Da scettico, 2 domande: 1) Quanto era difficile per un piccolo aereo militare del 1980 evadere il rilevamento di un radar di terra posto a diverse centinaia di km di distanza? 2) Abbiamo capito che la pista della bomba non è stata mai seguita, ma fosse anche per seguire quella del missile, qualcuno ha cercato e/o trovato tracce di esplosivo su questo 94% che è stato recuperato?
@NinoDiVenanzio2 ай бұрын
Il tema delle tracce di esplosivo è piuttosto controverso, quello che è certo è che sono stati trovate innumerevoli risultanze nel relitto che non sono compatibili con alcuno scenario se non la bomba, alcuni esempi: immediato distacco della corrente elettrica primaria e secondaria, vernice rossa della fiancata destra e RivettaTura ricalcate sulla cappottaTura del motore destro
@nicknick70522 ай бұрын
@@NinoDiVenanzio non capisco: che relazione c'e' tra distacco immediato della corrente primaria e secondaria e cause dell'incidente?
@fabioderose2 ай бұрын
@@nicknick7052che solo sul motore destro era presente il generatore di corrente.
@fabioderose2 ай бұрын
@@NinoDiVenanziouna prova dell' esplosione nella toilette posteriore che era posizionata a destra è che il lavandino e la fiancata furono ripescate diverse miglia a destra e indietro rispetto al resto del relitto . Il che significa che furono sparate fuori da una esplosione.
@NinoDiVenanzio2 ай бұрын
@@nicknick7052 la corrente primaria era il motore destro, la secondaria il motore sinistro. Le due alimentazioni si sono staccate a distanza di pochissimi decimi di secondo. L’unica opzione che spiega questo fatto è la bomba nella toilette di poppa esattamente a fianco dei motori. Se si fosse trattato di missile o guerra aerea ci sarebbe stato un rumore di qualche tipo nel CVR, invece la corrente è saltata subito
@impossiblemuseumАй бұрын
Premetto che sono scarsamente informato, ma mi chiedo come sia possibile che un MIG23 cada sulla Sila e che nessun giornale, radio o TV locale o nazionale abbia riportato la notizia tra il 27 giugno ed il 18 luglio. Basterebbe rintracciare anche solo un trafiletto ed il dubbio sulla data sarebbe risolto per sempre.
@francescodebastiani91972 ай бұрын
Apprezzo il coraggio di Ronin nel raccogliere queste testimonianze, tutte da una parte però, dovreste intervistare anche coloro che concordano con le sentenze finali, che hanno condannato lo stato italiano, fino alla Cassazione, al risarcimento dei familiari delle vittime. Poi io non posso esprimermi a favore dell’una o dell’altra tesi, senz’altro però qualche porcata e’ stata commessa, perché mi risulta ci siano state condanne passate in giudicato, anche per falso e distruzione di documenti.
@riccardolaurenza46622 ай бұрын
Le risulta male, nessun membro dell'aereonautica é stato condannato per alcun reato... Gli unici condannati sono appunto i ministeri nel filone civile
@dragonsknights2 ай бұрын
la vera porcata gliela ripetono da anni in TV quando le raccontano del duello aereo. Le consiglio il libro "Ustica i fatti e le fake news" Bonazzi-Farinelli così si rende conto di quante falsità stanno dicendo in Tv e scrivendo sui giornali (CdS, Repubblica..). Ci sono due sentenze, quella/e civile/i di risarcimento dichiarando PROBABILE la battaglia aerea e quella penale (pure arrivata fino alla Cassazione) che esclude a tutti gli effetti la battaglia aerea e assolve gli imputati perché "il fatto (di cui erano accusati) non sussiste"
@NinoDiVenanzio2 ай бұрын
veramente le sentenze "finali" penali hanno stabilito espressamente che non ci fosse nessuna battaglia aerea
@CLAUDIOCOSTA_2 ай бұрын
kzbin.info/www/bejne/enKcdIqCZd97b5Y CARLO GIOVANARDI E IL DISASTRO AEREO DI USTICA
@massimo-dp23 күн бұрын
Il mig23 cadde il 18 luglio e esattamente dove fu recuperato. Il canalone dove cadde è a circa un km dal paese, in zona abitata e coltivata. Nel giro di 1h tutto il paese (circa 900 abitanti all'epoca) accorse sul posto a vederlo, di questo ci sono le deposizioni delle autorità e del medico e ufficiale sanitario del paese, il dott Francesco Scalise in deposizione, di cui esistono anche le registrazioni audio in aula, riferì anche che qualcuno dei paesani si portò a casa dei "souvenirs" questo spiegherebbe la mancanza di alcuni parti trasportabili del velivolo e dell'equipaggiamento di volo del pilota. Le testimonianze ufficiali rilasciate in aula furono solo due, della signora che abitava a poche centinaia di metri dal luogo del crash e di un ragazzo di 15 anni che portava le pecore a bere al fiume. Entrambi descrissero