Noi nel nostro orto di casa, non usiamo nessun tipo di trattamento proprio per non avere veleni. ( Pensiero Personale) Ti faccio comunque i complimenti per i video che fai ! 😁🌱✌🏼

[@antoniobernardi2196]

Io sono una piccola azienda di 4 ettari e faccio biologico da un ventennio ma sono arrivato alla disperazione perché chi fa il biologico finto cooperative e non, di mediograndi dimensioni, imbroglia e fa praticamente un residuo zero e toglie tutto lo spazio sul mercato facendo prezzi con cui non si può competere... Ho deciso che purtroppo abbandonerò piuttosto che adeguarmi a fingere anche io sul mercato

[@enric051287]

Purtroppo con la crescita del biologico, fanno parte del mercato aziende troppo grosse per competere con i piccoli.

[@annabongiorni7026]

Tutti dovrebbero farlo,per quanto mi riguarda quello che non ho nell'orto lo compro quasi completamente bio. E non è vero che si spende di più io compro meno ma meglio e cerco di non sprecare .

[@maverik4639]

Bravo per il bio!! Purtroppo in Italia tanta ignoranza!! C' e' internet e manco si informano😢😢

[@furioscordis5014]

Ciao Matt. Io sono della Puglia e voglio dirti solo una cosa. L'unica differenza è che voi avete ancora degli ulivi con della produzione, invece qui, grazie all'axilella (spero di aver scritto bene), gli ulivi non esistono più. 😅😢

[@robinjitsingh3733]

Se fai un buon prezzo ti compro la legna d'ulivo

[@samueleberrino]

per questo risultato puoi ringraziare 5 stelle e magistrati che hanno fatto di testa loro sulla base di idee folli al posto di rispettare le strategie espressa da chi di questi temi si occupa ovvero gli agronomi.

[@marcocunial9103]

io personalmente sarei disposto a spendere un pò di più per prodotti che hanno una certificazione di qualità, poi non sò gli altri

[@rade9150]

anche per me vale lo stesso

[@collectiveconscius]

dovresti seguire assolutamente Enzo Nastati. Lui e' molto conosciuto e Africa e Cina gli hamno chiesto aiuto per migliaia di ettari. Lavora senza uccidere alcun animale e disinquinando ogni tipo di terreno. Ha preso 3 milioni di euro e ha costruito in friuli l ecovollaggio in paglia piu grande d europa. ha selezionato il grano per celiaci e gli hanno dato 800 ettari in toscana( ancora non ha tutto il seme pero') E' un miracolo averlo qui. Gli farei bonificare tutti i terreni della terra

[@samueleberrino]

ho fatto una veloce ricerca sul web è appena ho visto il nome di questa persona legata alla biodinamica ovvero alla balla pseudoscentofica più grossa in agricoltura degli ultimi anni. vorrei farti notare che la bonifica dei suoli è una pratica molto complessa e non so se mi affiderei a chi pensa che la luna abbia qualche influsso magico su un corna pieno di letame. ultima cosa il grano per celiaci esiste già da un pezzo si chiama grano saraceno per non parlare di altri cereali quali :riso, mais, quinoa per esempio e no non li ha selezionati questo signore qua mi spiace.

[@antonioc.2200]

Il problema è che la diffidenza per il biologico c’è proprio in chi lo conosce direttamente. Del resto siamo in Italia

[@piero6563]

I prodotti biologici dovrebbero costare di meno, dovrebbe essere la regola. Purtroppo il mercato punta più sulla quantità che sulla qualità.

[@enric051287]

Vero ma in parte. Le spese sono maggiori. Le piante costano di più, la difesa idem.. certo c'è chi fa prezzi assurdi,questo non lo nego...

[@michelevincenzi9889]

Matt come faccio stando nel Lazio genazzano a prendere delle tue cassette?

[@il.mister]

Fai a meno 😂

[@AgriCHR]

👍👍👋👋💪💪

[@simoneraimondo4186]

Per il canale sarà sicuramente interessante. Per l'azienda..non so..Si entra in un circuito un po' troppo "politico" secondo me.