le caratteristiche del velivolo, di averlo visto dirigersi verso il luogo di impatto di aver udito un boato e di non averlo più visto tornare in volo, pur non dichiarando di averlo visto precipitare direttamente perchè la linea di osservazione era coperta. La penetrazione nello spazio aereo del mig23 avvenne al termine di una esercitazione di alcune basi dello sud Italia, fra cui il radar di Otranto. A fine esercitazione agli addetti al controllo di sala del radar di Otranto venne ordinato di fare "amiche" tutte le tracce dei velivoli in rientro dall'esercitazione e nonostante la perplessità di almeno due operatori, l'ordine venne eseguito e per questo motivo il mig23 proveniente dalla Libia venne definito "friendly". Successivamente i sottoufficiali che classificarono come amica la traccia del mig, nonostate gli fosse stato ordinato, ricevettero delle punizioni verbali, note di demerito per negligenza, è tutto agli atti. Questi sono i fatti che si svolsero il 18 luglio 1980. La questione dell'autopsia ritardata del pilota e dello stato di decomposizione è irrilevante perchè impossibile da accertare e il famoso supplemento di perizia che retrodavava la morte ad almeno 20 giorni prima non è mai stata trovata ne confermata dagli stessi autori dell'autopsia. Fu solo circa 8 anni dopo che l'incidente venne messo in relazione con la tragedia di Ustica, per una serie di ragioni, lo stato del cadavere; il ritrovamento di una nota in agenda del Generale Tascio, inserita alla data del 27 giugno; la testimonianza di un militare di leva, l'unico, che ricordava di aver piantonato il velivo a fine giugno e in luogo diverso dal crasch, anche se poi negli anni nelle sue memorie il luogo è cambiato diverse volte fino a coincidere con quello ufficiale. Lo stesso avv. Osnato di parte civile non ha mai ritenuto opportuno, come il giudice Priore, seguire la pista del mig in correlazione alla tracedia del DC9. Personalmente ritengo che l'ipotesi bomba sia inconsistente per una semplicissima ragione, la bomba assolve le forze armate da ogni responsabilità, quindi non ci sarebbe stata alcuna necessità di ostruzione e depistaggi messi in atto, a partire dalla sera stessa della tragedia, da persone, prima condannate e poi assolte per varie ragioni, delle forze armate Italiane.
@Andrea-v7j2 ай бұрын
In molti, anzi in troppi hanno visto di persona il famoso mig nel canalone calabrese, ma da buoni dipendenti statali figurati se parlano...Paura di perdere la sospirata pensione😂 Perché solo qualche ex militare di leva ha detto la verità?
@dragonsknights2 ай бұрын
Il MiG arriva in Calabria il 18.07.1980.. Lasciando a parte le tante teorie che vedono il DC-9 cadere per tutt'altre cause mai provate, la data di caduta del MiG il 18 luglio è un dato di fatto. Ne danno atto gli avvocati di parte civile, il PM Monteleone e persino la dr.ssa Protopisani. La vicenda del Mig si è conclusa al termine di una indagine condotta dal procuratore di Crotone, dr Elio Costa, nata dalle dichiarazioni dei due periti anatomo patologi i quali poi ammisero di essersi inventati tutto verosimilmente per favorire il patron di ITAVIA Aldo Davanzali, amico del dott. Zurlo. Significative sono le parole che il giudice istruttore Staglianò scrive nell'atto in cui decreta il non doversi procedere per la manifesta infondatezza dei fatti denunziati dai due periti: "Ma è bene chiarire che lo scrivente non intende farsi trascinare ad esaminare le ricostruzioni fantascientifiche e puerili apparse su alcuni quotidiani che ipotizzano interventi occulti, bombe gettate allo scopo di attirare l'attenzione su un relitto ignorato, aerei radiocomandati e baggianate del genere. La caduta dell'aereo nel giorno indicato in processo è elemento acquisito in modo certo attraverso una serie di deposizioni testimoniali e di circostanze di fatto che non trovano smentita alcuna ed anzi trovano ulteriore conferma nelle indagini eseguite dal G.I. di Roma e dal P.M. di Crotone, successivamente all'inoltro del presente incarto. L'unico compito dello scrivente in questa sede è quello di stabilire se all'epoca dei fatti furono acquisiti precisi elementi di giudizio atti a smentire ulteriormente le confuse ed inattendibili opinioni dei periti." Quello che fa piazza pulita è l'analisi compiuta dai Prof. Dina e Giusti e riportata anche nella OS Priore, che critica il referto autoptico come approssimativo e mal scritto, e dimostra che le condizioni del cadavere descritte erano compatibili con l'esposizione a quella temperatura e con tutte le altre condizioni note. Così invece iniziava il dr Costa la sua richiesta al GI Staglianò di emanare decreto di non doversi promuovere azione penale: "Questo incarto nasce da alcune dichiarazioni rese dai dott. Erasmo Rondanelli ed Anselmo Zurlo al giudice istruttore di Roma e da una serie di articoli, dai titoli fortemente allarmistici, comparsi in diversi quotidiani nei mesi di giugno e luglio dello scorso anno. In sostanza i due sanitari, a suo tempo incaricati da questo ufficio degli accertamenti autoptici sul cadavere di un pilota ritrovato a fianco dei rottami di un mig libico schiantatosi contro le montagne di Castel-Silano, hanno sostenuto, anche con diverse interviste di aver depositato, il giorno successivo all'esame autoptico, una memoria aggiuntiva nella quale chiarivano che la data di morte, che nella relazione peritale avevano ritenuto coincidesse con la caduta del mig avvenuta il 18.7.1980, dovesse in realtà farsi risalire, per le particolari condizioni di decomposizione del cadavere, ad almeno 15 giorni prima. L'affermazione già di per sé grave per le implicanze di natura penale che da esse sarebbero potute derivare, dal momento che di quella memoria non si è mai trovata alcuna traccia, si è tramutata lentamente in un vero e proprio scoop giornalistico perché, resa nel contesto di una istruzione particolarmente delicata quale, appunto, quella condotta dal G.I. di Roma sulla tragedia di Ustica, consentiva a buona ragione la formulazione di una molteplicità di ipotesi tra cui, non ultima, quella della possibile connessione dell'aereo libico con l'abbattimento del DC9 avvenuta poco più di 20 giorni prima." Era il 5 marzo 1989 quando il Giudice Staglianò chiudeva la questione mentre non lo stesso faceva la massa mediatica tanto che nel 2024 c'è ancora chi si arrampica sugli specchi evidentemente credendo alle baggianate diffuse dalla stampa (come anche nel 2024) cui il giudice Staglianò accennava..
@lucianoaiolfi76762 ай бұрын
Qualcuno dice che il pilota lasciò un messaggio scritto sul cosciale in cui chiedeva perdono per aver abbattuto il DC9 come la conferma di un caporale dell'esercito che aveva presidiato il relitto per la notte del 28 giugno. Quindi?
@dragonsknights2 ай бұрын
Quindi provi a immaginarsi di essere lei su un aereo e mettersi a scrivere, mentre sta facendo manovre evasive, su un pezzo di carta un messaggio di scuse.. E' uno dei tanti falsi in circolazione. Le consiglio il libro "Ustica i fatti e le fake news" Bonazzi-Farinelli così si rende conto di quante falsità stanno circolando tra cinema, Tv e giornali (CdS, Repubblica..).
@riccardolaurenza46622 ай бұрын
Entrambe le notizie sono vere... Nel senso che esiste questo qualcuno (Milani) che parla del testamento ed esiste un caporale (De Benedetto) che sostiene di aver montato di guardia al mig21 alla fine di giugno. Il problema è stabilire se dicano o meno la verità o semplicemente se ricordino bene i fatti. Entrambi infatti furono interrogati non prima dell'inizio degli anni novanta, ossia una dozzina di anni dopo il disastro. Se vuole, se è davvero interessato, possiamo approfondire entrambe le vicende che spesso vengono citate ignorando decine e decine di documenti e decine e decine di testimoni che, interrogati nell'immediatezza dell'evento, provano senza ombra di dubbio che il mig libico cadde il 18 luglio. È più di una verità, è una verità condivisa da tutte le parti. In occasione del processo penale fu la stessa accusa a chiedere l'assoluzione dei 2 generali accusati della 'messinscena del mig' perché non vi era nessun riscontro (neanche uno!) che giustificasse una retrodatazione dell'evento. La corte ovviamente assolse i generali e nelle motivazioni definì 'falso' il collegamento tra il mig e ustica. Persino i familiari delle vittime dell'associazione della Bonfietta, tramite lo storico avvocato Osnato, ha ammesso che il mig era caduto il 18 luglio e non prima.
@CLAUDIOCOSTA_Ай бұрын
kzbin.info/www/bejne/hH-ro5Wwq6eFpdU IL DISASTRO AERO DI USTICA LA STRAGE DI BOLOGNA STEFANO GIOVANNONE E IL FPLP - UGO BIAGIANTI parte 5
@giovannibevacqua8359Ай бұрын
La sera del 27 giugno 1980 un testimone oculare vide il mig 23 inseguito e mitragliato da due caccia
@giovannibevacqua8359Ай бұрын
E il codice di allarme generale lanciato per ben tre volte da Naldini e Nutarelli?
@DiegoRoma-o8d2 ай бұрын
Ma quale armamento il mig era pulito non aveva nessun armamento e il pilota non portava nenache la tuta da volo ma una tuta da meccanico