[@alessandroiacono5178]

Scusa Matt, forse hai commesso un errore nel dire che una buona pianta di ulivo in bio produce 15 kg di olive!!!! La mia nocellara dell'etna albero di 20 anni in bio produce 280 kg di olive in media.

[@luisabarazzetti8900]

Io credevo che tu facessi già coltivazione biologica, dai video che ho visto. Comunque penso che sia soprattutto come si percepisce il problema ambientale di conseguenza alimentare ma il discorso è lungo....

[@manuelafederella7497]

Il biologico ha parametri laschi per me. Perché se quello di fianco non lo fa ... perché alcuni trattamenti autorizzati non sono il top.... Meglio il biodinamico o il biologico non certificato, ma di fatto, che incide meno sui prezzi. Il vero bio spiazza perché è lontano dai canoni estetici attuali. Ma il sapore e l'energia sono un altro pianeta.

[@topfarmer]

Hai fatto un'ottima scelta . Sei molto in gamba . Anche io nel mio canale ho fatto questa scelta. Saluti TOP FARMER 🔝🚜😉

[@silviominconetti]

Nel senso che li puoi risparmiare sulla certificazione

[@filippopanizzolo5319]

Fare il biologico e motlo più difficile soprattutto con tutte le malattie che ci sono e saranno. Ti consiglio di farlo tra un po di anni quando avrai inparato bene nel metodo classico non potendo usare tante cose che funzionino veramente se non ne capisci molto e previeni le cose puoi perdere i raccolti non credo ci siano prodotti bio che ti salvano. Vedi ad esempio le cimici asiatiche

[@BEE.HAIVE.MEDICINE]

ciao io penso che ha te non seva visto che la trasparenza di come lavori la metti online la gente si fida molto di più di te che del bollino . nel bio ci sono mille trucchi per essere certificati e fare come prima in somma non è un indice di qualità la garanzia la può dare solo la persona.

[@Lorenzo.fari2009]

Grande matt

[@zahre08]

il difficile e' sapere se i prodotti sono veramente biologici, a parte il fatto che un terrenoper diventare biologico ci voglino anche 10 anni

[@checiaps]

Sono certificato bio dal 2010. Per ottenere la certificazione degli ortaggi sono sufficienti 2 anni di conversione, per le piante legnose ce ne vogliono 3. Naturalmente, durante questi periodi, l''azienda è soggetta a controlli sul terreno e sulle piante ove si possa verificare se sono rispettati i canoni per ottenere la certificazione biologica. Una volta ottenuta, l'azienda è soggetta ad almeno 2 ispezioni annuali da parte dell'organo di controllo prescelto. In queste ispezioni vengono analizzati (a campione) terreni e coltivazioni, nonché la parte burocratica (fatture, registri, magazzino, ecc.).

[@babifibra]

Bella moda buona idea...ideologicamente perfetto...poi ci iniettamo.ogm....mmm

[@alessiolazanovskyy6604]

Ma la gente non sa nemmeno cosa significhi esattamente il biologico e spesse volte è solo un marchio/certificazione che ti permette di vendere a di più i prodotti. Che biologico è se per anni e anni hai usato fertilizzanti per i tuoi terreni? E poi che biologico è se magari dopo anni e anni che non usi più fertilizzanti e magari il tuo terreno si è riequilibrato anche, ma il terreno a te vicino viene fertilizzato a più non posso? Un vero biologico non ci potrà mai essere se permettono agli altri di accedere e usare come si vuole I concimi, i fertilizzanti e vari preparati chimici.

[@davidenatili6007]

Guarda che i controlli del biologico ci sono e sono anche fatti bene(ti conviene non sgarrare), e quando ti danno la certificazione controllano anche chi hai vicino e se hai confini a rischio. Poi ovvio esisterà sempre il furbetto che riesce ad aggirare le regole, ma la maggior parte le rispetta

[@andreaarbe6221]

Mettere a biologico. Non significa che ciò che produci lo sia, dipende dall' inquinamento del terreno, dalle coltivazioni precedenti, dalla purezza della falda, dall'area in cui ti trovi ( grandi città ) , fabbriche eccecc

[@alessioapostoli621]

Al minuto 13:34 spiega il motivo della ricerca del bio. Fai bene tuttavia si parla di un’agricoltura drogata é ovvio.

[@AlbertoSchiliro]

Matt tu ci dovresti guardare a prescindere di più perché usi prodotti biologici quindi li paghi di più ma i prodotti li vendi a meno(prezzo convenzionale)

[@michelevincenzi9889]

Bellissimo

[@samueleberrino]

ciao matt vorrei dire che ho molte perplessità sulla certificazione di agricoltura biologica. come fai notare pure tu biologico non vuol dire qualità al contrario la maggior parte pensa di sì ,questo è sintomo del fatto che il biologico a semplicemente saputa vendersi di più. per non parlare delle rese che in molti casi sono inferiori al convenzionale cosa che costringe ad aumentare i terreni coltivati , ora pensiamo se in Brasile dove hanno già forti problemi di deforestazione tutti iniziassero a coltivare biologico sarebbe un disastro. come terzo ed ultimo punto la demonizzazione dei prodotti di sintesi e degli OGM (che per inciso neanche in convenzionale si possono usare purtroppo ). rendiamoci conto che il prodotto non di sintesi (per non dire naturale che poi cosa diavolo voglia dire naturale di nuovo tutto e niente) non è detto che sia meglio per l'ambiente :per esempio andate a vedere le frasi di rischio e pericolo della poltiglia bordolese utilizzatissima in A. biologica poi ne riparliamo. parlando di OGM l'assurdità è doppia : esempio classico in biologico e in convenzionale posso usare il btk ma non posso usare una pianta che è stata modificata per produrre autonomamente la sostanza per cui usiamo il btk. detto ciò spero matt che leggerai il commento sono cosciente che te come molti altri non la pensiate così ma spero possa esserci un apertura al dialogo.

[@luisabarazzetti8900]

Purtroppo sono le persone che ragionano come lei e la cattiva informazione che ci ha portato a questo disastro ambientale!!!!!!

[@samueleberrino]

@@luisabarazzetti8900si la cattiva informazione fatta da una facoltà di scienze agrarie e forestali

[@aziendaagricolaboscainicar240]

@@luisabarazzetti8900 la sua buona informazione che deriva da greenme, Altroconsumo, Legambiente, le iene, report. Giusto? Abbiamo università tra le più storiche ed importanti d'Europa e dovremmo ascoltare sta c4zz4t&

[@roccopaladini3744]

Vorrei vedere tuoi video che insegnino a coltivare almeno su 1% della tua azienda con tecnologie a base di EM microrganismi effettivi le quali escludono l'impiego di sali minerali, prodotti fitosanitari. Io ho solo paura dell'incoscienza dei piromani e degli incendi naturali. Io cerco di seguire quanto il Prof. Teruo Higa ha scritto nel suo libro; se quelle direttive le mettiamo in pratica siamo già a buon punto.

[@CrimsonCrow420]

gli EM sono ottimi, ma dannatamente costosi per un'azienda agricola. Purtroppo non credo ci sia spazio nel mercato ad oggi per la micro, media e grande industria per quanto riguarda l'agricoltura

[@valeriogarzia4455]

💪💪💪

[@tobuz1494]

Non ne vale la pena. Cerca di fare integrato o residuo zero. Non è impossibile fare ortaggi bio, ma molto molto difficile e bisogna avere competenze agronomiche. Cerca di fare esperienza e poi potresti buttarti in bio

[@enric051287]

Il problema è se vendi il fresco,della certificazione te ne fai poco.

[@alfri_elboss3959]

se lo chiedi alle tue pecore la sanno la differenza, a l'italiano piace la carciofara...

[@antoniomorini9243]

Io faccio tutto bio Orto sul terrazzo

[@lgtek8027]

pollice su

[@marcotomassi5621]

Sinceramente in questo paese diffido anche di chi "certifica" il biologico. É un marchio troppo blasonato ormai e con i costi/resa conviene farlo solo per se stessi. Da apprezzare però il tuo entusiamo, per cui vai avanti cosi

[@MattTheFarmerOfficial]

Grazie per il tuo giudizio

[@tarcisiocottilli7840]

Metti a biologico anche le API

[@braiangrieco7063]

Sdradica l'alianto

[@ferraresidaniele1165]

First

[@robertalavezzari6970]

Poi però esporta